Abolita la certificazione energetica degli edifici per la compravendita

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  1. Lolio
     
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    Leggo su Edilportale questa nota:
    25/07/2008 - Ieri mattina la Camera ha approvato il disegno di legge di conversione del DL n. 112 del 25 giugno 2008, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria.

    Il provvedimento introduce alcune importanti novità di interesse per il settore dell’edilizia:

    Atti di compravendita senza certificazione energetica
    Scompare l’obbligo di allegare l’attestato di certificazione energetica all’atto di compravendita di interi immobili o di singole unità immobiliari, e l’obbligo, nel caso delle locazioni, di consegnare o mettere a disposizione del conduttore l'attestato di certificazione energetica. Questi obblighi sono previsti dai commi 3 e 4 dell’articolo 6 del Dlgs 192/2005, che l’emendamento del Governo intende abrogare, insieme con i commi 8 e 9 dell'articolo 15 dello stesso Dlgs 192/2005, concernenti le relative sanzioni. Dall’entrata in vigore della nuova legge verrà meno l’obbligo di allegare l’attestato di certificazione energetica agli atti di compravendita, ma non l’obbligo di redigerlo, previsto dall’art. 6 del Dlgs 192/2005 (leggi tutto).

    Atti di compravendita o di locazione senza dichiarazione di conformità degli impianti
    Viene cancellato l’obbligo di allegare ai contratti di compravendita o di locazione di immobili usati la “dichiarazione di conformità” degli impianti, previsto dall’articolo 13 del DM 37/2008 relativo all’installazione degli impianti all'interno degli edifici. È previsto, inoltre, che entro il 31 marzo 2009 siano disciplinate le disposizioni in materia di installazione degli impianti all’interno degli edifici, semplificando gli adempimenti per i proprietari di abitazioni e per le imprese; sia definito un sistema di verifiche degli impianti; sia rivista la disciplina sanzionatoria.

    Qui ci sono altri commenti: Edilio

    Cosa ne pensate?


    Edited by Lolio - 3/8/2008, 21:23
     
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  2. dotting
     
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    La legge ha abolito l'obbligo di allegarla all'atto di compravendita, ma non quello di redigerla nel caso di nuovi edifici o di ristrutturazioni maggiori del 20%.

    Si tenga conto comunque che per quelle regioni che hanno già emanato le disposizioni sulla certificazione energetica degli edifici permane l'obbligo sul nuovo.
    In particolare per la regione Lombardia dove i notai si rifiutano di redigere l'atto di compravendita in mancanza di Certificazione.
     
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    penso che non conveniva a chi fa affari vendendo case
    rischiavano di perdere valore sul mercato immobiliare
    le vecchie case (magari a blocchetti) impossibili da scaldare....

    Chi compra sarà più facile da imbrogliare

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  4. Ing_Slash
     
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    Concordo con dotting, aggiungo che in ogni caso sul nuovo vanno comunque rispettati i parametri previsti dal 311/06. Come già scritto spero che nel futuro il valore di una abitazione sia sempre più legato ai suoi consumi ed alla tipologia di impianti ed isolamenti che ci sono.
    Capisco che una casa in centro a Milano abbia un costo diverso di una a Brescello, però non è giusto che questo sia il solo parametro di merito. Infatti i costruttori sanno già quanto possono chiedere al mq in base al luogo e cercano di risparmiare su tutto per trarne il massimo profitto, in futuro non sarò più cosi.
    Ciao!

    PS Dotting è un piacere rivederti (anzi, no: rileggerti! ;) )
     
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  5. Denew for CE!
     
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    Mah... teoricamente anche prima c'era una norma ben precisa da rispettare, ai suoi tempi e sulla carta la legge 10/91 se applicata decentemente sarebbe stata all'avanguardia in Europa e avrebbe dovuto portarci, oggi, ad avere uno dei parchi edilizi più efficienti per l'ultimo 15ennio. Com'è andata lo sappiamo tutti.
    Quindi affidarci alla sola applicazione "all'italica maniera" del 311 è una magra speranza.

    La certificazione introduce una procedura di verifica e comparabilità tra immobili, per non parlare dell'assunzione di responsabilità e la trasparenza nei confronti dell'acquirente potenzialmente molto efficace nel trasferire l'applicazione "sulla carta" del 311... "in cantiere", dove non sempre le norme di contenimento dei consumi energetici sono riuscite ad arrivare.

    Talmente efficace da essere evidentemente scomode per la lobby di chi costruisce e ristruttura e ha interesse a continuare farlo alla "ma va lah che va bene" non preoccupandosi certo dei mostruosi costi di gestione post vendita di certi involucri-impianti colabrodo, ed ha i suoi bei santi non tanto in paradiso quanto vicino alle porte del parlamento... :angry: !

    Volendo essere ottimista voglio pensare che non tutto sia perduto, penso che questa misura "anguillesca" troverà ostruzioni in sede europea, magari la minaccia di apertura di procedure di infrazione potrà portare al suo ritiro...

    Consideriamo poi che è il fatto che non debba più essere obbligatoriamente allegato non significa che non debba essere redatto, nè che il potenziale acquirente o affittuario non abbia facoltà di richiederlo come "condicio sine qua non". Nel rapporto privatistico vale tutto no?
    L'importante è continuare a parlarne informando correttamente in merito, evitando che passi il messaggio subdolo che si vorrebbe far passare, ovvero che il mancato obbligo della certificazione sia una "facilitazione, semplificazione burocratica, un balzello di meno" per il contribuente, quando invece è "un'opportunità di trasparenza" in meno.
    Io 'sta favoletta la sto già sentendo girare, non so voi... :angry: ...
    In Italia siamo specialisti nel girare certe frittate a seconda della convenienza, purtroppo.

    Quello che mi preoccupa a dire il vero è la concomitanza tra questo emendamento e gli sbandierati annunci di nuove campagne "costruttive" di immobili residenziali a condizioni superagevolate per far fronte all'emergenza abitativa della popolazione a basso reddito. Il che significa migliaia di metri cubi nuovi con prestazioni incontrollate, che in italia significa pessime, alla maniera "anni 70" per capirci... :blink: ... e insanabili a costi decenti con interventi a posteriori (e siamo il paese dove nun se demolisce mai niente...) ... :ph34r: ....
    Per distribuire a canoni e/o prezzi "sociali" e poterci lucrare sopra... si vorrà costruire al minimo costo no?
    E per farlo, meglio non ci siano standard prestazionali minimi o procedure di controllo "ingombranti" che non consentano di stare "all'osso" obbligando a spendere di più.
    E allora, casualmente, ecco comparire, o meglio "scomparire" la tutela data dalla certificazione...

    Vogliamo credere alle coincidenze? Mmmah... <_< ..
     
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  6. dotting
     
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    La conferma che per i notai incorre l'obbligo di allegare la certificazione energetica in quelle regioni che dispongono di apposita legge regionale:
    http://web.tiscali.it/risparmio_energetico...eEnergetica.pdf

    Una ulteriore conferma:
    http://nuke.casaeclima.it/Default.aspx?tabid=756

    Edited by dotting - 27/10/2008, 17:59
     
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  7. dotting
     
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    E adesso siamo sotto indagine da parte dell'UE:
    http://www.edilportale.com/edilnews/npopup.asp?iddoc=13234
     
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  8. dotting
     
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    Dal 1° luglio 2009 tutte le nuove costruzioni o quelle interessate a estesi lavori di ristrutturazioni poste in vendita devono essere corredate di Attestato di Certificazione Energetica (ACE).

    Viene ribadito il fatto che non è necessario allegare al rogito l'ACE, però i notai hanno l'obbligo di far presente a venditore e compratore della necessità della redazione di tale documento e in sua assenza non ha valore la dichiarazione di fine lavori e non è possibile conseguentemente venga rilasciata il certificato di agibilità.

    Tutti i dettagli in questo link: http://www.edilportale.com/news/2009/08/no...i_16200_15.html
     
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  9. dotting
     
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    Una importante disposizione dei notai riguardante la Certificazione energetica degli edifici.

    Vengono ribaditi alcuni punti a mio parere ancora mal interpretati da tecnici esperti nel settore:
    https://digilander.libero.it/infoenergia/02...CE_1lug2009.pdf

    a.- Nell’ipotesi di edifici nuovi o ristrutturati, il notaio informerà le parti che in mancanza di AQE non possono essere conseguite né una regolare ed efficace dichiarazione di fine lavori né l’agibilità.
    Questo è un obbligo che deriva dalla legge 311 che impone al costruttore di dotare l'edificio nuovo del certificato energetico dell'edificio.
    b.- Dopo avere compiuto un’esauriente e adeguata attività di informazione, il notaio inviterà le parti ad una regolamentazione del rapporto, la quale non necessariamente deve risultare dall’atto notarile.
    Ho sentito spesso la frase "se non mi porta l'attestato di certificazione energetica non stipulo l'atto".
    Questa frase è un puro e semplice arbitrio e il notaio che la dovesse pronunciare va segnalato al Consiglio Nazionale dei notai per pratica scorretta della professione.
    Informazione sì, obbligo no.
    c.- Più in generale non si ravvisano nel decreto divieti e sanzioni che impediscano alle parti di convenire che l’obbligo di dotazione sia accollato al compratore.
    Quindi il costruttore o il venditore può decidere d'accordo con l'acquirente di accollare a quest'ultimo l'obbligo e il costo di dotare l'immobile dell'attestato di qualificazione energetica.
    d.- 4. Conclusioni
    Dopo l’abrogazione dell’obbligo di allegazione della certificazione energetica e ferma restando la possibilità di alienare un immobile ancorché non dotato dell’AQE, dopo il 1° luglio 2009 il ruolo del notaio in occasione del trasferimento degli immobili, è in primo luogo di tipo informativo circa gli obblighi di dotazione dell’AQE degli edifici trasferiti.

    Più chiaro di così!
     
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  10. gildo1
     
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    ecco perchè impegno e onestà in italia non pagano, e si
    và sempre peggio
     
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    ora come ora è tornata necessaria, da quello che avevo capito l'obbligo era stato prorogato con la 1000 proroghe, da questo luglio dovrebbe essere obbligatorio per ogni immobile....lo chiedo perchè a breve dovrei chiudere la trattativa per il capannone dove lavoro e l'ho esplicitamente chiesta, anche perchè fino a pochi mesi, prima che mi mettessi a contestare i problemi come si deve, fa il capannone era ritenuto un gioiello in tutti i sensi, manutenzione ok, prestazioni pure....
    L'ho messo come clausola della compravendita quindi c'è poco da fare, o la fanno o non si compra, solo che il mio avvocato, benedetto quell
    'ordine, mi ha detto che probabilmente non è obbligatorio e quindi vorrei informare un po' anche lei....
     
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  12. dotting
     
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    Ribadisco il concetto che non è obbligatorio allegare l'ACE al rogito e i notai hanno l'obbligo di stilare l'atto anche in mancanza di questo documento.

    Ma è assolutamente OBBLIGATORIO per legge la redazione dell'Attestato di Certificazione Energetica in caso di vendita/locazione.
    Questo obbligo è stato ribadito con l'uscita delle Linee Guida Nazionali per la Certificazione Energetica del 10 luglio 2009, la trovate come al solito in normativa.

    In particolare nel caso del capannone, copio e incollo quanto previsto:
    3. Singole unita' immobiliari, ai fini del presente decreto si intende l'insieme di uno o piu' locali preordinato come autonomo appartamento e destinato ad alloggio nell'ambito di un edificio, di qualsiasi tipologia edilizia, comprendente almeno due unita' immobiliari. E' assimilata alla singola unita' immobiliare l'unita' commerciale o artigianale o direzionale appartenente ad un edificio con le predette caratteristiche.

    E in particolare:
    2. Campo di applicazione
    Ai sensi del decreto legislativo la certificazione energetica si applica a tutti gli edifici delle categorie di cui all’articolo 3, del decreto Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, indipendentemente dalla presenza o meno di uno o più impianti tecnici esplicitamente od evidentemente dedicati ad uno dei servizi energetici di cui è previsto il calcolo delle prestazioni.
    Si sottolinea che tra le categorie predette non rientrano, box, cantine, autorimesse, parcheggi multipiano, depositi, strutture stagionali a protezione degli impianti sportivi, ecc. se non limitatamente alle porzioni eventualmente adibite ad uffici e assimilabili, purché scorporabili agli effetti dell’isolamento termico.
    Specifiche indicazioni per i calcolo della prestazione energetica di edifici non dotati di impianto di climatizzazione invernale e/o di produzione di acqua calda sanitaria sono riportate nell’allegato 1.
    Nel caso di edifici esistenti nei quali coesistono porzioni di immobile adibite ad usi diversi (residenziale ed altri usi) qualora non fosse tecnicamente possibile trattare separatamente le diverse zone termiche, l’edificio è valutato e classificato in base alla destinazione d’uso prevalente in termini di volume riscaldato.
     
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    Muchas gracias!!!!! :wave.gif:
     
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