Ariston NUOS

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. telamonio
     
    .

    User deleted


    Ho visto la piccola Ariston Nuos e mi sembra adatta per un piccolo impianto (aria preriscaldo geotermico) che sto realizzando
    A parte il cop 3,3 lontanissimo dal minimo di 3,9 indicato in tabella H del DM 4/7/2008
    A perte che teoricamente è per fare acs mentre a me serve anche per riscaldamento (ma questo non è un gran problema) ...
    I 2500 Euro (IVA compresa) che mi hanno chiesto mi hanno fatto considerare la cosa interessante ...
    In più manuali in lingua comprensibile ed assistenza in loco ...
    Opinioni? Controindicazioni?
    Ringrazio anticipatamente
    F.
     
    .
  2. dotting
     
    .

    User deleted


    beh, proprio piccola non lo è ha pur sempre 300 litri di acqua da riscaldare con soli 690 Watts.
    Si parla di modelli da 200 e 250 litri, ma in catalogo non ci sono.
    Questo boiler a termopompa fa parte sempre della linea di apparati di questo tipo, diffusi da diverso tempo dieci anni in Svizzera e citati nel mio articolo sulle pdc di piccola potenza:
    http://www.topten.ch/index.php?page=boiler_a_termopompa
    Chi vende questi apparati fa l'errore di pubblicizzarli per la produzione di sola ACS e non capisce due cose fondamentali:
    1.- uno non spende 2500 euro per uno scaldabagno;
    2.- il COP di una pdc che deve produrre ACS a 55° crolla letteralmente rispetto ad una pdc che produce acqua calda a 35-40°C.
    Vi sono anche degli errori concettuali, che denotano l'assoluta inesperienza applicativa di chi mette in commercio questi apparati:
    1.- 300 litri contro 690 watts sono troppi e hanno ragione solo se l'accumulo è dotato di serpentine di scambio termico con altre fonti energetiche;
    2.- i raccordi per le canalizzazioni sono peculiari e non semplici collari di raccordo circolari;
    3.- la disposizione della pdc rispetto al serbatoio crea problemi di ingombro e difficoltà di alloggiamento.
    Il prezzo di listino mi sembra notevolmente scontato.
    Comunque in questo sito:
    http://www.ecorete.com/
    cerca scaldabagni a pompa di calore, quello da 300 litri costa 1920 ivato.
    Ovviamente è un cinesino PHNIX, che conosce bene anche sunheat, ma almeno loro non lo nascondono, far tradurre un manuale dal cinese all'italiano non è difficile.
    Quella versione da 300 litri ha di serie una serpentina integrativa, magari con solare termico e potenza di 810 watts, decisamente più ragionevole.
    Se non si vuole l'integrazione ,sempre come sostituto della caldaia tradizionale per impianti a pavimento, l'ideale sarebbe il modello da 150 litri che però non importano.

    Un'ultima annotazione Ariston a gennaio esce con due boiler a termopompa da 80 e 100 litri per ACS, ecco questi a mio parere, se il prezzo sarà contenuto, sarà la giusta taglia per il sostituto dello scaldabagno elettrico tradizionale.
    Sinceramente in un'abitazione residenziale, non mi sembra di aver mai visto uno scaldacqua elettrico superiore a 80/100 litri.

    Edited by dotting - 25/12/2008, 10:19
     
    .
  3. telamonio
     
    .

    User deleted


    Prima di tutto grazie (*) dotting per il parere e le preziose informazioni
    poi
    in realtà il Nuos non è il miglior prodotto che ho trovato, ma l'unico che il mio installatore si è detto disponibile a fornirmi (per la precisione 2530 Euro IVA compresa, installazione esclusa) garantendomi un minimo di garanzia/assistenza
    Per altri prodotti che gli ho indicato, Evo e similari, ha onestamente dichiarato che fuori dai canali di distribuzione da lui utilizzati non era in grado di assicurarmi granchè nel caso di guasto o malfunzionamento.
    Per quanto riguarda la parte tecnica non si può che concordare con quanto scrivi
    Strano che i produttori non si siono accorti che del fatto che gli alloggi diventano sempre più piccoli e meno energivori, e continuano a proporre per il riscaldamento modelli che partono da 5 kW di potenza
    Per il NUOS pensavo che 300 l di accumulo non fossero un grande problema, a parte l'ingombro, consentendomi anzi di far andare la pdc qualche ora in più nelle ore diurne quando la temperatura dell'aria è più alta (solo la pompa di circolazione in continuo)
    Spero ovviamente che la temperatura di esercizio si possa regolare in modo ottimale (es. 36° in inverno, 45° in estate)
    Poi (mi sembra manchi serpentino interno), pensavo di spendere poche centinaia di euro per un piccolissimo scambiatore a piastre per mandare il riscaldamento a temperatura prossima a 30°. Penso dovrebbe funzionare...
    Saluti. F
    (*) indicaci una piazza ed attiviamo pubblica sottoscrizione per un busto equestre di grandezza naturale a 3/4 del vero
     
    .
  4. dotting
     
    .

    User deleted


    Garanzia/assistenza sono d'accordo fino ad un certo punto, un boiler a termopompa è un'apparato "stupido".
    Concettualmente è costituito da un gruppo frigo, compressore scambiatore aria/fluido con ventilatore, valvola di laminazione.
    Non dispone neppure di circolatore in quanto lo scambiatore fluido/acqua è interno all'accumulo ed è passivo.
    Non stiamo parlando ne di una caldaia a gas/gasolio, soggetta a controlli periodici, ne di una caldaia a biomassa, la cui scelta è ASSOLUTAMENTE condizionata dalla presenza in zona di un CAT.

    I 300 litri non hanno propriamente la funzione che tu hai descritto, semmai quella di costituire un volano termico nelle ore notturne più fredde, in cui la pdc potrebbe andare in crisi, per temperature esterne troppo basse.

    Nelle ore diurne una pdc inverter come quella descritta quà:
    https://cercaenergia.forumcommunity.net/?t=21877536
    può far fronte decisamente meglio a carichi termici variabili.
     
    .
  5. telamonio
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (dotting @ 27/12/2008, 08:37)
    I 300 litri ... hanno ... funzione ... di costituire un volano termico nelle ore notturne più fredde, in cui la pdc potrebbe andare in crisi, per temperature esterne troppo basse.

    forse non mi sono espresso correttamente ma era esattamente quello che anch'io intendevo
    CITAZIONE (dotting @ 27/12/2008, 08:37)
    Nelle ore diurne una pdc inverter come quella descritta quà:https://cercaenergia.forumcommunity.net/?t=21877536
    può far fronte decisamente meglio a carichi termici variabili.

    Nel mio caso sono enormemente sovradimensionate ... Altherma min 6,1kW (più del triplo di quanto mi serve). Aermec anche di più
    Continuo a non capire perché non abbiano a listino prodotti di taglia più piccola.
    Ringrazio e rinnovo l'offerta per la pubblica sottoscrizione ...
    F.
     
    .
  6. gildo1
     
    .

    User deleted


    ho notato sulla scheda tecnica che ha 47 db di rumore

    se installato in una cantina non potrebbe essere fastidioso per il

    piano superiore, poi mi hanno riferito che sotto i 7 gradi non funziona più

    la pompa di calore ma solo la resistenza integrativa secondo me è

    un problema perchè si potrebbe verificare anche in cantina aria a 5 gradi

    e invece di rendere di meno la pdc non funziona
     
    .
  7. Rothbard
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (telamonio @ 27/12/2008, 11:43)
    ....
    Nel mio caso sono enormemente sovradimensionate ... Altherma min 6,1kW (più del triplo di quanto mi serve). Aermec anche di più
    Continuo a non capire perché non abbiano a listino prodotti di taglia più piccola.
    Ringrazio e rinnovo l'offerta per la pubblica sottoscrizione ...
    F.

    pronto a firmare la sottoscrizione:
    incredibile... sono solo due giorni che ho scoperto questo forum e praticamente sto trovando tutte le risposte (e soprattutto le domande) che non riuscivo a trovare in mesi di navigazione per altri forum.
    Chiusa parentesi...

    Anche io mi sto domandano perché non si riesca a trovare un pdc da 1-1,5 kw di assorbimento che possa essere messa in sostituzione di un banale scaldabagno da 1,2 kw in modo da non dover potenziare il contratto enel.

    Il prodotto più simile a quello che cerco è proprio lo "scaldabagno solare" su ecorete citato da dotting... però temo che sia insufficiente se usato sia come riscaldamento che come ACS.... il problema è che tra lo scaldabagno solare da 1920 euro e l'atherma da 5000 euro non riesco a trovare niente... sbaglio?
     
    .
  8. dotting
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Rothbard @ 7/3/2009, 16:45)
    Anche io mi sto domandano perché non si riesca a trovare un pdc da 1-1,5 kw di assorbimento che possa essere messa in sostituzione di un banale scaldabagno da 1,2 kw in modo da non dover potenziare il contratto enel.

    Il prodotto più simile a quello che cerco è proprio lo "scaldabagno solare" su ecorete citato da dotting... però temo che sia insufficiente se usato sia come riscaldamento che come ACS.... il problema è che tra lo scaldabagno solare da 1920 euro e l'atherma da 5000 euro non riesco a trovare niente... sbaglio?

    Se vai a vedere in siti cinesi ce ne sono a bizzeffe, le chiamano pompe di calore per piscine, perchè producono solo acqua calda.
    A Milano all'ultimo SolarExpo ve ne erano tante ed il loro costo era veramente orrisorio, solo che bisogna ordinarne un container, 100 o 120.
    L'ANLI inverter della Aermec comunque costa decisamente meno, ad utente finale siamo sui 3000 euro, però siamo sempre lì l'assorbimento per 30/35°C è circa 1,7 kW, a 40/45°C oltre i 2 kW.
    Giustificate decisamente dal fatto che con quegli assorbimenti tirano fuori 6,40 kW termici e 6,10 rispettivamente.
    Ho già detto in altra discussione che se qualcuno è delle parti di Milano ho trovato una pdc, che deve essere cinese secondo me a 1000 euro.
    4,5 kW termici, 1 kW assorbiti però è da vedere in ditta prima.

     
    .
  9. telamonio
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (dotting @ 9/3/2009, 16:30)
    L'ANLI inverter della Aermec comunque costa decisamente meno, ad utente finale siamo sui 3000 euro, però siamo sempre lì l'assorbimento per 30/35°C è circa 1,7 kW, a 40/45°C oltre i 2 kW.
    Giustificate decisamente dal fatto che con quegli assorbimenti tirano fuori 6,40 kW termici e 6,10 rispettivamente

    domanda da ignorante:
    si possono canalizzare i flussi d'aria in ingresso ed uscita per utilizzo preriscaldo geotermico e raffrescamento estivo da produz. acs ?

    ringrazio anticipatamente. F.
     
    .
  10. dotting
     
    .

    User deleted


    http://web.tiscali.it/risparmio_energetico/schema_1_aria.jpg

    Nello schema sono semplicemente indicati i flussi.
    Nella realtà devi spostare fisicamente le uscite dei due tubi: in inverno la pdc espelle l'aria raffreddata all'esterno, in estate la caccia nel vespaio aerato.
    Viceversa per la tubazione in ingresso: in inverno aspira dal vespaio aerato, in estate dall'esterno.

    La difficoltà di un ANLI o di qualunque compressore esterno è il grande diametro delle bocche di aspirazione ed espulsione.
    Le Aquatek, avevano una bocca da 30 cm. di diametro.
    Le Ocshsner, come molti boiler a termopompa commerciali hanno tubazioni da appena 16 cm. di diametro.
    Io realizzo una specie di polpo con tre/quattro tentacoli da 10 cm. quando devo raccordare diametri sui 40/45 centimetri.
     
    .
  11. telamonio
     
    .

    User deleted


    sono tentato dalla ANLI ad inverter (il costo nn è molto diverso dal NUOS)
    mi sembra di capire che possa modulare fino a 1/3 della potenza
    in alternativa posso prevedere funzionamento per poche ore / giorno con piccolissimo puffer
    il problema è che ho canalizzazioni da 16 cm
    in più mi sembra estremamente rumorosa (adatta x interno?)

    per contro
    NUOS non è facilmente regolabile (min. 38° - t più basse solo con hw installatore)
    OCHSNER MINI ? (t regolabile fino a 28°? - possibilità di funzionamento a t diverse x acs? - viene distribuito e assistito in Italia?)

    Ringrazio anticipatamente x le informazioni.
    F.
     
    .
  12. telamonio
     
    .

    User deleted


    aggiornamento
    ho contatto Aermec x sapere se e come si possono canalizzare flussi ANLI
    risposta:
    secono loro i flussi NON si possono assolutamente canalizzare in quanto ventilatore elicoidale - prevalenza = 0
    serve modello con ventilatore centrifugo (es. IDROBLOC )

    saluti. F.
     
    .
  13. gildo1
     
    .

    User deleted


    ho preso il catalogo dei modelli nuos 80,100,120 ecco le caratteristiche:
    consumo w 310, t. max pompa di calore 55 gradi, t. aria min.,max.10/37
    quantità max. acqua a 40 gradi in unico prelievo lt. 110/141/150
    tempo riscaldamento(aria ambiente 20 gradi acqua ingresso a 15 e t. accumulo a 55,
    ore 4.05/5.40/6.20, rumorosità db 38, portata aria nominale m3 ora 150,
    volume minimo locale 20 m3 ( nel caso di installazione senza canalizzazioni)
    lunghezza massima condotte m.10

    Che ce potemo fà ? costa pure poco ( il 120 680+iva)
    col fotovoltaico l'acqua calda sanitaria forse conviene così?
    senza pompe di ricircolo, tubi che arrivano sul tetto, pannelli solari termici,
    e disperzioni varie :angel1.gif:
     
    .
  14. dotting
     
    .

    User deleted


    Era ora che uscisse, era previsto a gennaio 2009!!

    Con soli 310 watts è interessante sopratutto il modello da 80 litri.
    E' importante la rapidità nel riscaldare l'acqua e l'80 porta i suoi 80 litri a 55°C in 4.34 ore, il 100 in 6.18 e il 120 in 7.48.

    Questo è dovuto al fatto che 310 watts con COP circa 3 corrispondono ad una resistenza di 1000 watts.

    Molto importante è la semplicità delle due canalizzazioni con tubazioni da 125 mm.
    Prelevare aria da un vespaio aerato diventa di una semplicità estrema.

    Così come in inverno l'aria raffreddata dalla pompa di calore potrà essere espulsa all'esterno, mentre d'estate potrà essere immessa direttamente in ambiente per raffrescare.

    In considerazione della potenza molto bassa potrebbe essere servita da un impianto FV anche di piccola potenza di picco: 1 kWp.

    Mi risulta però che attualmente solo la Lombardia considera le pompe di calore equivalenti a fonti di energia rinnovabile e consente la loro installazione in sostituzione di pannelli solari termici per la produzione di almeno il 50% dell'energia richiesta per l'ACS da fonti rinnovabili.
     
    .
  15. gildo1
     
    .

    User deleted


    anche qui il regolamento dice obbligo del 50% di produrre acs
    con fonti rinnovabili, non specificando il metodo quindi con l'obbligo
    del kw di fv posso posso produrre anche il 50% di acs, con una fava
    due piccioni :lighten.gif:

    p.s. penso che sotto i 10 gradi intervenga la resistenza integrativa
    da 1200 watt
     
    .
322 replies since 24/12/2008, 18:52   34942 views
  Share  
.