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Posts written by Mauri44

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    Facendo un ragionamento terra-terra e molto spannometrico, diciamo che il consumo normale di una casa tipo la tua sarà circa 5Kwh al giorno, a questo aggiungi la Pdc, che se non sono altrettanti, poco ci manca (in inverno, ovviamente) quindi avrai necessità di circa 10Kwh al giorno. Un impianto produce da 1 volta a 4 volte il suo potenziale di targa al giorno, significa che un 3Kw in inverno ti dara 3kwh o poco più (giornata di sole, se piove non fa nulla) e in estate magari raggiunge anche gli 11/12 kwh/giorno, però la tua pcd ti serve per scaldarti in inverno, quindi con 3kw di potenza installata, copri un terzo del tuo fabbisogno, tutti questi conti sono, come premesso molto a spanne e dettati solo dall'esperienza. Se poi non ci abbini una batteria di accumulo, lo sfrutti ancora meno.
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    Se devi affrontare una salita con un mezzo pesante, consumi meno andando a velocità costante, oppure fermandoti ogni 100 metri e ripartendo a manetta?
    Mettere le testine ad un pannello radiante e farle aprire e chiudere durante il giorno è la stessa cosa che affrontare la salita fermandoti spesso!
    Lasciale perdere, bilancia il radiante e metti una climatica sulla mandata.
    La climatica è un sistema che regola la temperatura di mandata ai pannelli in base alla temperatura esterna, se regolata bene, non serve nessun termostato interno. Poi se vuoi delle zone a temperature diverse, regola le portate in quelle zone diverse.
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    Ciao,
    due considerazioni,
    1 nelle centraline di solito si può mettere la funzione antigelo, questa fa si che se la temperatura scende sotto x gradi, la pompa si avvii qualche minuto in modo da non far congelare i tubi e pannello, in pratica è il bollitore che scalda i pannelli
    2 effetto termosifone che ora va e prima no, cause? prima c'era aria, oppure la valvola di non ritorno vecchiotta, sbloccata manualmente nelle varie operazioni di svuotamento, non lavora più bene e rimane aperta sempre
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    Risolto il problema umidità ??
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    A parte quanto scrive Frinqui, ma dovresti stravolgere il tutto, forse però potresti far cosi:
    se l' ACS non la usi a tutte le ore, come presumo, metti un altro termostato all'altezza dell'uscita dall'accumulo verso la pompa del pannello radiante, lo tari più basso 30/35° e con un timer lo alterni a quello in essere. Quando ti serve l'ACS fai andare con quello esistente, altrimenti con l'altro.
    Esempio, uso l'ACS la mattina, poi fino all'ora di pranzo non mi serve, inutile scaldarla con la caldaia, se c'è sole la scaldera' il pannello solare e a mezzogiorno sarà calda, idem il pomeriggio.
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    Io che sono per il pratico, dico che è meglio bassa temperatura e alta portata.
    Esempio, se ho un radiatore e faccio passare acqua con portata bassa, facilmente si riscalderà solo la parte alta, quindi si sfrutta solo a metà la sua capacità di riscaldamento, stesso discorso per il radiante, che senso a mettere tubi su tutta la casa e poi sfruttarne solo una parte?
    Vero è che le caldaia a condensazione vogliono salti termici più importanti, vero anche che non si addicono con il radiante, almeno se collegate in diretta.
    Per la curva climatica, va provata in loco, di solito con temperature esterne intorno a zero, la mandata varierà dai 32 ai 36 gradi a seconda della dispersione, ripeto, tutto da verificare in casa tua..
    poi metti a 22/23 con esterno 18/20 e trovi più o meno la retta climatica.
    io con esterno zero ho 31°C di mandata e in casa vado dai 18° nelle camere ai 20/21 nei bagni.
    spero non aver scritto troppe castronerie.

    ciao
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    si, l'ultima ipotesi mi sembra la mogliore
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    scusa se rispondo solo ora.
    strano che si spenga anche la pompa, sarebbe più conveniente lasciarla andare ancora per sfruttare il calore di inerzia della caldaia.
    certo che se hai due pompe in serie e una è spenta, per forza di cose l'altra farà più fatica, a regola non dovrebbe succedere nulla di grave
    ma perchè ne usi due? quella della caldaia non basta?
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    Mi viene in mente una cosa, prova a mettere due termometri, uno su una mandata e uno sul suo ritorno e vedi la differenza, poi riduci/aumenta la portata attuale della pompa e segnati le variazioni.
    Per un riscaldamento uniforme, il ritorno dovrebbe essere 2/3 gradi in meno dell'andata.
    Ma potrebbe essere anche diverso, dipende dal tuo impianto, lunghezza tubi, ecc.
    Se sono molti di più, metti i termotri sul pavimento vicino alla mandata e al ritorno, e leggi cosa dicono.
    Meglio se queste prove le fai con i termostati a temperatura fissa.
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    Come gia detto da Fringui, forse puoi trovare qualcosa che consuma meno.
    Tutto sta a capire che portata hai bisogno
    In ogni caso, gia passare da 4 a 1, è un bel salto
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    Ciao,
    il presupposto per far funzionare bene un radiante è che la temperatura di mandata sia stabile e rispetti una curva programmata. La temperatura varia in funzione di vari fattori, per esperienza di tanti, il sistema migliore sembra quello di variarla in base alla temperatura esterna, quindi con la climatica.
    Questo, si ottiene in due modi: o la caldaia è in grado di seguire le temperature imposte dalla curva climatica senza troppi scostamenti e con poche accensioni, oppure meglio la miscelatrice.
    Personalmente ho un impianto costruito 30 anni fa con caldaia a gasolio (on-off) e sono costretto ad usare un accumulo e una miscelatrice. Poi ho messo un altra climatica sull'accumulo tarata un paio di gradi in più, per risparmiare qualcosa in energia.
    Non conosco la pompa che ti hanno offerto, in ogni caso ritengo che una variabile non sia necessaria.
    Le testine per "spegnere" di notte, non le metterei.
    Il mio impianto era nato con 3 miscelatrici (per 3 zone) comandate da altrettanti termostati modulanti che di notte abbassavano di mezzo grado, risultato: quando arrivava l'ora di rialzare (verso le 16), la caldaia era sempre accesa per spegnersi alle 23. Temperatura in casa ballerina, poi ho regolato a temperature costante sempre, vedendo qualche miglioramento e risparmio, da qualche anno ho tolto tutti i termostati e vado solo di climatica, ulteriore risarmio e temperature costanti.
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    Buon giorno a tutti,
    sono nuovo del forum, ma ho un impianto a pannelli dal 1986.
    quando è stato fatto, non esistevano controlli elettronici avanzati, sonde esterne ecc.
    l'ho sempre gestito tramite valvole modulanti comandate da termostato ambiente prelevando l'acqua dall'accumolo che veniva tenuto a temperatura fissa di circa 40°
    regolazione manuale portata su ogni anello con controllo della temperatura di ritorno
    confort buono e consumi abbastanza contenuti, da alcuni anni, con un antesignano di arduino, ho cambiato il termostato dell'accumolo variando la temperatura in funzione di quella esterna, con il risultato di un ulteriore 10% di risparmio
    mi chiedo
    1) come mai la maggior parte dei nuovi impianti non prevede un controllo della temperatura interna, ma si basa solo su quella esterna?
    2) perchè viene spesso abbinata una caldaia o pdc senza accumolo?



    Riscaldamento: pannelli radianti (autocostruito) dal 1986, 100mq su 2 piani + altri 30mq su piano singolo
    caldaia a gasolio da 18Kw camera a secco
    accumulo da 200 lt riscaldato dalla caldaia e/o termicamino
    3 zone alimentate separatamente mediante 3 valvole modulanti comandate da termostato ambiente
    temperatura fissa, giorno 19.5, notte 19.2
    consumi, circa 1000/1200 lt/anno di gasolio (compresa acs)
    pannelli solari solo per acs esposti a ovest (sig) il cui rendimento è buono solo 6 mesi/anno.
12 replies since 6/11/2016
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