fare cappotto esterno o meno

indecisione su cappotto esterno

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    Buongiorno, sono nuovo del forum e vorrei dei consigli da parte di chi ha già montato i cappotti esterni e come si trova e che problematiche ha riscontrato nel tempo. Abito in zona climatica D (Matera) in un appartamento di 115 mq anni 90, infissi in legno con vetro camera di quegli anni. La casa per metà è sotto terrazza privata ed ha esposizione su tre lati da OSO - ONO - NNE. Abito da 18 anni e non ho mai avuto fenomeni di muffa o condensa alle pareti eccetto l'angolino sul soffitto (qualche cmq) angolo NNE, prontamente rimosso con spugnetta e candeggina. In nessun altra stanza si manifesta questo fenomeno. Consumo medio annuale di gas circa 800 mc per tutto con caldaia tradizionale anni 90. Stiamo partendo con i lavori condominali di ristrutturazione al 50% e l'inqulino del piano di sotto ha deciso di farsi il cappotto con eps250 da 10 cm (uno abbastanza fissato sul riparmio energetico) e ha mi ha chiesto se io che gli sto sopra voglio accodarmi anceh per una questione estetica, in quanto gli altri inquilini non lo vogliono fare. Quindi saremmo io e lui (una ala del palazzo). A me il cappotto non mi ha mai entusiasmato molto, proprio perchè in inverno non avverto un freddo particolare dentro casa. Nelle notti partilarmente fredde, spegnendo il termosifone alle 22.30 che segna 19° la mattina alle 6.30 ha perso da 1,5° a 2°. quello che non mi convince è il fatto che adesso senza cappotto più o meno la casa ha un equilibrio termico accettabile tra interno ed esterno non avendo fenomeno di condense e muffe, mentre ho paura che con il cappotto andrei a variare quell'equilibrio e cominci ad avere problemi e che mi faccia entrare in quel girone di persone alla ricerca di soluzione a problemi che prima non avevo. ho chiesto alcuni pareri a ditte ed ingegneri e purtroppo sono discordanti tra loro. C'è chi consiglia e chi sconsiglia. Non so cosa faree a breve devo dare una risposta all'impresa.
    Fermo restando che il cappotto venga montato a regola d'arte e abbia una resa e durabilità nel tempo (loro dicono almeno 20 anni....magari).
    Grazie
     
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    Il problema muffa non è dato dal cappotto ma dai ricambi d'aria.. se hai serramenti che hanno 30 anni sono loro a farti il ricambio d'aria.
    Il cappotto alzerà soltanto la temperatura superficiale dei muri in modo uniforme, tranne dove non verrà fatto o dove sarà "scarso", solitamente le mazzette dei serramenti, quindi li molto probabilmente avrai muffa se non verrà fatto come si deve.. e per come si deve si intente uniforme al resto.
    800mc di metano in zona D.. direi che si può fare meglio

    PS se fa 10cm non è abbastanza "fissato" ;)
     
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    Condivido. Il cappotto non fa muffa (anzi). La muffa viene fuori se hai muri particolarmente freddi e umidi oppure se cambi gli infissi e non hai un sistema di ricambio d'aria meccanizzato(vmc). Gli infissi di ultima generazione in pratica "sigillano la casa", hanno pochissime perdite energetiche ma non fanno passare aria.
     
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    Grazie per le risposte, altro dubbio riguarda il solaio. Il mio appartamento è per 3/4 sotto una terrazza privata, e quindi non potendo intervenire e quindi coibentare il solaio, rischio la creazione di ponte termico allo spigolo solaio - parete lungo tutta la parete esposta a N - NE?
    Adesso non ho di questi problemi, tranne un accenno di muffa (nero) negli spigoli dell e2 stanze più esposte al freddo. Rischierei di far esplodere il fenomeno cappottando solo le pareti e non il solaio?
    La mia preoccupazione è che adesso in casa non ho fenomeni ne di condensa e ne di muffa (tranne quei 2 piccoli accenni, trattati precodemente) e tutto sommato non ho casa fredda di inverno, il termosifone lo accendo 4...5 ore al giorno e la temperatura in casa va dai 18,5 ai 19,5 (a seconda delle stanze). Non vorrei che con un cappotto parziale cominci ad avere problemi che poi diventerebbero non faci li da risolvere, un avolta montato il cappotto.
     
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    Col cappotto aumenti la temperatura interna delle pareti, non è questo il motivo di condense o muffe, anzi, diminuisci il rischio. Però molto spesso oltre al cappotto si cambiano gli infissi, e lì si che possono crearsi i guai, gli infissi nuovi sono generalmente molto "sigillanti", non fanno passare aria, di conseguenza tutta l'umidità che viene prodotta all'interno con cucina bagno e attività umana (solo respirando una persona emette circa 1 litro di vapore al giorno) rimane tutta all'interno, si deposita su pareti e se ci sono le condizioni crea un'ambiente ideale per le muffe ( e malsano in generale). Alternative:
    - o arieggi ogni 2 ore ( di giorno ma anche di notte);
    - o metti vmc
    - o in alternativa metti un deumidificatore (controlli l'umidità ma non cambi l'aria)

    Il cappotto non fa venire muffa, anzi, tendenzialmente la previene. Dipende però dall'umidità interna del tuo appartamento.
     
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    Se si fa un cappotto parziale o non si risolvono i ponti termici "il cappotto fa venire la muffa"... ma in realtà è il cappotto fatto male che la fa venire.

    Se prima avevi 500mq di parate a 16° con una UR del 60% l'acqua contenuta nei muri aveva mooooolto spazio dove andare a condensare, di conseguenza era poca ogni cm2... se invece fai il cappotto ovunque tranne le mazzette delle finestre.. come fanno in molti.. l'acqua condensarà solo sui bordi dei fori finestra, la stessa acqua che prima era su 500mq, risultato, muffa.
     
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    L'umidità ambientale è uniformemente distribuita in un volume (lavora per pressione) e non si concentra in un punto , se parte la condensa attorno alle finestre vuol dire che in quel punto la temperatura si è abbassata al di sotto del punto di condensa, o è aumentata l'umidità o/e il muro attorno alla finestra è particolarmente freddo ( probabili ponti termici già esistenti o montaggio degli infissi fatto in maniera non corretta).
     
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    Spe.. questa non mi è chiara, almeno non è quello che mi hanno sempre "raccontato".
    Vuoi direi che se io ho 22g di vapore al mc, sono uniformemente distribuiti in tutta la casa e non si concentra nei ponti termici?

    Preso per vero (sicuramente lo è) hai comunque un continuo aumento di condensa sul ponte termico... in quel punto condensa, diminuisce l'acqua nell'aria, si bilancia con il resto della casa.. e va avanti così fino a quando la % di ur e temperatura in quel punto passa il punto di rugiada... quindi al posto di condensare in modo uniforme su tutti i muri, tenendo una % di acqua minima.. hai tutta l'umidità concentrata in quel punto.

    Diciamo che detto così è leggermente più preciso.. ma il risultato non discosta di molto.
     
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    Direi di tener distinto l'umidità relativa come vapore acqueo presente nell'aria, e la condensa che si forma nel punto freddo ( che in questo caso si è trasformata da stato gassoso in acqua liquida in un punto preciso della costruzione):
    nell'aria l'umidità (sotto forma di gas) risulta uniformemente distribuita all'interno del volume ( se misuri l'umidità dell'aria in più punti all'interno della stessa stanza troverai sempre lo stesso valore, ipotizzando temperatura omogenea dell'aria nella stessa stanza), il discorso è diverso se l'aria trova un punto di contatto "freddo" che è al di sotto della temperatura di rugiada, in questo caso l'umidità dell'aria si trasforma in condensa (ossia acqua liquida che impregna i materiali da costruzione), il fenomeno di condensazione continua fino a che le condizioni di punto di condensazione rimangono ( Temperatura bassa del materiale e umidità oltre il punto di rugiada)( quindi in pratica il muro continua a bagnarsi sempre di più). Bisognerebbe arieggiare per asciugare.
    Giustamente se hai un punto freddo al di sotto del punto di condensa questo continuerà a condensare e ad accumulare e impregnare di acqua il muro. Ma se fai un cappotto parziale da una parte della stanza non crei in automatico un ulteriore punto freddo dall'altra parte. Se hai oggi un punto freddo a rischio condensa era anche prima.
    Quello che invece capita spesso è dovuto al cambio degli infissi con un modelli nuovi molto più isolanti termicamente ma molto sigillanti.
    Gli infissi vecchi erano dispedenti a livello termico, ma permettevano anche delle microinfiltrazioni continue di aria che contribuivano a cambiare , ad abbassare l'umidita e in parte anche ad asciugare un pò di condensa .
    Con gli infissi nuovi non passa aria, non disperdi energia, ma non ci sono infiltrazioni (aumenta l'umidità ed eventuali condense rimangono internamente, accumulandosi). Si potrebbe intervenire aprendo le finestre per arieggiare, disperdendo energia, ma a questo punto meglio tenere i vecchi infissi colabrodo. Quindi sotto certi aspetti le case nuove ( o ristrutturate a nuovo) hanno necessariamente bisogno di VMC per avere in primo luogo un ricambio d'aria senza disperdere energia, aria sana interna anche meglio di quella esterna perchè filtrata (eventualmente sanificata), ma soprattutto perchè si riesce ad abbassare l'umidità ed eventualmente favorire asciugature di eventuali condense.
    In casi estremi ci sono sempre i deumidificatori ( possibilmente professionali) che ti garantiscono di poter controllare in maniera precisa l'umidità.
     
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    Abbastanza chiaro nella risposta, quindi se ho ben capito
    1) se faccio un cappotto parziale solo sulle parete e no solaio, c'e un rischio minimo di condensa / muffa sullo spigolo, in quanto se non avevo problemi prima allo spigolo (dato che lo era anche prima un ponte termico) non lo dovrei avere anche dopo a patto di regolamentare per bene temperatura ed umidita dentro casa (t° tra 19-20 e umidita non superiore a 65%);
    2) per assurdo se non cambio infissi, (lasciando quelli esistenti classici in legno con doppio vetro classico usato negli anni 90) e cassonetti abbatterei ancor più il rischio condensa in quanto infissi e cassonetti non garantiscono una perfetta tenuta
    Quindi stando cosi le cose non dovrei incorrere nel rischio condensa, sempre a patto che il cappotto sia eseguito a regola d'arte.

    Approfitto della vostra conoscenza in materia per un'altro paio di domande (e mi scuso già ora) e poi vi ringrazio e tolgo il disturbo:
    1) l'eps da utilizzare. Noi dovremmo usare eps250 da 10 cm, ma un amico che si è occupato e segue i lavori in questo ambito non consiglia eps250 per le pareti (pèiù idoneo per solai calpestabili) in quanto abbastanza rigido e poco malleabile e duttile nella lavorazione e mi accennava a problemi di dilatazioni e ritiri dovuti alle escursioni termiche sia di inverno che di estate soprattutto alle pareti esposte al sole cocente (come una mia esposta a sud-ovet dove l'estate batte il sole per tutto il pomeriggio, abito a Matera sud-italia, con ultime estati abbastanza roventi con t° oltre i 40) e quindi probabili problemi ai giunti e tonachino nel tempo con possibili fessurazioni nell'intonaco) Suggeriva eps100 sempre 10cm che non da questo tipo di problemi.
    2) le mie pareti da cappottare sono a filo con il parapetto della terrazza superiore che ha una altezza di 150cm circa per 9mt. Il mio cappotto si fermerebbe sotto il parapetto (l'inquilino non mi farebbe coibentare il parapetto fin sopra e comunque qualche migliaio di euro per ciò). Che tipo di scossalina per la chiusura superiore del cappotto potri utilizzare e come fissarla alla parete per evitare che nel tempo si infili acqua tra parete e cappotto creandomi umido che poi si riverserebbe all'interno) Ci sono dei metodi particolari per questo tipo di situazioni o materiali sigillanti che danno garanzia nel tempo di tenuta? Altrimenti dovrei ispezionare il cappotto ogni 4/5 anni con cestello o peggio ancora ponteggio? A questo punto la spesa si mangerebbe quasu tutto il risparmio dovuto al cappotto?
    Non so se sono riuscito a spiegare la situazione.
    Grazie.
     
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    Confermato. Di solito si usa EPS 100 ( il 250 è rigido. Per la scossalina devi vedere con l'installatore, è lui che deve garantirti il lavoro ben sigillato.
     
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    Per la scossalina mi hanno consigliato di sigillare il bordo superiore della scossalina stessa ( a contatto con il muro) con della resina poliuretanica, dietro la scossalina a contatto con la parete di mettere un nastro idro-espandente, e un paraspigolo sulla parte dell'ultimo pannello da fissa re con malta. Inquesto modo ci dovrebbero essere tre protezioni da eventuali infiltrazioni di acqua....la prima è la schiuma poliuretanica, se questa nel tempo perde efficacia e comincia a far trapelare acqua c'è il nastro idro.espandene che a contatto con l'acqua aumenta di volume andando a chiudere tutti gli spazi disponibili, ed infine c'è il pannello del cappotto chiuso con il paraspigolo e malta.
    Non so se ho reso l'idea.
    Se tutto funziona, non dovrebbe dare problemi nel tempo, in quanto bisogn aa tutti i costi evitare eventuali trafilamenti di acqua nel tempo tra cappotto e parete.....uscirebbe tutta dentro casa.
     
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    ti hanno dato molte risposte singificative, ma sei arrivato/a al punto che senza disegni non si capisce di cosa stai parlando, inoltre c'è l'elefante nella stanza: stai facendo un opera in questo momento, mentre probabilmente tra 6/12 mesi ti costerà un 30% in meno o la metà...oppure si tratta di un 110 e ce lo vuoi fare credere un 50? O la imprese non sa dove ficcare l'EPS che gli è rimasto e te lo rifila?
     
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    C'è un rallentamento nei lavori, ma purtroppo non si evidenziano al momento cali delle materie prime (in questo caso isolanti) tali da evidenziare grossi abbassamenti di prezzi. Sembra sia probabile che i prezzi rimangano per lo più stabili ( anche se posizionati alti rispetto al passato).
     
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13 replies since 18/10/2023, 14:19   243 views
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