CercaEnergia

Posts written by ingbabs

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    Quando poseranno se ti ricordi guarda il tipo di viti ed il passo, così per avere un' idea!
    Grazie!
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    Potrei fare una domanda sulla costruzione del tetto Fazer??
    Ho letto che metterai 24 cm di fibra di legno sopra l'assito e il freno vapore.
    Poi metterai dei listelli di ventilazione esattamente sopra i falsi puntoni del tetto?
    Con quali e quante viti verranno avvitati, visto che devi oltrepassare 24 cm di coibente?
    Sto pianificando lo stesso lavoro, con lana di roccia calpestabile invece che fibra di legno, e il mio cruccio esecutivo maggiore é riuscire a intercettare il falso puntone dall' alto dopo aver oltrepassato quasi 30 cm di materiale.

    Inoltre io preferirei non mettere il listello di ventilazione (zona F) ma direttamente i canterini, perché già così alzerei tremendamente il tetto esistente.
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    E' vero, si parla sempre di "case passive", ma non credo che significhi nulla. Come ha detto maomao79, avrà trasmittanza 0,13 e delle dispersioni di picco stimate in 5kW, che sono pochissimi per un generatore tradizionale, ma possono essere molti per una PdC che lavora in condizioni "critiche".

    I prezzi delle PdC mi sembrano sempre e comunque delle fucilate, se paragonati all' acquisto di una piccola caldaia a condensazione a metano. Tenendo conto che il consumo annuo potrebbe essere di 2-300 euro (che sia gas o che sia elettricità), l' idea di acquistare un generatore che costa 6-7.000 euro contro i 1.500 euro di una caldaia a metano mi sembra poco razionale.

    Chiedevo della presenza del piano di cottura ad induzione perché qualora dovesse utilizzare dei fornelli tradizionali vedrei come soluzione economica ed efficiente l' installazione di una caldaia a metano (visto che ha già predisposto l'allaccio)

    Se invece non avesse il metano, allora sicuramente la PdC andrebbe bene, e magari sarebbe proprio il piano ad induzione a chiedere un contatore di taglia maggiore.

    Per quanto riguarda il connubio camino ad aria / casa passiva non credo che necessariamente sia da scartare.
    Quando valutiamo i caminetti ad aria guardiamo sempre la potenza massima che questi sono in grado di cedere all' aria, ma in realtà le condizioni reali di funzionamento sono molto diverse, e credo si possano raggiungere parzializzazioni di almeno 1:5 semplicemente chiudendo un po' il tiraggio e limitando la carica.
    Inoltre credo che se il camino é installato in una posizione centrale nell' involucro possa scaldare la struttura stessa dell' abitazione, che se dotata di bassa trasmittanza e di una VMC può conservare queste calorie preziose per parecchie ore. Specialmente se si tratta di un involucro "pesante", quindi dotato di alta inerzia termica, la variazione di temperatura tra le successive accensioni serali potrebbe essere molto contenuta.
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    Secondo me é sensato mettere il caminetto.
    Per passiva che possa essere la casa, qualche caloria verrà sempre dispersa.
    Ci sono camini con presa d'aria canalizzabile dall' esterno, ed é tassativo che il camino montato sia così.
    Per esempio io guardavo il modello Flat 100 della Edilkamin, che pur non essendo dichiarato stagno ha la presa d' aria canalizzabile.

    Il metano ci sarà o non ci sarà??? Perché se fai l'allacciamento al metano, secondo me la PdC non conviene mai.

    Se non avrai l' allacciamento al metano, quindi sceglierai un piano di cottura ad induzione, avrai un contatore da 6 kW, a qual punto andrà bene una pompa di calore piccola, non dimensionata sul picco richiesto ma qualcosa di meno, e magari al posto di un camino ad aria un termocamino ad acqua, che si scarica in un puffer insieme alla pompa di calore.
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    Se sopra il tuo soffitto c'é un sottotetto non praticabile, l' ideale sarebbe isolare l' ultima soletta da sopra, posando sul pavimento del sottotetto dell' isolante (feltro di lana di roccia, molto economico, se non calpestabile). In questo modo manterresti la massa della soletta all' interno, con miglioramento del confort sia estivo che invernale. (maggior volano termico).


    Io attualmente abito in una mansarda, quindi sopra di me c'é solo il tetto...ho isolato dall' interno e la prestazione invernale é discreta. Ma quella estiva é pessima.

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    Faresti intonata sul lato interno, e cappotto su quello esterno direttamente sul laterizio?
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    Il valore di trasmittanza sarebbe indubbiamente migliore utilizzando 12 cm di lana di roccia + lastra (magari doppia) in cartongesso, arriverei a circa 0,1.
    Per quanto riguarda la tenuta all'aria, l' attuale parete di tamponamento non é molto curata nei giunti, in alcuni passa luce tra un mattone e l'altro. Posso stare tranquillo circa la tenuta all'aria dell' elemento cappotto in EPS o magari sarebbe meglio dare un' intonacata, anche grossolana (rinzaffo) ad una delle due facce della parete esistente?
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    Dopo un periodo di riflessione ritorno con una domanda....e se...

    ...e se al posto di completare la costruzione con una seconda parete in laterizio, completassi con una struttura in cartongesso e lana di roccia, ad ottenere questa stratigrafia:

    -cappotto esterno 16-20 cm eps o stiferite GT
    -Laterizio forato 12 cm (esistente)
    -Lana di roccia 12 cm
    -Cartongesso

    ..sarebbe fattibile?? Lo sfasamento della parete si attesta sulle 9 ore circa, contro le 14 ore che si avrebbero utilizzando invece pareti in laterizio. Ricordo la zona F, gradi giorno 3060.
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    Consigli vetro cellulare per timore che l' argilla espansa o simile assorba umidità??
    Pensavo ad un isolamento inferiore alla soletta perché a sensazione 8 cm di isolante sul massetto mi sembrano scarsi rispetto ai 20 cm di tetto e pareti.

    La camera d'aria che si realizzerebbe tra i due tamponamenti non mi piace molto, la vedo come una discontinuità nella parete che limita comunque l' accumulo termico. A questo punto preferisco riempirla di coibente e migliorare la trasmittanza della parete.

    Nel caso in cui decida di foderare il tratto di marciapiedi rimanente con XPS o celenit, la pratica prevede un massetto "galleggiante" sull'isolante senza connessioni meccaniche???

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    CITAZIONE (thenemis @ 12/6/2012, 14:33) 
    (...) in condizioni normali standard il nostro edificio perde circa 125 m3/h, valore da sommare alla ventilazione naturale e quindi come dispersione per ventilazione (...)

    Non lo vedrei come valore da sommare alla ventilazione naturale...ma come "ventilazione naturale" in sé.
    Quando c'é vento pochi aprono le finestre per cambiar aria.
    ...e forse si potrebbero spegnere le eventuali VMC..

    Edited by ingbabs - 14/6/2012, 16:31
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    Buongiorno a tutti,
    come anticipato nella discussione https://cercaenergia.forumcommunity.net/?t=51263727 sto valutando l' acquisto di una porzione di bifamiliare attualmente in struttura.

    Zona F, gradi giorno 3062, irradianza 230 circa.

    COSTRUZIONE ATTUALE
    -Solaio controterra con intercapedine di circa 40 cm verso il terreno
    -Marciapiede esterno solidale alla soletta del piano terra
    -Struttura in CA con pilastri 30x30
    -Altezza locali al grezzo di 287 cm
    -Tamponamento esterno a filo pilastro con mattoni 9 fori di circa 12 cm (il progetto originale prevedeva isolante in intercapedine e laterizio interno)
    -Tetto in legno con perline sormontate da termoblocchi in EPS da circa 6cm sui quali sono direttamente posate le tegole.
    -Buona esposizione, zona giorno a sud e est.


    Posto una sezione dell' immobile.

    Sezione


    INTERVENTI PREVISTI

    -Cappotto esterno in EPS di 20 cm
    -Completamento dei tamponamenti esistenti con 8 cm di lana di roccia + tramezza in poroton plan interno da 10 cm
    -Intonaco a secco (lastre di cartongesso incollate e tassellate alla muratura)
    -Controtelai Clima ad "L" posati con massima cura a filo esterno muratura
    -Serramenti in PVC con Uw di circa 1
    -Demolizione del terrazzino lato nord e ampliamento muratura a filo esterno pilastri (non mi piace il terrazzino)
    -Rimozione tegole ed isolante attuale sul tetto, posa freno vapore, lana di roccia alta densità Hardrock Energy o similare, circa 20-24 cm. guaina, listelli ventilazione, canterini, tegole.
    -Realizzazione vespaio nel garage (a dx in basso nella sezione, H 250) che considero locale caldo per cui verrà cappottato come la casa esternamente e il pavimento verrà coibentato con 8 o 10 cm di Styrodur. Posso farlo perché attualmente manca il massetto, é stato fatto riempimento in ghiaione.
    -Demolizione del marciapiede lato EST. Così posso scendere bene con il cappotto in XPS nella parte bassa.

    Le trasmittanze attese sono:

    -pareti 0,11 W/m2K sfasamento 14 ore
    -pareti - pilastri in CA 0,145 W/m2K (non riesco a "correggere" il ponte termico, pur avendo una trasmittanza molto bassa, a causa della lana di roccia nei muri)

    -tetto 0,14 W/m2K sfasamento 9 ore (irradianza della zona 230)

    -solette con 8 cm di styrodur 0,26 W/m2K


    QUESITO 1

    L'isolamento della soletta della zona in cui é stata realizzata un' intercapedine con il terreno di circa 40 cm (vedere sezione) ed il ponte termico con il marciapiede.
    Tenendo conto dell' altezza al grezzo di 287 cm, ci stanno appena 8 cm di isolamento (Styrodur) sotto l' impianto di riscaldamento a pavimento
    Sarà possibile insuflare dell' isolante (perlite espansa o polistirolo) nei 40 cm di intercapedine sotto la soletta e anche sotto il marciapiede?? Incamicerei poi il marciapiede con eps sulla parte superiore e sul bordo.
    In questo modo la trasmittanza del solaio potrebbe scendere da 0,26 fino a 0,10 / 0,12.
    Non so se possa essere una soluzione o una vaccata per via dell' assestamento del materiale nel tempo.

    QUESITO 2

    Le pareti perimetrali hanno già il corso di mattoni esterno purtroppo. Ciò mi obbliga a creare un secondo tamponamento interno. Quello che non mi piace é l'alternanza isolante-mattone-isolante-mattone.
    Ho anche pensato di "accontentarmi" di una trasmittanza più alta (da 0,11 a 0,14) eliminando la lana di roccia in intercapedine e utilizzando un blocco da 15 cm...ma non mi ispira comunque la camera d'aria che si creerebbe tra i due tamponamenti.

    La mia parete ideale avrebbe un blocco da 25-30 cm all' interno, del quale non mi interessa per nulla la trasmittanza termica ma solo la massa e capacità termica, e un isolante leggero all' esterno che da contributo solo alla trasmittanza e non allo sfasamento).

    Mentalmente penso sempre al mattone come alla "massa" della casa (sfasamento e accumulo termico) e all' isolante come isolante puro, senza contributo nell' accumulo termico.
    Interponendo in intercapedine la lana di roccia, "perdo" il contributo di accumulo del corso di mattoni esterno.
    A livello numerico si può leggere questo dato nel calcolo del Cip.




    Penso sempre a questo guardando la metodologia costruttiva adottata da Fazer, che prevede un sacco di "massa" (cemento armato) sfruttata solo per le sue proprietà strutturali ma non per quelle termiche, essendo intrappolata tra due strati di isolante. Anche se numericamente lo sfasamento sarà ottimo, in pratica l' inerzia termica della struttura vista dall' interno sarà molto bassa. (provare con calcolo del Cip, capacità termica areica lato interno) Il ché può essere un pro (rapidità di climatizzazione) o un contro (grande variazione della temperatura interna per piccoli apporti o prelievi termici).

    ....ho scritto un romanzo, me ne scuso, attendo come sempre Vostri autorevoli commenti.
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    Grazie dei vostri interventi molto interessanti.
    Come avete intuito, nella zona in cui vivo la legna abbonda ed é un piacere usarla. Tuttora vivo in un bilocale al quinto piano ed ho il caminetto ad aria, che utilizzo con costanza durante le mezze stagioni e l'inverno per integrare. Quindi é un' abitudine a cui non rinunceremo in ogni caso.

    Da un punto di vista pragmatico ed economico mi avete proposto la migliore soluzione con la caldaia con modulazione 1:10 e acs istantanea, alla quale comunque servirebbe un ottimo sistema di regolazione.

    Normalmente i sistemi proposti dai costruttori di caldaie come ad es. Beretta (sonda esterna, curva climatica e termostato interno) sono validi o meglio affidarsi a prodotti dedicati alla regolazione che si interfacciano con la caldaia?


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    Grazie Margiop, per quanto riguarda il camino "Idro 30" non so perché si chiami così in quanto cede solamente max 8 kW all' acqua (é il più piccolo che ho trovato), quindi non penso sia così sovradimensionato.

    Certo, andrebbe abbinato ad un puffer da 1000 litri.
    Un puffer da 1000 litri con delta T di 40 gradi accumula circa 168.000kJ che sono 46 kWh. Insomma, il fabbisogno di una giornata di inverno mediamente rigida. E si ricarica bruciando 20 kg di faggio con rendimento all' acqua del 50%.
    La soluzione mi attira molto....

    Viceversa, tornando per un attimo alla richiesta iniziale relativa ad un impianto SEMPLICE, credo che l' utilizzo di un' inserto ad aria possa avere un senso utilizzando come accumulo proprio la struttura della casa (muri, massetti etc..) e una corretta gestione della caldaia a gas. Ci sarebbe però il problema della distribuzione del calore, specie nei bagni, che invece si risolverebbe egregiamente con il termocamino.

    Questo discorso di sfruttare l' accumulo della struttura (già anticipato in passato da IDM) e "risparmiare" in impianti dovrebbe essere approfondito.
    Proverò a valutare l'inerzia dell' edificio, che é realizzato con telaio in CA e tamponamenti in forati. Con l' isolamento a cappotto si ha tutta questa massa interna che può accumulare un discreto calore che occorrerebbe calcolare.

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    Grazie delle risposte, la soluzione che mi avete proposto può andare molto bene credo.
    Devo valutare bene come realizzare la regolazione dell' impianto, che credo di realizzare con massetto di 4-5 cm sopra i tubi quindi con una certa inerzia.
    Sonda esterna + termostato interno?

    Adesso sto cercando un inserto (caminetto) ad aria con presa d'aria canalizzabile dall' esterno (dal vespaio magari).
    Ho visto che alcuni modelli Edilkamin hanno la presa d'aria inferiore, ma costicchiano per esser dei semplici camini ad aria.
    Altri camini invece hanno l' ingresso aria dal portellone, quindi dall' ambiente...costano meno ma li devo scartare.

    Cerco quindi un normalissimo inserto ad aria in ghisa che costi meno di 1000 euro con ingresso aria canalizzabile.
    ...voglio stare sotto i 1000 euro altrimenti se devo spendere 2500 euro per un inserto ad aria tanto vale pensare ad un termocamino (Idro 30) + puffer che mi costa lo stesso, anche se complica un pochino l' impianto. Va detto che é nostra abitudine accendere tutte le sere il caminetto, quindi magari potremmo ridurre sensibilmente il consumo di gas usando un termocamino. Anche un semplice camino ad aria potrebbe dare una buona mano al riscaldamento pensando di utilizzare la VMC per distribuire il calore generato, ma con il termo uscirebbe anche l'ACS dalla legna....

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    Buongiorno a tutti,

    vi leggo da parecchio tempo ma non ho ancora partecipato.

    Sto valutando l'acquisto di una casa in struttura da completare di cui parlerò più approfonditamente nella sezione involucri.


    DATI DI PARTENZA
    Zona climatica F
    Porzione di bifamiliare libera su tre lati di circa 130 mq lordi su 2 piani da 65mq cad, trasmittanza pareti e tetto prevista intorno a 0,12 max 0,15 e pavimento 0,20 circa. Fabbisogno di picco stimato di circa 4 kW con T esterna -20°C
    La casa sarà dotata di VMC con efficenza non elevatissima.
    La distribuzione del calore sarà con impianto radiante a pavimento.
    C'é disponibilità del metano.

    VINCOLI PROGETTUALI
    -Vorrei un impianto SEMPLICE
    -Per il momento NON vorrei installare pannelli solari, né fotovoltaici, né termici, il comune dovrebbe permetterlo essendo completamento e non nuova costruzione
    -Ci sarà un caminetto a legna. Non una stufa, proprio un caminetto. Che potrà esser ad aria (ma NON ventilato) oppure eventualmente idro. Tassativa la presa aria esterna intubata.
    -Per l' ACS attualmente siamo in due, non abbiamo grandi fabbisogni.
    -Non consideriamo il costo di installazione impianti ma solo il costo dei materiali.

    SOLUZIONE
    Volendo spendere poco, acquisterei una caldaia a condensazione da 24kW che modula fino a 9kW a circa 1.000 euro, con produzione ACS istantanea.

    Si riuscirà a regolare l' impianto in modo decente tenuto conto del fabbisogno molto più basso della casa, specie nelle mezze stagioni??


    Per le mie limitate conoscenze, le alternative impongono in ogni caso delle complicazioni dell' impianto e aggravi dei costi......

    -potrei cercare una caldaia a gas che moduli più in basso. (magari fino a 2kW) Dovrei però rinunciare alla produzione instantanea ACS e installare un accumulo. E spenderei almeno 2000 euro in più (caldaia + cara e costo bollitore).

    -a questo punto preferirei rimanere sulla caldaia standard da 24kW ed installare un termocamino (edilkamin idro 30) invece che un inserto ad aria.
    Sarei obbligato a installare un puffer che abbia magari il tank in tank per l'ACS.
    Con questa soluzione funziona bene la caldaia a gas collegata al puffer??? Per l'estate sarebbe meglio far fare produzione istantanea e per l'inverno usare il bollitore interno al puffer??

    per ora mi fermo qua....
    ...é difficile progettare impianti semplici&efficenti...
675 replies since 2/3/2012
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