Chi conosce la Brofer HPU600?

Pompa di calore aeraulica monoblocco

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    CITAZIONE (Massimiliano Bonomi @ 2/9/2021, 21:18) 
    allora parla solo te, ognuno ha le sue esperienze e conoscenze. Non puoi sfanculare chi non è d'accordo con te, è una discussione. Mi ribadisci che l'inerziale dipende se la pdc è on/off o modulante, beh ti rispondo così: vai nelle case madri che ingegnerizzano pdc, e digli questa cosa che sostieni, risultato: ingegneri sotto i tavoli a ridere. Non è mia abitudine dare queste risposte, ma non puoi permetterti di di trattare male chi neanche conosci. Buonanotte e addio.........di studiare non si finisce mai, felice per te che hai raggiunto il Nirvana della termotecnica.

    :) ti assicuro che nessuno si è mai messo a ridere per ciò che dico. Nemmeno nei “mitologici” studi in cui ingegnerizzano le pompe di calore. È sufficiente conoscere la termotecnica ed il funzionamento di una pompa di calore (nel 2021 la differenza tra una on/off ed una modulante dovrebbe essere assodata).
    Le opinione hanno pesi diversi, così come le competenze. Vieni qui, dove si discute di un’aggregato compatto a tutt’aria a tirare le lodi di una pompa di calore aria/acqua (probabilmente on/off) abbinata ad una pura VMC, prodotto destinato alla climatizzazione radiante. Prodotto costosissimo che dubito possa competere con una soluzione asiatica+VMC classica. Non solo: sostieni che non serva deumidificare. Vabbè….
    Comunque datti una svegliata: non mi rivolgevo a te.
    Ah se vuoi valutare le mie competenze leggiti le discussioni che ho introdotto nel tempo.
     
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    P.S. OT
    Almeno sai come si dimensiona un vaso inerziale? È materia da termotecnico (non di quelli che si limitano al civile) e non da “progettisti” di pompe di calore.
     
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    ciao, la storia dell'aggregato evidenziato da me mi sembra di averlo già chiarito, avevo capito male l'oggetto del post, chi non sbaglia getti la prima pietra. La LWZ la considero comunque una buona soluzione anche se dedicata a un parco impiantistico limitato, poi i costi dipendono da vari fattori. Se valuto un'automobile non la valuto solo dal prezzo e non per questo la scarto a priori, chiaro che ognuno ha le propie possibilità economiche. Credo che la differenza tra on/off e modulante/inverter nel 2021 l'abbiano "capita" gli addetti ai lavori solo fino ad un certo punto. Poi comunque si può discutere su pregi e problematiche delle due tecnologie. Sembra e dico sembra che tu dia per assodato che le asiatiche siano il top e basta, per la mia piccola esperienza, non sono d'accordo, non ho nulla contro le asiatiche, ci ho lavorato ed ho avuto più problemi che con quelle europee e non solo a livello di prodotto, sarà un caso, ci sarà chi ha avuto esperienze contrarie sicuramente. Sulle pdc lavoro quasi solo sul civile o poco più, come sicuramente sai negli anni l'utilizzo delle pdc è aumentato notevolmente e questo ha spinto le aziende, secondo me serie, a ottimizzare/migliorare il propio sistema/prodotto. Parlo di quello che vedo, 15 anni fa l'uso dell'inerziale era praticamente un optional quasi per tutti, ora sugli impianti che collaudo non mi capita mai e dico mai di vedere sistemi senza l'inerziale. Per me è un componente fondamentale, probabilmente per alcuni è ancora un optional che è visto come un costo in più. Non sono progettista e non faccio calcoli di capacità di inerziali, l'esperienza ti garantisco aiuta, se poi ho dubbi faccio specifica richiesta con le aziende con cui ho scelto di collaborare e da qui la "spiegazione" del perchè è meglio uno da 400 litri invece che uno da 200. W il confronto.
     
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    non sostengo minimamente che non serve deumidificare, ribadisco: parlo di quello che vedo, radiante a pavimento con mandata a 17°C in abitazioni ne ho in giro circa 50 (saranno poche per qualcuno), funzionanti da anni, senza lamentele dei clienti e senza problemi di umidità, probabilmente chi ha progettato queste case (nord Italia nel mio caso) non ha ritenuto far installare un sistema di deumidificazione. Io non progetto, principalmente collaudo e faccio assistenza in cantiere e se non c'è l'impianto di deumidificazione posso solo proporlo se siamo in fase di costruzione, se il collaudo richiestomi è su abitazione finita posso spiegare che in determinate situazioni l'assenza della deumidificazione può essere un problema. Purtroppo noi Centro Assistenza non abbiamo il "peso" per contestare il progettista che ha studiato più di noi e che quello che ha detto al cliente è Vangelo. Dove c'è spazio e possibilità di interagire con il cliente prima che finisca la casa porto le mie esperienze per evitare errori che prima o poi si verificheranno.
     
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    CITAZIONE (Massimiliano Bonomi @ 3/9/2021, 22:12) 
    non sostengo minimamente che non serve deumidificare, ribadisco: parlo di quello che vedo, radiante a pavimento con mandata a 17°C in abitazioni ne ho in giro circa 50 (saranno poche per qualcuno), funzionanti da anni, senza lamentele dei clienti e senza problemi di umidità, probabilmente chi ha progettato queste case (nord Italia nel mio caso) non ha ritenuto far installare un sistema di deumidificazione. Io non progetto, principalmente collaudo e faccio assistenza in cantiere e se non c'è l'impianto di deumidificazione posso solo proporlo se siamo in fase di costruzione, se il collaudo richiestomi è su abitazione finita posso spiegare che in determinate situazioni l'assenza della deumidificazione può essere un problema. Purtroppo noi Centro Assistenza non abbiamo il "peso" per contestare il progettista che ha studiato più di noi e che quello che ha detto al cliente è Vangelo. Dove c'è spazio e possibilità di interagire con il cliente prima che finisca la casa porto le mie esperienze per evitare errori che prima o poi si verificheranno.

    50 abitazioni nel nord Italia con raffrescamento radiante a 17 gradi e ventilazione meccanica senza deumidificazione?
    30 gradi/50% (15,2 g/kg) di umidità esterna si traducono in 26 gradi/63% in ambiente.
    30 gradi/60% (18,24 g/kg) di umidità esterna si traducono in 26 gradi/75% in ambiente (e 21,2 gradi come punto di rugiada).
    Qualcosa non torna.
    Hai cliente molto tolleranti. Poi magari hanno uno split a supporto….
     
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    Comunque il vaso inerziale serve ad aumentare il volume di acqua dell’impianto in situazioni di presenza di multizone (e testine o valvole d’intercettazzione). Quando la condizione di una sola zona attiva non garantisce la quantità minima d’acqua si può introdurre il vaso al fine di ottimizzare (o meglio minimizzare) le ripartenze orarie del compressore.
    Il calcolo della quantità minima d’acqua si basa sul salto termico dell’acqua, sulla potenza minima del compressore (quindi enorme differenza tra una macchina ad inverter rispetto ad una on/off, oppure al numero di stadi nell’industriale/commerciale) e sul numero massimo di ripartenze oraria, il quale si calcola in funzione del tempo minimo tra due ripartenze (solitamente intorno ai 10/6 minuti, 6/10 ripartenze orarie). Poi ci si può prendere un po’ di margine.

    Es.
    Potenza minima macchine inverter= 3 kW
    Salto termico= 5 gradi
    Numero massimo ripartenze orarie= 6

    Il caso critico è quello di carico pari alla metà della potenza minima generabile.
    La macchina dovrebbe essere in grado di portare a temperatura l’acqua nei primi 5 minuti e perdere i 5 gradi di delta nei successivi 5.

    1,5 KW= 1290 kCal
    1290 kCal=volume x salto termico
    Volume minimo= 1290/5=258 litri

    Il compressore parte a 30 gradi, nei primi 5 minuti genera 3 kW: 1,5 kW vengono prelevati dall’impianto (carico) ed i rimanenti 1,5 kW portano i 258 litri a 35 gradi. Il compressore quindi si spegne e nei successivi 5 minuti l’acqua cederà i 1,5 kW accumulati all’impianto, portandosi a 30 gradi e facendo ripartire il compressore.

    È facile capire come un compresa On/Off abbia potenza minima pari alla massima generabile in dare condizioni e che richieda volumi minimi superiori.

    Se la minima condizione libera dell’impianto è inferiore al volume minimo, si introduce il vaso inerziale.
     
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    ciao, sono d'accordo con te sulla questione dell'inerziale. Sul raffrescamento e deumidificatore ti ho dato la mia esperienza dalla risposta dei clienti, gli impianti di cui parlo prevalentemente sono installati in zona Bormio e dintorni, il rapporto che fai è corretto. Non è che i clienti sono tolleranti è che i 30°C esterni li vedono per pochi giorni e per poche ore, probabilmente chi ha progettato ha messo in conto questa situazione climatica. Forse servono dettagli più approfonditi, ti parlo di case di nuova costruzione, classe A++ e via dicendo, se realmente la casa è isolata come richiesto dal progettista, se per 4 ore, per esempio, ho 32°C spero che non influiscano così tanto da aumentare la T in casa e la relativa umidità, se no certo che qualcosa non torna.
     
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    Il problema delle case isolate è che vengono vendute senza manuale d'uso.
    Quando spieghi alla gente che per avere fresco in casa devono chiudere le finestre per non far entrare il caldo nelle ore calde ti guarda male.
    Quindi puoi progettare quanto vuoi.. ma se poi non ti attieni al progetto...
     
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    CITAZIONE (Massimiliano Bonomi @ 4/9/2021, 20:25) 
    ciao, sono d'accordo con te sulla questione dell'inerziale. Sul raffrescamento e deumidificatore ti ho dato la mia esperienza dalla risposta dei clienti, gli impianti di cui parlo prevalentemente sono installati in zona Bormio e dintorni, il rapporto che fai è corretto. Non è che i clienti sono tolleranti è che i 30°C esterni li vedono per pochi giorni e per poche ore, probabilmente chi ha progettato ha messo in conto questa situazione climatica. Forse servono dettagli più approfonditi, ti parlo di case di nuova costruzione, classe A++ e via dicendo, se realmente la casa è isolata come richiesto dal progettista, se per 4 ore, per esempio, ho 32°C spero che non influiscano così tanto da aumentare la T in casa e la relativa umidità, se no certo che qualcosa non torna.

    Vabbè. Bormio. Il carico latente esterno è minimo. Basterebbe il freecooling notturno per climatizzare. Per queste zone montane opterei sicuramente per macchine in R290.

    CITAZIONE (Fringui75 @ 5/9/2021, 09:13) 
    Il problema delle case isolate è che vengono vendute senza manuale d'uso.
    Quando spieghi alla gente che per avere fresco in casa devono chiudere le finestre per non far entrare il caldo nelle ore calde ti guarda male.
    Quindi puoi progettare quanto vuoi.. ma se poi non ti attieni al progetto...

    La ventilazione meccanica in assenza di climatizzazione tende a riscaldare l’ambiente se le condizioni esterne sono calde.
     
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    Buongiorno a tutti, riporto qui le mie prime impressioni dopo 4 mesi di utilizzo della compact 0,6. In linea generale sono abbastanza soddisfatto, il confort in casa sia a livello di rumorosità che di temperatura è molto buono, io avevo impostato 25,5 gradi, mentre la deumidificazione l'ho subito disabilitata perchè, complice abitazione nuova con umidità residua ancora elevata, la compact a temperatura raggiunta continuava a deumidificare e oltre agli elevati consumi, mi raffreddava troppo casa. Deumidificazione quindi disabilitata, ho passato l'estate con umidità del 65/68% e temperatura impostata a 25,5 gradi. All'interno del menù manutentore, c'è la possibilità di impostare il range di on/off sia di temperatura che di umidità e dalla fabbrica era impostato a -2gradi e +3gradi vale a dire che con set point impostato a 25,5, la compact continuava a produrre freddo finchè arrivava a 23,5, poi si spegneva e il compressore si riaccendeva quando la temperatura rilevata era 28,5, per me era proprio assurdo e non capisco perchè questo ampio range di default, per cui ho impostato -0,1 e +0,5 vale a dire che il compressore si fermava quando raggiungeva 25,4 e ripartiva a 26 gradi. C'è da dire che in regime di raffrescamento in pratica si fermava circa 1 volta al giorno per un'ora massimo perchè man mano che si avvicinava al set point la frequenza diminuiva sempre di più fino a portarsi al minimo (19,9hz) quindi trovo ancora più assurdo il set point di fabbrica. In regime di raffrescamento ho usufruito tutta l'estate di acqua calda gratis, tranne qualche volta ho notato che anche raffrescando per tutto il giorno, non si attivava la pompa per riscaldare l'accumulo, ho pensato che magari a bassa frequenza la pompa si disabilitasse, ma in realtà anche quando il compressore era a frequenze medio alte, non attivava la modulazione della pompa per scaldare l'accumulo. Quando la pompa è attiva lo si vede dalle info perchè passa da 0% di modulazione a 35% (quando è in sanitaria per esempio è al 100%). Nei casi quindi in cui ero in raffrescamento con compressore a circa 50hz e notavo che la pompa rimaneva a 0%, ho provato ad attivare manualmente la pompa (sempre dal menù manutentore) e ho notato che pian piano iniziava ad aumentare la temperatura dell'accumulo, quindi questo dettaglio è un pò strano, è capitato poche volte per cui non ci ho dato più di tanto peso. Una cosa che ho notato subito agli inizi quando la macchina era in riscaldamento, e l'accumulo non veniva scaldato dal compressore nella fase di decompressione del gas, o veniva scaldato molto poco, ho pensato che sarebbe stato interessante che ci fosse una funzione che a una determinata ora impostabile, la macchina partisse in sanitaria, Questo permetterebbe per esempio di farla partire esempio un'ora prima della doccia serale giornaliera in modo che al termine della doccia non avvenga il fenomeno di blocco della ventilazione. Capitava infatti praticamente ogni giorno che arrivava l'ora della doccia e l'accumulo, impostato con range 40-48° si trovava esempio a 42 gradi, quindi con una doccia scendeva sotto il set point e partiva in sanitaria, se poi le docce erano anche 2 consecutive la sanitaria durava anche un'ora, per cui, quando ci sarebbe più bisogno di prelevare aria dal bagno (quando fa la doccia mia moglie, ci sono le piastrelle del bagno che a momenti gocciolano) ti ritrovi la ventilazione ferma per un'oretta e l'umidità resta li nel bagno. A ventilazione accesa invece uscivo dal bagno, chiudendo la porta e dopo 30 minuti rientrando era già tutto asciutto. Quindi una funzione che facesse partire lo stesso la sanitaria a un'ora prestabilita indipendentemente dalla temperatura dell'accumulo secondo me sarebbe interessante. Questo problema lo riscontro sopratutto anche ora in questa fase che sono in regime di sola ventilazione con compressore oramai spento da circa 10 giorni. Ho notato inoltre ahimè che l'accumulo tende a raffreddarsi abbastanza velocemente, esempio se dopo la sanitaria torna a 48 gradi tipo verso le 21 di sera, senza utilizzare l'acqua calda, la sera successiva dopo 22 ore la temperatura da 48 è calata di 5-6 gradi, forse complice il poco spazio avranno messo il minimo di coibentazione sull'accumulo, infatti il locale dove è collocata (lavanderia) è sempre un pò più caldo dal resto della casa e fortunatamente questo è anche un vantaggio. In questa fase di sola ventilazione ho impostato il ricambio aria su ALTA di giorno dalle 10 alle 19, mentre alla sera dalle 19 alle 10 su BASSA.. per ora sono molto soddisfatto perchè l'umidità interna si è attestata sui 56-60%. Pensando all'inverno che verrà per ottimizzare il fotovoltaico la mia idea sarebbe di caricare l'ambiente di 1-2 gradi in più di giorno e poi alla sera abbassare il set point per far andare il compressore il meno possibile quando non c'è il sole, la coibentazione della casa dovrebbe aiutarmi a disperdere poco calore, l'unico "problema" potrebbe essere il ricambio d'aria che anche ricambiando al minimo (100mc/h) a compressore spento di notte porterebbe in casa aria fredda. Avrò modo di fare dei test , ma anche qui se ci fosse la possibilità di attivare il regime di ventilazione e bloccare il ricambio esterno esempio per 3-4 ore alla notte durante gli orari più rigidi, secondo me non si "soffrirebbe" l'aria pesante e aiuterebbe a mantenere la temperatura in casa.

    Edited by Fabio511 - 6/9/2021, 18:32
     
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    Grazie per aver riportato la tua esperienza.
     
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    CITAZIONE (PID_Block @ 2/9/2021, 13:35) 
    CITAZIONE (chiaro_scuro @ 2/9/2021, 13:18) 
    Non è la tipologia di trasmissione del calore ad invitare l'utente a contenere l'umidità ma il fatto che abbassando solo la temperatura ambiente l'UR sale.
    In realtà a parità di temperatura ambiente con il radiante l'utente tollera meglio l'umidità relativa più alta: non ci prendi mai.

    Il noto effetto cantina penso che a te sia poco noto perchè non dipende quasi per niente dalla superficie appena fresca del radiante (che poi rappresenterà meno del 30-40% della superficie totale radiante) e quasi esclusivamente dall'UR alta che, a chi non usa correttamente il deumidificatore, spinge ad abbassare ancora di più la temperatura ambiente e, quindi, ad aumentare ulteriormente l'UR.

    Ciao.

    Ho a che fare con il raffrescamento radiante da più di 15 anni. Quindi muto. Tu non hai nemmeno idea di quale sia la mia esperienza. Nettamente superiore alla tua finta situazione personale (perché ho quasi certezza che il tuo impianto reale non sia quello che ami tanto raccontare, aspetto ancora parecchie foto).
    Cosa c’entri l’inalxamento dell’umidità relativa lo sai solo tu. Siamo in ambito di ambiente a regime ed umidità controllata. Ho scritto che la sensazione di elevata umidità è solo una sensazione in dominio di comfort (vatti a cercare qual è).
    La sensazione di parere fredda (effetto cantina) è evidente e palese ed il 60 % di umidità relativa (ritenuto punto ottimale di comfort) sono spesso insufficienti per il cliente finale.
    Sensazione che personalmente ho provato e continuo a provare in ogni tipo di raffrescamento radiante. La richiesta è spesso quella di abbassare il set di intervento del deumidificatore.

    Cagata colossale quella per cui con il radiante si ottiene comfort ad umidità relativa più alta. È scientificamente palese che lo si ottiene con un tutt’aria. Studia va (traspirazione corporea compresa). Eppure ti ho spiegato bene come funziona la trasmissione per irraggiamento…
    Ancora scrivi…

    A parità di temperatura ambiente con il radiante il 60% di UR è più tollerato del 60% di UR della climatizzazione ad aria (quella che quasi non muove l'aria come la Brofer).
    Il bello è che il motivo risiede proprio nei meccanismi della traspirazione (che dipende in gran parte dall'UR, quindi simili nei due sistemi) e della trasmissione per irraggiamento (che è maggiore nel radiante quindi a suo vantaggio): peccato che i somari la interpretino al contrario.

    Visto che hai quasi la certezza che io non ho l'impianto di cui parlo metti 10.000 euro sul tavolo e ti mando tutte le foto che vuoi, così oltre a perdere la faccia perdi anche qualcosa che ha valore.

    Ciao.

    Fabio511
    Grazie anche da parte mia.

    Ciao.
     
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    CITAZIONE (Fabio511 @ 6/9/2021, 17:34) 
    Buongiorno a tutti, riporto qui le mie prime impressioni dopo 4 mesi di utilizzo della compact 0,6. In linea generale sono abbastanza soddisfatto, il confort in casa sia a livello di rumorosità che di temperatura è molto buono, io avevo impostato 25,5 gradi, mentre la deumidificazione l'ho subito disabilitata perchè, complice abitazione nuova con umidità residua ancora elevata, la compact a temperatura raggiunta continuava a deumidificare e oltre agli elevati consumi, mi raffreddava troppo casa. Deumidificazione quindi disabilitata, ho passato l'estate con umidità del 65/68% e temperatura impostata a 25,5 gradi. All'interno del menù manutentore, c'è la possibilità di impostare il range di on/off sia di temperatura che di umidità e dalla fabbrica era impostato a -2gradi e +3gradi vale a dire che con set point impostato a 25,5, la compact continuava a produrre freddo finchè arrivava a 23,5, poi si spegneva e il compressore si riaccendeva quando la temperatura rilevata era 28,5, per me era proprio assurdo e non capisco perchè questo ampio range di default, per cui ho impostato -0,1 e +0,5 vale a dire che il compressore si fermava quando raggiungeva 25,4 e ripartiva a 26 gradi. C'è da dire che in regime di raffrescamento in pratica si fermava circa 1 volta al giorno per un'ora massimo perchè man mano che si avvicinava al set point la frequenza diminuiva sempre di più fino a portarsi al minimo (19,9hz) quindi trovo ancora più assurdo il set point di fabbrica. In regime di raffrescamento ho usufruito tutta l'estate di acqua calda gratis, tranne qualche volta ho notato che anche raffrescando per tutto il giorno, non si attivava la pompa per riscaldare l'accumulo, ho pensato che magari a bassa frequenza la pompa si disabilitasse, ma in realtà anche quando il compressore era a frequenze medio alte, non attivava la modulazione della pompa per scaldare l'accumulo. Quando la pompa è attiva lo si vede dalle info perchè passa da 0% di modulazione a 35% (quando è in sanitaria per esempio è al 100%). Nei casi quindi in cui ero in raffrescamento con compressore a circa 50hz e notavo che la pompa rimaneva a 0%, ho provato ad attivare manualmente la pompa (sempre dal menù manutentore) e ho notato che pian piano iniziava ad aumentare la temperatura dell'accumulo, quindi questo dettaglio è un pò strano, è capitato poche volte per cui non ci ho dato più di tanto peso. Una cosa che ho notato subito agli inizi quando la macchina era in riscaldamento, e l'accumulo non veniva scaldato dal compressore nella fase di decompressione del gas, o veniva scaldato molto poco, ho pensato che sarebbe stato interessante che ci fosse una funzione che a una determinata ora impostabile, la macchina partisse in sanitaria, Questo permetterebbe per esempio di farla partire esempio un'ora prima della doccia serale giornaliera in modo che al termine della doccia non avvenga il fenomeno di blocco della ventilazione. Capitava infatti praticamente ogni giorno che arrivava l'ora della doccia e l'accumulo, impostato con range 40-48° si trovava esempio a 42 gradi, quindi con una doccia scendeva sotto il set point e partiva in sanitaria, se poi le docce erano anche 2 consecutive la sanitaria durava anche un'ora, per cui, quando ci sarebbe più bisogno di prelevare aria dal bagno (quando fa la doccia mia moglie, ci sono le piastrelle del bagno che a momenti gocciolano) ti ritrovi la ventilazione ferma per un'oretta e l'umidità resta li nel bagno. A ventilazione accesa invece uscivo dal bagno, chiudendo la porta e dopo 30 minuti rientrando era già tutto asciutto. Quindi una funzione che facesse partire lo stesso la sanitaria a un'ora prestabilita indipendentemente dalla temperatura dell'accumulo secondo me sarebbe interessante. Questo problema lo riscontro sopratutto anche ora in questa fase che sono in regime di sola ventilazione con compressore oramai spento da circa 10 giorni. Ho notato inoltre ahimè che l'accumulo tende a raffreddarsi abbastanza velocemente, esempio se dopo la sanitaria torna a 48 gradi tipo verso le 21 di sera, senza utilizzare l'acqua calda, la sera successiva dopo 22 ore la temperatura da 48 è calata di 5-6 gradi, forse complice il poco spazio avranno messo il minimo di coibentazione sull'accumulo, infatti il locale dove è collocata (lavanderia) è sempre un pò più caldo dal resto della casa e fortunatamente questo è anche un vantaggio. In questa fase di sola ventilazione ho impostato il ricambio aria su ALTA di giorno dalle 10 alle 19, mentre alla sera dalle 19 alle 10 su BASSA.. per ora sono molto soddisfatto perchè l'umidità interna si è attestata sui 56-60%. Pensando all'inverno che verrà per ottimizzare il fotovoltaico la mia idea sarebbe di caricare l'ambiente di 1-2 gradi in più di giorno e poi alla sera abbassare il set point per far andare il compressore il meno possibile quando non c'è il sole, la coibentazione della casa dovrebbe aiutarmi a disperdere poco calore, l'unico "problema" potrebbe essere il ricambio d'aria che anche ricambiando al minimo (100mc/h) a compressore spento di notte porterebbe in casa aria fredda. Avrò modo di fare dei test , ma anche qui se ci fosse la possibilità di attivare il regime di ventilazione e bloccare il ricambio esterno esempio per 3-4 ore alla notte durante gli orari più rigidi, secondo me non si "soffrirebbe" l'aria pesante e aiuterebbe a mantenere la temperatura in casa.

    5 gradi di isteresi mi sembrano inverosimili. Nella presentazione alle fiere erano un paio, forse meno (0,8 gradi ed 1 grado).

    Relativamente all’accumulo si sa che lavora in stratificazione: fronte freddo sale dal basso man mano che si preleva caldo. Evidentemente le docce cadono in una fase in cui c’è stato già un notevole prelievo è tutta la parte bassa è fredda. Magari cambiando abitudini le cose possono migliorare.

    Dimenticavo: quando le macchina va in sanitaria massimizza l’uso dell’aria esterna e spegne la mandata vero? Sull’aria estratta non dovrebbero esserci serrande quindi una piccola quota d’aria sporca inevitabilmente viene estratta. Ovvio che dipende dalla distribuzione, ma qualcosa dovrebbe comunque estrarre. Hai mai verificato tale comportamento sullla griglia di ripresa dei bagni?

    Edited by PID_Block - 7/9/2021, 06:42
     
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    CITAZIONE (chiaro_scuro @ 6/9/2021, 19:15) 
    A parità di temperatura ambiente con il radiante il 60% di UR è più tollerato del 60% di UR della climatizzazione ad aria (quella che quasi non muove l'aria come la Brofer).
    Il bello è che il motivo risiede proprio nei meccanismi della traspirazione (che dipende in gran parte dall'UR, quindi simili nei due sistemi) e della trasmissione per irraggiamento (che è maggiore nel radiante quindi a suo vantaggio): peccato che i somari la interpretino al contrario.

    Ma sei davvero convinto delle cazzate che scrivi? Fammi capire. È assodato tu non sappia nulla di termodinamica, ma credi ciecamente nelle cazzate che spari. Non riesci a portare nessuna reale testimonianza scientifica se non la tua labile parola. Pazzesco.

    La traspirazione non dipende assolutamente dalla trasmissione radiante. Dipende dalla temperatura dell’aria, dalla sua umidità relativa e dal movimento dell’aria (oltre che dall’attività metabolica e dal vestiario) che nulla a che vedere con la sensazione fastidiosa (eccessiva traspirazione).
    Foto foto delle mie brame…che impianto avrà questo salame??? Chi lo sa…

    Ah…evita di leccar culi.

    Una grossa fetta degli impianto di raffrescamento radiante non ha la VMC (che di fatto è una macchina che tra aria), ma dei semplici deumidificatori (parete o soffitto). L’assenza di VMC non permette di eliminare alcuni difetti del radiante (vedi percezione di elevata umidità).

    Edited by PID_Block - 7/9/2021, 08:29
     
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    Fabio511
    Sai qual è la costante di tempo della tua abitazione?
     
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