consigli per pompa di calore su ristrutturazione

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  1. lorella80
     
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    Buongiorno a tutti.
    Non sono molto esperta, vorrei dei consigli da persone competenti su questa mia situazione:
    Appartamento di circa 105 metri quadri (utili 92). Ristrutturazione (prima adibito a garage e ripostigli)
    Piano terra di una abitazione a tre piani.
    zona climatica E, gradi giorno 2376.
    Muri esterni da 50 cm (esterno cappotto EPS 10 cm, 30cm muro originale, internamente 2cm sughero + laterizio 8cm), trasmittanza 0.23
    Trasmittanza infissi 1.4
    Riscaldamento a pavimento.
    Volevo puntare su un riscaldamento a pompa di calore aria/acqua (non ho in questo momento allacciamento al metano, ma anche se fattibile, vorrei evitarlo).
    L'idraulico mi aveva proposto una ROTEX HSPUC508 8XV3, un accumulo da 500litri con possibilità di allacciamento a pannelli solari e termostufa.
    Leggevo che le PDC per la zona E non sono il massimo, ma visto la coimbentazione della casa mi dicevano che non ci sono grossi problemi.
    Se avessi già l'allacciamento del metano avrei pensato alla classica caldaia a condensazione, ma dovendo sostenere le spese di allacciamento + buchi da fare in cucina, avrei preferito quel modello PDC ROTEX che tra l'altro mi farebbe anche il raffrescamento estivo (non a pavimento, pensavo solo a un fan-coil).
    Tenendo conto della zona climatica, ma anche della coimbentazione, puo' essere un buon investimento una PDC?
    (piu' avanti pensero' anche ai panneli solari o alla termostufa).
    Grazie per la disponibilità.
     
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  2. dotting
     
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    CITAZIONE (lorella80 @ 23/5/2012, 18:11) 
    L'idraulico mi aveva proposto una ROTEX HSPUC508 8XV3, un accumulo da 500litri con possibilità di allacciamento a pannelli solari e termostufa.

    L'Hybridcube della PDC HPSU compact ha uno scambiatore ausiliario insufficiente a garantire un certo scambio termico con una termostufa che nella tua zona climatica e nella tua casa DEVI mettere fin da subito, se non vuoi svenarti con le bollette.
    Di all'idraulico di realizzare l'impianto installando una PDC BiBloc, non una compact quindi, con un Sanicube SCS 538/16/16.
     
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  3. lorella80
     
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    CITAZIONE (dotting @ 23/5/2012, 18:37) 
    CITAZIONE (lorella80 @ 23/5/2012, 18:11) 
    L'idraulico mi aveva proposto una ROTEX HSPUC508 8XV3, un accumulo da 500litri con possibilità di allacciamento a pannelli solari e termostufa.

    L'Hybridcube della PDC HPSU compact ha uno scambiatore ausiliario insufficiente a garantire un certo scambio termico con una termostufa che nella tua zona climatica e nella tua casa DEVI mettere fin da subito, se non vuoi svenarti con le bollette.
    Di all'idraulico di realizzare l'impianto installando una PDC BiBloc, non una compact quindi, con un Sanicube SCS 538/16/16.

    La compact ha la PDC integrata nell'accumulo, mentre quello che mi consigli tu è fatto di 3 elementi.
    Ma usando la termostufa, quanto è migliore la tua soluzione rispetto alla compact? Nel loro sito dicono che la compact è fatta apposta per altre fonti esterne.


    Edited by lorella80 - 23/5/2012, 21:01
     
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    CITAZIONE (lorella80 @ 23/5/2012, 18:11) 
    zona climatica E, gradi giorno 2376.
    Muri esterni da 50 cm (esterno cappotto EPS 10 cm, 30cm muro originale, internamente 2cm sughero + laterizio 8cm), trasmittanza 0.23

    non mi è chiara la stratigrafia, già con 30+10 dovresti avere u.25 con r 4 circa.
    con l'ulteriore cappotto interno dovresti avere u.20 e con r5 circa.
    Con 105 metri da riscaldare punterei su una caldaia a biomassa...
    avendo la detrazione del 55% ci sta la pdc ma con il fv ( e il 5 conto energia non è il massimo)
     
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  5. lorella80
     
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    CITAZIONE (nhrialto @ 23/5/2012, 20:35) 
    CITAZIONE (lorella80 @ 23/5/2012, 18:11) 
    zona climatica E, gradi giorno 2376.
    Muri esterni da 50 cm (esterno cappotto EPS 10 cm, 30cm muro originale, internamente 2cm sughero + laterizio 8cm), trasmittanza 0.23

    non mi è chiara la stratigrafia, già con 30+10 dovresti avere u.25 con r 4 circa.
    con l'ulteriore cappotto interno dovresti avere u.20 e con r5 circa.
    Con 105 metri da riscaldare punterei su una caldaia a biomassa...
    avendo la detrazione del 55% ci sta la pdc ma con il fv ( e il 5 conto energia non è il massimo)

    purtroppo non ho il 55% (il piano non era abitato prima), per la biomassa non so, non ho molto spazio.
    per la trasmittanza, tieni conto che il muro originale era in mattoni di cemento.
     
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    ah allora quadra!
    Al tuo posto punterei sulla caldaia a pellets, ma aspetta i + esperti.
     
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  7. dotting
     
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    In effetti con quella casa e in quella zona climatica una termostufa a pellets potrebbe essere la soluzione ottimale, con un costo decisamente più basso.
    Rimarrebbe fuori il discorso del raffrescamento estivo.
    Ma di certo avere un sistema di emissione con pannelli radianti e mettere un ventilconvettore, pur sempre alimentato dalla PDC aria/acqua, non è una soluzione corretta.
    A quel punto semplice splittino aria/aria e via.
    L'impianto radiante a pavimento può essere usato per il raffrescamento se non si pretende di ospitare pinguini in casa, anche in assenza dei costosi deumidificatori adiabatici, magari mettendo solo dei deumidificatori a gas R134.
    Una termostufa a pellets occupa lo stesso spazio della "termostufa" di cui parlavi
    Per chiudere l'impianto metti un boiler mistotermo con scambiatore alimentato dalla termostufa a pellets in parallelo o meglio in serie all'impianto, la mandata prima passa nel boiler e poi, un poco più fredda, nell'impianto radiante.

    Lo scambiatore secondario dell'Hybridcube della compact fornisce 280 W/K da sorgente ausiliaria.
    Nelle stesse condizioni (deltaT) lo scambiatore del Sanicube ne fornisce 1100!!!!!!
     
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  8. lorella80
     
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    CITAZIONE (dotting @ 24/5/2012, 06:53) 
    In effetti con quella casa e in quella zona climatica una termostufa a pellets potrebbe essere la soluzione ottimale, con un costo decisamente più basso.
    Rimarrebbe fuori il discorso del raffrescamento estivo.
    Ma di certo avere un sistema di emissione con pannelli radianti e mettere un ventilconvettore, pur sempre alimentato dalla PDC aria/acqua, non è una soluzione corretta.
    A quel punto semplice splittino aria/aria e via.
    L'impianto radiante a pavimento può essere usato per il raffrescamento se non si pretende di ospitare pinguini in casa, anche in assenza dei costosi deumidificatori adiabatici, magari mettendo solo dei deumidificatori a gas R134.
    Una termostufa a pellets occupa lo stesso spazio della "termostufa" di cui parlavi
    Per chiudere l'impianto metti un boiler mistotermo con scambiatore alimentato dalla termostufa a pellets in parallelo o meglio in serie all'impianto, la mandata prima passa nel boiler e poi, un poco più fredda, nell'impianto radiante.

    Lo scambiatore secondario dell'Hybridcube della compact fornisce 280 W/K da sorgente ausiliaria.
    Nelle stesse condizioni (deltaT) lo scambiatore del Sanicube ne fornisce 1100!!!!!!

    Per riassumere mi consigli riscaldamento a pavimento, accumulo sanicube SCS 538/16/16, alimentato da termostufa a pallet, e per il raffrescamento un normale clima a aria.
    in questo modo elimino la pompa di calore.
    tutto corretto?
    altra domanda... l'accumulo serve sia per ACS che per il riscaldamento?

    Edited by lorella80 - 24/5/2012, 13:44
     
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    CITAZIONE (dotting @ 24/5/2012, 06:53) 
    Lo scambiatore secondario dell'Hybridcube della compact fornisce 280 W/K da sorgente ausiliaria.

    a cosa serve così dimensionato ?
     
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  10. dotting
     
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    Secondo le loro intenzioni ribadite anche dall'idraulico per una sorgente ausiliaria!!!!

    Ho scritto: Per chiudere l'impianto metti un boiler mistotermo con scambiatore alimentato dalla termostufa a pellets in parallelo o meglio in serie all'impianto, la mandata prima passa nel boiler e poi, un poco più fredda, nell'impianto radiante.

    Tradotto significa uno scaldabagno elettrico da 80 litri con scambiatore interno tipo questo:
    in cui fai passare l'acqua calda prodotta dalla termostufa, che poi prosegue per alimentare i pannelli radianti.
    In estate e mezze stagioni vai di resistenza elettrica per la sola ACS.
     
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    una sorgente ausiliare poco potente ...
     
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  12. dotting
     
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    In pratica ci fai la birra!!!!
     
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  13. lorella80
     
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    vorrei capire una cosa, se lo scambiatore secondario l'accumo sanicube SCS 538/16/16 è molto più performante di quello dell'Hybridcube della compact, cosa ha la compact in +?
    voglio dire, dimensionalmente sembrano simili, se una ha qualcosa in +, avrà anche qualcosa in - rispetto all'altra, ad esempio la sanicube ha uno scambiatore secondario migliore ma magari il primario è peggiore o funziona meno bene con i pannelli solari...
    vorrei capire la differenza, visto che la mia intenzione sarebbe quella di usare la termostufa ma valutare successivamente i pannelli solari.
     
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    la compattezza ... infatti si chiama compact ... occupa meno spazio.
     
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  15. dotting
     
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    Vai nel sito Rotex e scarica il listino in cui trovi le caratteristiche tecniche del Sanicube e dell'Hybridcube.
    In sintesi il solare termico è uguale per i due serbatoi; mentre l'Hybridcube è ottimizzato sullo scambiatore primario per l'uso con PDC e infatti la sua sigla è del tipo 544/19/0.
    Quindi il primario la prima cifra dopo 5xx riporta 19 nel caso dell'Hybridcube e 16 nel caso del Sanicube, nel primo caso la superficie di scambio è 6 mq., nel secondo è 5 mq.
    Il secondario, quello dedicato al generatore ausiliario, nel primo caso Hybridcube è pari a 0,6 mq. nel secondo, il Sanicube, è pari a 2.1 mq.

    Una precisazione scordati di poter fare integrazione al riscaldamento con i pannelli solari e in pratica anche all'ACS nel periodo di riscaldamento.
    Questo qualunque cosa ti dicano al contrario.
    Anzi se lo afferma, cambia installatore.
     
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