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domanda secca: ristrutturando un edificio storico investendo sopratutto in involucro (vespaio, coibentazione soffitto e mura), considerando anche che le volte sono alte circa tre metri, posso sperare di riscaldare/raffrescare la casa con la VMC supportata da batterie di riscaldamento/raffrescamento alimentate tramite pompa di calore oppure è una battaglia persa in partenza? In casa oltre alla pdc prevedo anche un termocamino ad acqua con accumulo o ad aria, dipende...
considerate che vivo in zona C al confine con la B, temperature invernali praticamente mai sotto i 2°C, estati torride e umidissime dove si arriva ai 38°. -
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Io l'ho fatto in zona E al limite con la D https://cercaenergia.forumcommunity.net/?t=57022511 ma devo ancora passare il primo inverno.
Devi chiedere ad un termotecnico che ti calcoli il fabbisogno dell'edifico una volta ristrutturato ed isolato, poi valutare quale macchina mettere in base a quei dati, o migliorarli se necessario per raggiungere l'obiettivo.. -
dondavi.
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quindi tu scaldi muovendo solo 300mc di aria, circa 0.6volumi ora nella tua casa abbastanza grande... . -
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Fondamentalmente da me il problema del riscaldamento riguarsa massimo tre mesi all'anno in case prive di alcuna coibentazione...lavorando per bene sull'involucro penso si possa arrivare ad aver bisogno del riscaldamento solo per pochissimi giorni all'anno e per tale motivo volevo evitare di spendere soldi in un radiante a pavimento. Il mio dubbio é che avendo un budget non illimitato devo decidere da subito in che direzione andare, per evitare di spendere soldi in soluzioni che alla fine non funzionano e poi ritrovarsi senza fondi per metterci la toppa. . -
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Carlotrono penso tu ti debba preoccupare più del caldo che del freddo . -
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Sono d'accordo infatti pensavo ad un riscaldamento ad aria con pompa di calore per poter convertire il tutto in raffrescamento. Le mura della casa sono in tufo calcareo bello pesante e la coibentazione sarà mirata ad ottenere il giusto sfasamento e smorzamento dell'onda termica. . -
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Ciao, sono salentino come te quindi conosco bene i problemi che ci sono dalle nostre parti, non preoccuparti del riscaldamento ma del raffrescamento, se riesci a fare cappotto esterno e riesci a correggere il ponte termico del parapetto sei apposto, monti dei semplici split e con poca spesa hai caldo e freddo, fossi in te lascerei perdere il trattamento con VMC, va bene per case passive e comunque devi muovere parecchi MC, cosa non facile con la VMC se non con una accurata progettazione (no credo ci sia gente preparata dalle nostre parti) per il freddo puoi sempre integrare con una piccola stufa o focolare a legna ad aria ma anche senza canalizzazione, ci pensa poi la VMC a rendere omogenea la temperatura in tutta la casa, naturalmente il focolare deve essere a tenuta stagna e con presa d'aria di combustione dall'esterno, ma fidati che con un minimo di coibentazione non hai quasi bisogno di riscaldamento, per il momento vivo una vecchia casa con le volte, siamo a fine novembre e ad oggi la T interna non è scesa mai sotto i 19,5°, quindi ho dovuto accendere il riscaldamento solo per integrare 0,5°, spesso addirittura riesco a portarla a 20 con il semplice utilizzo del deumidificatore portatile che tende un minimo ad alzare la T .
riscaldamento ad aria in ristrutturazione |
