Teleriscaldamento e appartamento no gas con impianto daikin multi+ e VMC Zehnder

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    Salve a tutti,

    Sto pensando di ristrutturare un appartamento in condominio anni 60 di circa 80mq in zona climatica E esposto a sud e posto all'ultimo piano con copertura piana non coibentata. Vorrei riqualificarlo energeticamente e magari ottenere la certificazione casaclima R. L'appartamento sarebbe abitato da 2 o 3 persone e ha una forma compatta (rettangolo 6,5 x 12,5 con i due lati liberi esposti a sud-est e sud-ovest. il lato nord confina con altro locale riscaldato).

    Per poter dialogare con i professionisti che seguiranno il progetto, ho studiato un po' la materia e sarei giunto alle seguenti conclusioni:

    - Importantissimo investire nell'involucro e quindi cappotto. Essendo in condominio, dovrei ripiegare sul cappotto interno (per fortuna ci sono le altezze - 3m - per controsoffittatura) il cui il problema principale é possibilitá di condensa interstiziale. E' utile quindi utilizzare un materiale igroscopico come silicato di calcio, sughero o fibra di legno. Dato che sono particolarmente interessato all'isolamento estivo, probabilmente il sughero sarebbe il materiale ideale per lo sfasamento estivo nonostante sia costoso.

    - Il cappotto interno necessita di una VMC e pensavo alla soluzione da controsoffittare Zehnder ComfoAir Flex con bypass per il solo ricircolo d'aria.

    - Il riscaldamento é gestito con teleriscaldamento centralizzato a radiatori che manterrei.

    - Attualmente ACS é gestita da una caldaietta a gas. Sarei interessato a eliminare il gas e sostituire la caldaietta con la soluzione Daikin multi+ e un raffrescamento canalizzato a controsoffitto (2 split canalizzati, uno per la zona giorno composta da sala e cucina e uno per la zona notte composta da 2 camere) + accumula ACS da 120l.

    - Non ho previsto un sistema di deumidificazione oltre alle funzionalità del Daikin.

    Ovviamente il tutto sarà dimensionato e progettato dai progettisti però avrei il piacere di ricevere qualche suggerimento o evidenziare qualche difetto in queste soluzioni. Pensate che possano essere soluzioni valide o vedete alternative migliori?

    Grazie per gli spunti.
     
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    Tenendo presente che si tratta di discorsi fatti senza aver nessun dato reale dell'immobile ( e quindi stiamo facendo un pò discorsi da bar), prima infatti andrebbe calcolato il reale fabbisogno dell'appartamento :

    Cappotto interno: presumo non potrà avere spessori grossi, quindi presumo non grossi isolamenti (in termini di prestazioni). Anche se usi materiali con massa, essendo spessori sottili non avrai grandi sfasamenti ( ci sono in web dei sistemi per calcolare in base al materiale e allo spessore gli sfasamenti relativi).

    Tetto Piano : oltre al controsoffitto interno ( che spessore?), non è che potresti fare un isolamento aggiuntivo anche da sopra? ( più isoli meglio è). E magari prova a chiedere se il condominio per miracolo ti permette anche di mettere qualche pannello solare....

    VMC : se hai 80 mq , altezza di 3 metri (sei poi isoli e controsoffitti la porterai penso a 2,70) , ottieni un volume complessivo di 216 m3h:
    se vuoi fare solo vmc basterebbe 216x0,5= 108 m3h
    ( a mio avviso quando hai una vmc da 150 m3h è più che sufficiente)

    E gli infissi ? Se non sono recenti bisognerebbe pensare di cambiarli..

    Schermature solari per l'estate? ( Hai due pareti a sud)

    Deumidificatore (non previsto): non lo scarterei in maniera assoluta: se fai un cappotto interno non potrai avere grossi spessori e di conseguenza grossi isolamenti, inoltre probabilmente non riesci a eliminare i ponti termici (rischio condensa)= con un deumidificatore riesci a controllare in maniera precisa e puntuale l'umidità dell'aria quindi potrebbe essere di grosso aiuto in questo caso.
     
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    Grazie della risposta. L'idea era isolare proprio bene in questo modo:

    - buttare giù tutte le tramezze e rimuovere il massetto. Ottengo una scatola allo stato grezzo dove dare continuità all'isolamento interno per eliminare il piu possibile i ponti termici e i problemi di condensa.

    - togliere l'intonaco di gesso e mettere un intonaco di calce o argilla che gestisce meglio il cappotto interno e i suoi problemi di umidità.

    - 10cm di sughero (da confermare con il tecnico) sui lati esposti (2 lati a sud + controsoffitto) incollati all'intonaco di calce o argilla. Da valutare spessori minori per le pareti che danno sui locali interni condominiali a nord. Se il tecnico lo riterrà necessario, si potrà magari fare in due strati da 5cm continuo + freno al vapore + 5cm interni su cui far passare gli impianti. In questo modo il freno a vapore é continuo. Perdo 3m di superficie.

    - infissi in PVC doppi vetri già buoni ma si potrebbero cambiare soprattutto per assicurare il montaggio con tenuta all'aria con controtelai montati a regola d'arte e per questione estetica.

    - come suggerito, anche io avevo pensato di chiedere al condominio di isolare a mie spese il tetto piano anche dall'esterno, considerando che non é proprio utilizzato e di difficile accesso per i condomini. Sarà qualcosa in più se passa.

    - non sono particolarmente attratto dal fotovoltaico visto che la casa ha cmq consumi minimi (riscaldamento rimane centralizzato) e temo le grandinate e i costi di installazione e manutenzione. Dici che comunque abbia senso metterlo se me lo approvano? (é centro storico, dovrei verificare se serva anche autorizzazione paesaggistica)

    - schermature solari le devo approfondire, grazie per la dritta.

    - rivaluto l'uso del deumidificatore. Chiedo magari al tecnico la verifica termoigrometrica con il metodo dinamico della UNI EN ISO 13788 per capire quanto critica é la situazione.

    Grazie dei consigli!





     
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    - l'isolamento interno sembra pensato bene, dovrebbe eliminare i ponti termici;
    - non sono particolarmente convinto sui benefici dell'intonaco in calce o argilla per due motivi:
    a) l'intonaco è sotto l'isolante ( quindi non ha contatto diretto con l'aria)
    b) essendoci una barriera vapore c'è l'impossibilità (o quasi) che umidità interna emigri verso l'esterno ( eventuale umidità interna la togli con la vmc e/o deumidificatore di cui ti ho suggerito di considerare l'adozione).

    Per il fotovoltaico: c'è fotovoltaico e fotovoltaico, ma penso sia da valutare soprattutto in funzione di raffrescamento estivo ( nell'ultimo piano di solito hai parecchio bisogno di raffrescare ) per lo meno se hai il condizionatore acceso (soprattutto durante il giorno, nelle ore più calde) stai utilizzando l'energia elettrica in autoproduzione. ( O quasi)
     
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    Grazie. Capivo che c'è una differenza tra:

    - freno vapore (2m < Sd ≤ 20m) che è capace di bloccare l’acqua e solo parzialmente il vapore permettendo il riassorbimento estivo.
    - barriera vapore (Sd ≥ 100m) che è un telo completamente impermeabile sia all’acqua che al vapore.

    Leggevo che un intonaco di argilla con il sughero permette di gestire bene un'eventuale condensa invernale con riassorbimento estivo.

    Il mio obiettivo sarebbe riuscire ad avere una stratigrafia delle pareti che non necessiti di una barriera al vapore (al massimo avere solo un freno al vapore, ma se non serve, non mettiamo nemmeno quella) e speravo di farlo con argilla + sughero + VMC.



     
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    Puoi far fare delle simulazioni temperatura/umidità ad un termotecnico considerando la stratigrafica con la valutazione del rischio condense.

    Comunque se hai un deumidificatore che ti controlla l'umidità relativa ( e te la abbassa se necessario), non dovresti avere nessun problema di condensa al di là di come è fatto il muro (ma è una macchina aggiuntiva rispetto alla vmc).
     
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5 replies since 31/8/2023, 19:29   253 views
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