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Posts written by Truzzman

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    Alla tedesca, tutto cemento armato compresi i muri, contropareti per gli impianti (anche se ho visto una casa a Merano dove avevano già predisposto nei casseri lato interno tutti i corrugati che poi sono stati annegati nel getto).

    Cappotto in materiale in fibra di roccia alta densità, tetto magari isolato con fiocchi di cellulosa, riscaldamento a tutt'aria con batteria di raffrescamento deumidificazione.
    Niente isolamento (salvo per l'umidità) della platea.

    Avrai una grandissima inerzia termica utilissima in tutte le stagioni
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    A mio parere se applichi una riduzione al costo del vicino in base alla produzione del FV, sei troppo generoso.
    Il vicino che utilizza il tuo impianto ha contribuito all'installazione di fv, pdc ecc? Contribuisce alla loro manutenzione?

    Queste le domande che ti devi porre.

    Personalmente, per non avventurarmi in conti strani prevederei un costo per il vicino in base al costo che tu sostieni per la corrente che alimenta la pdc senza considerare apporti del fv. Poi magari uno sconto forfettario sul totale.

    Un problema semmai sarà dai kWh termici che tu invii al vicino, derivare i kWh elettrici di consumo della pdc e connessi come i circolatori regolazione ecc ecc.

    Se hai come mi pare sia contakwh su entrambi gli appartamenti, mensilmente o ogni due mesi puoi fare i conti dei consumi di calore totali (somma dei contatori) e derivare una percentuale di consumo per ciascuno, poi quella percentuale la applichi al costo al kWh che ti viene applicato in bolletta, ovvio che devi sapere il consumo elettrico preciso della centrale termica.
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    Ma non c'è un sepentino in inox per l'acs? strano che si buchi con l'acido, che poi dovrebbe essere cloridrico, di sicuro buca l'alluminio, l'inox mi sembra strano.
    Non vorrei che il tuo corrugato si sia intasato lato uscita a causa del distacco del calcare che avviene con le dilatazioni termiche della serpentina., allora un filtro da pulire spesso potrebbe aiutare, eliminando accumuli non desiderati.
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    Anemometro per la velocità, ma se metti un filo di lana al centro della bocchetta, se esce aria lo vedi sventolare........

    Se vedi che aria ne esce poi dovresti anche misurare a che temperatura esce


    Il tuo deumidificatore va collegato alla pompa di calore per fargli arrivare acqua fredda ad almeno 15 gradi, se oltre i 15 non deumidifica, sotto i 15 raffresca anche. Tra l'altro ha un compressore integrato quindi quando è acceso si dovrebbe sentire un minimo di rumore.

    In deumidifcazione sarebbe da far funzionare in ricircolo con una quota minima di rinnovo, altrimenti ti tiri in casa aria calda da fuori
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    Il ritorno dell'aria ? Cambia il flusso dalle bocchette se hai le porte interne aperte o chiuse?

    E' stato fatto un bilanciamento delle portate alle singole bocchette?

    La velocità di 2 m/s è stata misurata? perchè in assoluto è in valore corretto, lo stesso per la portata. Presumo siano dati dichiarati e non misurati.

    Edited by Truzzman - 12/8/2021, 12:18
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    Il moto perpetuo.....
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    Aggiungo che alla ricerca di pezzi di ricambio, prima di decidermi a stamparli in proprio, ho visionato i prodotti di vari produttori italiani e stranieri che sono al 90% identici a sunbrek. Mi viene quindi il dubbio che il progetto iniziale arrivi chissà da dove e poi sia stato rivenduto a vari produttori.

    Nessuna delle ditte interpellate ha voluto inviare ricambi........quasi una regola comune, ovvero un cartello.

    Se volete parliamo anche della mia esperienza con bellevetrate ................ non so se sono sfigato io ma tutti quelli che lavorano male capitno a me.

    O magari sono io che vorrei i lavori perfetti o meglio a regola d'arte ma l'arte degli altri è molto più scadente della mia!
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    Buongiorno
    rispolvero questa discussione per informarvi sulla mia esperienza sunbreak a futura memoria e sperando di salvare qualcuno.

    Premesso che mi sono giunte notizie che l'azienda sia stata acquistata da Griesser, il che potrebbe essere un bene per il futuro dell'azienda, nella mia casa ho 12 oscuranti sunbreak, 8 di queste di notevoli dimensioni, distribuite su due piani. Località riviera ligura vista mare.

    Installazione del 2012 sostanzialmente hanno sempre avuto problemi con numerosissimi inteventi fintanto che erano in garanzia (lamelle bloccate, disallineate, blocchi ecc).

    Dal 2018 il dramma, varie oscuranti bloccate, rumori in azionamento da stazione ferroviaria, blocchi totali.

    Chiedo intervento di assistenza, mi viene detto che deve partire un manutentore da Torino, chiedo un preventivo. Mi viene risposto che non ne fanno, il manutentore verrebbe qui in riviera soltanto per smontare le oscuranti rotte, le porterebbe a Torino per spedirle alla ditta in veneto dove solo allora sarebbe disponibile un preventivo, all'accettazione del quale verrebbero riparate, rispedite a Torino e poi reinstallate qui a casa.
    Ovviamente ho detto no e dato che sono bravo ad arrangiarmi, ne smonto una.

    L'origine di tutti i problemi è l'aver utilizzato catene in semplice acciaio senza alcun trattamento protettivo. Questo specialmente nelle oscuranti meno usate, determina un blocco delle maglie delle catene che entrano piegate nel verricello superiore bloccandolo. In particolare si rompe una boccola in plastica con foro esagonale e si strappano i morsetti dei cavetti in acciaio che orientano le lamelle (cavetti che a oscurante chiusa, reggono tutto il peso delle lamelle......).

    Per farla breve ho dovuto arrangiarmi, sunbreak sollecitata telefonicamente non fornisce alcun ricambio, nemmeno le loro "speciali" (così le hanno definite) catene che altro non sono che delle normali ISO 083, nega ogni responsabilità e il suo titolare pubblica foto su FB appoggiato alla Ferrari.........

    Quindi per le prime 6 al piano terreno ho dovuto provvedere personalmente al loro smontaggio completo, ho disincrostato, ripulito e lubrificato le catene, ho disegnato con cad le boccole in plastica e le ho stampate con stampante 3d personale, ho sostituito i terminali dei cavetti in acciaio con altri di maggiore spessore.

    In questi giorni sono alle prese con quelle al piano di sopra previo montaggio di ponteggio, per queste che risultanto di difficile accesso sostituirò le catene con altre in inox per risolvere definitivamente il problema.

    Dimenticavo, ho domotizzata apertura e chiusura con home assistant con un'automazione che almeno una volta al giorno fa un ciclo completo di apertura e chiusura per prevenire blocchi, ho costruito un attrezzo per il rimontaggio delle clip di blocco lamelle, ho cablato un interruttore doppio per registrare i fine corsa.
    Ormai potrei fare il manutentore........

    Tempo fa ero a torino ed ho visto un palazzo intero con le sunbreak, erano tutte storte e disallineate, a sistemarle avrei lavoro per mesi.

    Una ditta di Bergamo con la quale collaboro per progetti casaClima, ha avuto le mie stesse avventure con questo prodotto.

    Concludendo, prodotto di qulità scadente ed assistenza assente. Quindi non compratele se mai fossero ancora in vendita.

    Se volete potrei anche parlare della mia esperienza con pompa di calore Gaia della Clivet...............dopo circa 7 anni dall'installazione, riscontrando vari problemi sulla gestione dell'accensione delle varie zone dell'impianto, mi è stato risposto che dovrei spendere più di 10.000 € per sistemare le cose perché il prodotto installato è malfunzionante in origine.
    Intanto ho risolto con un'altra automazione su home-assistant che si appoggia ai dati di temperatura rilevati da un'installazione di openenergymonitor. Si, sono bravo, però..........


    Buone CasaClima a tutti

    Edited by Truzzman - 21/8/2020, 19:48
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    E lascia perdere Clivet, la mia gaia del 2014 fa quello che vuole e per ripararla il tecnico intervenuto dopo mesi e mesi di solleciti, mi ha fatto un preventivo di 10.000 € per sistemarla.
    LADRI!
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    Non so, da quando hanno messo a pagamento il suo uso, e anche da prima, mi appoggio ad un mio server privato
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    Fare una A 4 per poi appoggiarsi agli impianti è un ossimoro........
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    CITAZIONE (Dr.Moose @ 12/11/2018, 14:43) 
    Buongiorno a tutti,
    grazie ai vostri consigli ho istallato (ancora in fase di perfezionamento) un sistema di monitoraggio OEM a casa mia dove ho un impianto fotovoltaico 4kW e pompa di calore.
    Ho un emonbase con i due CT uno alla uscita dell'inverter per la produzione e uno che misura i prelievi dalla rete. All'emonbase ho anche
    il collegamento con AC 9V per la calibrazione delle misurazioni.

    Ottengo pero' dei grafici dove si vede un comportamento strano dei consumi: il grafico dei consumi si muove in parallelo al grafico della produzione, salendo o scendendo a seconda della produzione. mentre quando si ha un prelievo maggiore rispetto al consumo casalingo di fondo (ad es. perte la pompa o accendo l'induzione) si vede bene il picco del consumo istantaneo. Direi che non dovrebbe essere cosi'

    Qualcuno saprebbe interpretare questo comportamento e capire dove sta il problema? Immagino che ci sia un errore da qualche parte me non riesco a capire dove.

    grazie mille

    ciao

    Secondo me stai visualizzando lo stesso input. Produzione solare e consumo raramente coincidono come nel tuo grafico
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    La tua stati grafia delle pareti non mi piace, non hai massa interna per assorbire i carichi interni estivi

    Gli oscuranti a lamelle funzionano bene solo se esterni (e proteggono anche i vetri da sporco ecc).
    NON usare Sunbreak, é una ditta poco seria. Le altre sono ok
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    monoblocco il c.a. e bel cappotto esterno, internamente contropareti con intercapedine dove far passare impianti
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    Ammessa la correzione di tutti i ponti termici dovuti alla struttura in c.a. , verso terra e della inserzione dei serramenti, presumo che verso interrato e verso il tetto avrai valori di trasmittanza simili a quelli della parete.

    Se così fosse a livello di trasmittanza sarebbe un involucro da casa passiva, potresti fare tutto con un un aggregato compatto quindi con solo aria della vmc (acs fatta dall'aggregato compatto).

    Ovviamente, ma questo indipendentemente dal tipo di di scelte di impianto operate, dovrai curare la tenuta all'aria facendo mettere in capitolato all'impresa esecutrice dei lavori, a impiantisti e serramentisti, che alla fine farai eseguire un test di tenuta all'aria e il valore minimo da raggiungere dovrà essere 0,5

    Infine per gestire al meglio le scelte dell'involucro (tipo di isolamento e materiali), si dovrebbero tenere presente la zona climatica dove si trova l'edificio.
1075 replies since 28/10/2009
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