Pompa di calore ad alta temperatura

Acqua fino a 80°C con Testerna basse.

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  1. dotting
     
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    Daikin ha presentato una pompa di calore ad alta temperatura, fino a 80°C, in grado di lavorare con un discreto COP anche in presenza di basse temperature dell'aria esterna:
    http://www.daikin.it/pageViewComunicazione...i&page=72&com=0

    La pompa di calore derivata da un'Altherma di fascia alta, funziona solo in riscaldamento e necessita di alimentazione trifase.

    Potrebbe porsi come alternativa alle caldaie a gas o gasolio, ma i costi di esercizio data la potenza in gioco, la più piccola assorbe 4,40 kW in produzione di acqua ad alta temperatura, si possono ridurre e sono paragonabili con i costi offerti da altri generatori di calore, solo ed esclusivamente se si richiede il secondo contatore con tariffe ridotte:
    https://cercaenergia.forumcommunity.net/?t=27238615
     
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  2. egidio1234
     
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    In questa ottica mi sembra che anche le pdc aria /acqua della alpha-innotec della serie H hanno un buon cop con temperature basse e raggiungono i 65°
    http://www.alpha-innotec.de/SEEEMS.asp?sav...36544&%20#36544
    Oppure no ?

     
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  3. dotting
     
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    Ci sono tantissime pdc che arrivano fino a 65°C, specie in produzione di ACS.
    Questa invece raggiunge 80°C grazie ad un doppio stadio di scambio termico uno gas/acqua e l'altro, gas/gas (R410a/R134a).
    Vi è proprio un'unità in più che nessun'altra pdc in commercio ha attualmente.
    Non sembra ma fra 65°C e 80°C per una pdc vi è un abisso.
     
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  4. egidio1234
     
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    Mi domando però qual è la necessità di raggiungere gli 80° quando, se non vado errato, le normali necessità per riscaldamento e acs son soddisfatte dai 65° raggiunti da altre pdc. A spanne mi sembra che poichè i cop tra questa macchina daikin e le altre è paragonabile, l'energia termica per raggiungere quella temperatura comporti un maggiore fabbisogno elettrico. Quindi cui prodest ?
     
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  5. dotting
     
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    L'ho scritto sopra, un conto è arrivare a 65°C per riscaldare un serbatoio d'acqua di ACS, un'altro è mantenere questa temperatura fissa in mandata alimentando ad esempio dei termosifoni che richiedono appunto una temperatura così elevata, se non di più da progetto, in zone climatiche fredde.
    Il dimensionamento dei termosifoni e i dati tecnici delle case costruttrici si riferiscono quasi sempre a temperature di mandata di 70°C, basta scaricare da Internet un qualsiasi prospetto.

    Aggiungo dal documento ufficiale della pompa di calore geotermica Vaillant 1040:
    Gli edifici ove conviene utilizzare una pompa di calore
    geotermica hanno un buon isolamento (che diventa
    ancora più importante se si intende implementare anche
    un sistema di raffrescamento estivo).
    Dal lato impiantistico, il limite economico di convenienza
    nell'utilizzo di una pompa di calore geotermica si colloca
    intorno a 50°C di temperatura di mandata in produzione
    di acqua calda sanitaria e a basse temperature
    (35-40°C) in mandata all'impianto di riscaldamento.


    Una cosa è affermare che una pdc può arrivare a 65°C in produzione di acqua calda, un'altra è che sia economicamente conveniente.
    Un grafico intuitivo: http://web.tiscali.it/risparmio_energetico/satag_COP.jpg

    Edited by dotting - 23/9/2009, 09:47
     
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  6. egidio1234
     
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    E' sicuramente tecnologicamente un bell' oggetto. Non c'è dubbio. Certamente se si prevede l'uso di radiatori come distribuzione del calore gli 80° promessi sono necessari in zone climatiche rigide
    Però ponendo come premesse quelle indicazioni che tu citi della pdc Vaillant (casa isolata , radianti, etc.) , una pdc che lavora a 65° non rimane comunque conveniente vs. a modello daikin che citi (anche in con climi rigidi)?
     
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  7. dotting
     
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    Non c'è alcun dubbio, in presenza di un sistema che richiede acqua per riscaldamento a bassa temperatura, tipo il radiante, è inutile scomodare, eufemismo per non dire spendere, un apparato che sicuramente, ha un'unità in più, e conseguentemente ha un prezzo più alto.

    L'unità in più è quel similcubo che si nota nella foto in questo articolo:
    http://de.rotex.de/news-alt/neu-hpsu-hitemp.html?no_cache=1
    Ricordo che Daikin ha acquistato Rotex.
     
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  8. nello72
     
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    Ciao a tutti, ho una domanda per i piu' esperti: se non ho capito male la PDC Atherma HT e' composta da due PDC in cascata. A quanto ho capito, cercando su internet, il vantaggio di mettere due PDC in cascata sta nel fatto che queste permettano di raggiungere differenze di temperature piu' alte rispette a quelle a singlo stadio.

    Domanda: e' vero anche il contrario? Ovvero: a parita' di dT e di tecnologia, c'e' convenienza nell'adottare una struttura a doppio stadio in cascata rispetto all'utilizzo di una PDC a singolo stadio?

    Grazie
    Nello
     
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  9. dotting
     
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    Non sono propriamente due pdc in cascata.
    Quelle le potrei realizzare e sarà uno delle prossime prove che farò metendo due pdc in serie aria/acqua autocostruite:
    https://cercaenergia.forumcommunity.net/?t=30078802
    La caratteristica di questa pompa è di avere uno stadio con scambiatore gas/gas che permette di mantenere alta la temperatura del gas anche in presenza di una richiesta di energia termica elevata lato acqua.

    Ancora i dettagli sul funzionamento della macchina non sono ben noti.
    Solitamente Rotex/Daikin fanno delle sessioni di aggiornamento riservate a progettisti ed installatori.
    Occorre attendere una di quelle per informarsi a fondo.
     
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  10. nello72
     
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    Il dubbio mi era proprio venuto dopo aver letto questo post ed il tuo relativo al riscaldatore "fatto in casa".

    L'idea balorda che mi era passata per la testa era: cosa succederebbe se si collegasse il riscaldatore da te costruito in serie ad una PDC acqua/acqua ad espansione diretta come la mini-EWP? Si potrebbe cosi' ottenere una PDC di media potenza con un buon COP?

    Su internet ho trovato diversa documentazione che descrive il funzionamento di PDC in cascata, ma si fa sempre riferimento alla loro capacita' di ottenere dT maggiori a parita' di COP, non maggiorni COP a parita' dT.

    Grazie per le dritte
    Nello
     
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  11. dotting
     
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    I tuoi dubbi sono pienamente fondati.
    La comunicazione è dell'8 settembre 2009, spero di poterne installare una al più presto e sono in attesa del manuale installatore.
    Appena ho dati teorici (appunto il manuale) e reali (installazione) vedrò di metterli nella discussione.
     
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  12. francesco_a
     
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    si parla di 10,000 euro senza accumulo di acqua sanitaria mi pare di capire. Ci starebbe il 55% di detrazione

    COP 3 (e anche meno) a 65 gradi con 7 gradi esterni.

    Direi che costa meno cambiare tutti i termosifoni con thermobox (o come si chiamano, tipo fan coil ma senza ventola) e usare un Altherma "strandard" a 40 gradi?
     
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  13. telamonio
     
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    CITAZIONE (dotting @ 5/10/2009, 10:38)
    I tuoi dubbi sono pienamente fondati.
    La comunicazione è dell'8 settembre 2009, spero di poterne installare una al più presto e sono in attesa del manuale installatore.
    Appena ho dati teorici (appunto il manuale) e reali (installazione) vedrò di metterli nella discussione.

    in un altro forum dichiarano cop 1,8 con temperature -20/+60 e cop > 2 con -12/+70
    http://www.energeticambiente.it/termico/14...ldamento-3.html
    Sono dati veri/verosimili/verificabili?
    OT ... mi si permetta un dubbio ...
    se Rotex fosse stata acquistata da OtoMelara invece che da Daikin (produttrice della sopra citata aria/acqua), i rivenditori sarebbero pronti a tessere pubbliche lodi ai nuovissimi sistemi terra/aria (*)?

    saluti. F

    (*) missili a corto raggio
     
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  14. dotting
     
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    COP di 1,8 o 2 sono inacettabili nel nostro sistema elettrico nazionale.
    Perchè quando fai il calcolo dell'Energia Primaria e introduci il rendimento del servizio elettrico devi dividere per 2,77.
    Il risultato è che la pdc in globale ha un rendimento rispettivamente del 65% e del 72%, rendimenti ridicoli rispetto ad una qualunque caldaia e più bassi di un termocamino a legna.
     
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  15. telamonio
     
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    CITAZIONE (dotting @ 4/11/2009, 20:32)
    COP di 1,8 o 2 sono inacettabili nel nostro sistema elettrico nazionale.

    dubito esista una pdc che in produzione acs possa avere cop molto superiore
    in ogni caso il consumo per acs è generalmente limitato rispetto a quello per riscaldamento, e quindi si può accettare che un dispositivo che lavora molte ore a cop 4 possa essere utilizzato per mezzora a cop 2 o inferiore
    Permangono i dubbi sul cop > 2 con delta t > 80°
    Saluti. F.
     
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15 replies since 21/9/2009, 12:07   11242 views
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