Secondo contatore per pompe di calore

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  1. dotting
     
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    Premessa
    Dal 1° gennaio 2009 l'energia elettrica viene pagata per fasce di consumo giornaliere, la dicitura esatta che potete trovare sul retro della bolletta è:
    i consumi sono calcolati per ciascun periodo sulla base del pro-quota giorno.

    L'installazione di pompe di calore elettriche per il condizionamento degli ambienti, di qualunque tipo siano: aria/aria, aria/acqua, acqua/acqua, ecc.. comporta un aumento del consumo di energia elettrica concentrato nei bimestri novembre/dicembre, gennaio/febbraio e luglio/agosto.

    Il consumo totale bimestrale viene diviso per i giorni di fatturazione e su questo valore medio si pagano i primi 4,93 kWh con la tariffa F1, da 4,93 kWh a 7,23 kWh con la tariffa F2, da 7,23 a 12,16 kWh con la tariffa F3, oltre i 12,16 con la tariffa F4.
    Nell'ipotesi assurda, ma per semplicità supponiamo che sia così, uno che ha un consumo ipotetico di 10000 kWh annui, consuma mediamente giornalmente 27,4 kWh (10000/365); e pagherebbe (27,4-12,16) 15,24 kWh con la tariffa F4, che ammonta a circa 34 centesimi ivati.
    Per un cliente che usa pompe di calore nella realtà il consumo di energia elettrica ha dei picchi nei bimestri suddetti diminuendo notevolmente negli altri bimestri.
    Picchi significa consumi sui 40-45 kWh giornalieri nei periodi suddetti e 10-15 negli altri bimestri, stiamo ipotizzando sempre 10000 kWh annui.
    40-45 significano circa 30 kWh da pagare con tariffa F4, un salasso immane.

    Soluzione
    Già negli anni passati era possibile far installare un secondo contatore a cui collegare ESCLUSIVAMENTE le pompe di calore anche in funzionamento reversibile, ovvero estivo.

    Di tale possibilità si è persa pian piano traccia ed anche gli operatori dei call-center non sono in grado di fornire notizie precise.

    Nel 2008 con la delibera 30/08 che contiene la delibera 348 modificata è stato ribadito quanto segue:
    5.1 Per ciascuna tipologia di contratto di cui al comma 2.2 del TIT gli impianti elettrici dei clienti finali sono connessi alle reti con obbligo di connessioni di terzi in un unico punto per ciascuna unità immobiliare e sue pertinenze, fatto salvo quanto disposto al comma 5.2 e nel caso di punti di emergenza.

    5.2 In deroga a quanto previsto dal comma 5.1, per le utenze domestiche in bassa tensione, con potenza disponibile fino a 3,3 kW, può essere richiesta l’installazione, di un secondo punto di prelievo destinato esclusivamente all’alimentazione di pompe di calore per il riscaldamento degli ambienti, anche di tipo reversibile.

    L'intera delibera la potete scaricare da quà: link


    In risposta ad una richiesta scritta, l'ENEL mi ha comunicato che le tariffe da applicare sono quelle previste per gli usi diversi con IVA al 10%:
    http://web.tiscali.it/risparmio_energetico/ENEL_PDC.jpg

    A questo punto un utente che utilizza PDC può fare la richiesta di installazione di un secondo contatore per l'alimentazione delle sole PDC.
    Se ha una potenza contrattuale di 4,5 o 6 kW, come scritto in delibera gli viene portata a 3,3 kW e passa dalla tariffa D3 a quella D2, quindi da queste tariffe:
    http://www.enel.it/sportello_online/elettr..._monoorarie/D3/
    passa a queste:
    http://www.enel.it/sportello_online/elettr..._monoorarie/D2/

    Sul secondo contatore si passa invece a queste:
    http://www.enel.it/sportello_online/elettr...la/uda_bt/BTA1/ fino a 1,5 kW
    oppure questa:
    http://www.enel.it/sportello_online/elettr...la/uda_bt/BTA2/ fino a 3 kW e così via per potenze superiori.

    Come si può osservare mentre le prime sono per fasce di consumo, ma in maniera truffaldina si parla di fasce di consumo annue, mentre sono giornaliere, le seconde sono indipendenti dai consumi.

    Il costo per il secondo contatore dovrebbe essere di 583 euro tutto compreso.
    Per la riduzione da 6 o 4,5 kW a 3,3 le versioni sono contrastanti, qualche operatore di call center dice gratis, qualche altro 83 euro.

    Edited by dotting - 25/9/2009, 17:49
     
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  2. portoclimaenergy
     
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    CITAZIONE (dotting @ 5/5/2009, 11:18)
    ma in maniera truffaldina

    :thumbup.gif: :clapping.gif:

    :ranting2.gif:
     
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  3. clash4
     
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    Certo con il diffondersi di PDC geo/qaria/acqua... si spera che escano contartti e tariffe anche più vantaggiose, tutto sommato reputo questo un buon punto di partenza. Una delle cose che mi lascia perplesso è il limite a 3,3 kW del contatore che resterebbe ad uso abitazione. Mi spiego meglio portando il mio caso: Io attualmente ho un contratto da 6 kW di potenza, e mi riscaldo con una PDCgeo reversibile la quale assorbe in condizioni nominali circa 2kW (pompe comprese) e in produzione di ACS 3,2 kW (pompe comprese). Nel frattempo sto cercando una cucina con piano di cottura ad induzione che non so ancora bene quanti kW sarà, ma questo è il motivo per il quale ho già richiesto i 6 kW al contatore. Se io optassi per il secondo contatore dedicato alla PDC mi andrebbe bene, solo che mi sarebbe limitante il 3 kW per la casa, in quanto sto spostando tutti i consumi sull'elettrico per poter tra qualche anno integrare il tutto con un impianto Fotovoltaico. Qui sorgerebbe un altro problema, se installo un impianto FV dovrei collegarlo a questo punto solo sul contatore della PDC non potendo coprire i consumi del piano ad induzione.
    Insomma servirebbe un passo ulteriore da parte delle autorità dei servizi elettrici.
     
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  4. dotting
     
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    Piani di cottura ad induzione? sei sicuro
    Li può usare mia figlia in Francia, dove l'energia la pagano veramente poco; in Germania sono molto diffusi, ma qui da noi?

    Stai spostando tutti i consumi sull'elettrico per poter integrare tutto con il fotovoltaico? sei sicuro
    con il vecchio conto energia sì, ma con quello nuovo decisamente no, a meno che come si è detto in questa discussione:
    https://cercaenergia.forumcommunity.net/?t=25199835
    non ci si organizzi con un accumulo.

    Per esempio nel periodo luglio/agosto un FV soddisfa appieno questo scopo +caldo+sole+pdc+FV il sistema è in fase, in inverno è esattamente il contrario +freddo-sole+pdc-FV sinteticamente.
    Alle brutte sto studiando un sistema per accumulare l'energia elettrica istantanea che il FV può dare in inverno con un sistema di resistenze elettriche che scaldino l'acqua.
    Le pdc pretendono dei valori di tensione e di corrente che una banale resistenza elettrica non richiede.
    Lo so e l'ho sempre detto che è uno spreco immane, ma passare attraverso più costosi sistemi di accumulatori con la tecnologia attuale mi sembra troppo oneroso.
     
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  5. clash4
     
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    Be lascia stare l'incentivo, quello è una cosa in più (parlo per me chiaramente) la mia idea è installare un impianto che mi dia tot kWh l'anno. Se ho l'invcentivo bene altrimenti man mano che ho i soldi integro un kWp alla volta!!
     
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    CITAZIONE (clash4 @ 8/5/2009, 16:50)
    Be lascia stare l'incentivo, quello è una cosa in più (parlo per me chiaramente) la mia idea è installare un impianto che mi dia tot kWh l'anno. Se ho l'invcentivo bene altrimenti man mano che ho i soldi integro un kWp alla volta!!

    Il vero problema è che se paghi la corrente che usi secondo gli scaglioni normali e concentri tutta la parte energetica di casa sulla corrente diventi povero perchè se non consumi quello che produci all'instante, ma la dai e poi la riprendi costa, a differenza di prima che facevano prodtto annuo - consumo annuo.
     
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  7. clash4
     
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    Cavolo è davvero una fregatura... l'unica è batterie ad accumulo vedendo come sta evolvendo la situazione
     
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  8. Sanfe75
     
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    CITAZIONE
    Nel frattempo sto cercando una cucina con piano di cottura ad induzione che non so ancora bene quanti kW sarà, ma questo è il motivo per il quale ho già richiesto i 6 kW al contatore.

    Sono nella tua stessa condizione, non sono allacciato alla rete del gas, ho un piano ad induzione, una PDC aria acqua e 6kW di contatore. Il piano funziona molto bene a parte il fatto che devo scegliere molto attentamente le pentole. Considera che il mio piano autolimita il consumo a 3 kW, ma certo un contatore da 3.3 non potrebbe bastare!
     
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  9. dotting
     
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    x Sanfe75
    ma hai anche un impianto FV o no?
    Anche se con il nuovo Conto Energia sarebbe assolutamente indifferente.

    x clash4
    poi hai fatto la tua scelta?
     
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  10. giangiman
     
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    Dotting, come hai detto su questo contatore può essere allacciata solo la PDC.
    Potresti spiegare il controllo che può esercitare il personale dell'enel su questi contatori,
    grazie
     
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  11. dotting
     
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    Il personale dell'Enel con la telelettura monitorizza i tuoi assobimenti, se vede che a maggio stai assorbendo energia con il secondo contatore viene a casa tua senza preavviso e senza l'obbligo di chiamare la forza pubblica e tu lo devi far entrare, è scritto nel contratto che tu firmi per il secondo contatore.
    Se non li fai entrare semplicemente ti tagliano la fornitura.
    Semplice, no.
    Più difficile che si accorgano che tu in inverno ci attacchi qualche cos'altro, ma un carico variabile potrebbe insospettirli.
    Poi gli italiani si sa amano il rischio e la fantasia eccelle.
     
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  12. bornking
     
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    Se la pompa di calore , viene utilizzata anche per il raffrescamento, possono fare obiezioni ?
    Oppure visto che la PDC può produrre ACS (anche se non conviene) , posso usarla tutto l'anno ??

    Oppure no, e la devo usare solo nel periodo invernale .

    Se fosse così , pur spendendo 200-300 euro in più all'anno, è meglio stare su tariffa D3 da 6kW in modo da evitare il controllo dell'omino dell'ENEL e contare sui 6kW sempre disponibili.
    O sbaglio?
     
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  13. dotting
     
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    Bellissima domanda.
    Ora la delibera dice : destinato esclusivamente all’alimentazione di pompe di calore per il riscaldamento degli ambienti, anche di tipo reversibile.
    Per reversibile si intende che può fare anche raffrescamento e quindi per l'estate siamo a posto.
    Mentre parla di riscaldamento degli ambienti, quindi sembrerebbe che venga esclusa la possbilità di usare la pdc per produrre ACS, ma molte PDC fanno l'uno e l'altro ovvero riscaldamento degli ambienti e ACS.

    Io infatti ho citato il mese di maggio non a caso perchè a maggio in Italia non si utilizza la pdc ne per raffrescamento ne per riscaldamento.
    Di solito!

    Sarebbe da porre la domanda all'Autority che ha emanato la Delibera 30/08.
     
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  14. cella termica
     
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    CITAZIONE (dotting @ 2/9/2009, 15:16)
    Bellissima domanda.
    Ora la delibera dice : destinato esclusivamente all’alimentazione di pompe di calore per il riscaldamento degli ambienti, anche di tipo reversibile.
    Per reversibile si intende che può fare anche raffrescamento e quindi per l'estate siamo a posto.
    Mentre parla di riscaldamento degli ambienti, quindi sembrerebbe che venga esclusa la possbilità di usare la pdc per produrre ACS, ma molte PDC fanno l'uno e l'altro ovvero riscaldamento degli ambienti e ACS.

    Io infatti ho citato il mese di maggio non a caso perchè a maggio in Italia non si utilizza la pdc ne per raffrescamento ne per riscaldamento.
    Di solito!

    Sarebbe da porre la domanda all'Autority che ha emanato la Delibera 30/08.

    Intanto buongiorno a tutti mi sono appena iscritto in questo forum grazie a Dotting che mi elargisce sempre consigli "gratutiti" :woot:

    In merito alle pdc reversibili credo che non sia sindacabile il fatto di voler mantenere un certo tasso di umidità in casa, per questo motivo debbo accendere la PDC a maggio che poi mi fa anche l'ACS, che poi sia più conveninte fare l'ACS in estate con resistenze elettriche piuttosto che con pannelli solari termici e un discorso da affrontare.

    Saluti
     
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  15. dotting
     
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    In effetti producendo ACS con pdc aria/acqua non è che stai usando resistenze elettriche e a maggio con temperature dell'aria esterna intorno ai 20°C il COP di una pdc aria/acqua anche in produzione ACS, quindi 50-55°C contro i 35-40°C che servirebbero per un impianto a pannelli radianti, è bello altino.

    Poi quanto al discorso se sia più utile produrre ACS con un solare termico o con una pdc o per meglio dire con un boiler a termopompa è tutto un discorso di tempi di rientro dell'investimento.

    Come è stato detto in altra discussione nella sezione solare termico, se mi fanno spendere 5-6000 euro per un solare termico per ACS, c'è da pensarci non una ma cento volte.

    L'ideale sarebbe avere un boiler a termopompa per ACS che sia integrabile con un solare termico a prezzi umani.

    Un pò di pazienza talvolta i sogni si realizzano, occhio alla sezione sperimentazione in corso.
     
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399 replies since 5/5/2009, 10:18   54493 views
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