Esperienza isolamento casa abitata del 1995

+ predisposizione impianti per il futuro

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    Mi sono deciso a raccontare la mia esperienza in quanto nel forum sono presenti molte più esperienze su case nuove che su case esistenti ed abitate. Sicuramente gli interventi sono più difficili e con risultati non sempre prevedibili o ottimali.
    Il mio intervento sarà a puntate in quanto non ho molto tempo da dedicare, ma spero che possa essere d'aiuto a chi avesse problemi similari.

    Nel 2008 è nata l'esisgenza di ridipingere gli esterni (pitture ai silicati non hanno una grande durata) e con l'occasione (spinto anche dal premio del c/energia e 55% di detrazione) ho pensato di coibentare la casa e rivedere delle parti che non mi sono mai piaciute.

    Problemi tipici di queste case sono i ponti termici dovuti a terrazzini o sbalzi (sporgenze dei solai) in calcestruzzo. Eliminarli non sempre è possibile, ridurli si.

    Vi presento la mia casa ante modifiche (tratto dalla relazione del termotecnico):
    "Trattasi di unità residenziale parte di fabbricato bifamiliare, sviluppato su 3 piani fuori terra risalente al 1994 e avente le seguenti caratteristiche:
    1: muratura esterna in mattoni forati 25 cm con intonaco interno tradizionale e termointonaco esterno da 3 cm
    2: pavimento su suolo costituito da 15 cm dli cls tradizionale e 15 cm di cls addizionato con isolante sintetico in sfere
    3: tetto a falde di tipo ventilato in legno: il pacchetto è costituito da travi in abete 22cm, tavoltato abete 2cm polistirene 4cm, lama d'aria, tavolato abete e copertura in coppi:
    4: serramenti vetrati con vetrocamera 5+5/9/3+3
    5: metratura complessiva 136mq
    6: rapporto s/v 0,47


    Secondo UNI TS 11300 fabbisogno involucro = 118,08 kwh/mq
    Dopo gli interventi il valore sarà 56,18 kwh/mq (in realtà è minore in quanto non sono stati considerati gli isolamenti fatti internamente).

    Nell'intervento sarà inserita la predisposizione dei canali esterni per la VMC, tubi per irrigazione dei terrazzini, canaline elettriche per tende esterne.

    Per il cappotto ho scelto lana di roccia da 12 cm per l'inerzia termica e l'insonorizzazione, per il tetto lana di pecora e legno di pino cembro (cirmolo). Per l'isolamento esterno ho scelto i prodotti di una azienda che offre pacchetto completo assicurato con polizza per 10 anni (e squadre addestrate). Per le pareti interne pavatherm e tavole in abete da 2,5 cm.

    Per il momento mi fermo qui.
     
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    Continuiamo.
    Situazione ante lavori

    foto01at

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    I problemi più grossi sono stati relativi ai terrazzini e relative ringhiere:

    I primi per il ponte termico, le seconde (orrende) per mancanza di spazio per aprire i balconi
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    La soluzione che ho trovato è stata quella di demolire le soglie esistenti e parte del terrazzino fino a raggiungere i ferri
    foto04t

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    posare una soglia autoportante in marmo da 5 cm a forma di elisse incollata con colla a bassa trasmittanza e con guaina isolante a ridosso del fabbricato
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    La parte sottostante l'ho foderata con eps resinato fatto su disegno e incollato
    foto08e

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    Dalle immagini si notano anche i supporti ove andranno ancorate le ringhiere e le tende esterne. Non potendo utilizzare i sistemi fischer in quanto non ancora accettati dall'azienda del cappotto e non volendo utilizzare i loro supporti per motivi di costo, abbiamo utilizzato delle staffe ancorate al termointonaco, rivestire di lana di roccia e ricoperte nella parte esterna con compensato marino

    Nel retro della casa abbiamo installato i canali per collegare il garage al primo piano per la vmc
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    e isolato il cornicione (che funge da grondaia che è stata di conseguenza modificata)
    foto10ed

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    In questa foto gli sbalzi delle soglie delle finestre in marmo:
    foto07z

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    Visione laterale:
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    e risultato finale
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    foto12t

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    foto13ay

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    foto14f

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    Tetto del garage isolato e ventilato e camini per vmc. I canali di collegamento al primo piano sono stati ricoperti con il cappotto

    Abbiamo aggiunto una prolunga alle imbotti con zanzariera incorporata. La prolunga arriva a coprire fino al termointonaco
    foto19a

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    La mansarda è stata coibentata con 12 cm di lana di pecora tagliata su misura in rotoli
    foto15rl

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    e ricoperta da tavole in cirmolo (ben 440 pezzetti) senza protezioni per vapore
    foto16k

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    Altre foto dell'isolamento interno
    foto17s

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    Udine

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    complimenti e grazie per il "documento"! Cosa sono i tubi per irrigazione dei terrazzini?
    mi sembra ben fatto il lavoro sull'"imbotto" delle finestre. Come hai fissato le tavole in cirmolo?

    Io nel 2007 ho fatto il cappotto e isolamento esterno al tetto sulla mia casa, purtroppo con poca
    esperienza, quindi ho fatto solo 8 cm di cappotto e 7 cm + ventilazione sul tetto, oggi farei
    qualcosa in più e romperei di più le scatole sui dettagli...
     
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    Grazie,
    nelle foto iniziali noti che vi sono delle tracce coperte ne termointonaco. Ho annegato delle tubazioni che mi portano l'acqua d'irrigazione del giardino direttamente sui terrazzini in modo da dare acqua ai geranei anche in mia assenza (siamo dei patiti per i balconi fioriti, infatti la ringhiera ha i portavasi incorporati)
    Per le tavole ho messo dei listelli da 1,5 cm a 12 cm dal tetto, su questi ho grafettato la lana e inchiodato il cirmolo. Poi silicono e metto una cornicetta (non presente nella foto della mansarda, ma nelle altre si)
     
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  5. gazzivan
     
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    Stube, balconi fioriti, cirmolo .... non è che piace la montagna :D ???

    Volevo chiedere se potevi darmi un'idea sui costi del tavolato di cirmolo e su dove trovarlo in zona treviso.

    Grazie
     
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    Come lo hai capito che adoriamo i monti?...
    Il cirmolo l'ho trovato in una segheria di Villabassa (Pusteria). Da noi non si trova. Ho speso 1200 euro per 55 mq spessore 2,5cm.
    Il bello è che sono andato a prenderlo in macchina (Zafira): 450 kg. Arrivato in segheria scopro che le tavole erano ancora da 4 metri in quanto loro non avevano avuto il tempo di tagliarle. Morale: mi hanno dato una circolare e ho dovuto tagliarmele da solo alla faccia delle norme di sicurezza. A parte questo il legno è fantastico, con il calore della casa emette profumo ed è un odore che dura decenni. Gli studi hanno dimostrato che il cirmolo migliora la circolazione sanguigna e stabilizza i battiti del cuore per cui è consigliato nelle camere da letto.
    Siccome ho l'hobby della falegnameria sono alla ricerca di tavole per mobilio (sempre in altoadige).
    In fiera a Bolzano c'era uno stand di uno che vendeva tavole per pavimenti da esterno in cirmolo invecchiato a 33€ mq da 3cm: è più resistente del larice...
     
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  7. gazzivan
     
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    CITAZIONE (paolomak @ 2/2/2012, 10:27) 
    A parte questo il legno è fantastico, con il calore della casa emette profumo ed è un odore che dura decenni. Gli studi hanno dimostrato che il cirmolo migliora la circolazione sanguigna e stabilizza i battiti del cuore per cui è consigliato nelle camere da letto.
    Siccome ho l'hobby della falegnameria sono alla ricerca di tavole per mobilio (sempre in altoadige).
    In fiera a Bolzano c'era uno stand di uno che vendeva tavole per pavimenti da esterno in cirmolo invecchiato a 33€ mq da 3cm: è più resistente del larice...

    Conosco bene il cirmolo, è un legno che mi piace molo soprattutto per il suo profumo.
    Anche la grappa non è male :D
    Però dalle nostre parti è decisamente difficile da trovare, in altoadige viene usato molto nelle perlinature proprio per il suo profumo persistente ...
    Impagabile una casa che sà di bosco...
     
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  8. Pier72Mars
     
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    Ciao Paolo e complimenti per il lavoro.

    Una domanda: le soglie che hai messe sul balcone a occhio sono molto pesanti, sono stati fatti calcoli dallo strutturista per queste modifiche?
     
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    Diciamo che tutto l'ho progettato io con la collaborazione di un architetto per la parte burocratica.

    Adesso ti faccio ridere.
    La risposta alla tua domanda: assolutamente no. L'impresa edile considerato il materiale asportato e lo spessore della soletta ha detto che non c'erano problemi. Però dei tre terrazzini, 1 aveva i ferri saldati (ho trovato delle foto del costruttore) per cui è stata fatta una prova: 4 uomini sulla soletta (280 kg) una mazzata con mazza e analisi (ad orecchio) della vibrazione ottenuta: risultato "tiene alla perfezione" :blink:. Comunque sono terrazzini poco sfruttati: sono d'estetica.

    Il problema priuncipale è stato scegliere lo spessore del marmo che tenesse lo sbalzo senza rompersi: 4 cm erano sufficienti, ma abbiamo scelto 5cm
     
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  10. Pier72Mars
     
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    Ti chiedo questo perchè a L'Aquila sono state fatte le peggio pecionate, finestre che spuntavano in fase di ristrutturazione su muri in pietra, tetti in cemento senza un minimo di calcolo strutturale, risultato: alla prima botta seria di terremoto sono venuti già come gommapiuma.

    Per me è prioritario un'analisi strutturale e anche del terreno, che sia ristrutturazione e nuova casa, e poi l'analisi di un termotecnico.
    Le nuove tecnologie permettono anche l'inserimento di isolatori sismici nelle fondazioni qualora servissero.

    Comunque visivamente hai fatto un lavoro eccellente e ti rinnovo i complimenti
     
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    Hai ragione ma tieni presente che la soglia in marmo pesa meno di 150 kg (da qui la prova dei 4 uomini) e una soletta così tiene assolutamente questo peso

    La nostra fortuna è che Treviso (e soprattutto la nostra zona) si appoggia su terreni palustri o di risorgiva e i terremoti (fino ad oggi) vengono smorzati da questo cuscinetto naturale (anche con il terremoto del friuli non abbiamo avuto conseguenze)

    Se dovesse cedere il terrazzino coi ferri saldati, cadrebbe per 10cm in quanto è a livello terreno

    Dimenticavo: grazie per i complimenti, anche se non sono riuscito a fare di meglio
     
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  12. Pier72Mars
     
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    Le nuove normative impongono lo studio della microzonazione sismica, almeno parte dei comuni hanno recepito la direttiva nazionale.
    Da qui si possono eseguire, previo studio geologico, alla'nalisi strutturale e relative verifiche.
    Non è il tuo caso, però io metterei sempr ein prima posizione l'analisi del terreno e relativa strutturale e poi quella termotecinca.
    La sicurezza in primis.
     
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    Buono a sapersi, ma di quando sono queste normative? Il professionista a cui mi ero rivolto nel 2008 per la parte burocratica avrebbe dovuto conoscerle (una persona veramente pignola e capace). E come vengono fatte queste analisi del terreno?
    Un mio vicino ha appena finito di costruire una casa nuova e non mi ha mai parlato di queste analisi (ha trovato acqua a -2,5 metri) e come mestiere fa il costruttore.
    L'unica cosa che conosco (in quanto me l'hanno venduta così) è che la struttura del tetto con le travi disposte in senso orrizzontale anzichè dal colmo è più sicura in caso di terremoto, il resto non lo so
     
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    ...le mie infatti sono orizzontali...arcarecci. Montati in luce tra timpani e correnti...in cls...e tra correnti...così annego il cls che comunque è gettato dentro Styrholz, nello spessore del coibente. Idem per la trave di colmo...sempre in cls...
     
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    A Pier, dimenticavo, il peso della ringhiera originale era superiore al peso della nuova (che ora è ancorata al muro e non poggia), per cui il peso complessivo a nuovo non era molto superiore a quello precedente (per togliere la ringhiera ci sono voluti 2 omini)
     
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