consigli geotermico + fv

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  1. policeaida
     
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    Mi sapreste dare qualche consiglio per una casa in via di realizzazione?
    Zona climatica E, campagna, non c'è nessun impianto, non è disponibile un allaccio al metano, sarebbe disponibile l'allaccio all'acquedotto ma preferirei prelevare dalla falda come facciamo ora, installando una nuova pompa che dovrebbe prelevare a circa 70m.
    Il livello della falda è comunque molto alto, abbiamo una pompa che pesca a 15m, l'acqua arriverà probabilmente a 10 o anche più su.
    Intendo installare un impianto fotovoltaico da 6kWp.
    Vorrei evitare se possibile di posare cisterne per gasolio o gpl.
    Non ho le dimensioni della casa perché è ancora tutto da definire, ma dovrebbe essere su 2 piani, conversione di un rifugio agricolo costruito 15anni fa, ne uscirà una bifamiliare.

    Mi è stato consigliato il geotermico con acqua di falda (a circuito aperto?), in questo caso mi sembra di aver capito che si pesca acqua dal pozzo che poi deve essere reimmessa o scaricata in un canale.
    In alternativa il geotermico orizzontale ma servirebbe uno spazio dove non si prevedano costruzioni o piante ad alto fusto, mi dicono che questa seconda opzione è molto più economica.

    Sapreste darmi maggiori info?
    Scusate l'ignoranza.
     
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  2. dotting
     
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    Per stabilire la convenienza di una PDC acqua/acqua ad acqua di falda occorre conoscere temperatura e portata.
    L'acqua viene presa da un pozzo di emunzione e reimmessa in un pozzo di immissione.
    Una norma pratica è quella di avere il pozzo di immissione ad una distanza circa uguale a quella di profondità della falda.

    Chiaramente si parla di PDC abbinata ad un sistema di emissione a bassa temperatura, pannelli radianti a pavimento o a parete.

    Ovviamente la casa deve essere adeguatamente coibentata e trattandosi di un rifugio agricolo di 15 anni fa sarà tosta.

    Il FV ti potrà dare un contributo minimo quanto ad abbattimento dei prelievi invernali di energia elettrica, per cui dovrai mettere quasi certamente un secondo contatore per PDC a tariffe agevolate.

    Io valuterei anche la possibilità di integrare con un termocamino a legna oppure con una termostufa a pellets, lo spazio per il combustibile non ti dovrebbe mancare.

    Se non dovessi usare sistemi radianti lascia perdere le PDC e orientati su una caldaia a biomassa.
     
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  3. policeaida
     
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    Il rifugio agricolo è stato costruito con l'idea di trasformarlo poi in abitazione, non è fatto così male, è come una casa al grezzo diciamo.
    Dici che un 6kWh non ce la farebbe in inverno? So che è chiedere troppo senza avere alcun dato...
    Si potrebbe fare un contatore dedicato alla PDC in comune alle 2 abitazioni e fare per ciascuna abitazione ad esempio 4kWp ed altri 3 per la PDC (sempre che ci sia lo spazio) cosa ne pensi?

    Il riscaldamento spero di farlo a pavimento, avevo pensato anch'io al termocamino, ce ne sono che bruciano sia legno che pellet, ma speravo di concentrare gli sforzi su un solo sistema di riscaldamento in modo da risparmiare soldi e spazio.

    I dati che ti servono sono T dell'acqua di falda e portata della pompa? La pompa si potrà montare su misura, una T adeguata quanto dovrebbe essere?
    In termini economici e di resa sono davvero agevolato dall'avere la falda?
    Del geo. orizzontale che ne pensi?

    Grazie e scusa le tante domande, conosco poco l'argomento e molti 3D qui sul forum sono troppo tecnici per me.
     
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  4. policeaida
     
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    Ho letto in un'altra discussione qualcosa riguardo i locali interrati e la geotermia, ci sarebbe una cantina senza pavimento, può essere utile in qualche modo?
     
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    Si potrebbe fare un contatore dedicato alla PDC in comune alle 2 abitazioni e fare per ciascuna abitazione ad esempio 4kWp ed altri 3 per la PDC (sempre che ci sia lo spazio) cosa ne pensi?

    Quante PDC? non sei molto chiaro...

    CITAZIONE
    Il riscaldamento spero di farlo a pavimento, avevo pensato anch'io al termocamino, ce ne sono che bruciano sia legno che pellet, ma speravo di concentrare gli sforzi su un solo sistema di riscaldamento in modo da risparmiare soldi e spazio.

    Devi essere sicuro di avere non solo volumi d'acqua ma che abbiano anche temperature fisse in modo da esser sicuro del COP raggiungibile....risparmiare qualcosina e poi pagarla in bolletta nn è da furbi....

     
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  6. policeaida
     
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    Nell'ipotesi indicavo una PDC per le 2 abitazioni con un contatore dedicato come diceva Dotting ed eventualmente associarci un impianto fotovoltaico da 3kWp, a questo punto se faccio o meno il fv per ciascuna abitazione non è influente per il geotermico.

    Chiedevo qualche dato per sapere la T ideale e la portata necessaria, non conoscendo ora il fabbisogno energetico delle abitazioni c'è un'indicazione sulla portata ideale per riscaldare X metri quadri? (o una unità di misura equivalente)
    Vorrei cominciare a capire se questo sistema abbia senso nel mio caso e se sia possibile renderlo autonomo o se sia più conveniente associarci un'altro generatore di calore.
    Grazie
     
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  7. dotting
     
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    Un impianto FV nei mesi di riscaldamento produce il 30% circa del totale annuo e nelle ore più fredde serali e notturne ovviamente non produce niente, per cui i prelievi dovuti ad una PDC schizzano alle stelle.

    Il FV conviene associarlo ad una PDC se viene usata anche per il raffrescamento e l'ACS.
    Ma a quel punto conviene collegare la PDC ad un secondo contatore in inverno e commutare l'alimentazione in estate sul primo contatore a cui è collegato il FV.

    Sappi che se vuoi risparmiare soldi le PDC geo non è che le regalino e man mano che si sale di potenza il loro costo decresce di molto poco.
    Chiaramente il costo cambia in funzione della potenza necessaria e sempre dalla potenza deriva la portata d'acqua necessaria alla PDC.
    Mediamente si ritiene ottimale una temperatura dell'acqua da 10°C in sù.
    Quella cantina serve a poco o a niente.
     
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  8. policeaida
     
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    CITAZIONE (dotting @ 11/2/2011, 16:18) 
    Il FV conviene associarlo ad una PDC se viene usata anche per il raffrescamento e l'ACS.
    Ma a quel punto conviene collegare la PDC ad un secondo contatore in inverno e commutare l'alimentazione in estate sul primo contatore a cui è collegato il FV.

    Si, la mia idea era di usarla per tutto, non avevo pensato allo switch... però con 2 abitazioni poi a chi la attacco?

    Secondo voi affiancare geo+PDC a un termocamino in ognuna delle 2 abitazioni sarebbe più conveniente che senza termocamini?

    Mi era stato detto che il geo conveniva in ogni caso rispetto all'installazione (da 0) dei tradizionali sistemi di riscaldamento/raffrescamento, cioè la maggior spesa iniziale sarebbe stata pareggiata in poco tempo per poi guadagnarci nei confronti dei tradizionali. Non è cosi?
    Cosa fareste voi nel mio caso?
    Ancora grazie
     
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    basta avere dei preventivi di diverse tipologie ,conoscere quanto sara' il consumo dell edificio e poi capirai quanto ci metti a pareggiare
     
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  10. dotting
     
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    CITAZIONE (policeaida @ 11/2/2011, 16:36) 
    Si, la mia idea era di usarla per tutto, non avevo pensato allo switch... però con 2 abitazioni poi a chi la attacco?

    Secondo voi affiancare geo+PDC a un termocamino in ognuna delle 2 abitazioni sarebbe più conveniente che senza termocamini?

    Mi era stato detto che il geo conveniva in ogni caso rispetto all'installazione (da 0) dei tradizionali sistemi di riscaldamento/raffrescamento,

    Sicuramente venditore....... di fumo.
    Metti un'unica PDC geo che alimenta le due abitazioni collegata ad un unico contatore a tariffa agevolata.
    In ciascuna delle due abitazioni metti un piccolo termocamino ad integrazione della PDC che farà da base.
    Usi in pratica una cosidetta cella termica, una per cisacuna abitazione, con due scambiatori uno inferiore per la PDC ed uno superiore per il termocamino.
    La cella termica alimenta i due impianti radianti.
    In estate se usi il raffrescamento bypassi la cella e mandi l'acqua raffrescata dalla PDC direttamente all'impianto.
    Se usi il raffrescamento in estate commuti l'alimentazione della PDC su uno dei due contatori dove avrai collegato il FV.
     
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  11. policeaida
     
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    Grazie mille dotting, ottimi consigli.
    Però la mia frase che riporti è parziale, senza la seconda parte sono d'accordo che è una fesseria.

    Ora devo scoprire quanto consumeranno le abitazioni e se ci sono le condizioni per il geo.
    La misura del consumo si può fare in previsione o solo a lavori finiti? può essere utile farla allo stato attuale?
    Avevo sentito parlare di detrazioni per il miglioramento della classe energetica ma non so se potrebbe essere il mio caso.

    Per la T dell'acqua di falda serve una sonda? ha senso misurarla all'uscita dell'impianto idraulico di casa? Immagino di no.
     
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  12. dotting
     
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    Se non c'è nessun impianto termico:
    1.- non puoi conoscere i consumi presunti;
    2.- non puoi chiedere detrazioni, se non per solare termico.

    Solo un accurato e complesso calcolo termotecnico ti potrebbe dare un'idea dei consumi.

    Se il pelo dell'acqua nel pozzo è accessibile potresti semplicemente calare un termometro e immergerlo per circa un metro.
    Però sai la temperatura al momento, bisognerebbe rilevarla almeno una volta alla settimana almeno per un mese, per conoscere con ragionevole certezza l'andamento della temperatura invernale.
    La stessa cosa la dovresti fare in estate se intendi usare le PDC anche in raffrescamento.
     
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  13. policeaida
     
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    Ci dovrebbe essere la 10/91 da qualche parte, ma se non si possono richiedere detrazioni non serve a molto.

    Riguardo il geotermico ho trovato questo link: Veneto-tra-sonde-geotermiche-e-autorizzazioni dove sembra sia vietato nella mia regione il tipo di impianto di cui parlavamo ma sia possibile solo il circuito chiuso.
    Dovrò chiedere in provincia, nel frattempo qualcuno sul forum ne sa di più?
     
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12 replies since 10/2/2011, 16:15   427 views
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