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Posts written by jackz

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    ciao, grazie per il tuo intervento.

    Se per freno di gravità intendi la valvola antiritorno, quella ce l'ho già installata in uscita dalla centralina solare.
    La centralina è stata controllata elettricamente ed è a posto e pure la sonda è stata cambiata per ben due volte, e le sonde cambiate sono risultate comunque a posto.

    Per quanto riguarda la copertura dei pannelli che telo usi? come lo hai fissato? io ho paura del vento in quanto potrebbe fare "effetto vela" danneggiando i pannelli...
    In che periodo copri i pannelli? già da maggio? e fino a quando?
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    Grazie per la risposta!
    Quindi se ho ben capito anche tu avevi perdite nella centralina come le mie: avevi anche cali progressivi di pressione nel circuito?
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    ...nessuno mi sa dire se le mie conclusioni possono essere esatte o se ha avuto le medesime perdite nella centralina solare?
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    altre foto
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    aggiornamento:

    oltre al calo di pressione (ormai arrivato a poco meno di un bar dai 2,5 iniziali) ho rilevato delle perdite continue di glicole nei collegamenti della centralina solare e rumore d'aria nell'impianto (riesco a vedere le bolle nel flussometro).
    Questi problemi si erano già presentati qualche anno fa (con relativo calo di pressione a meno di un bar) e come soluzione a giugno mi hanno sostituito tutte le guarnizioni e ricaricato l'impianto.
    Per un pò è andato tutto bene ma già a fine estate mi sono trovato il calo progressivo di pressione segnalato qualche post addietro.
    L'idraulico mi dice che è colpa della stagnazione e che non ci può fare più niente se non coprire i pannelli e fare manutenzione annualmente.
    Non mi è sembrata la risposta giusta quindi mi sono quindi messo a studiare il problema: con tre pannelli solari piani (7,5 mq) mi hanno installato un vaso di espansione da 18l (sul manuale indicavano minimo 40l!), inoltre il punto più alto del circuito non è all'uscita dei pannelli ma sul colmo, ove ritengo avrebbero dovuto installare una valvola jolly con saracinesca per sfiatare l'impianto, ma non ne trovo traccia.
    In estate l'impianto è andato in stagnazione, ma la pressione non dovrebbe essere andata oltre i 6 bar in quanto la valvola di sicurezza posta vicino al vaso di espansione si sarebbe aperta allagando il locale caldaie (visto che non mi hanno neppure installato una tanica per questa evenienza), a meno che tale valvola non sia difettosa o chiusa (ma non so come si fa a verificare)
    Secondo voi è plausibile che, in fase di stagnazione, il glicole non potendo espandersi nel vaso -sottodimensionato- abbia potuto danneggiare le guarnizioni della centralina determinando le perdite? l'aria nel circuito può contribuire ad aggravare tali danni? la soluzione potrebbe essere inserire lo sfiato sul colmo, cambiare il vaso di espansione e coprire i pannelli in estate?

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    ....ma proprio nessuno sa darmi una indicazione?

    Fate conto che mi ha risposto l'assicuratore "fisico" dicendo che ho sollevato un problema, in quanto molti loro assicurati sono nella mia situazione e non è chiaro neppure a loro se l'assicurazione coprirebbe o meno i danni in caso di sinistro...
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    ...nessuno sa darmi una dritta??? con chi vi siete assicurati voi?
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    quindi probabilmente ho una perdita... :badmood.gif:
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    Buongiorno a tutti,

    Scrivo in questa sezione del forum perché non ne ho trovato una più adatta inerente la mia problematica.
    Possiedo una casa con struttura in laterocemento, cappotto esterno in EPS e copertura in legno lamellare coibentata con pannelli in fibra di legno.
    Ho stipulato una polizza on-line di assicurazione contro i danni ai locali (incendio, uragani, ecc.) che qui non cito al fine di non fare pubblicità negativa.
    Nella "fast quote" era precisato che la struttura in legno lamellare non pregiudicava l'assicurabilità della casa per cui sono andata tranquillo... salvo poi scoprire, una volta pagato il premio, che le condizioni di polizza affinché la casa fosse assicurabile così recitano: "...il fabbricato, di cui fanno parte i locali assicurati, e le pertinenze siano costruiti, per quanto riguarda le strutture portanti verticali, il tetto e il manto esterno, in materiali incombustibili. Nelle suddette strutture è tollerata la presenza di materiali combustibili fino a un quarto delle loro singole superfici. La presenza di legno lamellare utilizzato in edilizia nelle suddette strutture non pregiudica l’assicurabilità dell’immobile."
    Se interpreto correttamente quanto scritto, la fibra di legno è combustibile, come pure il perlinato; e a voler essere preciso anche l'EPS delle pareti lo è, da cui deduco che non sarei coperto dalla polizza.
    Ho provato a cercare su internet altre compagnie, ma non ne ho trovata alcuna che alla fine non escluda gli edifici composti da materiale combustibili.
    Sono andato anche presso una agenzia "fisica" sul territorio, ma ho dovuto fornire elaborati tecnici e foto perché si sono riservati di farmi una valutazione tecnica, ed ad ora non ho ancora ricevuto risposta...
    Mi sembra impossibile che le compagnie non si siano ancora adeguate pertanto chiedo agli utenti del forum che possiedono edifici con caratteristiche simili alle mie di dire con quali agenzie si sono assicurati (potete rispondermi in pvt, per non fare pubblicità).
    Ringrazio anticipatamente chi vorrà darmi un suggerimento utile.
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    si, ho il vaso di espansione, ma come si fa a vedere se è carico? Non dovrebbe essere sempre vuoto e riempirsi sono in caso di evaporazione del glicole per ridurre la pressione nel sistema?
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    Ciao la pompa di ricircolo è una wilo 14W22.
    Ha un selettore per selezionare tre livelli di potenza e attualmente è settata sul secondo livello che dovrebbe essere pari a 43W.
    Anche nei vostri impianti la pressione si abbassava di circa 1/2 bar in autunno/inverno? perchè altrimenti temo di avere ancora perdite nel circuito.. :(
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    grazie per la risposta.

    Il gruppo di circolazione è a due colonne; la colonna di mandata (dal bollitore al pannello) è dotata di valvola di ritegno per cui il funzionamento può andare in una sola direzione. Se Il tuo ragionamento fosse corretto a forza di circolare di notte sul pannello l'acqua presente nel bollitore si raffredderebbe velocemente d'inverno e quindi la caldaia interverrebbe per scaldare l'acqua del bollitore nel momento in cui scendesse sotto i 45°. di conseguenza avrei un consumo abnorme di gas, cosa che non avviene.
    Il mio è un sistema a circolazione forzata quindi credo che se la pompa non si accende, il liquido non dovrebbe circolare...
    In ogni caso prima dell'intervento sul pannello ho sempre avuto la temperatura ambiente che avevo di notte...
    Tu che temperatura registri di notte d'inverno sui pannelli?

    grazie ancora per la risposta.
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    ciao, grazie ancora per le risposte.
    La funzione antigelo è sempre stata disabilitata, quindi non può essere quella la causa.
    Mi interessa il discorso effetto termosifone... ma qual'è il senso? prima la valvola non lavorava bene e quindi il circuito fermo si svuotava nel punto più alto (sonda) restituendo in centralina un valore pari alla temperatura esterna e ora che la valvola è sbloccata (e il circuito sfiatato) l'acqua calda resta a contatto con la sonda misurando temperature più alte della temperatura esterna? Quindi per voi è normale che con 0° esterni il pannello restituisca 20 gradi per tutta la notte fino al mattino? possibile che la dispersione sia pari a 0 nel pozzetto di alloggiamento della sonda? :sad2.gif:
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    Anzitutto grazie per le risposte.

    Purtroppo l'impianto ce l'ho, quindi l'idea è di mandarlo avanti finché dura..
    L'impianto dovrebbe avere le valvole antiritorno perchè quando ci hanno messo le mani, per svuotare la colonna di mandata hanno dovuto tenere aperta manualmente tale valvola altrimenti il tubo non si svuotava.
    Mi sapreste almeno dire se a voi l'impianto di notte segna (segnava, nel caso di Fringui) sui pannelli gli stessi valori di temperatura dell'ambiente esterno?

    grazie ancora.
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    Salve a tutti,

    Ho un impianto solare termico a circolazione forzata, composto da 3 pannelli piani e bollitore da 500l per acqua calda e integrazione riscaldamento a pavimento, in funzione dal 2015.
    Le temperature rilevate sui pannelli (lette sulla centralina) durante la notte sono sempre state in linea con la temperatura ambientale esterna, tant'è che in inverno, di sera, guardavo sempre la centralina per sapere quanto freddo c'era.
    A primavera 2019 veniva rilevata una perdita nel circuito, probabilmente pregressa (rumore d'aria nell'impianto divenuto eccessivo e pressione quasi azzerata)ma, causa alte temperature e indisponibilità idraulico veniva rimandato l'intervento all'inverno, lasciando spento l'impianto per tutta l'estate.
    Riparato e ricaricato l'impianto notavo che le temperature sui pannelli rilevate di notte non corrispondevano più alle temperature esterne: ad esempio a fine gennaio, con i pannelli ghiacciati, la temperatura rilevata dalla sonda nel pozzetto era di 28°.
    Si è pensato ad un malfunzionamento della sonda: ad oggi ne sono state sostituite 2, ma di notte la rilevazione è sempre circa 20° superiore alla temperatura esterna.
    E' corretto secondo voi? cioè è giusto che nei pannelli ci sia sempre minimo una temperatura di 20°? e che quindi il problema fosse prima, in fase di installazione, in quanto potrei aver avuto "sacche" d'aria che ad impianto fermo inducevano la sonda a rilevare temperature prossime a quelle esterne, non essendoci fluido termovettore nella parte alta del pannello? Di notte voi che temperature rilevate sui pannelli?

    Un grazie anticipato a chi potrà darmi qualche lume...
93 replies since 8/12/2010
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