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ora....questo mi pare esagerato...si costruice dove piace , si ha parenti o altro....fare una passiva a prescindere significa non riscaldare mai....dunque bisognerebbe capire quanti sono lunghi i periodi freddi ed in che misura....in ogni caso risolvere metà del problema e lavorare in etstae in modo attivo è molto meno difficile.... . -
Pier72Mars.
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Però così non ha senso + chiamarla passiva.
Il senso è che una passiva è tale dove fa freddo, dove fa caldo serve raffrescare e quindi non ha + senso chiamarla passiva
ora....questo mi pare esagerato...si costruice dove piace , si ha parenti o altro....fare una passiva a prescindere significa non riscaldare mai....dunque bisognerebbe capire quanti sono lunghi i periodi freddi ed in che misura....in ogni caso risolvere metà del problema e lavorare in etstae in modo attivo è molto meno difficile....
Appunto, una passiva a metà. -
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allora passiva non centra nemmeno con le prestazione dell'involucro...una baracca in laviera in un paese con 23° fissi è passiva....creare passività al caldo è difficile...servono masse importanti....ombreggiamenti....ecc ecc...come ha detto spesso dotting il sole d'inverno latita.....in etstae costa notevolmente meno sfruttarlo attivamente piuttosto che creare passività.... . -
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...viva le grotte! . -
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eheheheheh...esatto Fazer....è dura avere una massa del genere con lo sfasamento stagionale..... . -
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Non per nulla si differisce da regime estivo e regime invernale..
Fare una passiva a regime estivo è difficile, ma non fare una porcata totale non è così impossibile, poi come dice amico, in estate è il sole a fare il caldo, quindi basta sfruttarlo per fare il fresco
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se uno vuole 20° e 50% costanti di umidità tutto l'anno e a tutte le ore è impossibile fare una passiva.
se uno accetta temperature da 18° a 26° e umidità da 30% a 80% è molto più facile farla.
al nord in montagna si progetta solo per l'invernale, in padania c'è il problema dell'umidità, al sud si progetta per l'estivo, al centro si fa free cooling, ogni casa merita ragionamenti puntuali, pretendere di scrivere una regola che vale per tutti è utopia.. -
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Margiop, l'appartamento in cemento armato dove mi trovo ora va da 13° a 30°.... è quasi passivo dunque :
in ogni qual caso la quantificazione per valutare la convenienza economica di una passività è facile....se un impianto autosostenuto costa meno di accorgimenti costruttivi non ha senso passivare..... -
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In realtà la regola c'è, passiva, non ha bisogno di impianti per mantenere la temperatura interna ma si avvale solo di apporti energetici esistenti (attività interna, apporti solari, etc etc).
Poi è la regola che si adatta.. come dice Amico, in un posto dove la T è costante giorno e notte anche una tenda può essere passiva, proprio perchè dipende dove viene inserita una casa, per quello una casa calcolata e considerata passiva in un luogo X non può essere uguale messa da un'altra parte.. perchè è la posizione che comanda.. -
.se uno vuole 20° e 50% costanti di umidità tutto l'anno e a tutte le ore è impossibile fare una passiva.
se uno accetta temperature da 18° a 26° e umidità da 30% a 80% è molto più facile farla.
al nord in montagna si progetta solo per l'invernale, in padania c'è il problema dell'umidità, al sud si progetta per l'estivo, al centro si fa free cooling, ogni casa merita ragionamenti puntuali, pretendere di scrivere una regola che vale per tutti è utopia.
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.Margiop, l'appartamento in cemento armato dove mi trovo ora va da 13° a 30°.... è quasi passivo dunque :
per il tuo gatto è sicuramente passiva, come l'albero o la grotta.
sei tu che non stai bene a 13° o a 30°.In realtà la regola c'è, passiva, non ha bisogno di impianti per mantenere la temperatura interna ma si avvale solo di apporti energetici esistenti (attività interna, apporti solari, etc etc).
Poi è la regola che si adatta.. come dice Amico, in un posto dove la T è costante giorno e notte anche una tenda può essere passiva, proprio perchè dipende dove viene inserita una casa, per quello una casa calcolata e considerata passiva in un luogo X non può essere uguale messa da un'altra parte.. perchè è la posizione che comanda.
mantenere la temperatura interna ? al limite mantenere un range di temperature interne (e di umidità).
posti in cui tutto è costante, per gli occupanti, sono i cimiteri.
il concetto di passiva non può prescindere dalla soggettività del comfort individuale. non condividere questo concetto base è il motivo per cui pier ed amico non si capiscono e si azzuffano.. -
.concordo con cri anche se c'è da dire che le passive solitamente si fanno dove il freddo la fa da padrone e le stagioni calde sono miti....altrimenti il raffrescamento è inevitabile....Bergo ne è l'esempio....
Certo, però il raffrescamento può essere limitato se si accetta (come si fa in inverno in una passiva) un pò di flessibilità, oppure può andare a manetta se si vogliono costantemente 24 °C con UR50%.
Bergo è un esempio a metà, perchè purtropo per lui non aveva ancora gli ombreggiamenti....mantenere la temperatura interna ? al limite mantenere un range di temperature interne (e di umidità).
posti in cui tutto è costante, per gli occupanti, sono i cimiteri.
il concetto di passiva non può prescindere dalla soggettività del comfort individuale. non condividere questo concetto base è il motivo per cui pier ed amico non si capiscono e si azzuffano.
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io odio i gatti...il nick non centra con gli animali....
io non sto bene nemmeno a 18....a 26 resisto...ad ogni modo casa mia. quella nuova è oltremodo passiva dunque..... -
.io odio i gatti...il nick non centra con gli animali....
io non sto bene nemmeno a 18....a 26 resisto...ad ogni modo casa mia. quella nuova è oltremodo passiva dunque....
anch'io !
comunque ognuno a casa propria fa quel che vuole, diritto sacrosanto.
energicamente parlando va bene isolare ma va bene anche tollerare limitate variazioni di comfort.
se ti fidassi della passività non metteresti la mini UTA.. -
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non è che non mi fido della passività ma di te....casa mia solo con i tuoi parametri è passiva...
Cri...scusa...hai portato uni su uni ed ora plaudi al fatto che la passività è personale...la uni ha standardizzato il confort e dunque i relativi mezzi per perseguirlo....
Pier ha espresso moto tempo fa il desiderio irrefrenabile di una casa in cemento armato visto quanto vissuto con il sisma, si è discusso sulla validità del legno e della sua resistenza ma niente ....dopo molto tempo poi posta un test su una casa californiana fatta con i listelli che qui usiamo per le cassette della frutta e quando gli ho detto che era disinformazione completa ha provato a attribuirmi coda di paglia perchè avevo costruito in legno....ovviamente i miei commenti non gli piacevano in quanto il suo inconscio gli ha indelebilmente impresso la struttur in ca come unica soluzione al sisma e qualsiasi cosa possa ledere ,o possa minacciare di farlo, questa convinzione viene condannata....
tempo fa si discusse anche delle cause dei crolli che hanno segnato molti dell'abruzzo....sabia marina nei cementi, carenza di ferro....carenze progettuali....queste sono state le cause del disastro....non di case a nora ma non abbastanza resistenti....
Termicamente poi non discuto nemmeno con Pier.....non ha portato il benchè minimo esempio di ciò che realizza se non il sistema principale, gli hanno venduto un valore e lui ci crede....le brochure ed i vendiori fanno pure corsi di convincimento...e funzionano...benissimo.....
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