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Posts written by LamiaCasaElettrica

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    CITAZIONE (ZSimo @ 11/10/2021, 09:53) 
    Avendo tu una Daikin (se non ricordo male), direi che di PdC migliori ne puoi trovare :D ;)

    Battutone, sulla carta la Daikin Altherma 3 non è affatto male comunque.
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    Nel ragionamento per poter crescere di doppia classe energetica inserirei pure fotovoltaico e batteria di accumulo.
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    Ciao,

    mi è appena venuta un'idea malsana.

    Ma il Super Bonus 110% prevede che sostituzione dell'impianto di riscaldamento esistente con pompa di calore.

    Ma l'impianto di riscaldamento esistente può essere una pompa di calore?
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    CITAZIONE (PID_Block @ 18/9/2021, 06:48) 
    Nel mondo reale, soluzioni con aggregato puramente termodinamico, sono sempre integrate con un bell’unità split (spesso canalizzata). Anche in appartamento Gold CasaClima.

    Rifraso e chiarisco la mia indagine nell'occulto.

    Per "mondo reale" intendiamo quale tipo di zona climatica intendiamo? Immagino che le considerazioni possano essere molto variegate in funzione di dove si trova l'immobile.

    Faccio due casi in cui è comunque il riscaldamento la parte rilevante:
    - Sestriere (5.165 gradi giorno; diciamo temperatura di progetto -15 gradi)
    - Vigevano (2.544 gradi giorno; temperatura di progetto -5 gradi)

    Visto che case passive ed aggregati compatti (e preriscaldamento geotermico) nascono nel centro-nord Europa (che sto assumendo essere paragonabile al Sestriere) non ci sono scenari reali in cui si applicano senza ausili esterni (se non eventualmente di emergenza) ?

    Ad esempio al Sestriere.

    Mi riferisco all'applicabilità pratica in termini di:
    a) fattibilità tecnica => il sistema assicura le prestazioni richieste in tutte le condizioni ambientali
    b) convenienza economica => il sistema è conveniente economicamente in tutte le condizioni di funzionamento

    Non ho dati di mercato ma altrimenti mi chiedo ad esempio dove e come vengano fatti gli impianti con aggregati compatti venduti da Nilan.

    Se mi smontate il mito allora ripiego per una Panasonic Aquarea con unità di ventilazione a recupero di calore con scheda PCB CZ-NS4P per l'integrazione del fotovoltaico. Ma sto andando OT ora.
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    CITAZIONE (PID_Block @ 18/9/2021, 06:02) 
    Il preriscaldato geotermico aria/terra può funzionare per portate molto basse e inevitabilmente determina perdite di carico e consumi elettrici del ventilatore di mandata superiori tutto l’anno (anche quando non servirebbe). È la seconda tipologia di tamponamento (dopo la resistenza elettrica di pre) per le pure termodinamiche che entrano in profonda crisi a temperature esterne basse (ed alte).

    Tu hai per caso qualche esperienza concreta diretta (o anche solo indiretta)?
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    CITAZIONE (ldml @ 14/9/2021, 08:38) 
    non si tratta di una soluzione "più innovativa": ci sono diversi "paletti e limiti" presenti anche in altre macchine aggregate presenti nel mercato:

    Ritorno nuovamente sulla semantica del mio "innovativa" nel caso specifico: si riferisce all'integrazione della parte termoidraulica (PKOM4) col fotovoltaico con batteria (PSOL+), non all'aggregato compatto di per sé.

    Per ora non ho trovato sistemi integrati che facciano utilizzando esclusivamente l'aria, per una casa passiva, tutte le funzioni seguenti:
    1) ventilazione meccanica e filtrazione
    2) riscaldamento
    3) raffrescamento
    4) acqua calda sanitaria
    5) inverter fotovoltaico
    6) batteria accumulo fotovoltaico

    Magari integrando il tutto con uno scambiatore terra-aria (Heat recovery ventilation with closed-loop ground heat exchange).

    So che sto rincorrendo un'utopia, ma l'idea di una casa passiva che:
    a) non abbia alcuna fonte di energia diretta diversa da aria, sole o elettricità
    b) sia in grado di funzionare con temperature di progetto di -15/-20 gradi C
    c) non si surriscaldi con i 35 gradi estivi
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    La mia ricerca è sempre relativa al trovare una soluzione ottimale (prestazioni/prezzo) con uno solo apparato che faccia tutto (ventilazione, riscaldamento, ACS, raffrescamento, filtrazione, deumidifica) per una casa passiva, quindi con un fabbisogno termico al più di 15 kwh/m2anno.
    Il tutto eliminando la distribuzione del calore (pavimento) per risparmiare sul costo iniziale e semplificare gli impianti, lasciando esclusivamente all'aria fare tutto.
    Magari accoppiando una sistema di scambio interrato terra aria.
    Ottimizzato col fotovoltaico. Per questo mi aver colpito moltissimo la Pichler PKOM4 & PSOL+.

    Non so ancora se questo auspicio sia realizzabile.
    Magari in climi ben + rigidi di quelli italiani (tipo la Polonia).
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    CITAZIONE (PID_Block @ 11/9/2021, 21:58) 
    Una pura termodinamica (con recuperatore statico ) che offre 1,3 kW totali (quota di ventilazione compressa) a 2 gradi esterni. D’avvento poca cosa.
    Può accumulare energia per? Resistenza elettriche?

    La novità non sta tanto nella parte termo-idraulica ma nell'avere, in modo totalmente integrato all'aggregato compatto:
    - batteria di accumulo elettrico fino a 11 kWh
    - inverter elettrico con potenza fino a 4-10 kW
    - gestione integrata energia per ottimizzare il sistema
    - app di gestione unica per tutto il sistema

    La parte puramente termo-idraulica ha le caratteristiche della "vecchia" Pikler PKOM4.

    Nella mia ricerca di aggregati compatti per case passive ho anche trovato queste:
    - ComfortZone RX50
    - NIBE F730
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    Ciao,

    un piccolo aggiornamento con il nuovo sistema Pichler PKOM4 & PSOL+ che integra un aggregato compatto con una batteria per fotovoltaico con sistema di gestione energia.

    Mi pare la soluzione più innovativa sul mercato per gestire in un punto unico l'energia di una casa passiva.
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    Io avevo aperto un segnalazione a Daikin in Giappone :wub:
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    CITAZIONE (viga81 @ 22/1/2021, 18:00) 
    Per emoncms, vorrei avere il set di dashboard che trovi in allegato. E’ già incluso nei file di Zanac o devo ricrearmelo da 0?

    Non e' incluso.
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    CITAZIONE (mikx @ 11/1/2021, 16:34) 
    ok la differenza di spesa, però ci sono pro e contro che non so valutare benissimo. mi spiego meglio.. con shelly spendo meno però sono vincolato alla loro app e al loro server cloud, non mi pare esista la possibilità di usarne altri tipo IFTTT.
    con biticino smart spendo di più ma ho meno caos di fili dentro le scatolette dell'impianto, l'installazione è un attimo più semplice di shelly, di fatto devo sostituire un deviatore con un deviatore smart e collegare il neutro che di solito si trova sulla scatola delle prese subito sotto la scatola dei pulsanti, basta portare su 1 metro di cavo blu.

    la cosa che sinceramente mi spinge dal lato biticino è che non essendo legato a nessun server, se tra X anni IFTTT non esistesse più, potrei usare qualche altro sistema. mentre con shelly dovrei sostituire tutto qual'ora shelly fallisse e non esistesse più.

    Tecnicamente sono equivalenti a parte che BTicino usa Zigbee anziché WiFi. Entrambi operano in cloud, per fortuna, e ti integri con un impianto elettrico esistente allo stesso modo.

    BTicino / Legrand ci e' arrivata + tardi ed ha pure comprato Netatmo per accelerare.
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    Parte del mio punto di vista:
    https://lamiacasaelettrica.com/la-mia-casa-elettrica-2-0/
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    CITAZIONE (Fringui75 @ 9/1/2021, 13:47) 
    Di base c'è saperlo fare..

    Questo e' invariante tra BTicino Living Now e Shelly.
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    CITAZIONE (mikx @ 6/1/2021, 14:17) 
    ok grazie. ma rispetto ad un semplice ed economico shelly1 per comandare da remoto alcune luci e integrare delle scene automatiche vale la pena il sistema biticino? andrei a spendere circa 10volte.

    Ti sei già dato la risposta. Certo per una abitazione nuova non lo escluderei.
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