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Posts written by PID_Block

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    CITAZIONE (Giovanni8585 @ 17/2/2024, 06:58) 
    Prestate molta attenzione alla distribuzione. Mandate alte e riprese aria pulita basse. Le tubazioni di mandata vanno isolate molto bene. Un tubo con pochi millimetri di isolante non va bene: vi ritroverete con una temperatura alle bocchette parecchio inferiore rispetto a quella di partenza dalla macchina. Tutta energia sprecata che finisce nei contro soffitti. Se sprechi energia consumi di più elettricamente. La distribuzione è importante.

    Direi che è l'ABC, c'è chi fa diversamente????
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    CITAZIONE (Francesco Da Col @ 16/2/2024, 11:20) 
    scusate se dico castronerie ma sti dati
    EPHnd : Ed.Reale 44,54 Ed.rif 53,56
    EPgl : Ed.Reale 69,57 Ed.rif 139,58

    a me non sembrano da costruzione molto isolata, almeno se i baso sulla mia che ha EPHND 31.6 ed EPgl 45 in zona f temp progetto -11.8 3140 gg
    ma non ho chissà che isolamenti solo 16 cm interni , dite che sono connati i calcoli del temotecnico?

    La distanza dagli indici di riferimento non è elevata.
    Non ricordo se ci sarà del FV?
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    CITAZIONE (Fringui75 @ 16/2/2024, 17:17) 
    Se tu smetti di dire cazzo :wave.gif:

    La mia auto consuma troppo, proverò ad isolare l’involucro della mia abitazione.
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    CITAZIONE (Fringui75 @ 16/2/2024, 09:38) 
    CITAZIONE (Max1982 @ 15/2/2024, 17:42) 
    Per quanto riguarda la proposta di Nilan è il Compact P/S + Climatizzatore canalizzato (e pretemperamento con la serpentina sotto la platea di fondazione) (adesso mi leggo anche l'altra discussione che mi hai segnalato).

    Sono sempre stato restio al geotermico.. troppo costoso per i nostri climi.
    Costa meno aumentare l'isolamento e non avere manutenzioni successive.
    Quello che non dicono mai è che il geotermico, oltre a costare una cifra considerevole (sotto la platea sicuramente meno che fare i fori), è che costa usarlo.. l'acqua dentro non circola gratis.. e soprattutto va ricaricato, quindi se uno non lo utilizza per raffrescare in estate si ritrova delle rese sempre più basse.

    Non so quale geotermia tu conosca. Nello specifico è una geotermia orizzontale che pretratta una portata di 250 mc/h in entrambe le stagioni. La rigenerazione è quasi istantanea vista l'altezza a cui lavora e la superfice orizzontale coinvolta.
    Il problema di saturazione della sonde (geotermiche) è/era relativo a macchine con potenze termiche elevate abbinate a geotermia verticale. Ogni sonda dissipa circa 4/5 Kw ed averne più di una in parallelo può determinare una perdita di resa in pieno inverno.
    Il consumo elettrico di una pompa è determinato dalla perdita di carico delle tubazioni. Tutto quindi è relativo, qui sono pochi W.
    Anche in questo caso l'isolamento dell'involucro NON c'entra un CAZZO. Il pretrattamento geotermico riguarda la quota d'aria di rinnovo. Il carico di ventilazione NON c'entra un CAZZO con il carico per dissipazioni.
    Almeno una volta su tre puoi evitare di citare l'isolamento dell'involucro? Te ne prego.
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    CITAZIONE (Max1982 @ 16/2/2024, 08:31) 
    Temperatura di progetto (split ad espansione diretta canalizzato): 20°
    Temperatura di progetto (split ad espansione diretta canalizzato): 26°

    Gradi giorno: 2326GG
    Temperatura minima di progetto: 268,2 K
    Temperatura massima estiva di progetto dell'aria esterna secondo norma: 305,4 K

    Unità immobiliare 01: S(m2) = 460,53 - V(m3) = 578,87 - S/V = 0,80 - Su(m2) = 122,48

    Da un calcolo sulla potenza massima media il fabbisogno risulta essere di circa 3.74 kW (dissipazioni + ventilazione). Anche assumendo un 30% per i picchi siamo a 4,8 kW. La Brofer dovrebbe garantirli.

    CITAZIONE (outsidetheloop @ 16/2/2024, 09:11) 
    CITAZIONE (Max1982 @ 15/2/2024, 17:42) 
    Per quanto riguarda la proposta di Nilan è il Compact P/S + Climatizzatore canalizzato (e pretemperamento con la serpentina sotto la platea di fondazione) (adesso mi leggo anche l'altra discussione che mi hai segnalato).
    Da quello che ho capito il pretemperamento serve per utilizzare sempre la macchina principale (consumi 350W) che produrrebbe quella "poca energia" che descrivi anche tu e che dovrebbe bastare. Ed il clima canalizzato invece parte solo quando è necessario. Senza pretemperamento secondo me quella macchina esterna partirebbe molto di più e li i costi si alzerebbero notevolmente. (la macchina è da 1.7kW).

    Il geotermico serve ad "aiutare la macchina, che così è meno influenzata dalla temperatura esterna, che è miticagata dal fatto di prelevare l'energia dal sottosuolo, dove la temperatura è "più costante". E' un'ottima idea, a prescindere da Nilan, dato che può essere abbinata anche ad altre soluzini. Il contro è sicuramente il costo.

    CITAZIONE (Max1982 @ 15/2/2024, 17:42) 
    Ma una domanda sorge spontanea. Nilan abbiamo detto che ha questa soluzione a tutt'aria distrubuita. Brofer ha un'unica macchina monoblocco. Ma l'alternativa per soddisfare le 4 richieste: Caldo, Freddo, VMC e ACS quale sarebbe in caso? Pompa di calore acqua-aria per caldo/freddo, pompa di calore per ACS e VMC puntuale?

    Brofer, come Nilan propone un'aggregato compatto che soddisfa i requisiti di ricambio d'aria, ACS, climatizzazione estiva/invernale, anche se le macchine funzionano ed hanno eneria termica prodotta differenti.
    L'alternativa ad un aggregato è avere diversi impianti per soddisfare le singole necessità:
    - ricambio d'aria: VMC puntuale o centralizzata
    - riscaldamento / raffrescamento / deumidificazione: ad es. split potrebbe essere la soluzione meno costosa, oppur impianto adiante (a pavimento o parete o soffitto) per riscaldamento e di nuovo split per raffrescamento / deumidificazione. Ma qui ci sono mille alternative, potresti predisporre una stufa a legna/pellet canalizzata, o altro ancora..
    - ACS: un boiler collegato ad una pompa di calore.

    Ci sono sistemi poi che non soddisfano tutti i bisogni ma solo un paio, come ad esempio la classica caldaia a gas può farti sia riscaldamento che ACS...

    Insomma ti conviene parlare con un bravo termotecnico e valutare le varie alternative..

    CITAZIONE (Max1982 @ 15/2/2024, 17:42) 
    Inoltre ho un dubbio (uno dei tanti!), ma con riscaldamento/raffrescamento aria-aria avrò dei termostati in tutte le camere?

    Se ti orienti verso un aggregato compatto, la soluzione "base" è NON avere termostati nelle stanze, ma l'unico è a bordo macchina (che misura la temperatura/umidità dell'aria prelevata dalle stanze. Non puoi quindi regolare in modo differente le stanze.. Che in una casa (quasi) passiva ha poco senso tra l'altro.
    Brofer prevederebbe anche di avere 2 zone, ma non so bene dirti come funziona, credo ti serva qualche componente esterno per comandare lamacchina nelle 2 zone.

    La soluzione Nilan non è di fatto un impianto costituito dal solo aggregato. C'è un split canalizzabile da 4 kW con una sua distribuzione ed a volte un impianto di pretrattamento geotermico per la Nilan, macchina che generando potenza con la sola aria estratta a basse temperature determina piccolissimi contributo all'ambiente. Di fatto è un impianto distribuito.
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    CITAZIONE (Max1982 @ 15/2/2024, 17:42) 
    Innanzitutto grazie ad entrambi.
    Rispondo prima sul tema EPHnd EPCnd. Sulla legge 10 trovo due valori per Edificio Reale ed Edificio di riferimento.

    EPHnd : Ed.Reale 44,54 Ed.rif 53,56
    EPCnd : Ed.Reale 13,77 Ed.rif 18,79
    EPgl : Ed.Reale 69,57 Ed.rif 139,58

    Per quanto riguarda la localizzazione geografica sono in pianura padana anche io, umidità altissima in inverno, in estate (e nelle mezze stagioni!)

    Per quanto riguarda la proposta di Nilan è il Compact P/S + Climatizzatore canalizzato (e pretemperamento con la serpentina sotto la platea di fondazione) (adesso mi leggo anche l'altra discussione che mi hai segnalato).
    Da quello che ho capito il pretemperamento serve per utilizzare sempre la macchina principale (consumi 350W) che produrrebbe quella "poca energia" che descrivi anche tu e che dovrebbe bastare. Ed il clima canalizzato invece parte solo quando è necessario. Senza pretemperamento secondo me quella macchina esterna partirebbe molto di più e li i costi si alzerebbero notevolmente. (la macchina è da 1.7kW).


    Onestamente non sono un fan delle aziende estere, anche perchè poi so che i problemi veri riguardano l'assistenza che è la parte più delicata (al di la della funzionalità). Mi sto documentando su varie ipotesi e vorrei trovare il giusto compromesso non solo di qualità/tipologia ma anche di costo.
    Nilan la conosco perchè nella mia città conosco un paio di nuove abitazioni che l'hanno installato quindi me ne hanno parlato (ed al Klimahouse ho conosciuto i professionisti che lo distribuiscono in Italia e comunque come dici tu mi sono sembrate veramente persone per bene).

    Anche il tema dei recuperi termici è molto interessante infatti era una tematica molto delicata da affrontare.

    Ma una domanda sorge spontanea. Nilan abbiamo detto che ha questa soluzione a tutt'aria distrubuita. Brofer ha un'unica macchina monoblocco. Ma l'alternativa per soddisfare le 4 richieste: Caldo, Freddo, VMC e ACS quale sarebbe in caso? Pompa di calore acqua-aria per caldo/freddo, pompa di calore per ACS e VMC puntuale?

    Inoltre ho un dubbio (uno dei tanti!), ma con riscaldamento/raffrescamento aria-aria avrò dei termostati in tutte le camere?

    Scusate le mille domande, però mi state davvero aiutando.

    I valori di riferimento sono i limiti legislativi.
    Servono anche: temperatura di progetto, gradi giorno e superfice netta climatizzata
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    CITAZIONE (outsidetheloop @ 15/2/2024, 10:55) 
    Ciao PID,

    Non sono sicuramente esperto come te su questi temi, ma un po' ho cercato di studiare, anche grazie a questo forum e spesso ai tuoi post!

    In effetti mi ero dimenticato di dire qualcosa circa l'ACS. Per quanto riguarda l'estate la pompa di calore parte quasi mai (diciamo meno di 1 vlta a settimana nel mio caso) e la temperatura dell'accumulo è solitamente superiore al setpoint impostato (50 gradi). QUeso sicuramente è un ottimo punto a favore dell'aggregato.

    In inverno invece 2/3 volte al giorno la ventilazione/climatizzazione si blocca per utilizzare la pompa di calore per riscaldare l'acqua. Ma ovviamente il numero di volte dipende da quanta acqua calda si comsuma :). Non mi sembra comunque che in inverno ci siano recuperi di calore a favore dell'accumulo (o se ci sono sono minimi).

    Quello dell'inverno non è un recupero, non è gratuito. Semplicemente la macchina riesce, mentre riscalda, a produrre un po' di acqua calda sanitaria. Lo si nota se le condizioni lo permettono e se non ci sono prelievi. Tieni conto che la parte bassa è la più fredda ed il dessurriscaldamento fornisce pochi watt. Quanto meno compensa le perdite dell'accumulo ed i piccolo prelievi. Ogni tanto prova a controllare la la il circolatore è funzionante.
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    CITAZIONE (outsidetheloop @ 15/2/2024, 10:23) 
    CITAZIONE (Max1982 @ 13/2/2024, 22:47) 
    Mi piace moltissimo l'idea di Nilan e del suo aggregato compatto. Che ne pensate? Avete altre idee? Brofer? Viesmann?

    Ciao Max,
    io ho terminato il cantiere da circa 1 anno. Ho costruito in bioedilizia, con struttura in telaio (come hai intenzione di fare tu), cappotto in sughero, isolante con materassini di canapa-juta e internamente pannelli di argilla (questi servono per dare un po' di massa, che è il problema principale delle case in legno sopratutto a telaio).

    Per gli impianti ho fatto ituoi stessi ragionamenti e ho optato per un sistema aria-aria, in particolare per un aggregato compatto. Avevo sentito anche io tecnici Nilan (che devo dire mi han fatto un'ottima impressione) ma la loro soluzione ha i difetti che ti han descritto qui. Inoltre, tra l'aggregato, un condizionatore canalizzato e geotermico i costi erano ben più alti di soluzioni "tradizionali".

    Ho quindi optato per l'aggregato compatto di Brofer che ha potenza termica superiore (anche se non è elevatissima, è quindi da verificare con il termotecnico e con i tecnici Brofer che basti nel tuo caso.. la famosa Legge 10!!).

    Dopo 1 anno di utilizzo faccio un paio di considerazioni:
    - nelle mezze stagioni (o comunque con clima esterno non estremo) la macchina funziona a basso regime (quindi con consumi relativamente bassi, diciamo sotto 1 kW, e non per tutto il giorno) ed il clima interno è ottimo (la definizione migliore è quella di mia madre che era molto scettica mentre costruivo che dopo un paio di volte che veniva a trovarmi ha esclamato "qui dentro sembra sempre primavera")
    - in estate, con umidità alta (sono in pianura padana) e temerature alte (>35 gradi) la macchina fatica un po', il compressore rimane ad alti regimi per molte ore al giorno con conseguente consumo elevato.
    - in inverno, nelle notti sotto zero la macchina fatica un po' con diversi cicli di defrost

    Altra osservazione è circa la distribuzione, che deve essere ben progettata e tarata, nel mio caso ho perso un bel po' di mesi a provare ed aggiustare il tiro, dato che c'erano sono stanze più calde ed altre più fredde.

    Ovviamente questa è la mia esperienza e dipende molto anche da zona climatica e dall'involucro (nel mio caso ho già individuato un paio di problemini, come la porta del garage ed il portoncino d'ingresso che fanno ponte termico...)

    In generale quindi:
    - confort: dopo le giuste tarature e rimanendo sotto alla massima richiesta di potenza termica è ottima
    - consum:, in realtà mi sarei aspettato qualcosa in meno, ma non ho valore con il quale confrontarlo, quindi è più a sensazione..
    - costo: tra macchina, distribuzione e manodopera il costo è paragonabile ad altri impianti tradizionali... Insomma se pensi a questa soluzione per risparmiare diciamo che è meglio optare per soluzioni più semplici come degli split e VMC puntuali :)

    Tornassi indietro risceglierei questa soluzione? Probabilmente si, ma farei un preventivo ed un'analisi su costi sia di impianto che a regime se si riesce di una vmc + una clima canalizzato.

    Altra considerazione, dato che la potenza termica richiesta ecc è tutta sulla carta, almeno un "piano B" lo penserei, a me preoccupava la stagione invernale ed ho predisposto la canna fumaria per un'eventuale stufa a pellet da installare in seguito..

    Spero di esserti stato utile.

    La pianura padana non perdona le pompa di calore (aria/aria o aria/acqua che siano).
    Inverni umidi con inevitabile brinamento dell'evaporatore (esterno o interno che sia). Estati umide e con il rinnovo d'aria (fatto da una VMC separata o integrata) c'è un grosso carico latente da smaltire (umidità). Anche un impianto radiante avrebbe i suoi bei carichi di lavoro (soprattutto il deumidificatore).
    E' importante, per la fase estiva, che si valuti il carico latente introdotto dalla ventilazione meccanica. Io suggerisco sempre di ridurre al minimo indispensabile il rinnovo aria in tali fasi. Meno ricambio, meno umidità introduco, meno consumo e ho maggior potenza disponibile per i carichi sensibili interni (trasmissioni).

    P.S. Per mera curiosità: mi sembri un utente attente. La macchina effettua i recuperi termici estivi (acqua calda gratis per intenderci)? e quelli invernali (riscaldamento + produzione acqua calda)? Se si con che frequenza e soprattutto ti permette di evitare che la macchina si dedichi alla sola produzione di acqua calda? So che molto dipende dal volume di prelievo nel breve periodo, ma sono curioso di quanto la teoria si manifesti nella pratica.
  9. .
    CITAZIONE (Max1982 @ 13/2/2024, 22:47) 
    Buonasera a tutti,
    ho un progetto per una nuova costruzione, a telaio, di una villa singola. 150Mq indicativi. Emilia Romagna.
    Piano terra con soggiorno, cucina, camera, bagno e locale tecnico ed un primo piano con soppalco (aperto su soggiorno), camera matrimoniale e bagno grande.

    Classe energetica prevista A4 (circa 11-15Kwh/mq anno).
    Molto coibentata chiaramente (pareti da 36,5cm perimetrali) + tripli vetri.

    Il tema vero è la scelta degli impianti:

    - unica certezza : fotovoltaico da 8kw (con accumulo? - lo consigliate?)

    Poi ci sono le quattro famose voci: Caldo-Freddo-VMC-ACS

    io sono orientato su un impianto Aria-Aria (ho parlato con diversi che hanno costruito case in legno con impianti radianti e faticano ad accenderlo),
    Ma qui viene il bello...
    Mi piace moltissimo l'idea di Nilan e del suo aggregato compatto. Che ne pensate? Avete altre idee? Brofer? Viesmann?

    Grazie in anticipo a tutti quelli che mi aiuteranno

    Max

    Altra cosa. La classe energetica viene definita in funzione di un "modello" le cui caratteristiche dipendono dalla zona geografica. Inoltre la classe di fatto si basa sul valore EPgl nren: indice di prestazione energetica globale non rinnovabile. E' un indice relativo all'energia primaria (elettrica) e comprende tutto: riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, illuminazione, ect...
    Non è il parametro giusto per analizzare le prestazioni stagionali di un involucro. Per l'analisi servono l'EPHnd e l'EPCnd: gli indici di prestazione termica utile, che trovi sulla Legge 10.
  10. .
    CITAZIONE (Max1982 @ 13/2/2024, 22:47) 
    Buonasera a tutti,
    ho un progetto per una nuova costruzione, a telaio, di una villa singola. 150Mq indicativi. Emilia Romagna.
    Piano terra con soggiorno, cucina, camera, bagno e locale tecnico ed un primo piano con soppalco (aperto su soggiorno), camera matrimoniale e bagno grande.

    Classe energetica prevista A4 (circa 11-15Kwh/mq anno).
    Molto coibentata chiaramente (pareti da 36,5cm perimetrali) + tripli vetri.

    Il tema vero è la scelta degli impianti:

    - unica certezza : fotovoltaico da 8kw (con accumulo? - lo consigliate?)

    Poi ci sono le quattro famose voci: Caldo-Freddo-VMC-ACS

    io sono orientato su un impianto Aria-Aria (ho parlato con diversi che hanno costruito case in legno con impianti radianti e faticano ad accenderlo),
    Ma qui viene il bello...
    Mi piace moltissimo l'idea di Nilan e del suo aggregato compatto. Che ne pensate? Avete altre idee? Brofer? Viesmann?

    Grazie in anticipo a tutti quelli che mi aiuteranno

    Max

    Sulle macchine va fatta un po' di chiarezza. La Nilan fornisce una VMC termodinamica (con compressore on/off) che di fatto fornisce poca energia all'ambiente. Di sicuro ti proporranno anche uno split canalizzabile (la vera fonte di energia). Ovviamente doppia distribuzione dell'aria. E' un impianto a tutt'aria di distribuito, non monoblocco quale la Brofer.
    Viesmann? Che io sappia ha solo VMC deumidificatrici.

    Ci si esalta per prodotti stranieri (soprattutto del nord Europa) quando tecnologicamente sono piuttosto arretrati: compressori alternativi On/Off in r134a....

    Da una letta a questa discussione

    https://cercaenergia.forumcommunity.net/?t=59413881
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    CITAZIONE (ldml @ 5/2/2024, 22:44) 
    quindi se non ho capito male il tuo concetto ( correggimi se sbaglio):

    termodinamiche pure 4 tubi : - accettabili come vmc e leggera integrazione, ma soluzione non ottimale per climatizzare a tutt'aria; (leggere
    e interpretare bene in termini di resa reale all'involucro i dati dichiarati)
    - in caso di impianto radiante: soluzione inferiore e più costosa rispetto alle vmc deumidificatrici per impianto
    radiante;

    - termodinamiche a 5 (o più tubi) con quota di ricircolo (Elfopack, Elfopresh, Compact06, la nuova Mydatec, Forclima) :
    - macchine che possono essere concepite per climatizzazione proprio perchè c'è una quota importante di ricircolo (
    i valori dichiarati sono più "leggibili" e vicini ai valori reali di quanto rimane all'ambiente)

    Direi che si tratta di due robe molto diverse. Le prime (4tubi) le farei rientrare tra le vmc (termodinamiche) . le seconde (5tubi) rientrerebbero tra le macchine da climatizzazione multifunzione Se qualcuno le chiama "vmc termodinamiche" rischia di creare confusione. Cosa ne pensi?

    Non è così semplice la suddivisione. Prima di tutto l'Elfofresh non ha 5 tubi, ma è una VMC termodinamica pura. Ci sono macchine a 5 tubi che mascherano VMC termodinamiche pure. Se c'è solo ricircolo ambiente è di fatto una termodinamica pura.
    La differenza sta nell'utilizzare l'entalpia dell'aria esterna o solo quella dell'aria estratta dall'abitazione. Tutte le macchine che utilizzano solo l'aria estratta rientrano nella tipologia di VMC termodinamiche pure (che abbiano o meno il recuperatore statico), aggregati compresi (Nilan, ect...).

    Una VMC termodinamica destinata al solo rinnovo d'aria non è conveniente per due semplici motivi:
    1) la macchina ha un recupero superiore al 100%, ma c'è il consumo elettrico del compressore
    2) la piccola potenza resa all'ambiente è generata con un COP inferiore a quello di una pompa di calore aria/acqua (o aria/aria).

    Di fatto conviene una VMC tradizionale, anche se recupera l'80%. Il restante 20% lo ottengo con una resa superiore dall'impianto di riscaldamento/raffrescamento.
  12. .
    CITAZIONE (crllsn1 @ 5/2/2024, 12:07) 
    Scusate, la domanda era poco chiara. Lo scarico è facile. E' il ricarico che non mi è chiaro, mi sono distratto quando mi hanno controllato la pressione!-)

    Non c'è il carico automatico?
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    CITAZIONE (crllsn1 @ 4/2/2024, 07:40) 
    Se qualcuno deve installare tra non molto, può chiedere come togliere pressione lato acqua tecnica per verificare la pressione del vaso di espansione più piccolo? Mi manca quasta info... Grazie!

    Non c’è un rubinetto di scarico??!!??
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    Ho dato un'occhiata ai dati forniti dalla regina delle VMC termodinamiche pure: la Clivet ELFOFresh EVO. E' pure ad inverter.

    Non c'è un dato di deumidificazione (capacità in litri/ora). Ci sono potenze riferite a condizioni esterne non estreme 35°C/32% in termini di umidità (danno la temperatura a bulbo umido, 22°C corrispondono a 32%). Vorrei vedere con un 35°C/50% o 32*C/60%. La taglia da 150 mc/h assorbe 520 W. Una buona VMC deumidificatrice con entalpico (es. Brofer) assorbe la meta, in generale comunque meno. Nell'ipotesi fantasiosa che avessero la stessa capacità di deumidificazione una consumerebbe il doppio dell'altra per fare la stessa cosa! Sono soldini in un mese.
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    CITAZIONE (Fringui75 @ 1/2/2024, 16:31) 
    E per il discorso umidità?
    Hai analizzato molto ma non menzionato minimamente la parte di abbattimento dell'umidità ambiente.. fuffa commerciale o ha un suo senso?
    Grazie.

    Essendo un'espansione diretta sull'evaporatore c'è generazione di potenza latente e potenza sensibile (potenza generata grazie all'aria estratta, lo ricordo). In estate la termodinamica va parecchio in crisi perché il condensatore (in espulsione) raggiunge pressioni elevate (temperature di condensazione elevate). Sul bilancio energetico accadono due cose separate: sulla linea di estrazione c'è solo recupero sensibile (scaldo l'aria estratta e la getto all'esterno) sulla linea dell'evaporatore (la cui potenza globale è sempre inferiore a quella del condensatore di una quota pari all'assorbimento elettrico) la potenza non è solo sensibile, ma anche latente. Cosa accade? Che la macchina deumidifica un po' e non riesce a soddisfare l'intero salto termico (potenza sensibile di ventilazione: da temperatura esterna a temperatura interna). La cosa si aggrava con l'aumentare delle condizioni di temperatura ed umidità assoluta esterne. Non a caso qualcuno propone pretrattamento geotermico abbinato alla macchine.

    Come deumidificatori poi rendono poco, non sono paragonabili alle VMC di deumidificazione abbinabili al radiante. Non hanno la batteria di preraffreddamento ad acqua, la quale gioca un ruolo FONDAMENTALE: quello di avvicinare l'aria al punto di condensa, di rugiada, in modo che l'evaporatore massimizzi la potenza latente (quella che toglie umidità) rispetto a quella sensibile (abbassamento della temperatura).
    Le VMC termodinamiche non hanno prerafreddamento e tutto il compito di avvicinamento al punto di saturazione, condensa, rugiada (che dir si voglia) cade sul povero evaporatore.
    Quando la temperature si alzano la potenza generata difficilmente soddisfa i carichi di ventilazione (sensibile e latente). Ricordiamo una cosa ai termotecnici: in inverno il carico di ventilazione è solo sensibile, in estate il carico di ventilazione è sensibile e latente. Introduco umidità con la ventilazione meccanica e ne introduco parecchia in certe condizione, sempre più diffuse sul territorio, anche nell'estremo nord. Condizioni che caratterizzano periodi temporali nettamente superiori a quelle del vero freddo. Il carico di ventilazione è quella potenza necessaria a portare l'aria esterna in ingresso alla condizioni ambientali, quindi neutre, ed in estate c'è anche l'umidità da togliere per rendere l'aria neutra!

    Abbinarle a sistema di raffrescamento radiante come alternativa alla VMC deumidificatrice è una cazzata. Costa di più, deumidifica molto meno, consuma molto di più e rimane accesa molte più ore (meno capacità di deumidificazione = maggior numero di ore di funzionamento).
    Non solo, non è in grado di postriscaldare e immettere aria a temperatura ambiente, quindi funziona di merda anche come puro deumidificatore nella mezza stagione: sottoraffreddo l'ambiente nel tentativo di raggiungere un'umidità che non riesco mai a raggiungere.
    La verifica è semplice: fatevi indicare qual è la capacità di condensazione (litri/giorno) e la potenza assorbita e la confrontate con i dati di una VMC deumidificatrice.
    Altra cosa: non avendo un ricircolo ambiente tratto a passaggio unico l'aria esterna. Non ho la possibilità di interrompere l'estrazione (quindi anche l'immissione ed il relativo carico di umidità) e deumidificare solo l'ambiente! Non posso tecnologicamente perchè il condensatore è sull'estrazione.

    Il recupero termodinamico ha un senso solo se è una quota dell'aria trattata in macchine che usano l'entalpia dell'aria esterna (fondamentale) e hanno un ricircolo ambiente. I nomi che ho fatto. Ah c'è anche quella appena comparsa sul forum FR400V della Forclima. Sono macchine che hanno acceso già i compressore per fare vero riscaldamento/raffrescamento, miscelare la piccola quota di rinnovo ad una grossa quota di aria esterna da un lato e ricircolo ambiente dall'altro è solo che intelligente.

    Edited by PID_Block - 1/2/2024, 22:20
3454 replies since 5/10/2009
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