L'eterno dilemma: caldaia o pdc?

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  1. arbremagic
     
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    Salve a tutti,
    sono nuovo del forum, anche se da quasi un anno ho trascorso ore e ore per leggermi quanto già discusso in questo forum. Tuttavia rimangono sempre molte incertezze. Arrivo quindi anch’io da buon ultimo a chiedere un suggerimento per la mia necessità ai più competenti di questo forum, a partire da Dotting (di cui seguivo con interesse gli interventi in un altro forum di biedilizia) e altri.

    Casa: bifamiliare con seminterrato, pianterreno e primo piano in zona E, costruita nei primi anni sessanta (pianterreno) e poi sopraelevata (primo piano) nella metà degli anni settanta.

    L’intervento che andremo a fare prossimamente è quello della realizzazione di una sopraelevazione in legno strutturale ben coibentato. Il termotecnico ha stabilito per questo piano sottotetto un fabbisogno di circa 5,46 Kw (circa 42 W/m2). Il sistema di distribuzione del calore sarà eseguito con pannelli radianti a parete in rame sotto intonacatura in terra cruda e ci sarà un termocamino di piccola taglia che verrà acceso solo saltuariamente (picco di freddo/riunione conviviale con amici).

    Primo piano: in occasione della sopraelevazione e della posa del cappotto sul sopralzo attuale, il rivestimento (sughero da 140 mm) verrà esteso anche al primo piano che una volta applicato determinerà un fabbisogno energetico (sempre termotecnico), di circa 8,91 Kw (circa 74 W/m2). Questo piano gode di un sistema di distribuzione del calore con pannelli a pavimento in due zone (giorno e notte) posati in occasione di una precedente ristrutturazione di circa 11 anni fa. Questo piano è stato in seguito dotato di stufa ad accumulo (kakelofen da 5 Kw del peso di 16 q.li in posa con ceramica). L’impiego di questa stufa è costante per tutto l’inverno e la sua accensione determina il fermo completo, da termostato, dei pannelli zona giorno.

    Considerando che:

    1) il fotovoltaico attualmente presente soddisfa solo l’autoconsumo (circa 4200/4400 kwh/anno) poiché tre anni fa, al tempo del suo dimensionamento, non c’era all’orizzonte la sopraelevazione che vorremmo adesso a fare,
    2) La caldaia dovrebbe, se non interpreto male le parole di Dotting, lavorare meglio della pompa ai regimi più adeguati per la bassa temperatura richiesta dal riscaldamento,
    3) Che una pompa da di calore da 16 Kw imporrebbe la richiesta di un secondo contatore altri usi di potenza sostenuta (meno di 6Kwh?) con ulteriore aggravio della spesa di impianto
    4) Che sostituiremmo la caldaia attualmente presente cercando di beneficiare del 55%, cosa non sempre facile da ottenere con una pompa.
    5) Costo iniziale dell’impianto probabilmente più elevato di quello della caldaia (seppure già di suo molto più elevato rispetto ad altre caldaie).

    E’, secondo voi, la scelta giusta quella della caldaia a condensazione (Weishaupt WTC con modulazione da 7 a 25 Kw), con accumulo servito da tre pannelli termici (siamo in 6 in famiglia), oppure ci sono delle altre valutazioni che mi sono sfuggite ma che sarebbe bene considerare?

    grazie a tutti
    arbremagic
     
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  2. dotting
     
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    Il discorso principale è che sei in zona climatica E e senza preriscaldamento dell'aria una PDC ha un COP abbastanza basso e tale da avere dei costi di esercizio superiori ad una buona caldaia a condensazione che tu puoi sfruttare al meglio avendo un sistema di emissione a bassa temperatura.

    Va bene la caldaia però stai attento al dimensionamento dei pannelli in funzione della capacità dell'accumulo e SOPRATUTTO dell'irradianza della tua zona che puoi trovare quì:
    https://cercaenergia.forumcommunity.net/?t=31927533
     
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  3. arbremagic
     
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    A proposito di preriscaldo, in effetti siccome parte della cantina non fu finita a suo tempo con un pavimento (terra battuta per una dimensione di circa 11x5 m), si pensava di fare un getto di cls con rete sostanzialmente per rinforzare la struttura. Non è detto che scavando ancora un poco, arrivando a circa 2.50 mdi profondità, non si possa creare sotto un vespaio per il preriscaldo dell'aria per la pdc o per la vmc.

    Tornando al discorso del riscaldamento, dal foglio di calcolo che hai indicato per il mio comune si evince una irradianza di 271, con gradi giorno 2545. La massa frontale delle pareti opache della costruzione (che citavi nell'altro post a cui mi hai rimandato) sono di 453,4 kgm/2 per il primo piano e di 144,1 per la sopraelevazione che si andrà a fare.

    Devo dire però che non ho capito bene la raccomandazione che mi hai fatto a riguardo del dimensionamento dei pannelli in funzione dell'accumulo e dell'iradianza.

    Per il dimensionamento pensavo fosse sufficiente suddividere il dato del fabbisogno energetico (5,46 Kw) per il rendimento del pannello, dichiarato come 180 Wm/2 con temperatura di mandata a 45°, vale a dire circa 30 m/2 di pannelli. E' un ragionamento corretto?

    saluti
    enrico
     
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  4. dotting
     
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    2545 GG sono un poco altini per una PDC con un preriscaldamento adattato a posteriori.

    Se dimensioni il serbatoio piccolo con una superficie captante notevole in zona di irradianza alta corri il rischio di avere una sovrapproduzione eccessiva estiva a fronte di un costo elevato.
    30 mq. di pannelli solari termici sarebbero una follia pura.
    Dimensiona il serbatoio sui 40-50 litri persona e nella tua zona metti 2 mq. ogni cento litri.
    Come sistema captante io metterei tubi SHCMV, sei in zona fredda.
    Nella sezione solare termico trovi discussioni sul tema.
     
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  5. arbremagic
     
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    Dotting,
    scusa ma ho equivocato io. Tu nel tuo post parlavi di pannelli solari in relazione all'accumulo di acqua calda, io invece parlavo di pannelli radianti, insomma il riscaldamento necessario , 30 m/2 a cui alludevo sono quelli necessari al riscaldamento rispetto al fabbisogno termico del sopralzo. Pensi che il ragionamento per il loro dimensionamento sia corretto?

    E per il raffrescamento (in pianura padana si muore per il caldo umido, come in questo giorni) va bene affidarsi a degli multisplit?

    L'idea di un sistema vmc (di cui ancora verificare i costi che si annunciano elevati), tanta vantaggioso per tutta una serie di ragioni, con scambiatore e batteria di raffreddamento o piccola pompa di calore integrata (come ho visto che suggerivi a qualcuno altrove) è un idea peregrina per avere un ambiente, non dico refrigerato stile supermarket californiano, almeno vivibile e privo di un eccessiva umidità?

    saluti
    Enrico
     
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  6. vignaden
     
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    l'elfofresh 2 potrebbe essere di aiuto, non ha la potenza per creare climi artici ma se hai la casa bene isolata e schermata dovrebbe andarti più che bene.
    la macchina costa sui 2500 euro (taglia da 300 m3/h), poi ovviamente ci sono canalizzazioni e bocchette.
     
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  7. arbremagic
     
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    E' proprio questo il mio quesito. C'è modo di mettere in relazione la capacità di un vmc di raffrescare e i dati dell'involucro qui sotto riportati, tanto da poter prevedere con buona approssimazione il risultato ottenibile nel raffrescamento?

    isolamento del sopralzo : 42Wm/2 con un presumibile buon valore di sfasamento e attenuazione (pareti e tetto con 162 mm di legno e 140 mm di sughero)
    isolamento del primo piano : 72Wm/2 (con discreto valore di sfasamento e attenuazione per via del sughero da 140 mm)
     
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  8. arbremagic
     
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    Il risolvere il quesito sopra ricordato, comunque, si è reso inutile, visto che proprio ieri ho parlato con l'istallatore (Zehnder) che mi ha precisato che nell'eventualità di dover provvedere anche al raffrescamento si deve: 1) prevedere uno scambiatore con una portata di almeno 1.5 volte quello necessario per una vmc priva di questa opzione, 2) questa necessità impone di dover mettere due scambiatori, uno per piano, 3)le bocchette devono crescere in numero altrettanto proporzionale, 3) c'è il costo aggiuntivo della batteria di posttrattamento 4) nel caso di pretrattamento dell'aria c'è anche da aggiungere il costo dello "scambiatore da aggiungere allo scambitore", nel senso che l'aria pretrattata, mi dicono, non può essere aspirata direttamente perché la prevalenza suggerita dal produttore non deve essere superiore ai 6 metri.

    Insomma un disastro economico (anche più di 20 Keuro!). Utilizzando invece un solo scambiatore per i due piani da 350 m3/h utilizzando la stessa soletta su cui posare le distribuzioni di entrambi (e senza pretrattamento dell'aria: aria espulsa direttamente sul tetto e aspirazione dal lato nord dell'edificio) si dovrebbe stare tra le 7 e le 8 mila euro. La refrigerazione, a questo punto, la affiderei a degli multisplit indipendenti tanto dal sistema di riscaldamento quanto dalla vmc. Anche conteggiando dei multisplit la somma totale non dovrebbe superare gli 11/12 mila.
     
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  9. vignaden
     
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    sono d'accordo con la nuova soluzione.

    però, se le prestazioni della VMC sono quelle base, perchè non ti indirizzi ai prodotti di 4clima ? secondo me puoi risparmiare non poco.

    i multiplit aria aria sono il top nelle nostre zone (pianura padana), perchè anche solo deumidificando e raffrescando leggermente si migliora il confort.
     
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    Occhio che Zehnder arriva a sconti vicini al 40%...
     
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  11. arbremagic
     
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    Ho visto i listini di Forclima e, per scambiatori che raggiungono le stesse prestazioni, ovvero portate, efficienza e dotazione di by-pass, e li ho confrontati con quelli di Zehnder e sono abbastanza vicini.
    Ottima comunque la tua dritta, fazer111. Immagino tu intenda che tale sconto possa anche arrivare all'utente finale?
    Di Zehnder mi pare comunque ci siano una ottima opinione generale, anche in altri forum, dico bene?

     
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    Esatto...io sono un utente finale così come Amicodelgiat....ed altri...
     
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  13. arbremagic
     
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    Hai installato una vmc Zehnder oppure hai avuto contatti per la preventivazione e poi hai scelto altro?
     
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  14. luk1no
     
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    Salve, sempre circa l'annoso problema gas sì gas no, qualcuno mi può quantizzare la spesa per portare il gas dal confine del lotto fin dentro l'abitazione (circa 30 mt): permessi, tubazioni, lavoro fori ecc. ecc. non lo voglio ma devo convincere e l'unico modo sembra il costo unito alla bassa resa

    Luca
     
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    Sei in zona D, io metterei PDC.. e totalmente senza gas, induzione in cucina e risparmi pure gli spifferi dal buco che c'è da fare per legge.
    Ovviamente riscaldamento a bassa temperatuura.
    E ancora più scontato, casa isolata bene.. per bene intendo molto più del valore impostato per legge.
     
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20 replies since 28/6/2011, 11:43   1486 views
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