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Posts written by firo

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    Salve,
    ti dico la mia....se puoi vai con cellulare dopo aver valutato tutti i pro e contro e l'aspetto economico.
    Con la ditta ci siamo seduti dopo aver chiesto un po di preventivi per il climagold da 48 e veniva una differenza di circa 25-30€/m2 in più sul tufo. Dato che i costi erano/sono uno dei vincoli più stringenti ho optato per il classico tenuto conto anche di alcuni aspetti che forse ho sopravvalutato (tipo la consistenza e qualche dubbio su traccie impianti e tenuta ai carichi...).
    Oggi invece non sarei così deciso nella scelta perchè il sistema col cellulare risolve tanti problemi che, con altri sistemi, avrebbero soluzioni meno efficaci o più articolate ed alla fine meno economiche. Poi magari i prezzi sono pure calati...(io avevo un prezzo tra i 120 ed i 100€/m3).
    Poi leggo che stai optando per un tetto in legno per cui vedo ancora più indicato questo sistema.
    Come scoprirai non esiste una scelta giusta, ma una serie di compromessi tra tutti i vincoli e le tue aspettative.
    All'epoca avevo parlato con un fornitore di Casarano che aveva realizzato casa sua con YTONG, se vuoi ti passo i riferimenti.

    Per il pretemperamento... se ti esce "gratis" perchè no. Se è un ulteriore costo e porta a complicare l'impiantistica direi che non ne vale la pena.
    Un semplicissimo split che puoi predisporre nella posizione meno visibile e più furba dato che sei in fase pre-costruzione ha un rapporto costo/beneficio imbattibile e darebbe una mano alla VMC.

    Questo tutto sempre IMHO ;)
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    Stai anche monitorando l'unità esterna?
    Non ricordo...è al sole o in ombra? sta lavorando di più con la ventola? Si sente quando deve dare più potenza?
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    A questo punto mi farei prima chiarire lo spessore del pannello...
    Ad es. WALER per EPS100 dichiara resistenza alla compressione di 150kPa ma nella scheda non specifica gli spessori disponibili per il prodotto...ed infatti è dato solo il lambda del materiale ma non la R termica che dipende dagli spessori delle pannelli che si poseranno.
    Tu a che valore di trasmittanza vuoi o devi arrivare?

    In Italia esiste un consorzio per il sistema a cappotto che ha rilasciato un manuale di posa conforme alle norme ETAG (http://www.cortexa.it/it/il-sistema-a-capp...a-cappotto.html).
    Scaricatelo e chiedi garanzia che la posa sia conforme a tale manuale ed alle norme in esso richiamate...
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    CITAZIONE (Lulink @ 2/8/2017, 15:45) 
    Grz Alessandro x le info.
    Differenza tra eps100 ed eps150 è la densità del materiale?

    Dovrebbe essere la resistenza alla compressione che, per quello che ne so, è legata alla densità.
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    Da quello che so io sono entrambe ottime marche.
    Che zona termica sei? Chiedi, per confronto, un pannello con aggiunta di grafite (quelli grigi per intenderci): dovrebbero essere meglio per climi "caldi" dato che la grafite riflette parte dell'energia termica.
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    Ciao Maurizio. Hai confronti (sopratutto costo) con i PAL di altre marche? Il sistema di realizzazione e montaggio è valido e robusto?
    In generale su questa tipologia di condotti (a sezione quadrata/rettangolare) ci potrebbero essere problemi per le operazioni di pulizia straordinaria?
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    E' un intonaco particolare, magari fibrorinforzato? Immagino occorra utilizzare la rete di armatura. Se si di che tipo: metallica o classica resistente agli alcali?
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    per me è OK anche qui. Dato che il titolo della discussione era su sistemi ad aria, per rendere il (futuro) thread distinguibile forse sarebbe meglio una nuova discussione. Anche perchè, se ho ben capito, hai già preso la tua decisione e parte dell'impianto è stata già realizzata per cui avrebbe valore come testimonianza pratica.
    Intanto comincio con le domande!
    Hai utilizzato tutta l'altezza della parete per il radiante? Il passo mi sembra molto basso...che sezione e tipologia di tubi hai utilizzato? hai incassato nel muro o hai utilizzato i supporti? Che spessore complessivo di intonaco pensi sia necessario? Hai usato solo la muratura perimetrale o anche quella della tramezzatura interna?
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    CITAZIONE (pasoel @ 6/4/2017, 22:52) 
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    considerando quanto sopra, ho deciso di realizzare il sistema di climatizzazione della casa partendo dalla pdc.
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    Alla fine incontrando un bravo termotecbico con grande esperienza con radianti, ho optato e da poco ho fatto realizzare un impianto radiante a parete sotto intonaco.
    Praticamente ho installato un radiante a parete di 50 mq circa, con passo 6, occupa appena 1/5 (un quinto) delle superfici verticali di ogni stanza, chiaramente, ho dovuto studiar bene dove posarlo poichè le varie mobilie "tappano" la sua efficienza, comunque il costo é pari ad un radiante a pavimento, solo che hai solo 1 cm di intonaco sopra alle chiocciole, quindi ho risolto il problema dell'inerzia, ottimizzato le superfici.
    ...
    quindi in sintesi:

    -impianto radiante striminzito a bassissima inerzia e a bassa temperatura, ottimizzato per la pdc.
    -caldo / freddo col radiante
    -vmc x ricambio e deumidifica e leggera integrazione al raffrescamento.
    -acs dedicata con accumulo in termopompa.
    ...

    Soluzione interessante ed a cui stavo pensando per me (sopratutto radiante a parete). Puoi aprire una nuova discussione (qui siamo un po OT per addentraci nei dettagli)?
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    Te lo chiedevo perché nella mia stratigrafia (solaio, 15cm XPS, massetto alleggerito con EPS 5cm, guaina, tufina 5 cm medio, tufo "alta densità" detto "chiana" 5cm) non è stato utilizzato il freno vapore. La verifica di Glaser non dava rischio condensa però (zona C)...
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    CITAZIONE (AlexMerotto @ 16/3/2017, 13:01) 
    Qualcuno lo ha anche già scritto precedentemente ma il problema lo avrai durante l'inverno, quando il vapore passserà attraverso il freno nell'isolante, condensando e facendo marcire l'isolante. Ne ho visto un caso simile in Sicilia.
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    Potresti dettagliare meglio il caso che citi?
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    Devo verificare il computo metrico che è allegato al contratto stipulato con l'impresa. Appena lo trovo ti faccio sapere.
    Io partivo da zero e la stratigrafia era una delle poche cose messe alla base della progettazione complessiva. Col progettista avevamo concordato per questo i pilastri a sezione rettangolare dato che volevo inglobarli tutti all'interno della struttura che di fatto prende ispirazione da un thermos :B): .
    Come qualcuno ti ha già ricordato ogni strato dell'involucro ha una sua funzione specifica...
    Tieni presente che io sono in zona C ed all'inizio volevo fare una parete ventilata per il caldo. Poi qui le imprese non sanno neanche cosa sia ed ho preferito andare su qualcosa di più "consolidato" per le manovalanze.
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    Ciao. io ho costruito con isolante in intercapedine.
    Il nodo termico tra tamponatura e solaio può essere risolto anche se è bene analizzarlo al meglio. Io ho adottato una soluzione "di mezzo" (controlla il mio album) ma il mio vicino si è ispirato e ha migliorato ancora utilizzando SIPOREX per chiudere ancora meglio anche se poteva contare su contromuro esterno più spesso (20 invece io avevo 10).
    La mia stratigrafia è (int/ext) 25cm tufo calcareo, 15cm XPS, 10cm forato cemento.
    Ho scelto la soluzione d'accordo con la ditta in quanto meno costosa rispetto a cappotto.
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    Ciao Grafio.
    Com'è andata con questi giorni di freddo e neve inusuali per il Salento?
    Avevi integrato qualcosa per la generazione di calore? Confort?
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    Bellissima discussione tecnica che spero non si smorzi nelle polemiche.
    Potendo contare sul pareri di esperti su aspetti specifici del settore volevo chiedere perchè si utilizzano sempre (almeno per quello che ho visto) ventilatori assiali e mai centrifughi o tangenziali sugli evaporatori delle PDC.
    Da quello che vedo permetterebbero, con ingombri (intendo volumi degli apparati complessivi) analoghi, flussi d'aria più regolari nelle distribuzioni e nelle velocità. O ci sono dei limiti aereodinamici?
243 replies since 19/3/2012
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