Chi conosce la Brofer HPU600?

Pompa di calore aeraulica monoblocco

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    CITAZIONE (Ecodomus.sardegna @ 6/9/2018, 07:17) 
    CITAZIONE (PID_Block @ 6/9/2018, 06:30) 
    Deduco sia una lettura istantanea. A quali condizioni esterne ed ambiente? La notte la modulazione cala?
    Quali sono i setpoint di temperatura ed umidità?
    Perdona la pignoleria, ma il dato termico è fondamentale. Volere 24 gradi con 50% di umidità è diverso che volerne 26 con 50% (normalmente la condizione di progetto). Diverso sia in termini di carico sensibile che latente.

    Altra domanda: so che la macchina ha una batteria di post riscaldo ad acqua (che sfrutta la potenza di condensazione). È attivo un controllo continuo dell'umidità? In tale caso il compressore potrebbe spingere ed il post controllare mandata (ed in alcune applicazioni anche l'ambiente), sulle UTA si fa così. Un conto è un deumidificatore che evita la condensa in un impianto radiante, un conto è il controllo continuo dell'umidità.
    Nel tuo caso proverei a disabilitarlo (sempre sia possibile e/o voluto) e limitarmi a controllare la temperatura.

    Allora:
    Rilevazione eseguita alle ore 21, temp. esterna 24, interna 24,5
    Umidità interna 60%
    Temp accumulo 58gradi
    Funzione deumidificazione attiva.
    Setpoint temperatura 23 gradi, umidità 55%

    La prossima volta che vado in cantiere proverò a spegnere il controllo umidità per verificare se ci fossero differenze di assorbimento.

    In termini generali e nel lungo periodo un consumo c'è (visti anche tali set). Nell'espansione diretta il controllo della sola temperatura implica comunque una deumidificazione, finché il compressore è acceso. Il volere una determinata umidità ha un costo.

    P.S.
    Nei grossi impianti a tutt'aria (cinema, centri commerciali, etc...) con UTA a due o tre batterie, la prima cosa che viene chiesta è la disabilitazione del controllo diretto dell'umidità, perché costa.
     
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    Io ho set-point temperatura a 25,5 e umidità 55% consumo circa in questi giorni 8/9 kw/ giorno(compresa acs). Credo che il tuo set-point a 23 sia bassino e costringa la macchina a spingere sempre con elevati consumi.
    Ieri ho provato a mettere set-point 23,5 e la macchina ha girato tutto il pomeriggio a 1,5/1,8 kw costanti a 700mc/h senza però mai riuscire ad arrivare (giustamente) al valore impostato..
     
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    CITAZIONE (Ecodomus.sardegna @ 6/9/2018, 07:17) 
    CITAZIONE (PID_Block @ 6/9/2018, 06:30) 
    Deduco sia una lettura istantanea. A quali condizioni esterne ed ambiente? La notte la modulazione cala?
    Quali sono i setpoint di temperatura ed umidità?
    Perdona la pignoleria, ma il dato termico è fondamentale. Volere 24 gradi con 50% di umidità è diverso che volerne 26 con 50% (normalmente la condizione di progetto). Diverso sia in termini di carico sensibile che latente.

    Altra domanda: so che la macchina ha una batteria di post riscaldo ad acqua (che sfrutta la potenza di condensazione). È attivo un controllo continuo dell'umidità? In tale caso il compressore potrebbe spingere ed il post controllare mandata (ed in alcune applicazioni anche l'ambiente), sulle UTA si fa così. Un conto è un deumidificatore che evita la condensa in un impianto radiante, un conto è il controllo continuo dell'umidità.
    Nel tuo caso proverei a disabilitarlo (sempre sia possibile e/o voluto) e limitarmi a controllare la temperatura.

    Allora:
    Rilevazione eseguita alle ore 21, temp. esterna 24, interna 24,5
    Umidità interna 60%
    Temp accumulo 58gradi
    Funzione deumidificazione attiva.
    Setpoint temperatura 23 gradi, umidità 55%

    La prossima volta che vado in cantiere proverò a spegnere il controllo umidità per verificare se ci fossero differenze di assorbimento.

    Sempre al fine di contenere i consumi ti consiglio di verificare se l'unità permette di impostare fasce orarie sul rinnovo d'aria. Se fosse possibile impostare fasce orarie di On/Off o di portata ridotta potresti evitare di introdurre elevati carichi latenti (e sensibili) nelle fasce orarie di assenza (o presenza ridotta) di persona nell'edificio.

    CITAZIONE (Ale79 @ 6/9/2018, 07:59) 
    Io ho set-point temperatura a 25,5 e umidità 55% consumo circa in questi giorni 8/9 kw/ giorno(compresa acs). Credo che il tuo set-point a 23 sia bassino e costringa la macchina a spingere sempre con elevati consumi.
    Ieri ho provato a mettere set-point 23,5 e la macchina ha girato tutto il pomeriggio a 1,5/1,8 kw costanti a 700mc/h senza però mai riuscire ad arrivare (giustamente) al valore impostato..

    Interessante confronto tra involucri diversi ubicati in zone climatiche diverse (ed a latitudine diversa)....sono ovviamente ironico.
    Io dormo con la copertina e non ho un impianto di raffrescamento! Ho 24 gradi in casa e non consumo nulla. Quindi sono il più fico di tutti.
     
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  4. up&up
     
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    [QUOTE=PID_Block,6/9/2018, 11:21 ?t=60526853&st=135#entry434684086]
    CITAZIONE (Ecodomus.sardegna @ 6/9/2018, 07:17) 
    Io dormo con la copertina e non ho un impianto di raffrescamento! Ho 24 gradi in casa e non consumo nulla. Quindi sono il più fico di tutti.

    Questo è sicuro, bisogna vedere vedere quanto hai speso (non tu, lo so che il soggetto è un io ipotetico). Cmq sia io sono in quella situazione, casa anni 80, piano seminterrato. Anche di sopra non stanno male. Zero cappotto, infissi quello che sono blocchi di tamponamento, non credo poroton. Spariamola alta, 700 €/mq. Sembra quasi che l'edilizia stia andando indietro, invece che avanti. Ma forse mi sfugge qualcosa.
     
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    La mia era una battuta riferita all'attuale periodo climatico. Effettivamente non ho esigenze di raffrescare, ma per il semplice motivo che le mie condizioni esterne non lo richiedono.
    Se a parità di temperature esterne è possibile paragonare involucri in regime invernale, non lo è in regime estivo: la differenza della quota d'irraggiamento non può essere trascurata. Non solo, a parità di temperature massime e minime, c'è una notevole diversità tra i profili nell'arco della giornata (diversa temperatura media) in funzione della latitudine.

    CITAZIONE (Ecodomus.sardegna @ 6/9/2018, 07:17) 
    CITAZIONE (PID_Block @ 6/9/2018, 06:30) 
    Deduco sia una lettura istantanea. A quali condizioni esterne ed ambiente? La notte la modulazione cala?
    Quali sono i setpoint di temperatura ed umidità?
    Perdona la pignoleria, ma il dato termico è fondamentale. Volere 24 gradi con 50% di umidità è diverso che volerne 26 con 50% (normalmente la condizione di progetto). Diverso sia in termini di carico sensibile che latente.

    Altra domanda: so che la macchina ha una batteria di post riscaldo ad acqua (che sfrutta la potenza di condensazione). È attivo un controllo continuo dell'umidità? In tale caso il compressore potrebbe spingere ed il post controllare mandata (ed in alcune applicazioni anche l'ambiente), sulle UTA si fa così. Un conto è un deumidificatore che evita la condensa in un impianto radiante, un conto è il controllo continuo dell'umidità.
    Nel tuo caso proverei a disabilitarlo (sempre sia possibile e/o voluto) e limitarmi a controllare la temperatura.

    Allora:
    Rilevazione eseguita alle ore 21, temp. esterna 24, interna 24,5
    Umidità interna 60%
    Temp accumulo 58gradi
    Funzione deumidificazione attiva.
    Setpoint temperatura 23 gradi, umidità 55%

    La prossima volta che vado in cantiere proverò a spegnere il controllo umidità per verificare se ci fossero differenze di assorbimento.

    Ti chiedo un'informazione molto specifica: conosci lo sfasamento temporale estivo dell'involucro?
    Il picco di carico termico è sfasato temporalmente rispetto alle condizioni esterne, meno che nella fase invernale, ma uno sfasamento dovrebbe esserci.
    Altra domanda relativa alla struttura: esiste uno studio che permetta di definire la costante di tempo termica dell'involucro? Tecnicamente è il tempo impiegato dall'involucro a regime termico, a cui viene interrotta ogni fornitura, per portarsi al 63,2% del salto termico iniziale (Tamb-Text o viceversa in estate). È un dato di simulazione che non so se i nuovi software di studio delle prestazioni implementino.

    Edited by PID_Block - 7/9/2018, 07:13
     
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    le ipotesi, in base alle info non complete che ci vengono date, secondo me possono suggerire:
    1) involucro in chiave estiva con qualche carenza progettuale (
    2) funzionamento impostato che determina potenze/consumi superiori rispetto quelli che ci potrebbe aspettare con un impostazione + "soft"
    3) concausa del punto 1 e 2

    Se quelle sono le T est/ interne/umidità ...... penso che l'irraggiamento non sia così determinante a giustificare quei consumi teorici/letture ist.

    Credo che a Pid, qualcosa gli ronzi nelle orecchie
     
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  7. Nicola5
     
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    Ciao a tutti,

    mi sono imbattuto su questo post e ho letto alcune Vs. considerazioni.
    Lavoro in Brofer come Area Manager Triveneto (non sono un tecnico).
    Negli scorsi mesi abbiamo fatto alcune anticipazioni del prodotto che ha subito poi delle successive evoluzioni.
    Proprio oggi abbiamo installato nel ns. laboratorio una macchina HPU600 per chiunque desideri visionarla ed avere informazioni di carattere tecnico.
    Questa macchina è frutto di alcune collaborazioni con diverse competenze quindi è possibile che in passato non abbiate avuto delle risposte esaustive.
    A tal proposito, Vi invito a scriverci (e munirVi anche di un pò di pazienza) se avete dei dubbi.
    Vi ringrazio e porgo i miei Cordiali Saluti.

    Nicola Padoan

    BROFER S.r.l.
    TREVISO

     
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    CITAZIONE (irisplus cazzatone @ 7/9/2018, 14:27) 
    le ipotesi, in base alle info non complete che ci vengono date, secondo me possono suggerire:
    1) involucro in chiave estiva con qualche carenza progettuale (
    2) funzionamento impostato che determina potenze/consumi superiori rispetto quelli che ci potrebbe aspettare con un impostazione + "soft"
    3) concausa del punto 1 e 2

    Se quelle sono le T est/ interne/umidità ...... penso che l'irraggiamento non sia così determinante a giustificare quei consumi teorici/letture ist.

    Credo che a Pid, qualcosa gli ronzi nelle orecchie

    Non mi ronza proprio nulla. Io sto solo scrivendo che nessuno ha sufficienti dati per poter affermare la presenza di un eventuale "difetto" dell'involucro, basandosi solo sulla propria esperienza vissuta in una località geografica diversa.
    Mi fa altrettanto specie leggere che l'irraggiamento non è così rilevante, tutto sempre in termini puramente qualitativi.
    Urca, c'è un intervento ufficiale di Brofer rivolto a chi ha lamentato qualche negligenza. Questo forum è davvero importante...
     
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    Tornando alla macchina ed uscendo dalle questioni relative agli involucri ed ai carichi estivi, co sono 2 o 3 cose inequivocabili.
    Tra gli aggregati monoblocco offre una potenza doppia (o tripla) rispetto alle dirette concorrenti (Clivet su tutte). Solo l'Aernova si avvicina a tali potenze, ma non è un vero aggregato in quanto priva di accumulo ACS.
    Offre tali prestazioni con dimensioni piuttosto compatte. Inevitabile pagare con un consumo superiore rispetto a soluzioni splittate (quali?).
    L'alternativa sarebbe radiante+PDC+VMC deumidificatrice o radiante+PDC+VMC+split (per l'estate): i costi di realizzazione (manodopera compresa) sono nettamente superiori. Il tutto per ottenere un COP più alto, ma che in termini economici (consumi), grazie alla presenza del fotovoltaico (ed ai costi iniziali), perde di importanza.
    C'è poco da dire, il futuro è nel tutt'aria realializzato in espansione diretta.
     
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  10. up&up
     
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    Per poter climatizzare a aria nel calcolo rispetto al radiante va messo anche il costo dell'involucro. Con pdc e radiante potresti isolare di meno ( cosa deprecabile, lo so, ma va considerata )
     
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    Ciao Pid, I valori di sfasamento termico a me noti sono:
    Pareti da 9 a 10 ore circa a seconda delle stratigrafie, solaio copertura circa 14 ore grazie ai 7-8 cm di ghiaia sopra. Credo che la bassa adduttanza interna sia la chiave.
     
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    CITAZIONE (up&up @ 8/9/2018, 19:34) 
    Per poter climatizzare a aria nel calcolo rispetto al radiante va messo anche il costo dell'involucro. Con pdc e radiante potresti isolare di meno ( cosa deprecabile, lo so, ma va considerata )

    Direi proprio di no.
    Isolamento=>Carico Termico=>Taglia Macchina
    Il fatto che la climatizzazione a tutt'aria sia accessibile solo ad abitazioni a basse perdite è un dato di fatto. Ma il futuro sarà a basse perdite, è il motivo per cui il tutt'aria sarà sempre più utilizzato.

    P.S.
    Se isolo meno mi serve una taglia di macchina più grande a prescindere dalla tipologia.
     
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    CITAZIONE (Ecodomus.sardegna @ 11/9/2018, 22:58) 
    Ciao Pid, I valori di sfasamento termico a me noti sono:
    Pareti da 9 a 10 ore circa a seconda delle stratigrafie, solaio copertura circa 14 ore grazie ai 7-8 cm di ghiaia sopra. Credo che la bassa adduttanza interna sia la chiave.

    Una bassa adduttanza interna dovrebbe garantire superfici NON fredde e conseguente basso irraggiamento (quindi benessere).
    Ad una decina di ore di sfasamento si dovrebbe abbinare un effetto di attenuazione dovuto alle masse termiche esterne.
    In termini spiccioli:
    a) in assenza di massa termica esterna dopo dieci ore dal picco di temperatura dovrebbe verificarsi il picco di carico di intensità pari a quella della condizione statica alla temperatura di picco.
    b) in presenza di massa termica esterna (sempre presente) dopo dieci ore dal picco di temperatura dovrebbe verificarsi il picco di carico di intensità inferiore a quella della condizione statica alla temperatura di picco (tanto inferiore quando maggiore è la massa termica esterna).
     
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    Piccolo aggiornamento al volo. Rientro ora dal cantiere, abbiamo sostituito il prototipo con la macchina definitiva e ho notato alcuni piccolo miglioramenti a livello di dettagli. Il mio termoidraulico ha apprezzato. Prima di smontare la vecchia macchina ho seguito il consiglio di Pid, ho disattivato il controllo umidità e il consumo è sceso di oltre un kW! Il compressore è passato da una modulazione di circa il 90% a circa il 50% a pari temperatura aria immessa. La differenza sembra macroscopica. Vi aggiorno con i prossimi sviluppi
     
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    Ottimo. Effettivamente 23 gradi e 55% desiderati si traducono in un'umidità assoluta davvero bassa, costringendo la macchina a spingere in evaporazione e post riscaldare.
     
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