Radiante a pavimento su nuove abitazioni

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  1. dacolema
     
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    Avevo ach'io questo dubbio...che si intasassero..
    ho discusso poi con gli installatori che mi han spiegato:

    Il ciscuito è chiuso con acqua depurata, si usa uno scambiatore meccanico per portare il circuito in temperatura, quindi il problema dell'intasamento dei tubicini non chè
     
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    il mio impianto a pavimento, caricato con acqua e antialga, dopo 5 anni, se guardo nei flussostati c'è un leggero strato di melma...
     
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  3. dacolema
     
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    Farò presente..appena mi ritrovo con i termotecnici..
    Cmq nessuno ha mai installato questo tipo di impianti?..amici? o conoscenti? giusto per avere un feelback..
     
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    Chi a suo tempo ha dato le risposte ed evidenziato il problema, ne ha...periziati parecchi!
     
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  5. Ellegi70
     
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    CITAZIONE (dacolema @ 18/6/2012, 19:13) 
    Farò presente..appena mi ritrovo con i termotecnici..
    Cmq nessuno ha mai installato questo tipo di impianti?..amici? o conoscenti? giusto per avere un feelback..

    Questo tipo di impianti è realizzato con tubi capillari e su questi non si riesce a fare la barriera ossigeno, per evitare problemi di corrosione dovuti alla permeabilità all'ossigeno la cosa migliore è separare l'impianto radiante dal resto mediante uno scambiatore a piastre.

    Assicurati che il sistema preveda uno strato isolante al di sopra dell'elemento radiante.
     
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  6. dacolema
     
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    posso dire che..
    con i tubi capillari affogati nell'intonaco, non verrà applicato nessun isolante (tra solaio e impianto) questo perchè a distanza di 1/2 giorni il solaio si scalda e mi fa da volano termico come negli impianti a pavimento.. 1/2giorni son dovuti a causa della bassa temperatura di esercizio 27°..
    in questo modo a me va bene perchè la casa si sviluppa in 2 piani..

    Per quanto riguarda la barriera ossigeno mi arrendo!Anzi ti chiedo gentilmente di spieghi il concetto da te scritto
    Su questo tipo di impianto viene usato uno scambiatore a piaste, me lo han nominato come "scambiatore meccanico"

    grazie!
     
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  7. Ellegi70
     
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    CITAZIONE (dacolema @ 20/6/2012, 23:31) 
    posso dire che..
    con i tubi capillari affogati nell'intonaco, non verrà applicato nessun isolante (tra solaio e impianto) questo perchè a distanza di 1/2 giorni il solaio si scalda e mi fa da volano termico come negli impianti a pavimento.. 1/2giorni son dovuti a causa della bassa temperatura di esercizio 27°..
    in questo modo a me va bene perchè la casa si sviluppa in 2 piani..

    Per quanto riguarda la barriera ossigeno mi arrendo!Anzi ti chiedo gentilmente di spieghi il concetto da te scritto
    Su questo tipo di impianto viene usato uno scambiatore a piaste, me lo han nominato come "scambiatore meccanico"

    grazie!

    Isolamento
    La presenza dell'isolante sotto il sistema radiante è previsto dalla norma UNI EN 1264, su solai che dividono locali riscaldati la resistenza termica minima deve essere pari a 0,75 mqK/W.

    A prescindere da quello che dice la norma, l'isolante è importante per due motivi: ridurre l'inerzia dell'impianto (come accenni tu) e indirizzare il calore, se ad esempio i locali sovrastanti sono sufficientemente caldi ma devi scaldare quelli sotto inevitabilmente manderai del calore verso l'alto
    sprecandolo e rischiando di surriscaldarli.
    Gli impianti a pavimento hanno più inerzia dovuta al massetto ma comunque sono isolati rispetto al solaio che ha una elevata capacità termica.

    Barriera ossigeno
    Cercherò di spiegarti il concetto in modo semplice anche se il problema è piuttosto complesso.
    L'acqua che viene immessa in un impianto termico ha una certa quantità di ossigeno, una volta esaurita la sua capacità corrosiva si riduce di molto, infatti anche tubi in acciaio nero durano per decine di anni.
    Se però una parte dell'impianto è permeabile all'ossigeno e i tubi in materiale plastico lo sono, l'acqua si "riprende" l'ossigeno e diventa corrosiva come appena immessa.
    Non per niente l'impianto sanitario deve essere protetto (a prescindere dalla salubrità) dalla corrosione perchè è attraversato da acqua sempre ricambiata.
    L'eventuale corrosione è quella che genera i fanghi che possono ostruire l'impianto.
    Per evitare questo problema la norma UNI EN 1264 consiglia di adottare una barriera ossigeno sulle tubazioni in materiale plastico o comunque di adottare sistemi per prevenirlo.
    Che io sappia sui tubi capillari in polipropilene non si riesce a fare la barriera ossigeno e quindi è opportuno separare l'acqua che gira nei tubi radianti (ovviamente essendo in plastica non si corrodono) da quella che circola nel resto dell'impianto.
    Questo si fa appunto con uno scambiatore a piastre in acciaio inox.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Scambiatore_a_piastre

     
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    salve,

    dovendo scegliere il sistema radiante, alcuni posatori mi hanno consigliato di posare un tubo di diametro max. 12 cm a passo 10cm con sopra massetto in anidrite di spessore max 3-3,5 cm (sopra il tubo) senza rete (la formulazione del massetto autolivellante lo consente).
    in tal modo si migliorerebbe decisamente la resa termica.

    secondo voi è tangibile il vantaggio che si otterrebbe con questo sistema rispetto ad un sistema "tradizionale" con massetto addittivato autilivellante da 4,5-5 cm sopra il tubo con rete antiritiro?

    grazie
     
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    Chi ti ha detto di quegli spessori? Le schede tecniche di Bortolo ad esempio, parlano di 3.5 cm...
    Quel tipo di massetto va prima in T ma quanto credi che faccia differenza in un sistema che DEVE stare acceso 24 h su 24?
     
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    grazie per la risposta!

    ...Quindi secondo te non c'è una differenza apprezzabile con 1-1,5 cm di massetto in meno?

    Ho scordato di evidenziare che nel primo sistema il passo è 10, quindi molto più tubo, anche se di diametro ridotto, per permettere una resa migliore.

    perchè dici che deve funzionare 24h su 24? il fatto di avere meno inerzia non dovrebbe consentirmi di gestire l'impianto "come se" fosse un impianto a termosifoni, quindi permettermi di spegnere l'impianto a seconda delle temperature rilevate?
     
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    dipende da come è isolata la casa e se vuoi o puoi avere un sistema a bassa inerzia
     
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    Fringui ha una cassa di testine motorizzate da vendere...leggi il suo lunghissimo post!
     
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  13. jo17771
     
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    In una casa da 20 kw/mq/a (realizzata bene) l'impianto radiante non funzionera mai 24/24h semplicemente perchè la casa è così ben isolata che non disperde e a meno che non fai andare il radiante a temperatura uguale alla T ambiente -1 o -2 gradi.
    Il passo 10 e migliore per il fatto che lo puoi usare per raffrescamento (io direi per eliminare il calore apportato dal sole sul pavimento) e poi perchè se hai massetto a bassa inerzia lo diffondi meglio (il calore o il fresco).
    Con una casa del genere si può iniziare a pensare al tutto aria, ma bisogna studiare molto bene la cosa, a mio parere meglio il radiante.
    Aggiungo una cosa, per quelli che metteranno la Vmc, coibentate tutto e usate sezioni generose e NON credete alle b...e che vi dicono sul fatto della resa!!!!!
    Nella mia casa la spesa maggiore per il riscaldamento è reintegrare quanto perso dalla Vmc......................!
    Ciao
     
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  14. viscale
     
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    Ciao jo17771, come è fatto il pretrattamento dell' aria della vmc autocostruito. Grazie!
     
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    CITAZIONE (viscale @ 26/8/2012, 15:19) 
    Ciao jo17771, come è fatto il pretrattamento dell' aria della vmc autocostruito. Grazie!

    Guardati le foto del cantiere di jo https://cercaenergia.forumcommunity.net/?t=35785448

    Credo che Bergo abbia utilizzato un sistema simile ( 3 tubi mi sembra d.160 pvc arancione, che partono da un pozzetto interrato esposto a sud, a spanne misure 60 x 60 , passano per una ventina di metri interrati ed entrano nel locale tecnico al p.terra ( nel caso di jo entrano nel piano interrato )

    @jo
    cosa intendi coibentare tutto e usate sezioni generose ?

    Edited by irisplus - 26/8/2012, 15:43
     
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81 replies since 27/5/2012, 16:31   3638 views
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