Scaldacqua in pompa di calore per condominio

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    Ciao a tutti, il nostro vecchio boiler ci sta lasciando a piedi (300 litri, per 5 unità abitative, ACS centralizzata).

    Considerato che il condominio è del 1969 e che non credo si potrà mai (salvo molto future ed improbabili opere di devastazione dell'edificio) rivoluzionare l'impianto di riscaldamento centralizzato, mi stavo interrogando sull'opportunità di installare un boiler monoblocco in PDC nella centrale termica, lasciando alla vecchia caldaia il solo onere del riscaldamento.

    Non abbiamo ancora FV, pertanto la corrente per il boiler andrebbe interamente acquistata.

    Vorrei sapere se a parere vostro si tratterebbe di una mossa sensata, anche nell'ipotesi di non installare mai il FV. Col conto termico si avrebbero rimborsati 700 euro, credo anche in situazione condominiale: non un cifrone, ma renderebbe l'acquisto del boiler in PDC meno oneroso.

    Grazie mille!
     
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    Io a casa il FV ancora non ce l'ho e da anni ormai uso la pdc per tutto.. e ho la casa al 100% elettrica, spendo meno di altri che hanno anche il metano. A casa di mia mamma aveva caldaia da sostituire perchè non a condensazione, quindi non facevano più controllo annuale, sostituito i ventilconvettori che aveva con 3 split e messo questo boiler.. Così può fare sia freddo che caldo..
    https://www.climamarket.it/vendita/scaldab...iston-100-litri
    Induzione già l'aveva.. e si toglie dai piedi buchi per l'aria e contratto del gas.

    Ovviamente.. non ha FV, ma non è che chi ha il gas ha un giacimento vicino ;)
     
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    Naturalmente. Il problema sul riscaldamento è che qui siamo mal isolati ed interventi non se ne vogliono fare.

    Pertanto dovremo cercare di ottimizzare gli impianti lavorando solo sulle emergenze (tipo il boiler che perde).

    Situazione così così, ma credo abbastanza ricorrente nei condomini specialmente se abitati da anziani...
     
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    Scusa 1 bollitore da 300 litri per 5 appartamenti ? (Forse 1 per ogni appartamento)
    Il vecchio boiler è elettrico?
     
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    È così: attualmente (dal 1982) abbiamo 240 litri per 5 appartamenti, non 240 per ogni singolo appartamento. ACS è centralizzata, così come il riscaldamento.

    Il boiler va ad acqua, con caldaia a gas da 90 kW.

    Posso pensare che l'accumulo sia piccolo in ragione del fatto che vi è una caldaia molto potente che ripristina la temperatura di accumulo sanitario in tempi molto rapidi.

    Infatti stavo riflettendo con l'idraulico se prendere un 300 litri con scambiatore standard da 30 kW oppure con scambiatore maggiorato da 60 kW. Nella situazione di picco di consumo/contemporaneità probabilmente andrebbe così veloce da star dietro in maniera "istantanea" al prelievo.

    Che si dice circa la differenza tra boiler con serpentino in rame alettato estraibile rispetto a serpentino liscio in acciaio tutto attorno al serbatoio?

    E tra anodo di magnesio e "anodo" elettronico?

    Vista l'ACS centralizzata, potrebbe essere conveniente mettere su un addolcitore sulla linea in entrata al boiler per trattare tutta la calda? Qui a Padova siamo intorno ai 22 gradi francesi...
     
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    Con una caldaia la generazione dell'acqua calda sanitaria è veloce (potrebbe essere istantanea o quasi, dipende da come è fatto l'impianto).
    Un boiler in pdc ha dei tempi lunghi di ripristino lunghi ( ore), un boiler in pdc da 300 litri non è assolutamente sufficiente per 5 appartamenti.
     
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    Naturalmente, tutto il mio ultimo messaggio qui sopra era riferito a boiler idronico abbinato a caldaia.

    Edited by MarcoPau - 13/11/2023, 09:53
     
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    Per un condominio da 5 appartamenti, potenzialmente una ventina di persone... con un 300L di accumulo con pompa di calore è impossibile soddisfare i bisogni di ACS.

    Dovreste pensare ad un accumulo da almeno 1000L con una PdC collegata di adeguata potenza. Personalmente poi consiglio accumuli di acqua tecnica e preparatori istantanei di ACS così evitate le problematiche antilegionella ecc.
     
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7 replies since 6/11/2023, 09:53   101 views
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