POMPA DI CALORE IN APPARTAMENTO CON TERMO IN GHISA

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    Buonasera,

    sono Alessandro e vi scrivo da Torino, e innanzitutto ringrazio chi vorrà leggere il mio post e darmi un aiuto grazie alle sue conoscenze professionali!
    Spero di trovare qui un supporto da qualche specialista in pompe di calore e loro applicazione, o da qualcuno che ha affrontato una situazione simile alla mia. Premetto che comunque cercherò una consulenza anche da un tecnico professionista nella mia città, ma vorrei affrontare la discussione con un po' di preparazione.

    Abito in un appartamento fine ‘800 in centro a Torino. Ho una vecch(issim)a caldaia a metano che devo ormai cambiare. MI piacerebbe molto installare una pompa di calore visti gli ultimi trend energetici, ma non vorrei tirarmi la zappa sui piedi… e quindi sto cercando di orientarmi per decidere: devo farlo in fretta perché , in caso dovessi rimanere sui combustibili fossili, nel 2024 decadono gli incentivi per le caldaie a gas.

    Qui sotto i dati di contorno:
    Zona Torino centro
    Sup. ca. 240 mq calpestabili, soffitti alti ca. 3.20
    Terzo piano con esposizione angolare a sud
    Muri in mattone pieno da ca. 55 cm di spessore
    5 Finestre e 8 portefinestre originali ‘800 in legno (di ottima qualità) alle quali fatto montare vetri a triplo strato (3+3+6 camera+4eko= totale 16 mm). Ho messo guarnizioni di tenuta in gomma attorno a tutte.
    10 termosifoni d’epoca (anni ‘30: alti e stretti) + 5 termo sotto finestre bassi e larghi (anni ’90)
    Caldaia a gas a camera aperta IDEA Bongioanni con accumulo ACS da 32 kW del 1996 …
    Ho 3 termostati in 3 zone diverse della casa (letto adulti, giorno e camerette) che gestisco separatamente durante il giorno (non sempre sono tutti e 3 attaccati); di notte sono sempre tutti e 3 staccati.
    Consumi annui: 2400-2500 smc (rilevazioni ultimi tre anni)
    Negli ultimi 2 anni ho messo due termometri a contatto sui tubi di mandata e di ritorno e ho regolato la caldaia un po’ sotto i 70°C: l’acqua in mandata di solito è sui 55-60°C e in casa si sta abbastanza bene.

    L’idea sarebbe di mettere una PDC però mi chiedo:
    È il caso di mettere un PDC in alta temperatura, programmata giorno/notte, che lavori sui 55°C ?
    Potrebbe bastare una PDC normale che lavori H24 a 45°C? ma in questo caso si usura prima?
    Per questa applicazione che marca/modello consigliate in base a vostre esperienze similari.
    Spero le info siano sufficienti per una prima vostra risposta.
    Ancora grazie e un augurio di Buon Anno a tutti!

    Alessandro
     
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    i tuoi consumi di gas corrispondono a circa 27361kWh termici.
    Conti della serva..
    Torino, zona E, riscaldamenti accesi 6 mesi, 180 giorni, 152kWh termici al giorno, sono 6kWh termici da immettere in casa H24, ad alta temperatura, di media, ovviamente ci saranno giorno dove ne serviranno il doppio, altri la metà.

    Personalmente rimetterei una caldaia a condensazione.
    Vediamo se altri, sicuramente più esperti, avranno altre motivazioni e considerazioni da fare.
     
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    CITAZIONE (Alexbert @ 11/1/2024, 22:11) 
    Buonasera,

    sono Alessandro e vi scrivo da Torino, e innanzitutto ringrazio chi vorrà leggere il mio post e darmi un aiuto grazie alle sue conoscenze professionali!
    Spero di trovare qui un supporto da qualche specialista in pompe di calore e loro applicazione, o da qualcuno che ha affrontato una situazione simile alla mia. Premetto che comunque cercherò una consulenza anche da un tecnico professionista nella mia città, ma vorrei affrontare la discussione con un po' di preparazione.

    Abito in un appartamento fine ‘800 in centro a Torino. Ho una vecch(issim)a caldaia a metano che devo ormai cambiare. MI piacerebbe molto installare una pompa di calore visti gli ultimi trend energetici, ma non vorrei tirarmi la zappa sui piedi… e quindi sto cercando di orientarmi per decidere: devo farlo in fretta perché , in caso dovessi rimanere sui combustibili fossili, nel 2024 decadono gli incentivi per le caldaie a gas.

    Qui sotto i dati di contorno:
    Zona Torino centro
    Sup. ca. 240 mq calpestabili, soffitti alti ca. 3.20
    Terzo piano con esposizione angolare a sud
    Muri in mattone pieno da ca. 55 cm di spessore
    5 Finestre e 8 portefinestre originali ‘800 in legno (di ottima qualità) alle quali fatto montare vetri a triplo strato (3+3+6 camera+4eko= totale 16 mm). Ho messo guarnizioni di tenuta in gomma attorno a tutte.
    10 termosifoni d’epoca (anni ‘30: alti e stretti) + 5 termo sotto finestre bassi e larghi (anni ’90)
    Caldaia a gas a camera aperta IDEA Bongioanni con accumulo ACS da 32 kW del 1996 …
    Ho 3 termostati in 3 zone diverse della casa (letto adulti, giorno e camerette) che gestisco separatamente durante il giorno (non sempre sono tutti e 3 attaccati); di notte sono sempre tutti e 3 staccati.
    Consumi annui: 2400-2500 smc (rilevazioni ultimi tre anni)
    Negli ultimi 2 anni ho messo due termometri a contatto sui tubi di mandata e di ritorno e ho regolato la caldaia un po’ sotto i 70°C: l’acqua in mandata di solito è sui 55-60°C e in casa si sta abbastanza bene.

    L’idea sarebbe di mettere una PDC però mi chiedo:
    È il caso di mettere un PDC in alta temperatura, programmata giorno/notte, che lavori sui 55°C ?
    Potrebbe bastare una PDC normale che lavori H24 a 45°C? ma in questo caso si usura prima?
    Per questa applicazione che marca/modello consigliate in base a vostre esperienze similari.
    Spero le info siano sufficienti per una prima vostra risposta.
    Ancora grazie e un augurio di Buon Anno a tutti!

    Alessandro

    Tutti si concentrano sul livello termico di mandata, trascurando il salto termico (quindi la portata). Una pompa di calore lavora con salto termico di 5°C quindi necessita di portata per trasferire la potenza che una caldai può generare con un salto termico di 20° o 30°C.
    Non solo: l'impianto di distribuzione dell'acqua ai radiatori non è in grado di gestire la portata richiesta da una pompa di calore.

    Non è un caso che nella stragrande maggioranza dei condomini che sono stati adeguati con il bonus110 sia stata inserita una pompa di calore ibrida. Pompa di calore che sulla carta viene incentivata, ma che finirà per lavorare SOLO con la sezione caldai, perché l'impianto di distribuzione è nato per la caldaia e NON è adeguato alla pompa di calore. La caldai è uscita dalla porta e rientrata dalla finestra ad un costo nettamente superiore (la sezione frigorifera non verrà mai usata). Le abbiamo pagate noi contribuenti, si sappia.
    La sostituzione di una caldaia con una pompa di calore in impianti ad alta temperatura deve prevedere anche un adeguamento dell'impianto di distribuzione.
     
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    L'energia generata dal metano è di 27500 kWh (come calcolato da Fringui75
    Il fabbisogno giornaliero di acqua sanitaria è di 200 litri a 45°C, quindi sono circa 2000 kWh anno.
    Le dissipazioni sono quindi di 25500 kWh.
    Facendo una media pesata sui gradi giorno e sulla temperatura di progetto (-5°C) il tuo fabbisogno di potenza massima media si aggira sui 12kWh.
    Un pompa di calore ad alta temperatura dovrà generare tale potenza a 60°C (con bassi COP), quindi sarà di grossa taglia (probabilmente solo trifase). Rimani sulla caldaia, alla luce anche delle considerazioni fatte sulla portata.
     
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    CITAZIONE (PID_Block @ 12/1/2024, 08:58) 
    Le abbiamo pagate noi contribuenti, si sappia.

    A tal proposito.. visto in giro parecchie porcate di questo tipo..
    che ovviamente la legge permetteva..
    Fatto salto delle 2 classi energetiche con caldaia ibrida, fotovoltaico e accumulo.
    Lavoro montato da ditte che venivano da centinaia di km.. 1 giorni di lavoro di 2 ditte.. montavano le cose dove volevano loro, come gli veniva più comodo, grazie e arrivederci, tanto il cliente diceva era gratis.. e quindi non guardava il dettaglio.
    Ora stanno venendo fuori tutte le gabole di impianti non settati correttamente e montati ancora peggio.

    Quando sostengo che il calcolo della classe energetica va fatto solo sull'involucro non è a caso.. avrebbe evitato cose di questo tipo.

    Sostenere che la propria ferrari consuma pochissimo solo perchè si ha il padre con un distributore di benzina.. non è come avere un'auto che consuma 2 euro ogni 100km ;)
    Idem sarebbe da fare sulle certificazioni energetiche.. la casa consuma X kWh/anno, poi a parte vediamo come fare la produzione di quel valore.. più o meno da energie rinnovabili.
     
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    CITAZIONE (Fringui75 @ 12/1/2024, 09:53) 
    CITAZIONE (PID_Block @ 12/1/2024, 08:58) 
    Le abbiamo pagate noi contribuenti, si sappia.

    A tal proposito.. visto in giro parecchie porcate di questo tipo..
    che ovviamente la legge permetteva..
    Fatto salto delle 2 classi energetiche con caldaia ibrida, fotovoltaico e accumulo.
    Lavoro montato da ditte che venivano da centinaia di km.. 1 giorni di lavoro di 2 ditte.. montavano le cose dove volevano loro, come gli veniva più comodo, grazie e arrivederci, tanto il cliente diceva era gratis.. e quindi non guardava il dettaglio.
    Ora stanno venendo fuori tutte le gabole di impianti non settati correttamente e montati ancora peggio.

    Quando sostengo che il calcolo della classe energetica va fatto solo sull'involucro non è a caso.. avrebbe evitato cose di questo tipo.

    Sostenere che la propria ferrari consuma pochissimo solo perchè si ha il padre con un distributore di benzina.. non è come avere un'auto che consuma 2 euro ogni 100km ;)
    Idem sarebbe da fare sulle certificazioni energetiche.. la casa consuma X kWh/anno, poi a parte vediamo come fare la produzione di quel valore.. più o meno da energie rinnovabili.

    Ti risulta male. L'APE viene calcolato sull'energia globale non rinnovabile quindi il FV è escluso dal calcolo. FV che in caso di condominio è ridicolo.
    Le due classi si ottengono con il cambio del generatore e con cappotto (e/o infissi).
     
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    FV sapevo che se si utilizzava un generatore elettrico rientrava. Potrei sempre sbagliare.

    Ma ritengo che dovrebbe essere separato dalle prestazioni energetiche della casa.. sia generatori che FV.. in qualsiasi caso.
     
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    CITAZIONE (Fringui75 @ 12/1/2024, 11:24) 
    FV sapevo che se si utilizzava un generatore elettrico rientrava. Potrei sempre sbagliare.

    Ma ritengo che dovrebbe essere separato dalle prestazioni energetiche della casa.. sia generatori che FV.. in qualsiasi caso.

    Veniva finanziato, ma non determina incremento di classe.
     
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