Aggregato Compatto

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    Ciao a tutti, è da un po' che non scrivo perché sto cercando di finire casa!
    Devo prendere una decisione per la climatizzazione e quindi mi sono letto le varie discussioni per aggiornarmi un po' sul panorama tecnologico.
    Posta una buona porzione di ignoranza nello specifico degli impianti, ho deciso che la casa dovrà essere climatizzata a tutt'aria per varie ragioni.
    Inoltre vorrei utilizzare un aggregato compatto. Leggendo le varie discussioni mi sono cominciato ad invaghire della macchina della Brofer perché (ripeto tuttavia che la mia ignoranza in materia è discreta) ha alcuni punti ottimi tra cui il ricircolo dell'aria alla stregua di una UTA, cosa apprezzabile per evitare in regime estivo tonnellate di umidità da smaltire.
    Inoltre mi pare l'unica ad avere una potenza adeguata per le mie necessità. Sono dubbioso sulla portata d'aria di rinnovo.
    Cerco però conforto da chi ne sa di più.
    Ditemi quali dati fornire per fare una valutazione di massima.
    Direi: Volume netto riscaldato, potenza di riscaldamento dell'edificio, potenza di raffrescamento, altro?
    Ditemi se serve altro, così metto tutti i dati e poi se qualche anima pia mi aiuta, cerco di chiarirmi le idee!
    Grazie
    Alessandro
     
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    CITAZIONE (crllsn1 @ 19/7/2019, 17:32) 
    Ciao a tutti, è da un po' che non scrivo perché sto cercando di finire casa!
    Devo prendere una decisione per la climatizzazione e quindi mi sono letto le varie discussioni per aggiornarmi un po' sul panorama tecnologico.
    Posta una buona porzione di ignoranza nello specifico degli impianti, ho deciso che la casa dovrà essere climatizzata a tutt'aria per varie ragioni.
    Inoltre vorrei utilizzare un aggregato compatto. Leggendo le varie discussioni mi sono cominciato ad invaghire della macchina della Brofer perché (ripeto tuttavia che la mia ignoranza in materia è discreta) ha alcuni punti ottimi tra cui il ricircolo dell'aria alla stregua di una UTA, cosa apprezzabile per evitare in regime estivo tonnellate di umidità da smaltire.
    Inoltre mi pare l'unica ad avere una potenza adeguata per le mie necessità. Sono dubbioso sulla portata d'aria di rinnovo.
    Cerco però conforto da chi ne sa di più.
    Ditemi quali dati fornire per fare una valutazione di massima.
    Direi: Volume netto riscaldato, potenza di riscaldamento dell'edificio, potenza di raffrescamento, altro?
    Ditemi se serve altro, così metto tutti i dati e poi se qualche anima pia mi aiuta, cerco di chiarirmi le idee!
    Grazie
    Alessandro

    La portata di rinnovo (aria esterna pulita) non è essenzialmente imposta da nessuna legge (c'è un DM del 1975 che da indicazione del tutto qualitative e non quantitative). A livello normativo (ricordiamo a tutti che una norma non è una legge) la fa ancora da padrona la cara e vecchia UNI 10339.
    La tendenza è quella di garantire una portata di rinnovo compresa tra i 0,3 ed i 0,5 volumi/ora (volume netto climatizzato). Tali valori uniscono l'esigenza di un rinnovo (presenza persone, affollamento) con quella di un lavaggio adeguato (raggiungimento di ogni punto dell'abitazione). Con una macchine a tutt'aria (portata di ricircolo presente) l'esigenza rimane quella del puro rinnovo ed i 0,3 volumi/ora sono più che sufficienti.

    Quindi per valutare la portata di rinnovo ti è sufficiente conoscere la superfice netta climatizzata e l'altezza.
     
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    Ok necessito di circa 150 mc/h di rinnovo, questa UTA mi dà 100 costanti più fino a 200 di massimo
    Penso che possa andare, non vedo la necessità di ricambi maggiori. A dirla tutta il termotecnico che mi sta dando una mano mi ha dato un contatto della Nilan con cui sta facendo alcuni lavori. Io onestamente non sono così convinto dei prodotti Nilan applicati al mio caso. Temo siano tutti troppo tirati sia in regime invernale e soprattutto in regime estivo. Però vorrei discuterne prima con voi, per arrivare preparato a discuterne con il termotecnico. Vorrei arrivare in linea di massima ad una decisione autonoma per poi discuterne con cognizione di causa con il termotecnico. Domani cerco di postare i volumi in gioco e le potenze in gioco prese dal calcolo casaclima così da valutare le varie soluzioni.
    Buona Domenica!
     
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    https://cercaenergia.forumcommunity.net/?t=60484896
     
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    CITAZIONE (PID_Block @ 21/7/2019, 19:36) 

    il tuo link non funziona... immagino volessi rimandarlo qui:
    https://cercaenergia.forumcommunity.net/?t=59413881
     
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    Sì, in effetti il link funzionava da pc con copia e incolla e ero riuscito a leggere.
    In buona sostanza io (parliamo di regime invernale) ho bisogno di 11kWh/mqa che come potenza risultano in 3.4 kW.
    Senza troppi dubbi dubbio la Brofer mi sembra la più indicata. Forse un po' sovrabbondante, ma è vero che d'inverno giornate uggiose senza apporti solari ce ne sono, quindi preferisco tenermi un pelo largo. Per il regime estivo poi mi sento più tranquillo, ed il mio portafoglio pure, ad avere una UTA piuttosto che VMC termodinamica. E' vero che ci sarà il fotovoltaico, ma anche se non compro watt inutili di fotovoltaico non sono proprio triste!! La distribuzione pensavo di farla con canali PAL per i rami principali e condotti flessibili isolati per i rami secondari. PID_Block ho letto che non reputi importante la dispersione tramite i canali, ma ho letto di disavventure con canali non isolati. So che le disavventure non fanno letteratura scientifica, ma preferisco spendere qualcosina in più (me li farò io, quindi solo materiale) e dormire tranquillo...
    Ragionamento corretto?

    PS ora ho la paranoia del dimensionamento della distribuzione. Secondo voi ha senso prevedere bocchette di mandata in tutti i locali "nobili" espulsioni nei bagni e cucina e riprese in disimpegno/in alto sul colmo (avendo zona a doppia altezza). Capisco sia complesso dare una dritta, ma giusto per capire se sono completamente fuori strada... Magari apro un topic per il dimensionamento dei canali...

    Edited by crllsn1 - 22/7/2019, 13:49
     
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    CITAZIONE (crllsn1 @ 22/7/2019, 11:48) 
    Sì, in effetti il link funzionava da pc con copia e incolla e ero riuscito a leggere.
    In buona sostanza io (parliamo di regime invernale) ho bisogno di 11kWh/mqa che come potenza risultano in 3.4 kW.
    Senza troppi dubbi dubbio la Brofer mi sembra la più indicata. Forse un po' sovrabbondante, ma è vero che d'inverno giornate uggiose senza apporti solari ce ne sono, quindi preferisco tenermi un pelo largo. Per il regime estivo poi mi sento più tranquillo, ed il mio portafoglio pure, ad avere una UTA piuttosto che VMC termodinamica. E' vero che ci sarà il fotovoltaico, ma anche se non compro watt inutili di fotovoltaico non sono proprio triste!! La distribuzione pensavo di farla con canali PAL per i rami principali e condotti flessibili isolati per i rami secondari. PID_Block ho letto che non reputi importante la dispersione tramite i canali, ma ho letto di disavventure con canali non isolati. So che le disavventure non fanno letteratura scientifica, ma preferisco spendere qualcosina in più (me li farò io, quindi solo materiale) e dormire tranquillo...
    Ragionamento corretto?

    PS ora ho la paranoia del dimensionamento della distribuzione. Secondo voi ha senso prevedere bocchette di mandata in tutti i locali "nobili" espulsioni nei bagni e cucina e riprese in disimpegno/in alto sul colmo (avendo zona a doppia altezza). Capisco sia complesso dare una dritta, ma giusto per capire se sono completamente fuori strada... Magari apro un topic per il dimensionamento dei canali...

    Le dispersioni dei canali rimangono all'interno dell'involucro contribuendo allo smaltimento del carico termico.
     
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    Potrebbe essere un problema la condensa in raffrescamento.

    Ciao.
     
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    Il problema è da valutarsi in funzione della temperatura minima di mandata e delle condizioni ambiente.
     
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    Beh, allora io farei i condotti principali in PAL perchè sono nell'interrato, poi entrati nell'involucro climatizzato uso tubi coibentati per i rami secondari, tubi da ventilazione per i ricircoli e tubi a caso per le espulsioni. Questi ultimi anche non coibentati se all'interno del volume climatizzato. Di norma le aspirazioni del ricircolo sono presenti nelle stanze in cui ho immissione oppure no?
    Inoltre per pura cultura personale, la regolazione delle portate nei vari rami si ottiene per dimensionamento dei rami oppure ci sono delle serrande lungo il cammino oppure ancora delle serrande sulle bocchette? Oppure di fatto si dimensiona una portata generale per l'intero volume e poi la si distribuisce "a caso" assicurando una velocità di uscita adeguata (bassa ma non troppo, direi)?
    Grazie e scusate per le mille domande, quando mi parte la curiosità sono peggio dei bambini di tre anni...
     
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    CITAZIONE (crllsn1 @ 23/7/2019, 16:18) 
    Beh, allora io farei i condotti principali in PAL perchè sono nell'interrato, poi entrati nell'involucro climatizzato uso tubi coibentati per i rami secondari, tubi da ventilazione per i ricircoli e tubi a caso per le espulsioni. Questi ultimi anche non coibentati se all'interno del volume climatizzato. Di norma le aspirazioni del ricircolo sono presenti nelle stanze in cui ho immissione oppure no?
    Inoltre per pura cultura personale, la regolazione delle portate nei vari rami si ottiene per dimensionamento dei rami oppure ci sono delle serrande lungo il cammino oppure ancora delle serrande sulle bocchette? Oppure di fatto si dimensiona una portata generale per l'intero volume e poi la si distribuisce "a caso" assicurando una velocità di uscita adeguata (bassa ma non troppo, direi)?
    Grazie e scusate per le mille domande, quando mi parte la curiosità sono peggio dei bambini di tre anni...

    Se puoi usare tubazioni coibentate fallo.
    La distribuzione delle portate dovrebbe essere fatta in funzione dei carichi dei singoli locali (siamo in un tutt'aria). Per ottenere la distribuzione desiderata l'ideale sarebbe di dimensionare i rami in modo adeguato. La regolazione più fine la si puoi ottenere con gli organi di taratura delle bocchette o con diaframmi.
     
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    Allora, giusto per capire, prima di contattare Brofer, ho rifatto i conti fatti da loro, riferiti al mio caso per dimensionare a spanne.

    VERIFICA INVERNALE
    Temperatura esterna di progetto pari a -8,5°C (Tprog).
    Temperatura ambiente di progetto 20°C (Tamb).
    La superficie utile riscaldata S è pari a 210 m².
    Il volume totale risulta pari a 510 m³.
    E' stata ipotizzato un rinnovo pari a 0,3 volumi/ora, la portata di rinnovo sarà pari a 153 m³/h
    I gradi giorno risultano paria a 2898 (GG).

    Il fabbisogno di energia utile al netto della quota di ventilazione è pari a 6905 kWh (annuo). Prevista climatizzazione continua (h24).
    La quota di fabbisogno utile relativa alla ventilazione con 0,3 volumi ora è pari a 3594 kWh.
    Il fabbisogno giornaliero di acqua calda sanitaria pari a 200 litri a 45°C. Ne deriva una carico giornaliero di 8,1 kWh, il quale diviso sulle 24 ore determina una potenza: Pw = 0,33 kW

    a) 0,3 volumi ora di rinnovo (circa 150 m³/h)
    Una stima della taglia di potenza termica media necessaria la si può ottenere così:
    Ph= ((6905+3594)*(Tamb-Tprog))/(GG*24) = 4,56 kW
    La HPU600, essendo dotata di accumulo, dovrebbe generare una potenza totale pari a Pt=4.56+0,33=4,89 kW.
    Le potenze termiche generata dall'HPU600 alla condizione esterna di -8,5°C, (e 75%UR) in funzione della portata di rinnovo sono (interpolazione grafica):
    potenza totale pari a 4,55 kW (credo un po' di più perché questo dato si riferisce a 130mc/h)

    Sembra che sia un po' tirata, ma è anche vero che -8.5 è di progetto, ma rara...

    Consigli?
     
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    Mettila, prendi una stufetta elettrica da 10 euro da 2kW.. e in quei 3 giorni dove per ipotesi non ce la faccia.. l'accendi.
    In quei 3 giorni però la casa sarà calda già da prima.. quindi avrà inerzia.. se poi c'è pure il sole che entra dai serramenti, il problema non si pone.

    Il tuo calcolo è anche stato fatto su 24 ore a quella temperatura..
     
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    Metti un dual o trial split in posizione strategica come fonte integrativa.
     
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    Prendete la domanda a scopo didattico perché magari è una idiozia incredibile.
    Ma se metto una ipotetica resistenza che preriscalda i -8.5°C fino a 5°C (consumerà 1kW al max + o - per 150 mc/h, giusto?) prima che entrino nella macchina per quei pochi giorni in cui zoppica, non avrei risolto?
    Però temo che se non ci hanno già pensato persone più competenti di me ci sarà un motivo...
    Qualora fosse impossibile mi spiegate il perché?
    Grazie!
     
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