riscaldamento pavimento con rivestimento "scoppiato" e PdC ghiacciata

CHI PAGA??

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    ragazzi, di pavimenti in parquet imbarcati a causa del riscaldamento a pavimento è piena l'Italia, e la colpa è di idraulici, termotecnici e pavimentisti che pur di vendere dicono il falso.

    allo stesso modo dalle mie parti capita spesso che idraulici chiamati perchè la pdc non scalda si ritrovino con mazzetta e scalpello a togliere il ghiaccio dall'unità esterna.

    horse for courses dicono gli inglesi.
     
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  2. Bio-Hazard
     
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    CITAZIONE (dotting @ 28/2/2012, 12:34) 
    CITAZIONE (Bio-Hazard @ 28/2/2012, 11:17) 
    Il parquet invece ha una valenza estetica, una messa a regime un po' più lenta e una resa leggermente minore possono essere un costo più che accettabile in cambio del rivestimento che più mi aggrada. Fermo restando comunque che con i parametri attuali di isolamento se l'impianto a pavimento e la posa del legno è fatta come si deve, tutti questi problemi non esistono....

    Quì non si sta parlando di estetica ma di tecnica e la resa, basta leggere nel file immagine che ho postato non è leggermente minore, ma inferiore di circa il 20%.

    Dire che l'impianto a pavimento rende meno con il parquet è come dire che l'acqua bagna. E' ovvio, ma questo non vuol dire che col parquet non ci si riesca a scaldare, o che ci siano problemi di sorta. Questo ovviamente se impianto e parquet sono realizzati e posati come si deve. Perchè se faccio un'impianto del cavolo e poso il parquet sul massetto umido o senza giunti poi è chiaro che ho le rogne, ma mica è colpa del sistema, è colpa di chi non sa lavorare.


    CITAZIONE (margiop @ 28/2/2012, 13:21) 
    ragazzi, di pavimenti in parquet imbarcati a causa del riscaldamento a pavimento è piena l'Italia, e la colpa è di idraulici, termotecnici e pavimentisti che pur di vendere dicono il falso.

    Ma scommetto che non ne hai visto neanche uno. Il resto della frase si commenta da se.....

    Edited by Bio-Hazard - 28/2/2012, 20:05
     
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  3. policeaida
     
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    CITAZIONE (Bio-Hazard @ 28/2/2012, 12:04) 
    La domanda di fondo è....che bisogno reale c'è di impostare diverse temperature in una casa? Ha senso? Riesco realmente ad ottenere un controllo preciso considerando che di norma nelle tramezze da stanza a stanza non c'è isolamento?

    Sul lato pratico, una volta messo in funzione, regoli le temperature che vuoi (tipicamente: zona giorno 20/21°, notte 17/18°) agendo sulla portata dei circuiti. Chiaro che è un tipo di regolazione che fai una volta e poi non fai più.....ma associata ad un controllo climatico e al funzionamento non-stop del circolatore del riscaldamento ti garantisce consumi bassi e teperatura ambiente senza oscillazioni.

    se ho uno studio nel piano notte o il bambino che fa i compiti in camera come si fa?
     
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  4. Bio-Hazard
     
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    CITAZIONE (policeaida @ 28/2/2012, 19:20) 
    se ho uno studio nel piano notte o il bambino che fa i compiti in camera come si fa?

    Devi partire dal presupposto che non puoi alzare o abbassare la temperatura a tuo piacimento, quindi se il pupo studia in camera a 22° gradi, poi alla stessa temperatura dovrà anche riuscire a dormirci. Questo tipo di impianto non è flessibile sotto questo punto di vista, una volta impostate le temperature regolando le portate dei circuiti, quelle devono rimanere, se non vuoi dare i numeri. Quella di dividere stanza per stanza con elettrovalvole o testine elettriche è una fesseria, ma siccome è dura mettere in testa alla gente il corretto modo di utilizzo dei sistemi radianti, noi idraulici ad un certo punto per sfinimento ci arrendiamo e continuaiamo a perpetrare lo scempio. Anche perchè tutto sommato, su una testina ci guadagnamo 10 euro, e ce ne va una ogni 100 mq.....buttali via :wink_smilie.gif:
     
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  5. jo17771
     
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    Si potrebbe aggiungere anche che nella maggiore parte dei casi il legno non si usa nei bagni e nelle cucine, più facile è l'uso del legno nel soggiorno e nelle camere.
    Considerando questo, in una casa ben isolata, se si tengono i 20/21 gradi in zona giorno è molto facile avere 18 gradi nelle camere a riscaldamento spento.
    Io personalmente non metterei mai il legno in soggiorno, non è un materiale "vivibile".
    Detto questo in casa mia al piano superiore 70 mq sono in legno su radiante con passo 10, le temperature di mandata nella situazione più critica è stata di 26,7 gradi (ma il radiante girava 1 ora su 4, non vi preoccupate ho sistemato il problema :ranting2.gif: ).
    Di questi 70 solo 40 giravano gli altri 30 (camera) non si sono mai accesi, le differenze tra i 2 parquet dopo un anno?
    Nessuna, niente fessure ne scollamenti niente di niente.
    Unica grande differenza tra piastrelle e parquet:
    mandata acqua a 26 gradi:
    - piastrelle 25,1 gradi accensione 1 ora ogni 6
    - parquet 23,3 gradi accensione 1 ora ogni 4
    e il piano superiore non è ancora separato dal piano terra quindi è scaldato in parte anche dal calore sottostante.
    Quindi si può fare ma rende decisamente meno forse anche il 25% in meno......
    Io personalmente la prossima volta prendo delle belle piastrelle simil legno e piastrello tutto!!!!!

     
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    eh eh, bioharzard, la lingua batte dove il dente duole :D

    ne ho visti un paio di persona, molti altri invece da book fotografico di mio fratello architetto.

    invece di dare fiato alle polemiche resta sull'oggettivo, il legno specie se massiccio non è adatto a veicolare calore, in montagna lo hanno sempre usato per isolare.




     
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  7. Bio-Hazard
     
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    CITAZIONE (margiop @ 28/2/2012, 20:39) 
    eh eh, bioharzard, la lingua batte dove il dente duole :D

    ne ho visti un paio di persona, molti altri invece da book fotografico di mio fratello architetto.

    invece di dare fiato alle polemiche resta sull'oggettivo, il legno specie se massiccio non è adatto a veicolare calore, in montagna lo hanno sempre usato per isolare.

    Bene, e alla fine la causa qual'era? Errori di installazione oppure si sono imbarcati perchè fisica vuole che pavimenti radianti e parquet si imbarchino sempre? Se la tua risposta è la numero 2, perchè a casa mia e in tutti gli impianti che ho realizzato in vita mia non ho mai avuto problemi? Sono miracolato?

    Sul discorso del legno come isolante, cerchiamo di essere più specifici e meno qualunquisti. I parquet prodotti oggi non sono gli stessi di 20 anni fa, i produttori si sono adeguati, e anche se ci sono essenze e dimensioni più consigliabili di altre, il grosso della produzione non da alcun problema. Aggiungi poi che anche l'isolamento delle abitazioni è enormemente aumentato, ergo, per quanto un legno isoli di watt al mq ne hai finchè vuoi per scaldare.
     
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    Io mi riferisco a legno massiccio, non al prefinito. Pure con quest'ultimo ho visto a casa di amici un pavimento leggermente imbarcato. Il problema e' che il legno lavora.
     
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  9. Bio-Hazard
     
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    Il legno massiccio, che oramai non ha più mercato, per essere applicato con sistemi radianti viene essiccato un po' di più (cosi almeno mi assicura il titolare di una dei maggiori parquettifici d'europa). Bisogna poi utilizzare anche colle adatte, e fare i tagli. Personalmente l'unico pavimento imbarcato è quello in camera da mia sorella, che pensa un po', non ha il riscaldamento a pavimento. Ma in compenso è stato montato da un dilettante del settore...(cioè io). Ergo, i problemi seguono sempre imperizia o ignoranza/scarsa esperienza. Nessuno se li va a cercare apposta per vendere di più.
     
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  10. ax17
     
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    In quella tabella dei migliori materiali per l 'impianto radiante come si colloca la graniglia di marmo o proprio il marmo??
     
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  11. policeaida
     
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    CITAZIONE (Bio-Hazard @ 28/2/2012, 20:02) 
    Devi partire dal presupposto che non puoi alzare o abbassare la temperatura a tuo piacimento... Questo tipo di impianto non è flessibile sotto questo punto di vista, una volta impostate le temperature regolando le portate dei circuiti, quelle devono rimanere, se non vuoi dare i numeri. Quella di dividere stanza per stanza con elettrovalvole o testine elettriche è una fesseria...

    se ho uno studio nel piano notte come si fa?

    L'incremento di consumi del 20-25% citato è dato dai consumi della caldaia per superare quella differenza di 1-1,5° rispetto alla ceramica? cosa accade il pratica?
     
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  12. dotting
     
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    Marmo e graniglia sono materiali "morti" che si comportano come la ceramica.

    L'incremento dei consumi è legato sì alla differenza di temperatura, ma si traduce in una diminuzione della potenza sviluppata da un metro quadro di superficie radiante in legno rispetto ad una superficie in ceramica.
    Un determinato involucro edilizio richiede in condizioni di progetto una determinata potenza a metro quadro.
    A parità di passo con il legno dovremmo far lavorare il generatore con acqua in mandata a 30°C, con la ceramica a 28°.
    Numeri di fantasia in modo assoluto, ma reali in termini relativi, differenza di circa 2°C.

    Qualche vecchio frequentatore del forum si ricorderà di una mia affermazione.
    In una casa nella stessa stanza servita dalla stessa chiocciola, vi era una parte con un pavimento in ceramica ed un'altra con parquet.
    Bene a distanza di decine e decine di giorni dall'attivazione dell'impianto radiante, sempre ON, la temperatura superficiale del pavimento misurata con un pirometro ottico di precisione, non vi dico il costo!!!, risultava differente di circa 3°C.

    Ricapitolando e d'ora in poi gradirei interventi solo riguardo i punti sottoindicati relativamente al parquet:
    1.- un pavimento radiante in parquet ha una potenza radiante a parità di passo e di temperatura di mandata inferiore di circa il 20% rispetto a uno in ceramica poco spessa;
    2.- a prescindere dalla presenza di radiante o meno un pavimento in parquet prima di essere posato deve essere lasciato nell'ambiente per almeno due settimane;
    3.- l'umidità del massetto non deve superare il 50%, nelle giornate di pioggia i bravi posatori non vengono in cantiere;
    4.- a prescindere dalla presenza di radiante o meno un pavimento in parquet è "vivo" e ha necessità di spazi di dilatazione, non scendete al di sotto di un millimetro per metro di fuga e due millimetri nel caso di pavimento radiante per lato;
    5.- oltre i 6 metri di fuga ci va un giunto di dilatazione.
     
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  13. Bio-Hazard
     
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    CITAZIONE (policeaida @ 29/2/2012, 02:21) 
    L'incremento di consumi del 20-25% citato è dato dai consumi della caldaia per superare quella differenza di 1-1,5° rispetto alla ceramica? cosa accade il pratica?

    Incremento dei consumi del 20-25%? Ma dove l'hai sentito? Si parla di resa, un parquet rende, cioè scambia calore, il 20% in meno di una ceramica, ma il calore che non viene scambiato non va mica fuori dalla finestra, ritorna in caldaia.
     
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  14. dotting
     
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    Nel caso di una PDC il COP dipende esclusivamente dal valore della temperatura di mandata, per cui anche solo i due gradi di differenza corrispondono a un peggioramento del COP anche del 10%.
     
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  15. policeaida
     
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    CITAZIONE (Bio-Hazard @ 29/2/2012, 07:54) 
    Incremento dei consumi del 20-25%? Ma dove l'hai sentito? Si parla di resa, un parquet rende, cioè scambia calore, il 20% in meno di una ceramica, ma il calore che non viene scambiato non va mica fuori dalla finestra, ritorna in caldaia.

    Mi sembrava di aver capito questo da qui:

    CITAZIONE (dotting @ 27/2/2012, 07:21)
    Il legno irradia meno di altri rivestimenti:
    Quindi è il materiale meno indicato per i pavimenti radianti, anche perchè la potenza del generatore va aumentata del 20-25% e allora che risparmio c'è a mettere un radiante a pavimento!!!!

    Se il parquet rende meno, per arrivare ad una certa T ambiente la caldaia dovrà lavorare di + o sbaglio?
    Dotting ha parlato del COP di una PDC, può essere lo stesso per una caldaia a pellets con puffet?

    ps: non meravigliatevi se scrivo str...... son qui per imparare, non sono provocazioni, grazie delle risposte
     
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63 replies since 26/2/2012, 14:17   5549 views
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