Confronto di costi per combustibile e tecnologie

Un foglio di calcolo aperto

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  1. dotting
     
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    Ho elaborato una tabella di calcolo, per fare un confronto sui costi per produrre 10000 kWh, consumo tipico annuo di una casa da 100 mq. ben coibentata in zona C, utilizzando tecnologie e combustibili differenti:
    http://web.tiscali.it/risparmio_energetico...a_confronto.xls

    Ciascuno può adattare i valori sulla base delle proprie esigenze, se per esempio conosce i kWh annui necessari per riscaldare la propria abitazione, può inserire il valore corretto, così per i costi di pellets, legna, ecc.

    Situazione un poco particolare per la Sardegna, regione non metanizzata, dove i costi del GPL fluttuano e di molto da rivenditore a rivenditore:
    http://web.tiscali.it/risparmio_energetico...onfrontoSar.xls


     
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  2. portoclimaenergy
     
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    :clapping.gif: grande dotting, grazie.
    Guardavo però il cop delle pdc, quelle con inverter aria/aria hanno cop medi più alti, le ultime nate inverter aria/acqua, vedi Daikin vedi Hitachi garantiscono ottimi consumi.
    Ciao
     
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  3. dotting
     
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    Hai ragione i costruttori dichiarano prestazioni superiori a quelle che ho indicato.
    Però spesso le pdc si usano in condizioni di temperatura esterna molto bassa ed io preferisco mettere un valore leggermente più basso di quello che dichiarano i costruttori.
    Anche perchè hai voglia di spiegarlo al cliente, se fuori ci sono 0° non è che si possa pretendere molto da una pdc, vai a farglielo capire.
    E poi se mettessi un valore più alto, non si venderebbe più una caldaia!!!
     
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  4. Blutarsky965
     
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    Egregio, leggo la tua interessantissima tabella, dove effettivamente sembrerebbe che il GPL costa più del gasolio.... almeno nella tua regione.
    Una delle tante leggende metropolitane sfatate!
    Da verificare nella mia regione cosa accade....
    Grazie
     
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  5. Blutarsky965
     
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    Ho rilevato i prezzi (IVAti) nella zona di interesse (Toscana, Alta val Tiberina):

    - Metano: assente
    - GPL: 0,9 €/lt
    - Gasolio: 1,04 €/lt
    - Pellet: 0,37 €/Kg

    Secondo la tua tabella, con caldaia a condensazione, avrei le seguenti rese:

    - GPL: 11,87 €/Kwh
    - Gasolio: 9,81 €/Kwh
    - Pellet: 9,48 €/Kwh

    Sostanzialmente un leggero vantaggio per il pellet che però forse non giustifica tutto l'ambaradam della gestione carico/pulizia.
    egli sostiene che un ingegnere di sua fiducia (in zona) gli riporta che il pellet (sempre in zona) è di gran lunga più economico.

    Come si concilia tutto ciò?
    Forse ho sbagliato il calcolo, oppure l'ingegnere di cui parla il tecnico, ha le idee confuse?

    Dotting, qual'è il tuo illustre parere?

     
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  6. dotting
     
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    Mi sembra che il sistema di emissione fosse basato su termosifoni, quindi condensazione altamente improbabile devi prendere i valori per una caldaia premiscelata a GPL e pressurizzata a gasolio.
    A questo punto nell'ultima colonna i costi per produrre un kWh termico sono in centesimi:
    - GPL: 13.85 cent./Kwh
    - Gasolio: 11.44 cent./Kwh
    - Pellet: 9,92 cent/Kwh

    La poca convenienza del pellet dipende dal prezzo molto elevato che hai considerato pari a € 5.55 il sacco da 15 kg. prezzo assolutamente fuori mercato.

    Considera che qualche giorno fa ho preso dei sacchi di pellets da 15 kg. all'Auchan a 3,69 euro, ovvero 0,246 euro al kg.
    Ed è anche buono!!

    Se metti quel prezzo il costo del kWh prodotto con il pellets scende a 6,60 centesimi.
     
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  7. Blutarsky965
     
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    Forse si tratta di variabilità di prezzi dovuta a 1a/2a scelta? Mi informo meglio, e ti confermo.
     
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  8. ipersandro
     
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    Dopo essermi documentato leggendo questo e vari forum, nonchè analizzando il foglio di calcolo di dotting (ottimo grz!) vorrei che mi aiutaste a focalizzare l'attenzione su un punto fondamentale ... toccato da molti ma mi pare non precisamente sviscerato :

    il confronto tra una buona caldaia a condensazione a metano (la più economica delle soluzioni "tradizionali", escludenso legna e pellet per via dei problemi di stoccaggio e per la laboriosità del mantenimento).

    Il fatto è che a breve dovro decidere cosa fare per casa mia. Loft di 350mq in zona E (milano). Involucro ancora da coibentare decentemente (al meno peggio vorrei arrivare alla classe C, ho ourtroppo soffitti di 7m, sperabilmente vorrei fare anche meglio) con classico riscaldamento a pavimento.

    Il mio ragionamento mè questo: ipotizziamo al peggio 70kwh al mq (classe C), sono 24500 kw annui di fabbisogno termico... in base alla tabella di dotting (70cts al mc per metano e 25cts la kw per ee) una soluzione con pompa geotermica a COP 4 mi fa spendere euro 1531 (calcolo sul foglio excel di dotting) mentre la soluzione a caldaia a condensazione metano costa euro 1738 ... ora parliamo di 206 euro di differenza annui ... ok non si considera il raffrescamento esitvo con la PDC ... ma ragazzi ... per alimentare in modo adeguato 350m mi servono almeno 3 sonde da 100m (forse di piu), parliamo nella migliore delle ipotesi di 15-18000 euro per le sole sonde ... ok avrei il 55% di detrazione, per cui la spesa si dimezza ... ma parliamo cmq di 7500/9000 da recuperare ... sono dai 15 ai 18 anni e questo senza contare l'extraprezzo per la PDC vs caldaia a condensazione che potrebbe portare gli anni molto più in su ... il vantaggio vale la fatica nel mio caso io vi chiedo ??

    Vorrei sapere se sbaglio in qualcosa ... e vorrei anche capire perchè le varie aziende di impianti geotermici continuano a promettere risparmi del 50% quando con una semplice soluzione a metano parliamo solo del 12% di risparmio.

    PS. visto che la ristrutturazione integrale prevede la costruzione di un vespaio areato sto guardando con grande interesse la possibilità di PDC con aria preriscaldata provata da dotting (non ti conosco ma ti ringrazio davvero molto !!!).















     
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  9. dotting
     
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    Un risparmio sui costi di esercizio che sfiora il 50% lo potresti avere collegando la pdc al secondo contatore come previsto dalla delibera dell'AEEG, richiamata quì:
    https://cercaenergia.forumcommunity.net/?t=27238615
    Ipotizzando un costo IVA compresa di 14 cts a kWh scenderesti a 3,50 per kWh termico e per i tuoi 245000 kWh spenderesti 857 euro contro i 1738 a metano.
    Diciamo che al 50% ci siamo.
    Il problema a questo punto sono i costi di impianto che fra pompa di calore geotermica e caldaia a condensazione siamo nel rapporto 1 a 10.
    Se invece riesci a ottenere un COP di 4 con una pdc aria/acqua con la tecnica del vespaio aerato riesci a contenere i costi di impianto in un rapporto 1 a 3 circa.
    A questo punto il risparmio nei costi di esercizio annuo fa scendere il break point dell'impianto in pompa di calore a 4-5 anni.
     
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  10. ipersandro
     
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    Grazie per la celere risposta. Non sapevo di poter contatare su 14 cts a Kwh ... ora controllo meglio.

    Ho qualche domanda sulla questione del vespaio areato "ottimizzato" per PDC aria/acqua:

    - per garantire una COP costante in zona 4 (come è il caso con le sonde) devo per forza atrezzare il seminterrato con stufa a pallet (Mi spaventa un po la laboriosità di dover pulire/ricaricare giornalmente la stufa) come nel tuo esempio oppure basta il semplice vespaio areato?
    - Quali modifiche sono necessarie per il vespaio areato rispetto ad un vespaio tradizionale ?
    - un termotecnico di media capacità è in grado di progettare le modiche al vespaio affiche abbia le caratteristiche necessarie per ottimizzare come da te indicato una PDC con aria preriscaldata o è una soluzione "sperimentale" replicabile solo da te e pochi altri ?



     
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  11. dotting
     
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    Per il vespaio aerato io in confronto a federicocristiano sono un apprendista stregone.

    Chiedi lumi a lui e siccome sta vicino a te zona Milano puoi vedere direttamente una sua applicazione.

    Vedere le mie è un poco difficile, anche se credo fare un salto in Sardegna potrebbe essere piacevole in certe stagioni!

    Nel forum vi sono tante discussioni sull'argomento, fai una ricerca con l'opzione cerca in alto a destra.
     
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  12. Antonbio
     
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    Molto utile la tabella postata da Dotting!
    Nell'utilizzo di pdc aria/acqua viene indicativamente fornito il valore di COP 2,77 sul quale evidentemente influiscono la zona climatica in cui è collocato l'impianto e la temperatura di mandata dell'acqua.
    Nel mio caso, impianto radiante in BT, zona D con 1900 gradi giorno, temperatura media est. nel periodo di riscaldamento 7°, e temp. di progetto -2, (negli inverni freddi come quello passato si arriva ad avere una ventina di giornate con t. prossime allo zero), posso sperare di avere cop medi stagionali un po' migliori?
    Un problema relativo alla mia zona è quello della elevata umidità esterna, vorrei capire se questo dato puo' incidere in modo significativo sul rendimento medio stagionale della pdc a causa della maggiore frequenza dei cicli di sbrinamento e del cop negativo che si verifica in corrispondenza di tali cicli.
    Sul preriscaldo dell'aria mediante canalizzazioni interrate vorrei chiedere se è possibile ricorrervi in qualche modo anche con condensanti le cui ventole non hanno prevalenza.
     
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  13. dotting
     
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    Se crei dei condotti chiusi di invito alle ventole del compressore, quelle ti aspirano anche il braccio!!

    Non puoi creare dei condotti invece lato espulsione delle ventole del compressore, la prevalenza è nulla.

    In zona D devi già pensare a preriscaldare un'aria/acqua, altrimenti nelle giornate fredde stai appunto al freddo.
     
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    ciao,
    scusate da ignorante nella tabella dove leggo quanti euro all'anno ho di spesa in funzione
    dei 10mila kwh impostati di default?
     
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  15. dotting
     
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    Sotto la colonna Costo totale
     
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71 replies since 1/9/2008, 16:17   37990 views
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