Ariston NUOS

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  1. dotting
     
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    In una stufa a legna il combustibile si mette tutto in una volta, si parla infatti di carica di legna.
    La combustione avviene in modo non propriamente controllabile e sopratutto regolabile.
    Se hai una stufa a legna di grande potenza ed un accumulo piccolo corri il rischio che la temperatura dell'accumulo ti salga di brutto, con i rischi connessi, non dico il boom, ma quasi.
    Se hai una stufa a legna di piccola potenza ed un accumulo piccolo corri il rischio di non far arrivare mai la temperatura dell'accumulo ad una temperatura decente per poterlo sfruttare.

    Il dimensionamento corretto di un accumulo d'acqua per un generatore a legna è una delle difficoltà più grandi cui va incontro un termotecnico, ovvero sono una bella rogna.
     
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  2. gildo1
     
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    se i piccoli nous consumano 310 watt, io installando un pannello fotovoltaico da
    230 watt produco più del 50% di acs ? quanti pannelli da 230 occorrono per la casa passiva se mettiamo una pdc da 1.15 kw per la climatizzazione oltre al nous ?

     
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  3. dotting
     
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    Ti confermo che devi installare 1 kWp per soddisfare la richiesta di produrre 1 kWp da fonti di energia rinnovabili.
    Questo kWp non lo puoi sfruttare per altre funzionalità connesse alla produzione di energia termoca per ACS o riscaldamento, serve in pratica per le altre utenze elettriche della casa.
    310 watts aggiuntivi ti servono invece per far fronte alla richiesta del 50% da fonte rinnovabile per ACS.
    L'incremento di classe si ottiene installando una pompa di calore a prescindere dal fatto che sia alimentata o meno dal FV.
    I programmi di calcolo non prevedono proprio che si possa abbattere il fabbisogno energetico primario autoproducendo energia elettrica da qualsiasi fonte essa sia.
    Assurdo ma è così.
    E' previsto solo il teleriscaldamento.
     
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  4. gildo1
     
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    mi riaggancio all'idea di Giangiman e vorrei sapere con 310 watt e circa 1000 watt resi
    in zone c o d con preriscaldo dell'aria da vespaio quanti mq circa potrebbe scaldare con impiantoa pavimento in una casa con ottima coibentazione ?
    scusa dott ma sono un pò testardo forse un miniappartamento da 40 mq ?
    o stò svalvolando?
     
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  5. dotting
     
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    Ma se devi anche raffrescare e in zona C un miniappartamento da 40 mq. fa in fretta a diventare un forno anche se dotato di ottima coibenazione, ti servirebbe se anche fosse sufficiente a poco.
    L'attività umana produce calore e se non lo buttiamo fuori sono dolori.
    Un conto è dissipare ad esempio il semplice "cucinare" in un ambiente da 100 mq. un'altro in un miniappartamento da 40 mq.

    Poi l'ACS come la fai?
    Quell'apparato serve sopratutto per produrre ACS.
    Potresti eventualmente utilizzare quel boiler per il bagno con uno scaldasalviette alimentato con una pompa di ricircolo.
    La pompa di ricircolo normalmente si pone quando si ha una certa distanza fra boiler e utilizzatore.
    In inverno, nelle altre stagioni potresti mettere un bypass e limitare il tempo di funzionamento del circolatore, fai passare l'ACS nello scaldasalviette, cedendo al bagno il calore che serve.
    Limiti la temperatura dell'ACS a 45°C e temporizzi il circolatore dando la possibilità di attivare il circolatore solo quando serve il riscaldamento nei bagni.
    Se uno per esempio sta fuori tutta la mattina e rientra alle 14, attiverà il circolatore dalle 13 in poi, in modo che quando rientra a casa trova l'ambiente bagno caldo e tutte le miriadi di combinazioni possibili.
     
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  6. francesco_a
     
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    ha senso far passare l'acs dentro ad un serpentino di un accumulatore destinato all'impianto di riscaldamento prima di "nutrire" un NUOS?

    Quanto riesce ad inalzare la temperatura il passaggio dentro ad un serpentino "medio" (non ho idea di quale caratteristiche abbiano) con acqua diciamo a 50 gradi?

    Motivazione quella di prendere il NUOS base invece di modelli con serpentino.

    grazie...
     
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  7. giangiman
     
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    CITAZIONE (francesco_a @ 16/11/2009, 23:47)
    Motivazione quella di prendere il NUOS base invece di modelli con serpentino.

    ma il nuos non ha serpentine!! Nessuno dei tre modelli.
    Si differenziano solo per capacità: 80/100/120lt

    Se ho capito bene, la soluzione proposta da dotting prevede l'utilizzo dell'ACS per riscaldare lo scaldasalviette
     
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  8. dotting
     
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    Esatto, una pompa di ricircolo, come dice il nome non fa altro che far circolare in tempi e modi definiti dall'utente l'acqua calda sanitaria in modo che all'utenza sia sempre presente acqua relativamente calda.
    Questa esigenza è sentita sopratutto quando si ha un boiler distante più di venti metri.
    Venti metri possono sembrare tanti, ma vi assicuro che se fate una verifica anche in una casa piccola si fa in fretta a raggiungerli.
    Venti metri significano almeno due litri di acqua sprecata ogni volta che chiedete acqua calda.
    In certi casi specie in edifici esistenti, dove è quasi impossibile far passare il terzo tubo per il ricircolo, è preferibile utilizzare uno scaldino micro, il più piccolo è il Ferroli da 5,5 litri/800 watts.

    Ritornando alla soluzione proposta nel mio intervento, nel tubo di ricircolo si inserisce in serie uno scaldasalviette che viene alimentato appunto dall'ACS.
    Ovviamente cedendo calore all'ambiente bagno l'ACS si raffredda e quindi il generatore, il Nuos nel nostro caso, dovrà produrre anche questa quantità di energia termica, oltre che innalzare la temperatura dell'acqua fredda di rete in caso di prelievi.
     
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  9. francesco_a
     
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    non mi sono spiegato... proponevo (per me) semplicemente di usare il volano termico (visto che sarebbe alimentato a legna) per preriscaldare l'acqua da passare al nuos. Mi chiedevo se un semplice passaggio in serpentino basta ad innalzare significativamente la temperatura.

     
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  10. dotting
     
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    Un serpentino di una certa superficie posto all'interno di un accumulo può avere una potenza di scambio molto elevata, oltre i 10 kW se non più, chiaramente dipende dal delta di temperature.
    Mentre non è conveniente porre il serpentino di scambio a monte di una pdc aria/acqua come è il NUOS.
    Anche se le PDC lavorano su un DeltaT, un conto è farle lavorare per portare acqua fredda da 20 a 40°C, un altro farle lavorare da 30°C a 40°C.
    L'energia termica spesa dalla PDC non è proporzionale.
     
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  11. francesco_a
     
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    CITAZIONE (dotting @ 17/11/2009, 11:26)
    Anche se le PDC lavorano su un DeltaT, un conto è farle lavorare per portare acqua fredda da 20 a 40°C, un altro farle lavorare da 30°C a 40°C.
    L'energia termica spesa dalla PDC non è proporzionale.

    volendo usare il NUOS per l'acqua calda e dovendo quindi raggiungere gli XX gradi, meglio passargliela a 40 che a 30, no?
     
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  12. francesco_a
     
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    CITAZIONE (gildo1 @ 28/10/2009, 17:55)
    Che ce potemo fà ? costa pure poco ( il 120 680+iva) col fotovoltaico l'acqua calda sanitaria forse conviene così? senza pompe di ricircolo, tubi che arrivano sul tetto, pannelli solari termici, e disperzioni varie :angel1.gif:

    trovo 995 euro per nuos 80 nel catalogo online, da dove viene il 680+iva?
     
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  13. gildo1
     
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    da un rivenditore di termica e idraulica
     
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  14. giangiman
     
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    CITAZIONE (dotting @ 17/11/2009, 10:10)
    uno scaldino micro, il più piccolo è il Ferroli da 5,5 litri/800 watts.

    Piccolo OT

    Proprio in questi giorni ho istallato il piccolo ferroli da 5.5 lt giusto sotto il lavabo.
    Alcune considerazioni:
    - non ha termostato: T fissa a 75°C
    - impiega circa 20 min per portare l'acqua da 15 a 75°C
    - è made in china
    - ha un interruttore (molto comodo) on/off proprio a faccia vista
     
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  15. gildo1
     
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    con temp. fissa a 75 gradi dura tra natale e santo stefano secondo me è una rogna
    per formazione di calcare e sostituzione resistenze

    a proposito il comune di roma stà integrando il reg. edilizio vietando l'uso di scaldaacqua elettrici quindi si aspetta che arrivi l'acqua dall'accumulo e niente comodità
     
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322 replies since 24/12/2008, 18:52   34943 views
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