Consigli su VMC

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    Da quanto avevo letto su alcuni articoli, tramite la ionizzazione, si creano degli anioni (ioni negativi) che si vanno a legare alle particelle inquinanti dell'aria, come lo sporco, polvere, fumo, allergeni, batteri etc. Dopodiché le particelle contaminanti sospese nell'aria acquisiranno carica elettrostatica e diventeranno più pesanti.

    A questo punto si possono aprire due scenari:
    1) queste particelle che prima erano sospese in aria, tenderanno a precipitare per terra (quindi sulla superficie sottostante), ripulendo l'aria respirata. Proprio sulla base di questo processo chimico, dopo l'utilizzo di uno ionizzatore è necessaria la pulizia della superficie. In uno scenario fuori condutture basterebbe quindi un'aspirapolvere o altro.
    2) alcuni ionizzatori includono una sorta di grata di raccolta elettrostatica che raccoglie automaticamente le particelle "cattive", il che dovrebbe risolvere a monte il problema dei depositi sulla superficie.

    Questo è la teoria generale, che però non conosco bene quale dei due scenari è gestito dagli ionizzatori implementati a livello di VMC (davo per scontato che l'ideale fosse l'implementazione a livello di condutture).

    Però ecco, volevo un attimo capire questa cosa.

    Edited by xybla - 30/8/2022, 18:01
     
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    Avendo una ComfoAir350, quale ionizzatori potreste consigliarmi?
     
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    La ionizzazione viene oramai spesso proposta come accessorio negli impianti vmc e in modelli singoli da appoggio per sanitizzare l'aria, togliere allergeni, disgregare inquinanti e togliere odori.
    La ionizzazione di solito dà carica negativa alla molecola di ossigeno (O2-) ( a volte può essere presente anche ionizzazione positiva, dipende dal dispositivo). Questa carica la rende instabile e cercherà di andare alla neutralità attaccandosi alle molecole in sospensione e aggregando più elementi in sospensione(effetto cluster), rendendoli più pesanti e facendoli depositare sulle superfici ( in pratica ottieni un'aria che respiri più pulita); di solito almeno nei primi giorni di funzionamento si sente un'odore caratteristico (dovuto alla disgregazioni degli inquinanti ed eventuali odori) e si noterà un deposito maggiore delle polveri ( con il passare dei giorni/settimane l'odore va via via a calare con il calare degli inquinanti e degli odori ambientali). La ionizzazione può agire anche direttamente sulle superfici (in pratica sanitizza tutto quello che tocca l'aria).
    La collocazione dello ionizzatore (a monte o a valle dell'impianto) privilegerà la sanitizzazione delle condotte o degli ambienti.
    Sull'efficacia entriamo in un mondo a parte: in Europa questi dispositivi non sono normati, non esistono dei test omogenei per confrontare la capacità di ionizzazione, pertanto ogni produttore farà vedere dei test fatti da laboratori privati e condizioni di test a volte seri e a volte a dir poco dubbiosi o discutibili (bisogna infatti capire anche le condizioni in cui sono fatti questi test). Biso9gna andare un pò in fiducia.
    Per consigli sui dispositivi in vendita non posso ovviamente fare pubblicità diretta, oltretutto conosco per uso direttamente solo 2-3 marchi, gli altri solo di nome (comunque se vuoi qualche dritta scrivimi in privato).
    Quello che è importante sapere è :
    - grado di sanitizzazione che si vuole ottenere (basso/medio/alto);
    - se si vuole inserire su sistema centralizzato: se si vuole privilegiare le condotte oppure gli ambienti
    - se si vuole inserire un dispositivo non canalizzato stand-alone ( ce ne sono da scaffale, da scrivania, da parete, da soffitto e anche da auto, camper ecc.ecc.)

    Purtroppo non è una cosa che si tocca con mano ( non si può verificare a meno di costosi sistemi di monitoraggio), ma a livello scientifico la cosa funziona e perlomeno nei primi giorni di funzionamento si dovrebbero sentire (odore caratteristico) e vedere (aumento delle polveri depositate). In diversi test hanno riscontrato anche effetti positivi per l'essere umano ( aumento della concentrazione, sensazione di benessere ecc.ecc.)

    PS: il sistema in cui si raccoglie tutte le impurità è la "filtrazione elettronica"; è un sistema diverso dalla ionizzazione: in pratica due piastre a carica contrapposta riescono a fermare tutte le impurità presenti nell'aria, in pratica è aria perfettamente filtrata (quasi da filtro assoluto), ma l'aria che esce non è ionizzata e quindi non ci sono effetti nell'ambiente tranne quello di inviare aria superpulita. Di solito costa di più della ionizzazione.
     
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    Ok.
    Detto questo, per inserire un ionizzatore nella mia VMC per sanificare le superfici, cosa consigli?
    Fai pure nomi di prodotti, è proprio ciò che cerco.
    Fino ad ora, faccio una volta l'anno una sanificazione di tubi ed ambienti con un ozonizzatore, quando andiamo in vacanza.
    Mentre un ionizzatore poteri tenerlo sempre in funzione senza problemi.

    Grazie
     
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    Per i nomi ti mando un messaggio privato.
     
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    Grazie.
     
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    Buongiorno a tutti...mi servirebbe un consiglio.
    Casa in costruzione, devo decidere la vmc...solo vmc.
    Volume 390 metri cubi.
    Ricambio 0,3 -> 130 m3/h
    Ricambio 0,5 -> circa 200 m3/h.

    Con una macchina da 250m3/h massimo, dovrei stare tranquillo.
    Qualche consiglio su marca/modello?

    Brofer RDCD25SKH o RDCD25SKHC (le differenze sono solo a livello dell' involucro?)
    www.broferpura.it/it/prodotti/Domestic.html

    VmcItalia GAM 22 T 2M?
    http://www.vmcitalia.it/ita/articoli/soluz...title__120.html

    Consigli?

    Edited by ermi69 - 10/9/2022, 12:53
     
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    Ciao....nessuno che ha nella propria abitazione uno di questi modelli?
     
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    Brofer: Cambia solo l'involucro esterno ( metallo /plastica). Le prestazioni sono le stesse.
    Vmc italia: (nominale 220 m3h) ma dai grafici dovrebbe arrivare a 250

    non ti so dire le differenze, sono entrambi marchi conosciuti, parlane anche con l'installatore, magari ha esperienze su più marche.
     
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    Ho una questione simile all'oggetto del thread.

    Casa su due livelli di 85mq a piano. Data la nostra abitudine (che non vogliamo cambiare) nelle sere d'estate ad aprire le portefinestra che tendono sul giardino e sul terrazzo, impiantista e ingegnere mi sconsigliano di usare il radiante per il freddo.
    Per cui si sta studiando una soluzione mista, radiante per inverno e altro per l'estate. Ma con la possibilità di poter usare comunque il radiante per freddo, se voglio, ad esempio in quei 30 gg di afa che ci sono a luglio.
    Oltre a questo, a me piacerebbe anche tenere umidità sotto controllo, a prescindere dal radiante.

    Per cui la soluzione proposta al momento sembrerebbe: radiante in inverno + vmc puntuali + deu da incasso a parete (non canalizzati) uno per piano + split canalizzati per freddo senza radiante (gas o idronici ancora non si sa) uno per piano, con serrande motorizzate per gli ambienti.

    Vorrei se possibile razionalizzare gli impianti, soprattutto se le canalizzazione per gli split dovrei comunque farla!
    So per certo che la soluzione migliore sarebbe una UTA aggregato compatto e basta, ma pure se ce la facessi come cubatura e carichi termici non si vuole rinunciare al radiante.

    Da quello che ho letto nel thread non esiste una macchina che faccia vmc+clima+deu isoterma, altrimenti avrei già risolto.

    Cosa consigliate di fare?
     
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    nessuno?
     
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    semplifica:
    - riscaldamento a pavimento
    - raffrescamento a split
     
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    CITAZIONE (ldml @ 16/9/2022, 17:44) 
    semplifica:
    - riscaldamento a pavimento
    - raffrescamento a split

    quindi niente vmc e deumidificazione controllata?
    Ma split consigli idronici per sfruttare la pdc del riscaldamento o a gas?
     
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    CITAZIONE (antony2384 @ 16/9/2022, 18:13) 
    CITAZIONE (ldml @ 16/9/2022, 17:44) 
    semplifica:
    - riscaldamento a pavimento
    - raffrescamento a split

    quindi niente vmc e deumidificazione controllata?
    Ma split consigli idronici per sfruttare la pdc del riscaldamento o a gas?

    Split=splittata, quindi si intende macchina in espansione diretta splittata (due moduli).
    La questione è sempkice: se vuoi aprire porte, finestre e quant’altro in estate il raffrescamento radiante (soprattutto se a pavimento) non fa per te.

    Ora la scelta è:
    A) raffrescamento e deumidificazione tramite ventilconvettori (idronici)
    B) raffrescamento tramite split

    A) Sfrutti la pompa di calore anche per raffrescare. Per deumidificare serve acqua ad almeno 10 gradi.

    B) non sfrutti la pompa di calore in estate. Una marea di modulo esterni (esteticamente poco elegante).

    Io opterei per la soluzione idronica (ventilconvettore), magari sfruttando un contatto presente in alcune pdc per doppio setpoint acqua estivo (in deumidificazione porto l’acqua a 7/10 gradi, in solo raffrescamento uso acqua temperatura più elevafa).

    Sia A) che B) non immettono aria neutra in deumidificazione.
     
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    CITAZIONE (PID_Block @ 16/9/2022, 19:05) 
    CITAZIONE (antony2384 @ 16/9/2022, 18:13) 
    quindi niente vmc e deumidificazione controllata?
    Ma split consigli idronici per sfruttare la pdc del riscaldamento o a gas?

    Split=splittata, quindi si intende macchina in espansione diretta splittata (due moduli).
    La questione è sempkice: se vuoi aprire porte, finestre e quant’altro in estate il raffrescamento radiante (soprattutto se a pavimento) non fa per te.

    Ora la scelta è:
    A) raffrescamento e deumidificazione tramite ventilconvettori (idronici)
    B) raffrescamento tramite split

    A) Sfrutti la pompa di calore anche per raffrescare. Per deumidificare serve acqua ad almeno 10 gradi.

    B) non sfrutti la pompa di calore in estate. Una marea di modulo esterni (esteticamente poco elegante).

    Io opterei per la soluzione idronica (ventilconvettore), magari sfruttando un contatto presente in alcune pdc per doppio setpoint acqua estivo (in deumidificazione porto l’acqua a 7/10 gradi, in solo raffrescamento uso acqua temperatura più elevafa).

    Sia A) che B) non immettono aria neutra in deumidificazione.

    Grazie mille per la risposta.

    Anche io preferirei la soluzione A) per evitare troppi moduli esterni nel caso degli split. Ma tu la faresti canalizzata (eventualmente con serrande motorizzate) o un terminale per ambiente?
    E vmc? puntuali o niente proprio?

    Io avevo pensato anche a una soluzione, ma, oltre che costosa, non so se sia sensata. Come obiettivo ha quello di poter solamente deumidificare nelle mezze stagioni e permettere anche, nel caso volessi, di usare il radiante in freddo per alcuni periodi d'estate: vmc deumidificatrice canalizzata e un fancoil per ogni ambiente. In tal modo potrei usare:
    - deu + radiante
    - deu + fancoil
    In entrambi i casi potrei usare una mandata di 15°. A livello di gestione immagino che un modo, con i termoumidostati che ho, per commutare tra fancoil e radiante, si possa trovare.

    Mi chiedo però se mettere sia deumidificatore che fancoil abbia senso. Eventualmente, anche se i fancoil non fanno deumidificazione ad aria neutra, potrebbero essere usati come deu per il radiante?
     
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85 replies since 3/7/2022, 17:56   2214 views
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