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Posts written by ldml

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    SE fatto bene e con un "deumidificatore per impianti radianti" un sistema radiante che controlla le temperatura delle superfici e l'eccesso di umidità ti ricrea le condizioni di primavera in casa. Se non c'è confort vuol dire che è pensato/fatto male o viene gestito male.
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    se fai freddo con impianto radiante ti serve un deumidificatore per impianti radianti.
    La Elfofresh evo è una vmc termodinamica, è un'altra cosa (non puoi pretendere di fare il controllo dell'umidità per l'impianto radiante in quanto gli manca una batteria di post, va bene per integrare nella climatizzazione e per cambiare l'aria, ma non per il controllo dell'umidità).
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    E il resto degli impianti ? Come fai il caldo/freddo ?
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    Hai già una pdc sul tetto, a quella devi aggiungere una ulteriore unità su terrazzino, 2 macchine che potrebbero benissimo essere una sola, tieni inoltre presente che, salvo qualche caso raro, quando metti una unità esterna nel terrazzino questo ti diventa invivibile per il caldo che ti butta fuori e per il rumore che una macchina a inverter inevitabilmente fa.
    Non è meglio che l'unità sopra ti faccia tutto e recuperi la vivibilità del terrazzino?

    PS: comunque prezzi alti
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    c'è un'accumulo tecnico tra pdc e impianto ?
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    Il mondo delle pdc (macchine e componenti) stà emigrando verso il gas R290, quindi (a meno di grosse novità) sarà difficile (se non impossibile) fare impianti a espansione diretta dentro casa e si dovrà andare verso sistemi idronici .
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    Climatizzare con gli split è economico ma non è una grande cosa. In particolare quanto hai un'impianto di vmc. Quando funziona uno split muove da 600 m3h in sù concentrati in un solo punto e in una sola direzione .
    Di solito non ne hai uno per stanza ma ad esempio uno per zona notte e uno per zona giorno:
    - Se ce l'hai in zona notte (di solito corridoio) tu climatizzi in corridoio e poi indirettamente ti entra nelle stanze. Se hai vmc le stanze sono di solito in pressione e quindi rallenti la diffusione e l'ingresso dell'aria climatizzata ( e devi necessariamente tenere le porte aperte (altro problema) ) , se hai la ripresa in corridoio rischi che l'aria che climatizzi ti faccia un bypass con la ripresa della vmc.
    - Se ce l'hai in zona giorno (di solito salotto) climatizzi prevalentemente il salotto , ma se hai uno studio affianco al salotto la climatizzazione arriva dopo ( e meno), devi comunque tenere le porte aperte (e magari hai bisogno di silenzio ma non puoi chiudere la porta); e se hai una mandata in studio (locale in pressione) hai lo stesso problema indicato sopra. Se è posizionato in cucina o zona cucina rischi dei bypass (con la ripresa dell'aria sporca).
    Certo che in qualche modo su case molto isolate funziona lo stesso, ma non è lontanamente paragonabile ad un sistema di climatizzazione centralizzato e diffuso. Per fare un paragone è come riscaldare con una stufa a pellet non canalizzata ( le stanze adiacenti sono svantaggiate)confrontato con un sistema radiante diffuso.
    Altro fattore da prendere in considerazione è che gli split non riescono a garantire il controllo dell'umidità senza abbassare la temperatura. La funzione "deumidifica" dello split abbassa la temperatura, potrebbe andare quando fa molto caldo ma è ingestibile nelle mezze stagioni quando vuoi togliere solo l'umidità mantenendo però la temperatura costante.
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    CITAZIONE (maurizio spezzati @ 31/3/2024, 12:51) 
    CITAZIONE (PID_Block @ 29/3/2024, 11:04) 
    Tanta tecnologia sull'involucro ed essenza di controllo della temperatura di mandata dell'aria e nessun post riscaldo (nemmeno in defrost). Ci sono soluzioni migliori

    Qui vedi come si comporta una VMC di buon livello (Zehnder Comfoair Q350) in un edificio passivo.
    L'aria interna è a 21,7 °C e quella esterna a 10,5 °C.
    Dopo lo scambiatore, l'aria esterna entra in casa a 20,5 e quella sporca interna se ne esce a 13,7.

    Internamente la gente sta vivendo e, facendolo, produce quel poco di energia che di solito si ignora perché è talmente poca da essere insignificante nelle case "normali".
    In un edificio passivo, invece, fa sì che si possa recuperare quei 1,2 °C che servono per ritornare ai 21,7 senza alcun post-riscaldo.

    L'involucro dell'edificio non ha nulla di tecnologico.
    Solo un pò di coibentazione in più di quella richiesta dalla norma nazionale, dei nastri freni al vapore o di tenuta all'aria messi nei posti giusti, del valore di pochi euro, e il controllo dei ponti termici.
    Tutto qua.

    D'altro canto, come impiantistica, l'edificio ha una VMC un Nuos 270 per ACS e un semplice split dual del valore di 2000 euro.
    Di tecnologia ce n'è ben poca.

    E questo significa poca spesa di investimento, poco consumo energetico, poca manutenzione, poca spesa di ricambio al momento di fine vita dell'impianto.

    Il problema non sono le piccole integrazioni giornaliere, sono i carichi indiretti da uso occasionale, basta organizzare un compleanno d'estate con cucina e preparazione pranzo e un 20-30 invitati che l'involucro rischia di andare in crisi. Cosa facciamo, facciamo il compleanno al caldo ?
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    Prendi in considerazione un impianto tipo aggregato compatto a tutt'aria, hai un'impianto solo, una distribuzione sola, minimo ingombro ( non ti serve una centrale termica), minimo lavoro di installazione (attacchi i tubi acqua e aria e hai finito).
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    da vecchie comunicazioni di Presti viene detto :" la casa è in una valle alpina ma a dicembre e gennaio prende il sole solo poco più di 1 ora al giorno al mattino"
    se c'è ombra quasi piena due mesi all'anno presumo che anche gli altri mesi avranno una riduzione via via variabile all'avvicinarsi dell'estate.
    Dubito che il progettista abbia calcolato i periodi esatti d'ombra della casa e detratti gli apporti gratuiti ( dovrebbe mettersi lì a fare rilevazioni per un anno). Presumo che si sia attenuto alle tabelle di irraggiamento di zona. Ma se sei all'ombra cambiano tutti i parametri ....
    PS : progettisti vanno con procedure standard, ma la realtà a volte è diversa..
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    Esempio concreto:
    tu vuoi 22° in casa? o ti va bene qualsiasi temperatura l'importante è che ci sia il recupero? Se l'importante è il recupero vuol dire che devi accettare che la temperatura ti oscilli durante il giorno( o i giorni) in sù o in giù. Fai una prova di una settimana: spegni la Compact e lascia che la casa dia i suoi apporti gratuiti come capita, vedrai che la temperatura nei giorni non sarà costante. Se dopo una settimana ti va bene vuol dire che non di serviva un impianto del genere. (Ovviamente ti deve andare bene sia per l'estate che per l'inverno).
    Poi aggiungiamo il ricambio d'aria: di cui vuoi recuperare energia ( quindi recuperare temperatura) :
    - se con la situazione di aria esterna 14°-5° e compressore spento (senza recupero ma senza consumo) la casa ti resta a 22°, hai già raggiunto quello che volevi; se andassi a recuperare, la temperatura interna ti aumenterebbe ( ti va bene che la temperatura ti si alzi improvvisamente a causa di irraggiamento ad es. a 26-28°? ( il recuperatore statico non si ferma)).
    Se ti va bene così allora ti andava bene una macchina di ventilazione con scambiatore statico ( ma poi questo tipo di macchine poi non riescono probabilmente a garantirti potenze adeguate per climatizzare perchè normalmente fanno solo ricambio). E probabilmente avresti dovuto aggiungere un altro impianto. Vuol dire che avresti un impianto di vmc, più un ulteriore impianto che ti fa la climatizzazione ( e bisogna valutare se le caratteristiche di questo tipo di impianto vanno bene per una casa passiva).
    - Tieni presente che: un buon scambiatore statico può arrivare all'80-90% di recupero, ma un recuperatore termodinamico quando il compressore è in funzione ha un rendimento che va ben oltre il 100% ! (calcoli esatti si possono fare in base alle condizioni)
    Si tratta di macchine diverse, ma per le case passive una macchina come quella che hai è tra le più indicate. Per le alternative ( e non ce ne sono tante) bisogna verificare sia la tipologia di macchina sia la potenza disponibile. Poi tieni presente che ti fa anche l'acqua calda sanitaria (gratuita d'estate).
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    Tutto bene? Continua il rumorino?
    Riesci a dirci il preventivo che ti avevano fatto per il cambio totale con una macchina nuova ?
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    Ma se hai già 22° e quindi l'ambiente è soddisfatto cosa vuoi recuperare?
    Recuperare vuol dire che ho speso energia per climatizzare e prima di buttarla fuori recupero parte dell'energia ridandola all'aria di ingresso, ma se l'ambiente è già soddisfatto ho già raggiunto il mio scopo (non stò spendendo più energia), e se recuperassi in questa situazione è quasi sicuro che la temperatura dell'aria di ingresso diventerebbe più alta (certo che stai recuperando, ma la temperatura interna si alzerebbe in maniera non controllata, con il rischio di andare fuori dal parametro che avevi impostato, e con il rischio di disconfort ambientale).
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    Il recupero ha senso se hai differenze di temperature tra interno ed esterno (soprattutto quando fa molto freddo o molto caldo), ma se hai dentro 20° e fuori 20° di che recupero parliamo? (Anche se si trattasse di 20° e 19° )
    L'obiettivo è che gli ambienti siano soddisfatti, se sono soddisfatti non serve energia aggiuntiva.
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    Comunque 500 € per un paio di ore mi sembra un pò esagerato (anche perchè si tratta solo di manodopera e non di ricambi)_
884 replies since 1/9/2020
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