Consigli su Daikin altherma R32

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  1. PID_Block
     
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    La solita confusione di chi vuol a tutti i costi dire la sua.
    Iniziamo con il dire che non è un problema di PdC. E' un problema di scelta impiantistica.
    Prima di scegliere i componenti di un impianto bisognerebbe informarsi sul loro funzionamento e sulla loro compatibilità.
    Le regolazioni a bordo dei ventilconvettori sono piuttosto varie e di livello tecnico diverso.
    Le più evolute controllano automaticamente le velocità (tre o cinque) in funzione della temperatura ambiente. In regime invernale (per fini di comfort) l'abilitazione di una velocità è legata alla temperatura dell'acqua: più è alta la velocità, più questo limite si alza.
    Nelle regolazioni più semplici, la velocità è unica (impostabile manualmente) e la soglia di partenza del ventilatore è fissa ed a volte nemmeno controllata da una sonda analogica, ma da una testina termica.

    Nelle regolazioni più evolute la ipotetica climatica della PDC non deve mai scendere sotto il limite minimo relativo alla velocità più bassa.
    Nelle regolazioni meno evolute la climatica della PDC NON deve essere abilitata e la temperatura di mandata deve essere sempre superiore al limite di partenza del ventilatore.

    Walterino78 sembra rientrare nel secondo caso: disabilitare la climatica ed alzare il setpoint dell'acqua sono le prime due cose intelligenti da fare.

    Ma c'è un secondo fenomeno che si innesca, soprattutto quando i ventilconvettori funzionano On/Off (velocità non gestita in modo automatico). Il termostato chiama, la pdc parte ed inizia a modulare per raggiungere la temperatura desiderata in assenza di carico (perché la temperatura dell'acqua non ha ancora raggiunto il limite di partenza del ventilconvettore). Quando la temperatura dell'acqua raggiunge il valore di partenza dei ventilatori c'è un improvviso e notevole aumento del carico termico che fa precipitare il ritorno e di conseguenza la mandata, perchè tale variazione non viene compensata in modo istantaneo da un aumento di frequenza del compressore. Non è raro che la mandata scenda e faccia spegnere i ventilconvettori, innescando una serie di oscillazioni del carico.
    Tale fenomeno si può amplificare all'aumentare del numero di ventilconvettori chiamati contemporaneamente (fasce orarie di riscaldamento) ed avvicinando il setpoint dell'acqua a limite di partenza dei ventilatori.

    L'ideale sarebbe poter inibire il controllo della velocità (o partenza) dei ventilatori in funzione della temperatura dell'acqua. Se ci fosse l'opzione potresti addirittura reintrodurre le climatiche (valutando il tuo personale livello di comfort).

    Se il limite di partenza del ventilatore è legato ad una lettura analogica, verifica la possibilità di abbassarlo al valore minimo. Oppure, in presenza di testine termiche, bypassale elettricamente.

    Altrimenti elimina per la zona giorno le fasce orarie e lascia l'impianto lavorare h24, almeno ottimizzi il carico minimo.
    Aumenta il differenziale tra setpoint e minima temperatura di partenza del ventilatore, in modo da accendere i ventilatori in una fase di rampa di accelerazione del compressore.
     
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15 replies since 11/12/2018, 10:56   4093 views
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