Consigli su Daikin altherma R32

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  1. Walterino78
     
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    CITAZIONE (mArCo1928 @ 17/12/2018, 09:38) 
    Ciao, non devi impostare la temperatura fissa ma se mai impostate i termostati in modo che non facciano fare accendi spegni continui all'impianto, questo perché magari hai 20° in casa e appena si accendono i ventil vai subito a 21° ed i termostati spengono tutto.

    Devi abbassare la temperatura di mandata mettendo la climatica più bassa, ed onestamente un impianto del 2018 con gas R32 che non è regolabile con una climatica a 2 punti è un impianto che non vale i suoi soldi.

    Nelle pompe di calore normali imposti una temperatura di mandata per i climi meno freddi, esempio 16° esterni, e poi una temperatura di mandata per il clima più freddo, esempio -5° o 0°, il sistema poi determinerà in automatico la curva e la adatterà automaticamente in base alle esigenze.

    Così come sta funzionando da te è il peggior modo in cui può andare.

    Ciao Buongiorno , quando ho fatto le prove in casa avevo 16 gradi , avevo impostato i termostati ambiente a 20 gradi e fuori c'era una temperatura di 14°.

    Se metto una climatica piu bassa , i ventilconvettori non partono perniente , perche partono solamente con una temperatyra superiore a 37 gradi ( non so cosa intendi per climatica a 2 punti )

    leggendo il manuale del daikin rocon+ hp a pagina 45 ( provo ad allegare l'immagine del manuale ) , sembra che se installo in casa il sensore daikin ehs157034 e lo imposto come da ultima taratura , allora posso riuscire a mantenere attiva la curva climatica senza dover mettere mandata fissa .

    CITAZIONE (PID_Block @ 17/12/2018, 11:52) 
    La solita confusione di chi vuol a tutti i costi dire la sua.
    Iniziamo con il dire che non è un problema di PdC. E' un problema di scelta impiantistica.
    Prima di scegliere i componenti di un impianto bisognerebbe informarsi sul loro funzionamento e sulla loro compatibilità.
    Le regolazioni a bordo dei ventilconvettori sono piuttosto varie e di livello tecnico diverso.
    Le più evolute controllano automaticamente le velocità (tre o cinque) in funzione della temperatura ambiente. In regime invernale (per fini di comfort) l'abilitazione di una velocità è legata alla temperatura dell'acqua: più è alta la velocità, più questo limite si alza.
    Nelle regolazioni più semplici, la velocità è unica (impostabile manualmente) e la soglia di partenza del ventilatore è fissa ed a volte nemmeno controllata da una sonda analogica, ma da una testina termica.

    Nelle regolazioni più evolute la ipotetica climatica della PDC non deve mai scendere sotto il limite minimo relativo alla velocità più bassa.
    Nelle regolazioni meno evolute la climatica della PDC NON deve essere abilitata e la temperatura di mandata deve essere sempre superiore al limite di partenza del ventilatore.

    Walterino78 sembra rientrare nel secondo caso: disabilitare la climatica ed alzare il setpoint dell'acqua sono le prime due cose intelligenti da fare.

    Ma c'è un secondo fenomeno che si innesca, soprattutto quando i ventilconvettori funzionano On/Off (velocità non gestita in modo automatico). Il termostato chiama, la pdc parte ed inizia a modulare per raggiungere la temperatura desiderata in assenza di carico (perché la temperatura dell'acqua non ha ancora raggiunto il limite di partenza del ventilconvettore). Quando la temperatura dell'acqua raggiunge il valore di partenza dei ventilatori c'è un improvviso e notevole aumento del carico termico che fa precipitare il ritorno e di conseguenza la mandata, perchè tale variazione non viene compensata in modo istantaneo da un aumento di frequenza del compressore. Non è raro che la mandata scenda e faccia spegnere i ventilconvettori, innescando una serie di oscillazioni del carico.
    Tale fenomeno si può amplificare all'aumentare del numero di ventilconvettori chiamati contemporaneamente (fasce orarie di riscaldamento) ed avvicinando il setpoint dell'acqua a limite di partenza dei ventilatori.

    L'ideale sarebbe poter inibire il controllo della velocità (o partenza) dei ventilatori in funzione della temperatura dell'acqua. Se ci fosse l'opzione potresti addirittura reintrodurre le climatiche (valutando il tuo personale livello di comfort).

    Se il limite di partenza del ventilatore è legato ad una lettura analogica, verifica la possibilità di abbassarlo al valore minimo. Oppure, in presenza di testine termiche, bypassale elettricamente.

    Altrimenti elimina per la zona giorno le fasce orarie e lascia l'impianto lavorare h24, almeno ottimizzi il carico minimo.
    Aumenta il differenziale tra setpoint e minima temperatura di partenza del ventilatore, in modo da accendere i ventilatori in una fase di rampa di accelerazione del compressore.

    Buongiorno , grazie per la risposta , le spiego come funzionano i miei ventilconvettori : sono a velocità automatica o impostabile fissa , in automatica finziona con 5 velocità , in manuale in 3 velocità , il ventilconvettore fa iniziare a girare i ventilatori solo se la temperatura dela sonda termica del ventilconvettore arriva a 37 ° , altrimenti il ventilatore rimane spento . piu la temperatura dell acqua nei tubi sale e piu il ventilconvettore aumenta la velocità delle ventole .

    infatti avevo pensato di fare come dice lei , cioè disabilitare la climatica , abilitare la mandata a temperatura fissa , e impostare la minima temperatura di mandata a 40 ° ( di fabbrica è impostata a 28° ), però non conosco la password per entrare nel software per cambiare da curva climatica a mandata fissa . Il tecnico mi ha detto di aumentare la curva climatica , di portarla a 3 e poi vedere , infatti adesso va bene , ma è come se lavorasse quasi sempre a mandata fissa , quindi tanto vale impostarla per bene con le temperature scelte da me !
    Attached Image
    scren shot manuale

     
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15 replies since 11/12/2018, 10:56   4093 views
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