Consigli su VMC

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    Ciao a tutti,
    sto acquistando un appartamento a Torino.
    L'appartamento è un trilocale non molto grande e fa parte di un condominio in riqualificazione, che tra le varie cose in termini di termoisolamento so che è stato coibentato e verranno messi infissi con triplo vetro con all'interno argon.
    Documentandomi ho capito che più un appartamento è isolato e più difatti diventa importante assicurare un ricambio d'aria continua al fine di respirare aria viziata e ancor peggio permettere la proliferazione di muffa.

    Ho quindi scoperto le VMC.
    Siccome l'appartamento è ancora in fase di "costruzione", sono ancora in tempo di fare qualche modifica (ad esempio il controsoffitto non è presente ancora) inizialmente ho pensato per la VMC centralizzata.
    Questo interesse è in realtà scemato nel corso di qualche settimana siccome ho scoperto poi che in termini di manutenzione può risultare complesso e costoso (aspetto spesso trascurato), facendo ricadere la mia attenzione sulle VMC puntuali/decentralizzate, nello specifico quelle biflusso.

    Partendo dal presupposto che non so quali siano le migliori VMC puntuali biflusso in circolazione, ho cercato qua e là qualche recensione che mi ha portato verso marche come heltyair, thesan o alpac. Ho scoperto anche che esistono prodotti a "scomparsa", generalmente applicabili a livello di infissi o a muro ma senza il tipico apparecchio simil "climatizzatore" a vista.
    1) Secondo voi sono marche affidabili o ce ne sono di migliori per quello che cerco?
    2) Avete avuto esperienza con queste soluzioni "a scomparsa", e sapete se valgono davvero la pena rispetto alle soluzioni più tradizionali?

    Ho poi scoperto che lo scambiatore di calore è fondamentale e l'esistenza del bypass (o freecoling). E' proprio su questi due aspetti che in realtà sto avendo diversi dubbi ma più che altro per inesperienza sul tema. Proverò a esprimere quanto ho capito e vi chiedo se possiate correggermi in caso stia dicendo delle cavolate...
    In pratica lo scambiatore di calore permette di "mantenere" il calore dell'aria interna che si sta buttando fuori e applicarlo sull'aria esterna in entrata. E fin qui la cosa è abbastanza semplice. Ho poi scoperto lo scambiatore entalpico, che in pratica permette in più di "mantenere" anche l'umidità interna e applicarla all'aria esterna in entrata. Già qui mi sorgono alcune domande.
    Ora, partiamo dal presupposto che abito a Torino (umidità alle stelle sia in inverno che estate).
    3)Usare uno scambiatore entalpico ha senso?
    4) Quando l'aria entra all'interno tramite il VMC, l'aria portata dentro viene resa "secca" oppure mantiene il livello di umidità esterno?
    5) Esattamente come funziona la gestione dell'umidità da parte di una VMC? Ho comunque bisogno di un deumidificatore o climatizzatore con funzionalità di deumidificatore in accoppiata alla VMC?
    5) Se io mi trovassi nel caso poco fa descritto, quindi ho un deumidificatore...e ho anche una VMC con scambiatore entalpico, mi aspetto che l'aria interna (con livelli di umidità confortevole grazie al deumidificatore) venga applicata a quella esterna in entrata...ma in che senso verrebbe applicata? Andrebbe a sovrascrivere l'umidità dell'aria esterna? Oppure andrebbe ad aggiungersi all'umidità esterna?

    Insomma vorrei capire come andrebbe progettato l'ambiente al fine di avere un livello di umidità confortevole vivendo a Torino, nella mia situazione come prima descritto. Che funzionalità dovrebbe avere la VMC che sto cercando (scambiatore di calore normale o entalpico, bypass/freecooling, etc..? Che impianti aggiuntivi mi servirebbero (es. deumidificatore o climatizzatore con funzionalità di deumidificatore)?

    Alcune domande potrebbero risultare "stupide" però se fossi davvero esperto non starei qui a chiedere dei consigli, ma starei dalla parte di chi li darebbe :)

    Grazie in anticipo a tutti!
     
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    Per approfondire bisognerebbe scrivere per giorni .... ma cerco di sintetizzare all'estremo, a rischio di essere molto superficiale:

    - il confronto tra vmc centralizzata e vmc puntuale non può limitarsi a discorso "manutenzione", ( non è complicata)
    - le prestazioni tra impianto centralizzato e puntuale non sono paragonabili (come gestione di un appartamento meglio il primo per diversi motivi);
    - anche le prestazioni a volte lasciano dubbi (basta confrontare gli scambiatori di calore di una puntuale con una centralizzata); ma a volte le piccole taglie non rientrano tra le normative ecodesign e i dati sono autodichiarati ( con tutti i pro e contro del caso); attenzione al rispetto dei rumori di facciata (spesso con le puntuali c'è un bel problema);
    - Hai un trilocale ( quindi 3stanze+1bagno?) da un punto di vista economico probabilmente se devi mettere 4 puntuali è probabile che ti costi di più di un impianto unico compreso la distribuzione; (verifica);

    Entalpico: consente migrazione dal flusso a più alta umidità verso quello a più bassa. Ogni zona geografica è diversa e ogni clima è diverso. Inoltre è diversa la situazione estiva da quella invernale. Quello che è sicuro che funziona MA NON PUOI OTTENERE UN CONTROLLO PRECISO E PUNTUALE DELL'UMIDITA' ( tipo una % precisa di umidità ambiente). Spesso i costruttori di macchina lo mettono per togliersi i problemi possibili allo scarico condensa.

    --> DEUMIDIFICARE : la vmc non è un deumidificatore (neanche viceversa). Dipende cosa ti aspetti :
    - innanzitutto come fai (o farai) climatizzazione caldo e freddo ? Hai un'impianto radiante in raffrescamento?
    - ritieni indispensabile un controllo preciso e puntuale dell'umidità? ( tipo stabilire una % precisa e far si che l'impianto te la tenga controllata? )
    - preferisci un impianto che si autoregola o vuoi andar tu a verificare di volta in volta le condizioni?
     
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    Ciao ldml,
    innanzitutto ti ringrazio molto per la risposta.

    Sul tema puntuale vs centralizzato in effetti ho dato forse l'idea di essermi solo soffermato sul tema manutenzione senza considerare tutto il resto. Diciamo che in termini di efficienza e tutto ho capito che il centralizzato è il migliore...la mia paura però è che, da quanto ho letto in giro per il web, c'è questo pericolo della formazione delle muffe e proliferazione dei batteri soprattutto nelle zone dei tubi ad angolo. Purtroppo essendo il trilocale in questione (3 stanze + 1 bagno), non molto grande, e che soprattutto genererebbe un angolo per andare in ogni stanza, ho un po' il timore che magari non rendendomi conto della formazione di queste muffe questo vada a creare dei problemi nella respirazione, portando ad essere vano il beneficio che darebbe. Poi per la manutenzione tutti gli articoli dicono "può essere complessa, può essere costosa"...non sono riuscito a capire Né quanto costi, nè cosa può renderla complessa. Ma che indicativamente le tubature andrebbero pulite ogni 5 anni (?) circa. Mentre con il puntuale la manutenzione dovrebbe essere più semplice e più gestibile e per la maggior parte gestibile in modo autonomo per il cambio filtro...poi magari interventi più specializzati saranno sicuro anche quelli necessari, però ecco, non dovrebbe essere una manutenzione così "onerosa". Ovviamente questo è ciò che dice il web...se voi avete avuto esperienze in passato o consigli, che possano darmi una visione diversa su questo aspetto ben venga.

    Per il costo sto aspettando dei preventivi dall'architetto, però ecco, io avevo simulato il costo con i puntuali siccome tutto sommato sui siti (in alcuni) viene indicato il costo di questi apparecchi (esclusa iva), quindi un'idea più o meno me la sono fatta (dai 4k ai 6k). Ovviamente è una cifra molto indicativa. Non ho invece approfondito i costi di prodotti specifici per il centralizzato.

    Sul tema dell'isolamento acustico difatti alcuni dei prodotti di tipo puntuale che visionavano parlavano di 45dB o 54dB per l'isolamento di facciata. Li propinano come elevato isolamento acustico, paragonabile ad una finestra con dei buoni infissi. Sono andato un po' a fiducia non avendo persone con cui confrontare che lo abbiano. Quindi anche qui se magari avete esperienze utili vi sarei grato.

    Sul tema dell'entalpico, quindi sulla base dell'area geografica dove mi trovo, ossia Torino, dove l'umidità esterna è alta sia d'estate che d'inverno, lo scambiatore entalpico potrebbe potenzialmente applicare il tasso di umidità interno (magari precedentemente deumidificato da un deumidificatore dedicato interno) trattenuto dall'aria interna in uscita a quello dell'aria esterna in entrata (più umido). Corretto?

    La climatizzazione sarà a pavimento ma solo per il riscaldamento. Per il raffrescamento ci hanno predisposto gli split per un impianto di condizionamento, quindi avverrà tramite i climatizzatori (che pensavo quindi di scegliere con funzionalità anche di deumidificatore) che verranno posizionati in casa (potenzialmente nelle 3 stanze). Diciamo che un impianto che si regoli in automatico in base all'umidità non sarebbe male...ad esempio la funziona deumidificatore che si accende in automatico quando il tasso di umidità interna arriva ad una certa soglia, penso sia qualcosa di interessante e funzionale. Diciamo non è un must però ecco, a meno che l'implementazione di un sistema (direi domotico) di questo tipo non vada a rendere il tutto più complesso, sicuramente ne opterei la scelta.
     
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    La funzione deumidificazione di un split è una finta funzione. La macchina, semplicemente, si porta alla minima portata d’aria per massimizzare la potenza latente (rispetto alla sensibile). Raffrescherà comunque, a prescindere.
    La vera deumidificazione dovrebbe immettere aria neutra quando l’ambiente è soddisfatto. Servono macchine specifiche o più evolute.
     
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    Sanificazione e pulizia condotti: intanto bisogna usare dei buoni filtri ( da F7 in sù) in aggiunta secondo me utili sono i sistemi di ionizzazione: innoqui per l'uomo e con grandi vantaggi per la salute e la qualità dell'aria che si respira (e le condotte rimangono pulite e sanitizzate senza muffa o batteri) : costano relativamente poco e possono essere inseriti su condotte dell'impianto centralizzato ( ma ci sono anche versioni stand- alone da scaffale/ appoggio ecc.ecc.)
    Ci sono anche altri sistemi: quali lampade uv, filtrazione elettronica ecc.ecc.
    In pratica: se l'aria di mandata è ben filtrata e magari sanificata e/o ionizzata i condotti rimangono puliti. PS: se l'aria è molto ben filtrata almeno in casa hai la garanzia di respirare aria sana senza inquinanti. ( Importante prendere apparecchiature che non emettano ozono).

    Usare lo split per la deumidificazione (come dice giustamente PID) non è l'ottimale, qualcosa fa ma in determinate condizioni può scappare la temperatura (effetto cantina). Un deumidificatore professionale darebbe risultati migliori, ma se non hai altro ......
    Ci sono dei deumidificatori professionali da parete con igrostato incorporato, li lasci sempre accesi, si attivano solo al superamento della soglia di umidità.
     
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    Interessante!!

    Quindi se venisse implementato questo sistema di ionizzazione posso fare "respiri" tranquilli senza dovermi preoccupare di quanto mi costerà far pulire le tubazioni ad un professionista, oppure è bene considerare la possibilità di far fare in aggiunta questa pulizia (che però indicativamente non ho ancora capito quanto possa costare).?

    Inoltre esattamente come funzionano questi sistemi ionizzanti in termini di implementazione? Per intenderci è un qualcosa che va progettato mentre si inseriscono le condotte, oppure è un qualcosa che si può inserire anche in un secondo momento? Cioè immagino che le versioni stand-alone da scaffale/appoggio che hai citato, vadano ad agire direttamente nelle stanze (invece che nelle condotte), quindi se le condotte rimangono sporche, magari un sistema ionizzante stand-alone potrebbe distruggere i germi che verrebbero trasportati dentro con l'aria. Un sistema ionizzante nelle condotte penso sia la modalità migliore a questo punto...se il problema si annulla alla radice..beh...prevenire è meglio che curare...

    Quindi quasi quasi sto rivalutando al centralizzata, che stavo escludendo per un problema che in realtà ha già una soluzione esistente.
    Ti ringrazio molto per questa illuminazione!

    Quindi ricapitolando, le funzionalità e apparecchi aggiuntivi che dovrebbero rendere una VMC centralizzata "ottimale", dovrebbe essere le seguenti:

    -biflusso continuo
    -scambiatore di calore (quindi l'entalpico può avere senso in una città molto umida all'esterno sia d'estate che d'inverno?)
    -free-cooling (o bypass) per far entrare naturalmente aria fresca magari in quelle giornate o ore estive, bypassando lo scambiatore di calore...esiste anche per centralizzate questo meccanismo?
    -buon isolamento acustico, che di conseguenza con le centralizzate andrebbe a migliorare drasticamente rispetto alle puntuali
    -deumidificazione: un deumidificatore professionale (scelta migliore) o incorporato nello split (nel caso il primo caso non fosse fattibile)...i moduli di deumidificazione presenti nella VMC sono quindi un plus ma non sostituiscono quindi un vero deumidificatore da quanto ho capito
    -filtri F7 in su
    -sistema ionizzante per la pulizia

    Sto dimenticando qualcosa?

    Grazie mille!
     
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    Pulizia: è da fare quando i tubi risultano un pò intasati. ll tempo dipende dalla qualità dell'aria che passa dentro, è ovvio che se hai usato una filtrazione importante ( si può arrivare anche alla filtrazione assoluta) più l'aria è filtrata più diventa impossibile che si intasino i tubi. PS: se l'aria è filtrata bene hai tolto parecchie impurità (fino ad arrivare alle polveri sottili e microsottili) è tutta roba che non respiri tu!
    La ionizzazione prima della distribuzione contribuisce a tenere sanitizzata l'aria dentro i tubi e impedisce il proliferarsi di virus e batteri. ( E' da aggiungere ai filtri). Si inserisce facilmente un dispositivo ionizzante nei tubi o nei plenum (qualche costruttore di VMC te lo propone già con la macchina).
    Il costo della pulizia non ha un valore definito, dipende dalla situazione che trovano gli operatori e dal tempo che ci devono mettere. Ci sono aziende specializzate che fanno questo, solitamente entrano con una sonda ( tipo spazzola rotante ) e mentre spazzolano il percorso un aspiratore raccoglie eventuali impurità e sporco presenti, poi ci sono anche altri sistemi, da quel che ho sentito in mezza giornata generalmente fanno tutto . Per la periodicità non ti so dire, perchè dipende dall'impianto e dalla qualità dell'aria. Ma se ti vuoi togliere la curiosità prova a chiedere un preventivo alle diverse aziende che si propongono in internet e poi facci sapere.

    Poi:
    Biflusso sempre ( il flusso alternato è un ripiego a basso costo, ma non è paragonabile);
    Entalpico: ci sono opinioni contrastanti, ma a mio avviso è sempre migliorativo e lo consiglierei se possibile;
    Free Cooling/Bypass: consigliato, anzi, escludendo le macchine piccolette è obbligatorio;
    Ti confermo che gli impianti centralizzati di solito sono più silenziosi (anche perchè di solito installati dentro un controsoffitto), ma meglio verificare e confrontare le caratteristiche delle macchine (sempre diverse da modello a modello e da marca a marca); e lo schema di impianto e distribuzione, collocamento macchine ecc.ecc.
    Deumidificatore: parli di deumidificatore incorporato nello split o nella vmc, non è chiaro, è da vedere e valutare cosa si intende per deumidificatore, bisognerebbe capire schemi e caratteristiche delle macchine di cui si parla.
     
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    Entalpico:

    Premetto che conta tantissimo la zona e anche io sono di Torino... ahimè Pianura Padana maledetta !

    In Europa continentale (Austria, Repubblica Ceca, Svizzera tedesca e Alto Tirolo) l'entalpico è molto usato per mitigare l'umidità invernale ed evitare situazioni di u.r. 20...30% o anche peggio.

    Abitassi a Oulx (1000 m slm): entalpico ottima soluzione. Personalmente l'ho testato in periferia di Torino per un paio d'anni e posso dirti quanto segue:

    - Il recupero di u.r. è del 5% massimo.
    - Inverno: ci sta, mantiene tasso di umidità che in giornate molto rigide scende all'esterno.
    - Estate: ho all'interno SEMPRE aria + umida che all'esterno (sarà perchè il volume è tutto sommato piccolo e siamo in 4 a 2 zampe + 2 a 2 zampe più cucina, ferro da stiro e carichi interni da non sottovalutare) ... ma con entalpico ho visto ulteriore peggioramento.

    Risultato: l'ho tolto.

    Il problema da noi non è recuperare umidità, ma toglierla !!! E movimentando aria tutto il giorno con VMC non aiuta (anche se ripeto nel mio caso ho sempre umidità interna in eccesso). Quindi unica soluzione o Split (che non amo) o deumidificazione isotermica interna a ricircolo (che oggi si trova anche in alcune VMC deumidificatrici)

    Per il resto assolutamente impianto centralizzato dotato di by-pass, filtrazione aria in ingresso (ma anche in uscita) molto importante per non rovinare lo scambiatore a flussi incrociati e portarsi dentro pollini, particolato da traffico auto etc.

    Ionizzatore: personalmente sto provando Jonix del gruppo Eneren (che ho visto installato anche in alcune VMC) si tratta di due elettrodi ionizzati da sostituire ogni 18 mesi circa. Se fa davvero quello che si dice non è affatto male.

    Esiste poi un nuovo oggetto da canale VMC molto interessante - ma significativo solo in contesti di Passiv-house seria, che permette di accumulare energia di notte per cederla poi lentamente, in forma di raffreddamento, durante il giorno: Rubitherm phase cube. Funziona con il principio dei materiali a cambio di fase. www.phasecube.eu/
    Al momento l'oggetto accumula circa 1kWh, non è molto ma aiuta a smussare il picco di aria calda diurno...
    Nel mio caso ha poco senso perchè ho realizzato una specie di pozzo canadese è la massima escursione termica giorno/notte è di circa 3°C. Range invernale minimo 3.5...7°C, range estivo massimo 23...26 °C

    Edited by ff74 - 7/7/2022, 15:00
     
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    Non diciamo cavolate sul recuperatore entaplico.

    C'è un concetto che sfugge a molti: il recupero statico, sia sensibile che latente (entalpico), lo si ha quando l'ambiente viene climatizzato.

    Non recuperi potenza sensibile in inverno se l'ambiente non viene riscaldato.
    Non recuperi potenza latente (umidità) in inverno se l'ambiente non è umidificato.
    Non recuperi potenza sensibile in estate se l'ambiente non viene raffrescato.
    Non recuperi potenza latente (umidità) in estate se l'ambiente non viene deumidificato.

    Non è compito di un elemento statico quello di riscaldare, umidificare, raffrescare o deumidificare.
    Il concetto è quello di mantenere stazionarie le condizione ambiente, recuperando quanto più possibile. Ma il controllo delle condizioni ambiente è compito dell'impianto, non della VMC.

    Il recupero statico non è istantaneo, ma si basa sulla continuità delle condizioni dei due flussi. Se mi faccio una doccia, l'umidità prodotta in 15 minuti non viene recuperata.

    Un recuperatore latente statico di ultima generazione (dovremmo citare le marche) recupera oltre il 50% della differenza di umidità assoluta tra i due flussi d'aria.
    Quindi in estate, con ambiente deumidificato dall'impianto (tutt'aria o deumidificatori abbinati al radiante) il flusso d'aria esterna umida cede umidità assoluta al flusso d'aria deumidificata ambiente estratta.

    Un'abitazione con gli impianti spenti e la sola VMC accesa non recupera una mazza e l'ambiente si troverà ad una condizione indipendente dal tipo di recuperatore presente sulla VMC.
     
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    Aspettavo una risposta tecnica e cruda di PID_Block, sempre sul pezzo, GRAZIE !

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    A questo punto porto il mio esempio. Condizioni attuali:

    Casaclima con BDT = 0.8

    - UA interna (VMC statica e Volume riscaldato= 350 m3): 16.5 g/m3. Qui raffrescamento passivo a pavimento a bassa inserzia, mandata acqua a 19.5 °C...ritorno circa 22 °C.
    Sola batteria "deumidifica" su aria di rinnovo VMC alimentata con acqua da sonda geotermica a circa 16...17°C. Provato a mettere scambiatore entalpico, tolto perchè UA interna aumentava !
    L'ho trovato utile in inverno perchè ho visto che recupera circa il 3...max 5% ur. Nelle giornate invernali più fredde, quando UA è circa 8 g/m3, con ur circa 35...40% vado a 40...45%.

    - UA interna locale sottosuolo, tavernetta bagno servizi etc. (NO VMC. Volume = 190 m3): 14.9 g/m3. Qui circa -solo ore diurne quando ho eccesso di FV- accendo deumidificatore tradizionale Mitsubishi MJ-E21BG-S1, perchè ur va alle stelle, anche 80% nei gg. più caldi.

    - UA esterna: 12.1 g/m3

    Che posso fare per deumidificare - Non volendo split di cui ho cmq. fatto predisposizione - ??!!? (dove trovo l'acqua a 15° per isotermico da mettere al piano mansardato per zona notte ?!??!!?)
     
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    piano sopra: Se hai raffrescamento passivo a pavimento ti dovrebbero aver consigliato una macchina compatta vmc+deu da abbinare all'impianto radiante (si potrebbe ipotizzare almeno da 300 m3h complessivi, ma se è un pò più grande meglio). Presumo che quello che avevi montato e che chiami batteria "deumidifica" sia una semplice batteria alimentata ad acqua di falda, ho qualche riserva sull'efficacia complessiva della soluzione ( e in effetti mi sembra non vada bene). Per deumidificare dovresti avere almeno due batterie, una che condensa e una seconda che riporta l'aria alla neutralità. In pratica un deumidificatore professionale (funzione presente anche nelle vmc+deumidificazione abbinate agli impianti radianti). PS: se metti una macchina combinata vmc+deu è necessaria una valutazione sull'impianto di distribuzione aria ( verificare che l'impianto non sia sottodimensionato).

    Locale sottosuolo : la Mitsubishi MJ-E21BG-S1 risulta sottodimensionata ma presumo che quando la accendi il suo lavoro lo fa. Confermi ? E' sufficiente?

    Piano mansardato: non mi è chiaro ( dove trovo l'acqua ......); non c'è impianto radiante in raffrescamento sul piano mansardato ? Non hai impianto VMC ?
    Se hai impianto in raffrescamento a pavimento e VMC allora va a quanto già indicato al primo punto trattato, ovviamente devi tener conto e sommare i volumi da trattare (con modifica della taglia della macchina) e verificare il dimensionamento complessivo dell'impianto.
     
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    Voilume riscaldato/raffrescato p.t. & mansarda:

    Il problema è che il raffrescamento è passivo, quindi non ottenuto da compressore frigorifero, ma solo da scambiatore con acqua da sonda geotermica. Il risultato è che la temperatura media massima nel volume riscaldato è intorno ai 25.5 °C, non mi serve spingere oltre.

    Ecco perchè non ho a disposizione acqua a 15°C per batterie di deumidifica isotermica.

    Locale sottosuolo:

    al momento il Mitsubishi è soluzione tampone/transitoria che mi permette di abbassare un po' l'umidità... anche qui forse la cosa migliore sarebbe un deumidificatore isotermico (sottosuolo riscaldo di inverno ma NON raffresco d'estate). Al momento in questo locale non ricambio l'aria ma forse metterò una seconda VMC da 150...200 m3/h con scambiatore entalpico, da usare soprattutto in inverno.
     
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    facendo il riepilogo se non ho capito male:

    - secondo te, l'impianto con acqua di falda raffresca ma la temperatura è troppo alta e quindi poco efficace per fare deumidificazione. Giusto? (la batteria di deumidifica dovrebbe fare poco o niente di condensa : prova a verificare e se riesci a quantificare)
    PS: come è fatto l'impianto? Hai valori di dimensionamento della batteria?( litri/gg , T° , UR ) Qualcuno li ha calcolati? L'acqua è a perdere? Quanti litri/h passano per la batteria?
    ---------------------------------------------------------------------------
    Premettendo che sono sempre a favore della VMC, se metti una VMC su locale interrato (che non ha fabbisogno di raffrescamento in estate) rischi di peggiorare la situazione estiva: aria esterna carica di umidità che entra in contatto con pareti fresche del sotterraneo = quasi certo aumento dell'umidità relativa con i problemi del caso)
    Forse per l'interrato la soluzione più semplice è mettere un deumidificatore più grosso, sennò si può pensare a qualcosa di più complesso.
     
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    Esattamente; l'impianto raffresca ma se, prendendo l'acqua dal collettore dell'impianto a pavimento, porto l'acqua a 20°C nell'isotermico me ne faccio assai poco... le prestazioni verrebbero penalizzate molto.

    Anche la "batteria di deumidifica" sulla VMC (che è un semplice scambiatore ad acqua salamoia) pur in serie allo scambiatore verso l'impianto di raffrescamento fa abbastanza poco, vedo condensa ma una gocciolina stentata dopo l'altra.

    Scheda tecnica:
    www.sole-ewt.de/PDF/de/CWK-300-F-iso-de.pdf

    Si parla di circolazione di circa 20 l/min di acqua di sonda a 17°C circa, a fronte di un passaggio normale di circa 100...150 mc/h di aria di rinnovo, che arriva dall'esterno, dopo passaggio interrato di circa 20m in tubazione PP da DN200, in un range 23-25.5°C.
     
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    Altra domanda:
    aria in ingresso pretemperata da passaggio interrato : è stato studiato e montato espressamente come pretemperamento geotermico?

    Per quanto riguarda la deumidificazione estiva:
    l'aria già preraffrescata dal percorso interrato(quindi carica di umidità) e un ambiente già raffrescato con il radiante, senza la possibilità di una vera e propria deumidificazione efficace (sembra evidente che la batteria così comè fa poco o niente) ti dovrebbe portare di conseguenza ad alti tassi di umidità relativa ( dacci conferma). ( Sicuramente c'è qualcuno che potrebbe fare dei calcoli più precisi, ma come dici, stà di fatto che così comè l'umidità non la riduci in quanto per deumidificare devi togliere litri di acqua al giorno e non qualche gocciolina ogni tanto ).
    Se la tua esigenza è abbassare l'umidità relativa sostituirei la batteria con un deumidificatore da impianti radianti, con acqua a 18-20° ci puoi lavorare e dovresti riuscire a condensare almeno 15-20 litri/h24 ( poi ovviamente dipende dalla macchina, dalle condizioni e dalla percentuale di umidità relativa), ma i risultati ce li hai sicuro.
    Se è questa la tua intenzione devi decidere come e dove mettere il deumidificatore e se e come aggiornare l'impianto e/o la distribuzione di conseguenza. Ma intanto ragiona se per te è una necessita diminuire l'umidità o se la situazione va bene così.

    P.S. = Zona montana ?
     
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