Temperatura stufa a legna Carinci

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    Buongiorno,
    da circa un anno ho installato la termostufa Innovativa di Carinci.
    Nel manuale c'è scritto di portare, almeno una volta al giorno, la temperatura dell'acqua della caldaia a 80°C, ma per la dispersione termica sia del mio impianto di casa sia dell'abitazione stessa, è impensabile che reggiunga queste temperature anche avendo una fiamma da altoforno. Secondo voi dovrei agire sul valore della pompa di scambio con l'impianto aumentando la temperatura di scambio a 80°C e poi successivamente abbassarla?
     
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    Motivo?
    Hai valvola anticondensa?
     
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    CITAZIONE (Fringui75 @ 13/1/2024, 12:56) 
    Motivo?
    Hai valvola anticondensa?

    Ciao, motivo in che senso?
    Comunque niente valvola anticondensa
     
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    Collegata ad accumulo o termosifoni?
    Nel manuale non la impone?
    Non dicono nel manuale perché servono 80 gradi?
     
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    CITAZIONE (Fringui75 @ 13/1/2024, 13:20) 
    Collegata ad accumulo o termosifoni?
    Nel manuale non la impone?
    Non dicono nel manuale perché servono 80 gradi?

    E' collegata diretta ai termosifoni... non c'è scritta la motivazione ma solo che è consigliato di portarla a quella temperatura almeno una volta al giorno.
    La mia essendo una casa degli anni 60 ha i tubi dei termosifoni che dalla stufa vanno su in mansarda e poi calano nelle varie stanze, quindi anche se minimamente avvolti nella lana di roccia disperdono già molto calore in questo percorso (infatti sto valutando in estate di predisporre un nuovo impianto con un collettore direttamente in abitazione), unito il tutto a infissi vecchi e alla mancanza di cappotto forse il mancato raggiungimento di alte temperature è dovuto a questo o forse è da regolare il tutto? O quasi sicuramente entrambe... :XD:
     
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    Io l'anticondensa, in un impianto del genere la metterei.. rischi di buttare la stufa in poco tempo..
    Primo link trovato su google... sicuramente ce ne sono altri che spiegano meglio.. ma nel tuo caso ancora più obbligatoria.

    https://www.tatano.com/it/blog/elementi-di...perche-montarla
     
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    CITAZIONE (Fringui75 @ 13/1/2024, 17:06) 
    Io l'anticondensa, in un impianto del genere la metterei.. rischi di buttare la stufa in poco tempo..
    Primo link trovato su google... sicuramente ce ne sono altri che spiegano meglio.. ma nel tuo caso ancora più obbligatoria.

    www.tatano.com/it/blog/elementi-di...perche-montarla

    Ti ringrazio!
    Oltre al tuo consiglio, con un sistema di accumulo secondo te riuscirei ad incrementare le prestazioni dell'impianto?
     
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    Sicuramente con la valvola antincondensa riesci a far lavorare meglio il braciere, senza congelarlo di colpo ad ogni avvio del circolatore ed evitando accumuli di fuliggine sullo scambiatore, oltre a mantenere più costante il lavoro del circolatore.

    L'accumulo serve sicuro se hai un impianto a bassa temperatura, ma con i radiatori.. potendo buttare dentro tutta la temperatura che hai nei radiatori non ci sono problemi.
    Per arrivare a quelle temperature devi fare un inferno di cristallo però.. per parecchie ore.. sicuramente la valvola aiuta... perchè prima porti in temperatura il bracere.. poi l'acqua nel circuito piccolo.. poi nel circuito grande senza ammazzare il bracere.. poi i radiatori.. e solo quanto tutto sarà a pieno regime la valvola sarà aperta al 100%.. ma tenere 80° su tutta quell'acqua.. ce ne va di legna!!

    Cmq non capisco ancora la motivazione per la quale si richiedono 80°.. boh.
     
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    CITAZIONE (Fringui75 @ 15/1/2024, 10:46) 
    Sicuramente con la valvola antincondensa riesci a far lavorare meglio il braciere, senza congelarlo di colpo ad ogni avvio del circolatore ed evitando accumuli di fuliggine sullo scambiatore, oltre a mantenere più costante il lavoro del circolatore.

    L'accumulo serve sicuro se hai un impianto a bassa temperatura, ma con i radiatori.. potendo buttare dentro tutta la temperatura che hai nei radiatori non ci sono problemi.
    Per arrivare a quelle temperature devi fare un inferno di cristallo però.. per parecchie ore.. sicuramente la valvola aiuta... perchè prima porti in temperatura il bracere.. poi l'acqua nel circuito piccolo.. poi nel circuito grande senza ammazzare il bracere.. poi i radiatori.. e solo quanto tutto sarà a pieno regime la valvola sarà aperta al 100%.. ma tenere 80° su tutta quell'acqua.. ce ne va di legna!!

    Cmq non capisco ancora la motivazione per la quale si richiedono 80°.. boh.

    Grazie mille per i tuo consigli!
    Guarda, neanche io riesco a dare una spiegazione a questa richiesta... anche perché loro danno un range di temperatura ottimale di scambio con l'impianto da 53 a 57 gradi, quindi come faccio a far scaldare l'acqua della stufa a 80° se mi dici di farla scambiare a 57 o altrimenti devo star lì a regolare le temperature manualmente? forse con 7 cappotti e infissi in titanio potrei riuscirci! ahaha
    Grazie ancora!
     
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    Mia esperienza.. fino a quando ho avuto termostufa.
    Facevo accensione al contrario.. riempivo a tappo e in modo ordinato tutto il braciere, faggio, asciutto... e poi accendevo dall'alto. Avevo 2 accumuli collegati alla stufa, uno per acs e l'altro per il radiante (era un periodo di transizione di impianto).
    Prima partiva... con calma iniziava a scaldare la struttuta.. poi l'acqua... fino a quando si apriva la valvola anticondensa.. a quel punto iniziava a scaldare l'accumulo per l'acqua calda.. una volta carica scattava sull'altro accumulo e li iniziava a lavorare per scaldare il resto della casa.. solo quando quell'accumulo era a regime la stufa iniziava ad emanare calore in modo potente.. fino a quel momento tutto veniva portato via dell'acqua. La sera in settimana non capitava mai.. anche perchè l'accendevo piena alle 19 e non la toccavo più.. mentre il WE magari facevo 2 cariche, ma finchè c'era il pavimento che prelevava era impossibile far salire di temperatura l'accumulo.
     
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    A me questo consiglio di portare l'acqua a 80° mi suona strano, hai provato a chiedere direttamente al costruttore ? Facci sapere.
     
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