Parete confinante con casa riscaldata

perchè nella certificazione è = a parete esterna?

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    Ciao a tutti, il mio termotecnico nel farmi una relazione per riqualificazione energetica secondo UNI TS 11300 ha rilevato un fabbisogno dell'involucro di 56kwh/mqanno. La casa è una bifamiliare a forma cubica che è stata coibentata in toto. Ora il muro di divisione tra le due proprietà (doppia fila di mattoni pieni) è stato valutato come se dall'altra parte vi fosse l'esterno (o locale non riscaldato - non ricordo bene) e di conseguenza il fabbisogno dell'involucro a mio avviso è sfalsato (in peggio rispetto al reale) in quanto la casa del mio vicino è riscaldata. Tutte le certificazioni fanno così? Non mi sembra motlo corretto.
     
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  2. IDM
     
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    infatti non è corretto!
    ..ma che valore ha messo di trasmittanza per quella parete? come se avesse il cappotto tipo le altre tre o addirittura senza cappotto?
     
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    vabbè ma la condizione peggiore fa si che se non scaldano nell'altra casa il calcolo sarà molto vicino alla realtà e se scaldano i consumi saranno inferiori....c'è un tipo di dato variabile da poter inserire?
    Tanto non è che se sulla certificazione c'è scritto 10 kw significa che l'involucro si comporterà di conseguenza...ho sempre pensato che prendere in considerazione i casi peggiorativi sia sempre stato meglio...
     
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    Non conosco i dettagli, ho un riepilogo che è stato utilizzato per richiedere il 55% di detrazione e la richiesta del premio per il conto energia. Siccome mi aspettavo un risultato migliore, gli ho chiesto come ha valutato tale parete e mi ha risposto: "la norma prevede con locale non riscaldato" ma non so se coibentato o meno (glielo chiederò).
    Amico non è solo questione di consumi ma di dimensionamento della pdc che dovrò installare e Il fatto che tale parete copre una superficie di cira 70mq e siamo a 56kwmqanno e quindi non in B ma in C il valore della casa cambia se per caso per errato calcolo fossimo in B...
    Poi sai, dopo tanti sforzi, e non riuscire ad essere almeno in B da un certo fastidio...


    E poi i calcoli si dovrebbero fare in condizioni "normali" altrimenti facciamo i calcoli come se fossimo in zona climatica 'F' anziche 'E' e così prevediamo giornate fredde come queste che invece sono eccezionali...
     
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  5. russo70
     
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    Ma la parete confinante con locale riscaldato non deve essere conteggiata fra le disperdenti. Non e' vero???
     
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    Paolo...la parete é isolata? non credo....il valore della casa cambia? probabile...ma permetterai che questo nella realtá dipende se i vicini tengono 40 gradi o finestre sempre aperte e quindi anche sotto 0.... siccome è una variabile non calcolabile la cosa.migliore era lavorare anche su quella parete...internamente....coreggendo la condizione peggiore....le taglie delle pdc non sono infinite ed i costi sono poco differenti tra taglie vicine, per quanto grande la superficie disperdente sia grande di certo non diventerá superficie attiva che scalda....non cambierá di certo poco dunque....visto che oltre una certa misura anche l intercapedine con aria non abbia nessuna capacitá isolante e vista l assenza di isolante nella strtigrafia credo che comunque valutare la parete come esterna e senza coibente non.sia tanto errata...inutile usare il dato per andare precisi con la pdc....se i vicini vanno via e lasciano aperto e la.parete si ghiaccia alla pdc del calcolo non gliene può fregar de meno....
     
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  7. dotting
     
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    CITAZIONE (paolomak @ 5/2/2012, 12:43) 
    "la norma prevede con locale non riscaldato"

    Purtroppo la norma è quella.
    Chiaramente è una norma a membro di segugio, ma è così.
    Personalmente vivo in una villetta a schiera in mezzo ad altre due e ho 120 mq. di superficie confinante rispettivamente a destra e sinistra, quindi 240 mq. in totale.
    Applicando la norma sarei in classe D, mentre se non considero 240 mq. come superficie disperdente sono in classe A, è un rettangolo di 6x12.
    Ecco perchè mi basta la PDC da 400 watt elettrici, integrata per 4 ore al giorno da un'altra da 700 watt e una stufa a pellets da 2 kW.
    Il freddo è arrivato anche da noi in Sardegna, niente a paragone con il Continente, ma quà è un evento abbastanza raro, prima stufa e PDC ausiliaria le attivavo per due ore.
     
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    Quindi Dotting la tua casa consuma come una A... e io dovrei rifare i ricalcoli sulla mia per rivedere questi 70 mq...
    Per locale non riscaldato si considera avente 10° o cosa?


     
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  9. dotting
     
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    CITAZIONE (dotting @ 5/2/2012, 20:01) 
    CITAZIONE (paolomak @ 5/2/2012, 12:43) 
    "la norma prevede con locale non riscaldato"

    Purtroppo la norma è quella.
    Chiaramente è una norma a membro di segugio, ma è così.
    Personalmente vivo in una villetta a schiera in mezzo ad altre due e ho 120 mq. di superficie confinante rispettivamente a destra e sinistra, quindi 240 mq. in totale.
    Applicando la norma sarei in classe D, mentre se non considero 240 mq. come superficie disperdente sono in classe A, è un rettangolo di 6x12.
    Ecco perchè mi basta la PDC da 400 watt elettrici, integrata per 4 ore al giorno da un'altra da 700 watt e una stufa a pellets da 2 kW.
    Il freddo è arrivato anche da noi in Sardegna, niente a paragone con il Continente, ma quà è un evento abbastanza raro, prima stufa e PDC ausiliaria le attivavo per due ore.

    Però membro di segugio o no è la norma di riferimento, prendere in considerazione nel calcolo pareti "calde" sarebbe un taroccamento che magari rispecchia pure la realtà del momento, ma non assoluta....se paolo la mette anche sul valore aquisito dall'immobile se passa di classe io credo che non possa fare niente...
    Un bravo termotecnico può comunque prendere in considerazione le condizioni reali per dimensionare correttamente il generatore, sbaglio?
     
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  11. dotting
     
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    Infatti per la classe energetica non si può far niente, ma per il generatore sì.
     
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10 replies since 4/2/2012, 18:27   623 views
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