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Posts written by livingreen

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    CITAZIONE (thenemis @ 27/12/2012, 10:17) 
    complotto on
    sara' fortemente pubblicizzato come fallimento, marketing costoso delle compagnie del petrolio
    complotto off

    E' finita male:
    www.lastampa.it/2015/03/03/edizioni...eGL/pagina.html

    "
    Un colpo di fucile in auto: morto l’industriale Guido Ghisolfi
    Il cadavere dell’imprenditore tortonese è stato trovato nella sua auto a Carbonara Scrivia"
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    Oggi avevamo fra le costole la troupe di TG Leonardo. Mi sa che fra poco ci vedremo in TV....
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    No, non credo...
    Il fatto è che mi pare sia uno dei pochissimi casi in cui si potenzia la struttura dell'industria chimica di base. Bruciare l'etanolo è un delitto, quando invece lo si può utilizzare come mattone per costruire tutte le altre molecole e ricavarne idrocarburi e plastica.
    Inoltre, non è detto che sia un buco nell'acqua dal punto di vista del ROI... basta che sia stato quasi interamente pagato dalla CEE...
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    Anche con rese (ipotetiche) di 10 ton/ettaro, siamo a circa 40.000 ettari da coltivare, e 40.000 ettari di terreni incolti da dedicare allo scopo in un raggio di 70 km non sono possibili, almeno qui da me. Bisognerebbe cambiare coltivazione a dei fondi ora destinati a colture alimentari, o trovare la materia prima in un raggio più ampio. Si cominciano a perdere incentivi e a far lievitare i costi.
    Per fare funzionare l'impianto dovranno fare così per forza, ma a questo punto sembra si tratti piuttosto di un impianto dimostrativo (seppur gigantesco) per vendere brevetti ed impianti nel resto del mondo.
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    Ehm.... il problema è proprio quello.....

    In teoria, l'impianto è costruito per consumare circa 400.000 tonnellate annue di Arundo Donax, la canna comune. Solo che simili quantità, per giunta provenienti da terreni incolti, credo siano impossibili per l'Italia (e per avere gli altri incentivi, devono esssere per giunta proveniente da filiera corta). Ce ne saranno disponibli forse due ettari in tutto... solo per scopi pubblicitari.
    Ora stanno usando del cippato, ma pure lui...è poco e troppo sporco.
    Ho notato che stanno stoccando grosse quantità di paglia di grano, credo che almeno lo startup avverrà usando proprio quella.
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    Ho appena concluso il precommissioning sul primo impianto europeo di bioetanolo di seconda generazione. Ora comincia la lunga fase di commissioning, collaudo ed avviamento... probabilmente, il primo litro di bioetanolo uscirà poco prima di Pasqua.
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    Scusa, ma non è meglio prendere la potenza di targa del/dei bruciatori della cucina e rapportarla al tempo in cui rimangono accesi? E poi dividerla per il numero di pasti?
    Anche perchè se partiamo dalla temperatura dell'acqua, bisogna poi stimare l'efficienza del trasferimento di calore dal fornello alla pentola etc.... (e quel che conta è il consumo di gas, non quanta acqua scaldiamo; e se invece friggiamo o saltiamo in padella, come si fa a fare la stima?)

    Stessa cosa per i consumi elettrici, anche se lì sarebbe facile installare un contatore ed avere misure reali invece che stimate.
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    Ne riparliamo fra un anno, allora (ma non dovevano essere già in commercio da ottobre?). Le "voci di corridoio"? Solo voci, niente fatti.
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    Bufala grossa come una casa.
    Nessuna prova valida finora effettuata. Le società che dovrebbero realizzarlo, già sparite...e di vendite men che meno.
    Solo aria fritta ed evidentissima puzza di truffa, visti i comportamenti del presunto inventore.
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    L'alternatore consuma potenza anche a vuoto, come fa per esempio anche un motore elettrico che gira a vuoto... ma non c'è confronto col consumo di energia che ha quando gira a pieno carico.
    Il fatto che esista una soglia minima sotto la quale non si scende confonde un po' le idee, ma la sostanza non cambia: la potenza assorbita dipende dalla potenza che deve fornire.

    L'affermazione "secondo me l'alternatore assorbe sempre la stessa ponteza dal motore a prescindere" è sbagliata, e la cosa è visibilissima anche con un comune amperometro.
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    In alcune applicazioni uso la schiuma rossa della hilti, quella ignifuga: è perfettamente elastica.
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    1- non trattandosi di materiale che si degrada in ore di funzionamento ma a tempo di permanenza, viene rabboccato e permane circa tre-quattro anni e poi viene sostituito (la durata massima è di cinque anni). Per il glicole blu, è meglio sostituirlo prima, perchè più aggressivo.
    2-Lavoro con motori a combustione interna, potenze fra uno e due MWe e temperature standard, circa 85° in uscita dallle camicie motore.
    3- Si, ma spesso è aggressivo "da subito": molti sono acidi, lo senti subito se ci metti la mano dentro (brucia!), ed altri sono invece alcalini (li senti salati, se li tocchi con la lingua)

    Edited by livingreen - 31/8/2011, 09:19
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    Ultimamente, per grossi motori endotermici uso il glicole monoetilenico rosso, tiene pressioni più alte e non fa grumi negli scambiatori a piastre, è meno aggressivo e ha tempi si sotituzione più lunghi.
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    Ma hai letto quel che ho scritto?
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    CITAZIONE
    Ma ad esempio, se io compro una ferrari a padova, il venditore non viene certo a dirmi che a milano il sabato e la domenica il traffico è chiuso.....

    Non so quante volte l'ho già ripetuto, ma ci riprovo..

    Il venditore non deve dirmi che a milano il sabato e la domenica il traffico è chiuso, deve dirmi solo che quella autovettura non può circolare ovunque come le auto elettriche, punto.

    Ma se il venditore mi dice che il ferrari può circolare e invece non è vero, me la prendo con lui.


    CITAZIONE (Bio-Hazard @ 10/8/2011, 21:51) 
    Deve sapere cosa? Le normative comunali dei comuni di residenza di tutti i clienti che varcano la soglia?

    Qualche difficoltà a leggere i miei messaggi precedenti? Il venditore non deve sapere niente del comune di residenza del Cliente, deve solo informarlo che deve acquisire presso il Suo Comune o altri organi le informazioni del caso, e poi saprà che stufa comprare. Ma per concludere la vendita, non gli dice niente, vero?

    CITAZIONE (Bio-Hazard @ 10/8/2011, 21:51) 
    CITAZIONE
    "Art. 1490 Garanzia per i vizi della cosa venduta
    Il venditore è tenuto a garantire che la cosa venduta sia immune da vizi che la rendano inidonea all'uso a cui è destinata o ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore.
    Il patto con cui si esclude o si limita la garanzia non ha effetto, se il venditore ha in mala fede taciuto al compratore i vizi della cosa."

    Vizi = difetti. I regolamenti comunali del comune dell'acquirente non rappresentano certo un difetto della stufa che compra.

    Spiacente, ma come è chiaramente indicato, i "vizi" sono tutte quelle cose che " la rendano inidonea all'uso a cui è destinata", come per esempio il fatto che sia stata venduta come universalmente accettata in qualunque località. Pensare che basterebbe metterci un cartello sopra... "Apparecchio non utilizzabile a chi abita in zona A1"



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