Impianto ad espansione diretta VS impianto idronico.

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  1. Francesco2021@
     
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    PID_Block
    CITAZIONE (PID_Block @ 29/3/2024, 06:55) 
    CITAZIONE (Francesco2021@ @ 29/3/2024, 01:45) 
    Salve a tutti,
    sto costruendo una casa in legno di 600 metri cubi su due livelli con un involucro abbastanza performante in zona climatica C.
    Non ho dubbi a fare una VMC centralizzata (penso una per il piano terra e un’altra separata per il piano primo) che avrà le macchine poste nel controsoffitto e le canalizzazioni sotto i pavimenti e nelle contropareti fino ad arrivare alle bocchette di ripresa nei bagni e nella cucina, e a quelle di mandata nelle altre stanze. Per una questione di arredamento, ho chiesto al progettista di fare sia le bocchette di mandata che quelle di ripresa alte, può rappresentare un problema?
    Mentre per quanto riguarda la climatizzazione sono molto indeciso se optare per una PdC aria-aria, quindi un impianto ad espansione diretta (mi hanno parlato anche dei sistemi VRV, VRF e DVM) oppure per una PdC aria-acqua, quindi un impianto idronico con termoarredi nei bagni e fan coil in ogni stanza. Quali sono i pro e i contro dei due sistemi? Cosa mi consigliate di scegliere tenendo in considerazione soprattutto il confort e in secondo luogo la spesa iniziale e la successiva gestione dell’impianto?
    Dato che sia il solaio interpiano che la copertura è realizzata con legno a vista, qualsiasi sia la soluzione, vorrei che i terminali fossero ad incasso nel controsoffitto di alcuni ambienti secondari (ad esempio lavanderia, cabina armadio, dispensa e ripostiglio) attigui a quelli da climatizzare in cui risulterebbe visibile solo la griglia della macchina.
    Una volta scelta la tipologia della PdC, vorrei capire quale potrebbe essere la soluzione migliore da abbinare per la produzione di ACS.
    Grazie anticipatamente a chi vorrà darmi dei consigli.

    Vuoi optare per un impianto a tutt'aria con VMC e splt nelle arie stanze (o ventilconvettori)? Hai idea dei quant'aria muove uno split locale o un venticonvettore locale? Nel caso in cui centralizzassi anche la climatizzazione (quindi unità da controsoffitto canalizzabili) devi realizzare una doppia distribuzione dell'aria.

    Si Pid, vorrei fare un impianto a tutt'aria con VMC e macchine per il condizionamento , ma non so se mi conviene split o termioconvettori idronici.
    Secondo te potrei avere disconfort a causa della troppa aria che muovono?

    ldml
    CITAZIONE (ldml @ 29/3/2024, 07:24) 
    Prendi in considerazione un impianto tipo aggregato compatto a tutt'aria, hai un'impianto solo, una distribuzione sola, minimo ingombro ( non ti serve una centrale termica), minimo lavoro di installazione (attacchi i tubi acqua e aria e hai finito).

    Non so se una soluzione del genere potrebbe essere sufficiente per casa mia che non è completamente passiva.
    Comunque l'aggregato compatto più performante è quello della Brofer?

    PID_Block
    CITAZIONE (PID_Block @ 29/3/2024, 10:04) 
    CITAZIONE (maurizio spezzati @ 29/3/2024, 09:20) 
    Dipende tutto dal carico termico. Su quelle che faccio io gli impianti sono proprio VMC centralizzata e espansione diretta dual, uno per zona.
    Funziona tutto alla meraviglia con accensioni limitatissime e movimenti dell'aria minimi. Ma sono edifici passivi, Passivhaus o CasaClima Gold, cioè con tenuta all'aria elevatissima e assenza di PPTT.
    Il resto oramai è noto. Ciao

    Tanta tecnologia sull'involucro ed essenza di controllo della temperatura di mandata dell'aria e nessun post riscaldo (nemmeno in defrost). Ci sono soluzioni migliori

    Ecco, vorrei capire quale potrebbe essere la soluzione migliore, soprattutto per il confort, visto che temo di non trovarmi bene con i movimenti dell'aria.
     
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32 replies since 29/3/2024, 01:45   523 views
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