Caldaia a Biomassa con Puffer, ACS e Riscaldamento a Pavimento

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  1. wympy
     
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    Salve a tutti,
    su consiglio di dotting posto qui la discussione.
    Sono alle prese con la ristrutturazione di un'abitazione indipendente unifamiliare di 140mq totali disposta su 2 livelli.
    Vorrei realizzare un impianto con riscaldamento a pavimento e scaldasalviette a bassa temperatura nei bagni, il tutto alimentato da una caldaia a legna.

    Mi hanno proposto una caldaia a biomassa a fiamma rovesciata abbinata a puffer da 15OO lt Viessmann con scambiatore inox per la produzione di acqua calda sanitaria.
    (potenza nominale KW34). Impianto a riscaldamento con tubo 16 x 2 mm e testine termoelettriche per la suddivisione a zone dell'impianto, circolatori elettronici per carico puffer, miscelatore termostatico . . .

    Dotting mi ha già trovato un errore.

    Il problema che mi pongo è cosa affiancare alla caldaia a biomassa per le emergenze. Caldaia a condensazione a metano (che risolverebbe il problema dell'ACS nei mesi estivi per non accendere sempre la caldaia a legna) - o legna/pellet ?
    Da valutare anche la presenza del solare termico. Ora siamo in 2 a casa.

    Ogni consiglio è ben accetto.

    Grazie

    Errore mio. Ho sbagliato sezione. Se l'admin mi può spostare il mio 3d ne sarei grato. Grato
     
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  2. dotting
     
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    Una caldaia a legna ha un rendimento di circa il 70% utilizzando legna con il 25% di umidità.
    Legna decisamente introvabile in Sardegna, non so da te.

    Una caldaia a legna deve lavorare con temperature dell'acqua di ritorno non inferiore a 50, meglio 55°C; un impianto a pavimento lavora con temperature massime in mandata non superiore a 40°C, se la casa è ben isolata anche 35°C.
    Quindi fra generatore e impianto va messo un accumulo da cui spillare acqua possibilmente a temperatura pià bassa.

    Per sviluppare 35 kW di potenza quella caldaia deve consumare non meno di 15 kg. di legna all'ora.
    Ma considerato che il fabbisogno di potenza dell'impianto a pavimento sarà decisamente più basso, la caldaia deve pendolare accensione e spegnimenti frequenti non consigliabili oppure deve avere un mega accumulo, appunto 1500 litri e poi erogare una potenza tramite l'accumulo decisamente più bassa.

    Durate e cariche di legna sono tutte da valutare dopo infinite prove che non esito a definire snervanti.
    Una caldaia a pellets sarebbe decisamente più facile da gestire, la accoppi ad un serbatoio da 300 litri con doppio scambiatore: superiore collegato alla caldaia inferiore al pavimento, mezze stagioni e estate stacchi il radiante e ci colleghi un solare ermico

    Comunque se hai il metano la soluzione più semplice sarebbe quella di una caldaia a condensazione che ti faccia riscaldamento e ACS.

    Se sei in zona calda C o massimo D potresti prendere in considerazione anche una PDC.
     
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  3. wympy
     
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    Sono in zona climatica E, quindi PDC la escluderei.
    Anche per il pellet vale il discorso sull'umidità fatto per la legna? Un buon pellet austriaco o svizzero è diverso da un sacco qualsiasi ?

    430mt. di altitudine, GG2831. Suppongo che il solare termico possa rendere solo per la produzione di ACS non per l'integrazione al riscaldamento.
     
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  4. dotting
     
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    No per il pellets il discorso è completamente differente.
    Il pellets è diventato un prodotto industriale, se nel sacco c'è scritto umidità tot, a meno che non abbia preso acqua durante il trasporto il dato è del tutto attendibile.
    Un pellets non ha mai un'umidità superiore al 10%.

    Personalmente ho mandato una termostufa a pellets in diretta a bassa temperatura 40°C ad un sistema a parete radiante, con ritorno di circa 30°C.
    La caldaia toccando ferro è ancora perfetta senza incrostazioni per condensa.
    Ma è un parente!! ad un cliente obbligherei mettere un accumulino.
     
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  5. wympy
     
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    E l'integrazione di caldaia a condensazione e caldaia a pellets è una castroneria?
    In questo caso l'accumulo dovrebbe prevedere un collegamento aggiuntivo alla caldaia a condensazione ?
     
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  6. dotting
     
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    Lo schema è il solito:
    https://cercaenergia.forumcommunity.net/?t=21556020
    Ci sono anche dei serbatoi che prevedono il collegamento diretto sia alla caldaia a gas che all'impianto di riscaldamento, ovviamente con circolatori separati per i due circuiti.

    Valido anche per la caldaia a legna, cambiano decisamente le dimensioni dell'accumulo.
    Piccolo nel caso del pellets non inferiore ai 650 litri nel caso di caldaia a legna.

     
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    però....beati parenti
     
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  8. Senergy
     
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    Scusa wympy, quando parli di pellet intendi proprio pellet o biomasse in genere? c'è una bella differenza di costi di gestione..

    Io ho una casa di 170mq circa su due livelli con pavimento radiante, tubo come il tuo 16x2, un puffer da 800 litri tank in tank con 200 litri di acs, il tutto scaldato da una caldaia a biomassa che faccio andare a sansa o nocciolino d'oliva essiccato, quest'ultimo costa leggermente di più della sansa ma per cenere e pulizia si avvicina al pellet, però costa sempre la metà!

    Per inciso, il boiler arriva ad una temperatura massima di 62 gradi, un'altra pompa preleva l'acqua e dopo averla miscelata la manda nel pavimento a 29 gradi circa, se c'è molto freddo sale al massimo a 33.

    Ciao e a presto.

    Enrico
    Senergy-italia
    Sassari
     
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7 replies since 20/12/2010, 09:13   10326 views
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