COP decrescente all'aumento della temperatura esterna

Qualcuno mi spiega perchè?

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    Chiariamo il concetto di resa!!
    Se io butto fuori aria a 20°, fuori ci sono 0° e immetto aria a 10° ho una resa del 50% (forse a caso.. ma non ho voglia di fare conti...)
    se io butto fuori aria a 20°, fuori ci sono 16° e immetto aria a 18° ho una resa pari a boh ;) però sicuramente inferiore... ma secondo te è meglio aria immessa a 10° o 18°

    Il secondo caso potrebbe essere con pretrattamento.. quindi .. la resa è una cosa, il risultato è un altro...
     
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    il pretrattamento serve per non far congelare lo scambiatore e per aumentare la T di ingresso dell'aria (come scrive Fringui).
     
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    Riprendo una formula interessante di Margiop.
    Temperatura in immissione da VMC = efficienza recuperatore * (T interna - T esterna) + Temperatura esterna.
    Avendo efficienza recuperatore 80% (flussi contrapposti) e temperatura interna 20° avremo:
    Con esterna -2°, temperatura immissione = 15,6
    Con esterna 0°, temperatura immissione = 16
    Con esterna 1°, temperatura immissione = 16,2
    Con esterna 5°, temperatura immissione = 17
    Con esterna 15°, temperatura immissione = 19
    Quindi la differenza è minima. Con temperature sopra lo 0 la pretemperazione potrebbe essere omessa, viceversa serve per evitare congelamenti. Dove si congela lo scambiatore se viene "scaldato" dall'aria uscente?


     
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    dallo scambiatore esce aria calda e umida che si "struscia" (separata ovviamente, quindi non in contatto) con l'aria fredda e secca in ingresso.
    l'umidità condensa, ma se la temperatura superficiale dello scambiatore va sotto zero si forma ghiaccio, anche se lambito da aria calda.
    le vmc consigliano il preriscaldo con geotermico o apposita batteria quando la T esterna scende sotto -5° per parecchie ore in un numero consistente di giorni all'anno.

    dal mio punto di vista i vantaggia maggiori del pretemperamento geotermico si hanno in estate.
     
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    C'è anche da verificare quanto l'80% sia un valore reale... e quanto commerciale, e soprattutto capire se rimane costante a tutte le T esterne.
     
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    Ho visto la Vmc Proteo che per evitare il congelamento, apre una serranda per mescolare l'aria di espulsione (in piccola parte) con l'aria esterna. Interessante...
    In effetti, anche per me la stemperazione dell'aria è meglio in estate quando fa molto caldo, (alternativa prendere una vmc termodinamica...)
     
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    Un paio di considerazioni: si definiscono pompe di calore anche le unità aria/aria e non solo (il gas può scambiare calore direttamente con l'elemento da trattare in alcune applicazioni alimentari..). Il principio non cambia, gli elementi del circuito frigorifero non cambiano, se non nel dimensionamento. La resa di una pompa di calore è essenzialmente determinata dalla pressione di aspirazione e di mandata del compressore. Più la pressione di aspirazione è alta più la resa del compressore è alta. Più la pressione di mandata è bassa più la resa è alta. Nelle pompe di calore evaporate ad aria, in regime "invernale", la pressione di aspirazione è strettamente legata alla temperatura esterna: più questa scende, più la resa cala (a parità di pressione di mandata). Quest'ultima dipende invece dalla temperatura entrante del vettore condensatore (sia esso acqua o aria). Quindi più bassa riesco a tenere la temperatura di mandata del vettore (sia esso acqua o aria) più la macchina mi rende.
    Ora la macchina citata utilizza l'aria ambiente come vettore evaporante (quindi una fonte ad alta temperatura) e riscalda l'aria esterna (vettore condensante) immettendola in ambiente. La potenza termica in condensazione è sempre superiore a quella in evaporazione, quindi quando il compressore è accesso la resa è superiore al 100%. Ipotizzando che la temperatura ambiente sia costante, quindi anche la pressione di aspirazione del compressore, all'aumentare della temperatura esterna aumenterà anche la temperatura di mandata dell'aria (a parità di potenza il salto termico rimane invariato). Ora il COP cresce a basse temperature esterne perchè il compressore lavora a pressioni di mandata più basse.
     
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    Urca.. bella risposta, grazie :clapping.gif: Sei un tecnico?
    Ora me la trascrivo
     
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    E' veramente difficile capire quali sono le condizioni per cui conviene questa macchina rispetto ad una "tradizionale" con le sole ventole. La valutazione forse deve essere spostata sul reintegro della temperatura e con quali mezzi viene fatto: se il reintegro è passivo (apporti solari in inverno, aria da geotermico in estate) una VMC con circuito termodinamico non è conveniente, negli altri casi bisognerà valutare la resa e il costo per produrre il reintegro. Oppure entrano in gioco altri fattori? (oltre alla deumidificazione)
     
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38 replies since 17/1/2012, 11:33   1242 views
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