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Posts written by ingbabs

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    Simili alle mie

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    ...le ho pagate qualcosa di piu' (200 euro cad, comprese maniglie, posa fai da me as usual), qui in zona meno di 360 euro non ho trovato NIENTE.
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    Scelto il corten! Non sono io che ti ho messo la pulce nell' orecchio? :-)

    Ma corten vero o ferro verniciato/trattato ??

    Io ho quasi deciso per inox (montanti recinzione e telaio cancello) e corten (pannelli ciechi).

    Mi sono documentato molto sul corten vero, richiede dai 2 ai 4 anni per ossidarsi naturalmente se esposto, e in quel periodo dilava particelle di ruggine sulle superfici sottostanti. Quindi meglio passivarlo artificialmente e poi bloccare l' ossidazione con un trasparente opaco. Continuo a studiare....
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    Ho già il cappotto da 20 cm su tutte le pareti del garage (che viene utilizzato come magazzino-laboratorio, e mi rimane a 14-15°C, perché contiene puffer e bollitore e un po' di tubi, quindi temperatura perfetta per lavorare). Inoltre ho 10 cm di XPS sotto il pavimento del garage e 5 cm di cappottino interno in EPS, da finire, fatto per far passar impianti e tagliare il ponte termico dei muri in CA che salgono dalla fondazione.

    Il problema é solo il portone sezionale, che é isolato ma le sue guarnizioni fanno quello che possono....di qui poi l' aria entra in casa da una porta di lamiera e una porta interna. Ma ne passa proprio tanta, con il termometro misuro 14-15° lo spiffero inferiore della porta da interni.

    E' un problema di tenuta all' aria, non di isolamento, e purtroppo non ho grandi esperienze in merito.
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    Aggiorno il post, per dare qualche impressione di cosa funziona bene e per mettere alla luce i problemini insorti, cercando di essere obiettivo e trasparente.

    Abitualmente accendiamo il termocamino alle 17-18 fino alle 22-23. Questo garantisce autonomia fino alla sera dopo. Se fa più freddo, o se bruciamo poco, o se bruciamo legna di bassa qualità (pioppo...), allora nel pomeriggio successivo si accende automaticamente la caldaia a pellet, che mi riporta a regime il radiante e si spegne con un quarto del puffer pieno e l' ACS calda.

    Ho cambiato 3 volte l' impostazione della climatica, adesso dovrei aver trovato la quadra per tenere 20°C costanti in ogni condizione. Con termocamino in funzione arrivo fino a 21°C, ma non molto oltre.
    Il passo 15 del radiante richiede forse una mandata un pelino più alta, attualmente 32°C con 0°C fuori, 4 circuiti su 8 aperti, portate di circa 1 l/min per circuito, ritorno a circa 22-23°C.

    Temperatura superficiale del pavimento con fuori 0°C circa 23°, muri e soffitto costanti anche negli spigoli etc sui 20-22°C, nodo serramenti 19 °C. Ho due pilastri che salgono dal seminterrato, 17°C, punto più freddo.

    La sensazione di temperatura é di assoluta omogeneità in ogni ambiente della casa.

    Una stima del consumo annuo (anche se la stagione di riscaldamento deve ancora finire) é tra 30 e 40 quintali di legna, (di cui un terzo frassino, un terzo castagno, un terzo pioppo), per una spesa di 250-300 euro.
    A questo devo aggiungere ad oggi 8 sacchetti da 15 kg di pellet usati in prevalenza quando non siamo in casa per più di un giorno.
    Ricordo che il mio termocamino é un Idro 30 da 8 kW, una macchina economica che credo abbia un rendimento abbastanza basso. (dichiarano 50% all' acqua e non credo oltre 70% globale)

    Il solare termico ha provveduto al fabbisogno da giugno 2014 (data di messa in esercizio) a settembre 2014, integrando con circa 2 sacchetti di pellet. Da Ottobre ho acceso il riscaldamento, quindi il solare termico anche se da un contributo importante alla parte bassa del bollitore (dove l' acqua dell' acquedotto arriva freddina, a 3-4°C in questo periodo) non é più indispensabile.

    I DIFETTI PIU' GRANDI

    Ad oggi la metà di bifamiliare attigua alla mia (divisa da due corsi in laterizio 9 fori, lana di roccia da 6 a 12 cm a seconda di quanta ne passava, doppia lastra cartongesso dal mio lato, laterizio a vista dal lato del vicino) é in corso di completamento senza serramenti. Credo che la maggior parte delle dispersioni sia dovuta a ciò. Mi aspetto una netta diminuzione dei consumi quando anche l' altra porzione di casa sarà abitata.
    Su questa parete inoltre ho grossi problemi di tenuta all' aria, non ho intonacato il laterizio dietro la controparete, attendendo che il vicino intonachi la sua parte, quindi immagini entri moltissima aria.

    La porta di ingresso é montata male, con il termometro ho rilevato 13°C (sempre con fuori 0°) in corrispondenza del lato serratura, perché le guarnizioni non toccano in centro. Ho montato il telaio imbarcato come una banana. Devo rimediare.

    Non ho valvole sulla cappa, e mi entra in casa aria fredda (non capisco perché sento il freddo entrare e non il caldo uscire).

    Mi arriva un sacco di aria fredda dal garage annesso all' abitazione. Tale garage ha serramenti in pvc come la casa e un portone sezionale Hormann coibentato, che lascia passare abbastanza aria.
    Inoltre questo locale é diviso dall' abitazione da una porta in ferro (REI) senza guarnizioni e da una porta da interni.

    ( Voi che tipo di serramento interno usate tra le parti non riscaldate e le parti riscaldate ???? )

    Tutte queste infiltrazioni di aria rendono per ora superfluo il ricambio, la qualità percepita dell' aria é sempre ottima, la limitata dimensione in pianta della casa (10m x 8m) e la discreta altezza (più di 10 metri interni), uniti alla scala aperta, creano secondo me un lavaggio naturale completo. Non apriamo mai le finestre.

    Per quanto riguarda la porta di ingresso é un problema risolvibile con poco, per la cappa non so che tipo di valvola mettere, ma il problema più grosso credo venga dal garage, forse dovrei sostituire la porta REI con altra porta, o provare a inserire guarnizioni sul profilo?? (tenendo anche presente che ad oggi il garage non é intonacato, quindi aria ne passa anche all' esterno del telaio della porta e dalle tracce che attraversano la muratura)
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    Io penso proprio di sì, se sono un' azienda strutturata hanno tecnici interni, per i costi devi concordare con loro cosa rimane a tuo carico (richiesta permesso di costruire, collaudo statico, accatastamento, agibilità..) e cosa a loro carico incluso nel prezzo (calcoli strutturali, direzione lavori, sicurezza, certificati impianti ovviamente)
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    Se vuoi risparmiare, tanto, devi metterci del tuo, tanto, e avere le competenze.

    Anche se qualcuno potrebbe obiettare, ti do dei consigli per non spendere più di 5-7.000 euro, chiaramente a tuo rischio e pericolo:

    -farti fare la relazione geologica da un geologo che ha già lavorato in zona - meglio in un lotto vicino, molto probabilmente ti farà la fotocopia della relazione del lotto vicino e ti prenderà 4-500 euro.
    -se fai una prefabbricata con una ditta nota, probabilmente avrai già concordato con il loro studio tecnico l' architettonico, del quale dovresti farti dare i dwg, che porterai ad un geometra, il più giovane ma ben voluto del paese, che compilerà una 50ina di fogli inutili e porterà tutto in comune per ottenere il permesso di costruire. Costo 500 euro.
    -a questo punto, occorre depositare i calcoli prima di iniziare i lavori. L' ideale é che te li firmi un tecnico della ditta che costruisce, perché altrimenti diventa un doppione far verificare e ricalcolare le strutture da un tuo tecnico esterno. Questo aspetto devi trattarlo con il costruttore.
    -termotecnico: cercati un ingegnere giovane e entusiasta di lavorare. Costo da 800 a 1500 euro.
    -per la direzione lavori, direi idem, se la accolla un tecnico della ditta che costruisce. Tanto non pensiamo che un direttore dei lavori esterno sia sempre presente e vigile in cantiere e faccia solo l' interesse del committente.
    -sicurezza & co : se la ditta costruisce veloce, io non farei nessuna scartoffia, oppure il geometra di cui sopra, per la modica cifra di 1000-1500 euro.
    -collaudatore: il collaudo della struttura in legno é una mera formalità, non dovrebbe costare più di 1.500 euro.
    -accatastamento: il geometra che ha presentato le carte in comune, per un 1000 - massimo 1500 euro.
    -chiusura lavori e richiesta agibilità: sono documenti che puoi compilare, raccogliere e presentare tu stesso.
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    Per la tenuta all' aria penso che lasci il tempo che trova, per via dell' impiantistica che comunque attraversa questa rasatura.

    Sicuramente non é problema suo la tenuta all' aria, con il lamellare. Potrebbe esserlo con casa a telaio, pannelli in OSB nastrati ma con gli impianti che corrono dietro...
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    Ottimo lavoro, mi piace molto il cartongesso placcato sul lamellare, senza struttura.

    Trovo una ca***ta dover far la struttura e controparete.

    Non capisco il perché della rasatura con rete sul cartongesso + finitura, certo, é il massimo, solo non capisco se sia dovuta alla paura di movimenti del legno.
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    Scusa, per curiosità, tu hai gli impianti che passano nello spessore del lamellare, cartongesso subito avvitato oppure struttura in metallo che regge i pannelli di cartongesso?

    E l' intonaco di calce ha spessore oppure é solo una finitura/rasatura?
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    Mi hanno dato il prezzo a voce a Restructura parlando con i tecnici.

    Trovi i listini (da scontare) qua:

    DOWLOAD LISTINI
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    Costa caro, circa 3 volte un impianto "tradizionale" inglobato in un massetto sabbia cemento (sono 100 euro abbondanti al metro quadro solo di materiale).

    L' "efficienza" é la medesima, tanto calore produci, tanto ne brutti in casa.

    Il vantaggio della bassa inerzia é nella risposta rapida: si regola (e si gestisce) in un modo più vicino ai termosifoni che a un radiante classico. Ovvero se i carichi variano, riesce a rispondere velocemente.

    Puoi usare piastrelle, devo comunque incollarle sul loro laterizio grezzo che viene usato per ripartire il carico (almeno così ho capito in fiera).
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    Il mio si chiama Idro 30, viene marchiato "Italiana camini", diciamo sottomarchio edilkamin.

    La modifica consiste nel tappare le asole sul lato superiore dello sportello (che sono l' aria secondaria o aria di pulizia del vetro), aggiungendo un piattino in inox che tappa queste asole.
    Quindi portare con due tubi di inox, innestati nella piastra inferiore in ghisa (da forare) su cui si fa il fuoco, in modo che prendano l' aria che arriva dalla farfalla (e dal tubo collegato all' esterno dell' abitazione,nel mio caso nel vespaio) dalla parte inferiore del camino e la portino in un terzo tubo, orizzontale forato, posto sopra il vetro.
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    Ti consiglio di andare a vederne uno dal vivo, aprire il portello e controllare la parte superiore della porta: il mio edilkamin sulla carta pareva funzionare solo con aria esterna, ma in realtà prende l' aria secondaria (o aria di pulizia del vetro) dal bordo superiore dello stesso direttamente in ambiente.
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    Ciao, anch' io non sono riuscito a reperire un termocamino "dichiarato" ermetico. Avevo trovato solo delle stufe ad aria a pellet ermetiche (Palazzetti, Montegrappa), ma nessun inserto.
    Ho un Edillkamin che funziona come dici tu, aria primaria dall' esterno e aria secondaria dal vetro. (prevedo di installare un tubo d' inox che mi alimenti anche l' aria secondaria con comburente esterno).

    Secondo me puoi acquistare un prodotto come l' MCZ di cui parli e tenere in efficienza il sistema di guarnizioni, oppure puoi prendere un elemento con anta battente, magari é più facile ottenere una buona chiusura regolando bene la porta e sostituendo la baderna (guarnizione) magari anche una volta all' anno.

    Io ho un modello ad anta battente, dopo un anno si é rovinata un po' la guarnizione in un angolo lato cerniere, credo perché la porta non era ben regolata e la guarnizione premeva troppo.


    CITAZIONE (grafio79 @ 12/2/2015, 17:30) 
    la casa sarà dotata di vmc e quindi sarà ermetica

    Credo che avere una VMC non implica che l' abitazione sia ermetica.
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    Interessante, cercando ho trovato QUESTO SENSORE per Arduino, sarà affidabile?
675 replies since 2/3/2012
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