Glicole si, glicole no...

... questo è il dilemma

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    Dati di oggi, impianto radiante ormai acceso :'(... però già mandato il massetto in temperatura con gran giornate di sole... aiuto della termostufa e piccolo intervento della caldaia di notte.

    Oggi tutto a regime, addirittura ho il ritorno del pavimento superiore alla mandata (il sole batte direttamente sul pavimento in sala aumentando la temperatura dell'acqua che gira...)

    Pannelli a pieno regime, bollitore tutto a circa 26° questa mattina, pannelli in produzione dalle 9 circa.. ora tutto l'accumulo è a 38°, in cima addirittura 42°... il tutto destinato ad aumentare dato che ci sono ancora 2 ore di sole.

    Ho implementato la curva climatica nel mio software.. e sembra funzionare a dovere.. questa sera altre 2 aggiunte per gestire meglio la termostufa... e piano piano ci avviciniamo all'ottimizzazione quasi perfetta ;)
     
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    Dati di ieri... visto che in giro leggo che i pannelli piani e sottovuoto rendono uguale (?)...

    Giornata direi limpidissima, produzione solare iniziata alle ore 8.15, T esterna 7° in partenza, durante il giorno è arrivata al massimo a 14° (lato nord casa mia).

    I pannelli sono arrivati a 55° e hanno portato l'accumulo a 54°/50° (alto/basso)

    La produzione solare è finita alle 14.55, ho la sfortuna di essere attaccato alla montagna, quindi il sole va via dai pannelli prima.

    Grazie alla miscelatrice elettronica ho fatto un salto in avanti, o meglio indietro nei consumi da paura :D (grazie anche alla modifica suggeritami da dotting)

    Ieri sera ho acceso la stufa alle 21.45, l'accumulo era a 53°,49°,39°,25° (letture dall'alto in basso), tenuta praticamente al minimo, una sola carica accesa da sopra, circa mezza cassetta di legna (di bassissima qualità, sono piante che davano fastidio in giardino e 2 anni fa le avevamo tagliate e tenute da parte per la futura stufa).

    La stufa ha portato il bollitore a 58°,53°,47°,25° (la termostufa non scalda fino a sotto)
    e questa mattina l'accumulo è ancora a 52,38,23,23.

    Purtroppo oggi non c'è il sole.. quindi a naso consumerò un paio di mc di gas fino a questa sera, quando riaccenderò la stufa.

    In giornate tipo come quella di ieri i consumi sono eccezionali!! circa 0,5mc di gas, per cucinare e doccia!!!

    Vorrei tanto avere anche dei piani da sostituire ogni tanto per vedere la differenza di resa... ma secondo me non si avvicinano molto.. attendiamo purtroppo giornate più fredde.. e li con un deltaT maggiore.. dovrebbero far vedere ancora meglio i loro pregi.

    PS. Direi che integrano bene i pannelli sottovuoto l'impianto di riscaldamento.. ovviamente le docce sono tutte affidate alla caldaia, l'accumulo è prezioso per scaldare casa..

    Saluti ;)

    Edited by Fringui75 - 4/11/2009, 10:35
     
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  3. sunheat
     
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    complimenti :)
     
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  4. telamonio
     
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    CITAZIONE (Fringui75 @ 4/11/2009, 07:52)
    Dati di ieri... visto che in giro leggo che i pannelli piani e sottovuoto rendono uguale (?)... Vorrei tanto avere anche dei piani da sostituire ogni tanto per vedere la differenza di resa... ma secondo me non si avvicinano molto.. attendiamo purtroppo giornate più fredde.. e li con un deltaT maggiore.. dovrebbero far vedere ancora meglio i loro pregi.

    Se per rendimento intendiamo il rapporto fra produzione e superficie occupata possiamo aprire un proficuo confronto
    Se invece vogliamo considerare costi di impianto, semplicità di posa, versatilità, impatto ambientale (ed altri cento parametri, certamente importanti, ma sui quali mi dichiaro anticipatamente incompetente) forse è inutile proseguire
    Limitiamoci al rendimento
    Io ho acquistato/installato da un paio di anni (*) un impianto a svuotamento, ovviamente con collettori piani
    Mi correggo ... visti i recenti esperimenti di dotting 'ovviamente' potrebbe risultare termine inadeguato
    Più o meno stesso orientamento SSE (per la precisione 22° est), in zona certamente meno fredda (Marche, zona climatica D circa 1800 GG) ma con inclinazione pessima (per libera scelta quasi complanare alla copertura - circa 30° cioè 57.7%)
    In ombra a partire circa dalle 16 (la parte senza ombre della falda è stata riservata al FV)
    Superficie lorda 8 mq (largezza x lunghezza - considerando anche lo spazio fra i collettori)
    Quindi probabilmente il 35%-40% in meno della superficie occupata dal tuo impianto
    Per pochi giorni ancora utilizzato x sola acs
    In questo periodo la temperatura massima raggiunta dall'accumulo (500 lt) è prossima ai 60°
    (sabato scorso 59°)
    Anche se avessi 100 mq di collettori non raggiungerei una temperatura molto maggiore, data la dispersione del vetro ... ed a dicembre/gennaio difficilmente la temperatura dell'accumulo raggiungerà i 40° per il motivo di cui sopra
    Quindi, se volessi dal mio impianto acs a 50° in inverno la produzione sarebbe NULLA

    Viceversa

    ad una temperatura inferiore (l'utilizzo in bt potrà essere oggetto di separata trattazione) la produzione è certamente interessante, probabilmente superiore a quella di un sottovuoto di pari dimensione/ingombro
    Inutile ricordare che il rapporto superficie occupata/superficie apertura negli impianti a tubi sottovuoto e certamente penalizzante.
    Penso possa essere utile indicare la produzione (kWh/giorno) massima dell'impianto, o l'aumento di temperatura dell'accumulo, invece che la t. massima raggiunta (**)

    Cordiali saluti.
    F.

    (*) ho scoperto questo forum ed il precedente grazie ad un thread di dibilino (cercando una lavatrice a doppio ingresso) ... ho acquistato l'impianto prima di scoprire la perniciosa invadenza on line dei rivenditori ...

    (**) penso che il mio strumento di misura abbia qualche problema ... qualche giorno fa la temperatura dell' accumulo è salita di 23° nonostante l'utilizzato acs della lavatrice, e la centralina mi indica 7 kWh prodotti ... cerco di capire cosa non funziona più a dovere ...
     
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  5. dotting
     
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    CITAZIONE (telamonio @ 4/11/2009, 21:27)
    (**) penso che il mio strumento di misura abbia qualche problema ... qualche giorno fa la temperatura dell' accumulo è salita di 23° nonostante l'utilizzato acs della lavatrice, e la centralina mi indica 7 kWh prodotti ... cerco di capire cosa non funziona più a dovere ...

    Sto controllando "attentamente" i dati di produzione di tre impianti tradizionali Rotex con pannelli piani e devo dire che il dato di kWh prodotti presentato sul display del Solaris S3, mi lascia alquanto perplesso.
    Perplesso ovviamente è un eufemismo.

    Vi darò conferma fra qualche tempo.

    Nel mentre vorrei ribadire che il confronto sull'efficienza di captatori solari fatto di quà e di là e basato sulla superficie, mi lascia assolutamente indifferente.
    A me quello che interessa è raggiungere un deltaT tale che il circolatore si attivi, se ho un serbatoio di acqua a 40°C e il mio captatore non raggiunge almeno i 41°C, sto esagerando io imposto deltaT 15°C altrimenti pendola troppo, campa cavallo che l'erba cresce.
    Posso avere anche 100 mq. di captatore e non potrò usare un solo watt di energia termica.
     
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    La temperatura del bollitore di partenza era questa:
    32,38 alto
    29,12 medio alto
    22.44 medio basso
    22.19 basso

    La serpentina del solare scalda il bollitore interamente, penso che per un calcolo veloce è meglio fare la T media dell'accumulo di partenza e la T media dell'accumulo alla fine.
    Sono 750L

    Conto fatto molto male.. ma in teoria vicino al ad un risultato esatto:

    Tmedia accumulo iniziale 26.5°
    Litri accumulo 750L
    Tmedia accumulo finale 52°

    Chi si ricorda la formula?
    Non vorrei scrivere fesserie.. ho fatto 2 conti e mi viene fuori una cifra strana ;)

    Ho ricontrollato i calcoli.. in teoria 22kw
    Parti a 2.2mc di metano
    o 4.16 di pellet..

    Corretto?
    Ovvio che ho fatto un conto spannometrico.. ma giusto per vare un valore di riferimento.

    Riguardo al delta T.. beh.. l'impianto a BT in questi giorni manda l'acqua a 25° circa, quindi.. la produzione non è vana :D


    Edited by Fringui75 - 5/11/2009, 12:07
     
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  7. telamonio
     
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    CITAZIONE (dotting @ 5/11/2009, 09:51)
    A me quello che interessa è raggiungere un deltaT tale che il circolatore si attivi, se ho un serbatoio di acqua a 40°C e il mio captatore non raggiunge almeno i 41°C, sto esagerando io imposto deltaT 15°C altrimenti pendola troppo, campa cavallo che l'erba cresce.Posso avere anche 100 mq. di captatore e non potrò usare un solo watt di energia termica.

    Assolutamente d'accordo
    Installare piani e non pensare al modo di utilizzare la produzione bt (es. preriscaldo acs) è certamente errato, perchè in inverno il rendimento sarebbe altrimenti 0 (zero)
    Sotto questo aspetto gli impianti sottovuoto sono certamente più versatili, stante la maggior facilità di utilizzo di poca acqua ad alta temperatura rispetto a tanta a bassa temperatura.
    Rispettando le altrui opinioni resto cmq dell'idea che la differenza di resa, in impianti correttamente progettati/dimensionati sia veramente minima.
    Saluti. F.
     
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  8. dotting
     
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    Da norma la differenza di resa in produzione di ACS è:
    24 % fascia solare 1;
    17% fascia solare 2;
    15,5% fascia solare 3:
    9,7% fascia solare 4;
    8,9% fascia solare 5.


    Ho ricontrollato i calcoli.. in teoria 22kw
    Corretto 22,2 kWh

    Edited by dotting - 5/11/2009, 15:24
     
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    CITAZIONE (dotting @ 5/11/2009, 15:09)
    Ho ricontrollato i calcoli.. in teoria 22kw
    Corretto 22,2 kWh

    Scusa ma sono 22.2kw in tutto, non all'ora.. o sbaglio?
    L'impianto ha funzionato per circa 7 ore, sono 3.17kw/h

    Corretto?
     
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  10. dotting
     
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    Il kW è l'unità che misura una potenza.
    Il kWh è l'unità di misura dell'energia.
    Per portare un serbatoio di 750 litri dalla temperatura di 26,5°C a 52°C ti occorrono 22,2 kWh.

    Se questa energia la immetti in un'ora significa che hai un generatore in grado di fornire una potenza di 22,2 kW.

    Se questa energia la immetti in 7 ore vuol dire che il tuo generatore sviluppa una potenza di 3,17 kW.
     
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  11. telamonio
     
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    CITAZIONE (dotting @ 5/11/2009, 15:09)
    Da norma la differenza di resa in produzione di ACS è: 24 % fascia solare 1; 17% fascia solare 2; 15,5% fascia solare 3: 9,7% fascia solare 4; 8,9% fascia solare 5.

    se il riferimento normativo è al calcolo semplificato del risparmio annuo Enea ritengo che le valutazioni siano eccessivamente penalizzanti per i collettori sottovuoto, in quanto danno un rendimento sempre MAGGIORE dei piani in tutte le zone e condizioni (*)
    Ritengo invece che in molti casi (es. falde est/ovest, collettori verticali ...) e per una serie di motivi (possibilità di produrre in at d'inverno, semplicità di posa, costi inferiori etc.) i tubi sottovuoto possano essere una valida alternativa ai piani.
    Resto dell'avviso che nel caso di corretta progettazione/dimensionamento i rendimenti non siano significativamente diversi. Concordo perfettamente con quanto hai scritto sui limiti dei piani nella produzione in at
    Saluti. F.




    --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    (*) nel calcolo semplificato dell'Enea si indica un rendimento riferito genericamente alla superficie del collettore
    Che tale superficie non possa che essere quella di apertura o dell'assorbitore è palese, in quanto altrimenti nessun collettore a tubi sottovuoto soddisferebbe le condizioni di cui al punto 2) (rendimento 70% con delta t = 0)
    Per il rendimento complessivo (e non credo si possa chiamere rendimento qualcosa che non sia produzione / superficie occupata) le valutazioni sono banali
    Io ho 8 mq di falda utilizzabile (priva di ombre)
    posso scegliere di riempirla di tubi sottovuoto (circa 5,5 mq di superficie captante) o di piani (più di 7 mq di superficie captante); la tabellina del punto 3) indica che in qualsiasi zona d'Italia la produzione degli 8 mq (5,5 assorbitore) di tubi sarà inferiore a quella degli 8 mq (7 assorbitore) di piani.
    A me sembra che il calcolo SEMPLIFICATO dell'Enea non possa essere letto in altro modo.
    Concordo sul fatto che NON sia utile a dimostrare la superiorità di un sistema su un altro, che va valutata caso per caso dal progettista in relazione al tipo di installazione, di impianto etc..
     
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  12. sunheat
     
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    A mio avviso il confronto va fatto secondo diversi parametri, in base alle problematiche dell'impianto in oggetto:

    - il punto critico è risparmiare spazio? allora valutiamo la maggiore resa a parità di ingombro lordo (in alcuni casi i piani la spuntano)

    - il punto critico è risparmiare soldi? allora valutiamo la maggiore resa a parità di investimento effettuato (qui la spuntano i sottovuoto)

    - il punto critico è mantenere un basso impatto e massimizzare il rendimento anche su falde non esposte perfettamente a sud? anche qui valutiamo la maggiore resa (sempre sottovuoto)

    Concludo dicendo che la faccenda del maggior quantitativo di acqua a minore temperatura non è corretta come esposta da telamonio (sempre a mio avviso).

    Il collettore sottovuoto può fornire una maggiore temperatura in inverno, e questo è poco ma sicuro. Ora, se invece di rapportare 100 litri a 2m² lordi di collettore, rapporto 150 litri a 2m² di collettore allora avrò esattamente lo stesso apporto di un collettore piano ovvero più acqua a temperatura più bassa.

    Saluti
     
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  13. telamonio
     
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    CITAZIONE (sunheat @ 6/11/2009, 11:24)
    A mio avviso il confronto va fatto secondo diversi parametri, in base alle problematiche dell'impianto in oggetto:
    - il punto critico è risparmiare spazio? allora valutiamo la maggiore resa a parità di ingombro lordo (in alcuni casi i piani la spuntano)
    - il punto critico è risparmiare soldi? allora valutiamo la maggiore resa a parità di investimento effettuato (qui la spuntano i sottovuoto)
    - il punto critico è mantenere un basso impatto e massimizzare il rendimento anche su falde non esposte perfettamente a sud? anche qui valutiamo la maggiore resa (sempre sottovuoto)

    Mi scuso se sono stato poco chiaro
    Ritengo che quanto scrive sunheat sia corretto e perfettamente condivisibile
    Altri 'punti critici' o motivi che influenzano la scelta potrebbero essere la durata, l'affidabilità, la resistenza agli agenti atmosferici, la simpatia dei venditori ....
    Si può anche aggiungere che con impianti sottovuoto si può riscaldare acqua a temperatura più alta, e questo può corrispondere ad una più semplice gestione dell'impianto.
    Tutto quello che si vuole
    Però i termini "rendimento", "resa" dovrebbero correttamente essere riferiti al rapporto fra produzione e superficie occupata, almeno per non ingenerare confusione in chi ci legge

    CITAZIONE (sunheat @ 6/11/2009, 11:24)
    Concludo dicendo che la faccenda del maggior quantitativo di acqua a minore temperatura non è corretta come esposta da telamonio (sempre a mio avviso).

    con la stessa energia (kWh) posso ottenere (busta n.1) l'aumento di una quantità Q di acqua di N gradi oppure (busta n.2) di 2Q di acqua di N/2
    Con un impianto sottovuoto posso scegliere la busta 1 o la busta 2, con i piani sono praticamente obbligato alla scelta della busta 2
    Il che però nei casi di dimensionamento corretto dell'impianto (NON destinato a coprire il 100% del fabbisogno acs in inverno) e di condizioni 'normali' (es. caldaia che accetta preriscaldo acs) non si traduce in differenze di produzione degne di nota.

    Solo opinioni personali, come sempre

    saluti. F.

    Edited by telamonio - 6/11/2009, 19:44
     
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    CITAZIONE (telamonio @ 6/11/2009, 13:56)
    Il che però nei casi di dimensionamento corretto dell'impianto (NON destinato a coprire il 100% del fabbisogno acs in inverno) e di condizioni 'normali' (es. caldaia che accetta preriscaldo acs) non si traduce in differenze di produzione degne di nota.

    Penso che tutto si riassuma qui.. nel senso, in base a quello che ci devo fare acquisto, se abito in zona calda, non ho un riscaldamento a bassa temperatura, non sto ristrutturando quindi non ho intenzione di fare grosse modifiche, ho poco spazio.. W W i pannelli piani.

    Differente è.. se dove abito solitamente fa molto freddo.. e/o voglio integrare il riscaldamento a BT e/o faccio un impianto che più rende a costo iniziale alto magari ma poi non spendo nulla per farlo funziona.. WW i pannelli sottovuoto..

    è un po come mia nonna che con la 500 andava a fare la spesa, con la ferrari avrebbe detto che schifo.. scomoda, rigida e con poco baule ;)

    A ogni problema la sua soluzione..
     
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  15. sunheat
     
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    si il principio è questo, fermo restando che non mi sento di vincolare la scelta di un sistema o dell'altro in base alla fascia climatica.

    Personalmente consiglio i piani per soluzioni di integrazione con taglio delle tegole o per costruire delle tettoie. Diversamente consiglio i sottovuoto, ma mi riferisco ovviamente a prodotti precisi che conosco, e per i quali il prezzo è pressappoco equivalente: ovvio che se trovo un piano che mi costa la metà di un sottovuoto e non ho la necessità di una consistente integrazione invernale allora ben venga!
     
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35 replies since 11/10/2009, 23:10   9997 views
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