Scelte impianti per vecchio appartamento

Vmc, unità canalizzata a espansione diretta o idronica

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    Ciao a tutti, mi sto preparando ad un nuovo progetto per un appartamento da 90 mq zona E, no cappotto, nel quale vorrò realizzare gli scassi per VMC, unità interna canalizzata di climatizzazione, ed aspirapolvere centralizzato.

    Attualmente la casa ha radiatori con caldaia a condensazione, climatizzatore vecchio da sostituire.

    In ottica di miglioramento del confort (estivo), mi chiedevo se potesse aver senso optare, in abbinamento alla caldaia, per un chiller o pdc idronica, installando un'unità interna idronica canalizzata + eventuale batteria idronica per la VMC. Al posto del sistema "tradizionale" di unità a batteria ad espansione diretta (monterei comunque un canalizzato dovendo canalizzare anche la VMC).

    Non mi sono molto chiari i benefici in termini di comfort del sistema idronico: ognuno tira acqua al proprio mulino ed anche su web non leggo un'impostazione univoca.

    Ipotizzo che un chiller possa aiutare ad avere:

    1) aria meno fredda per climatizzare (ma a quel punto, deumidificherebbe anche meno?);

    2) batteria di post raffrescamento e post riscaldo in serie alla VMC (non ne conosco i concreti benefici), che forse vendono anche elettrica (solo post riscaldo?) per chi non ha impianto ad acqua;

    3) in tal modo potrei montare un fan coil caldo/freddo per il terrazzo (35 mq) che andrò a chiudere (tipo bioclimatica), mentre se optassi per un impianto a gas (espansione diretta) mi ritroverei con uno split o una bocchetta del canalizzato, probabilmente meno performante in riscaldamento.

    C'è altro da aggiungere?

    Può essere utile considerare un deumidificatore con batteria di post riscaldo, per non sotto raffreddare nelle mezze stagioni?

    Consigli particolari?

    Grazie!

    Edited by MarcoPau - 12/8/2023, 17:26
     
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    Queste in allegato potrebbero essere le batterie ad acqua per la VMC (Brofer). Non mi è molto chiara la differenza tra le due (la prima è dichiarata come caldo/freddo e ha scarico condensa) ma eventualmente ho un contatto in Brofer per raccogliere info più dettagliate. Non sono in grado di interpretare correttamente i dati dichiarati in tabella, ma dubito comunque che si tratti né di una batteria in grado di deumidificare, né di una doppia batteria (si intende con la seconda di post riscaldo per immettere aria a temperatura neutra?) come @ldml suggerisce.

    Per quanto riguarda il chiller / PDC non ho alcun dato, né appunto sono in grado di stabilire se sia preferibile o meno ad un climatizzatore tradizionale ad espansione diretta.

    Screenshot_20230814-201541
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    Edited by MarcoPau - 15/8/2023, 10:13
     
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    Ti dò alcune considerazioni personali:
    senza un isolamento dell'involucro, il passaggio da caldaia a pdc non è garanzia di risparmio e comfort (se si fanno scelte sbagliate sono dolori).
    Mettere batterie di pre e post senza aver chiaro il fabbisogno di energia è rischioso.
    Poi dipende sempre da quanto uno spende ( o si aspetta di spendere) e da cosa uno vuole ottenere ( o si aspetta di ottenere).

    Innanzitutto la scelta della taglia della pdc non va fatta a caso (se troppo piccola sono guai, se troppo grossa ti farebbe tanti on-off diminuendo la vita del compressore, in ogni caso sarebbe consigliabile accumulo tecnico tampone).
    Climatizzare con pdc con unità canalizzata idronica comporta delle variazioni di temperatura dell'acqua con variazioni della temperatura di ingresso ( e di conseguenza dell'aria in uscita) se il fabbisogno è elevato devi muovere tanta aria ( rumore e polvere), a parer mio se in raffrescamento muovere tanta aria può essere piacevole, non lo è in riscaldamento (sempre a parer mio).
    Se hai un sistema ad espansione diretta la temperatura dovrebbe essere più precisa e il sistema leggermente più performante ( perlomeno in teoria), di contro, un sistema idronico è facilmente modificabile e adattabile, con uno a espansione diretta fare modifiche successive può essere un bel problema.
    La capacità di deumidificare di uno o dell'altro sistema dipende dalle temperatura di esercizio ( e dalle condizioni tecniche-oggettive). Tenendo presente che entrambi i sistemi ( una batteria) non sono dei veri e propri deumidificatori e non ti permettono di controllare in maniera indipendente e separata temperatura e umidità.

    Domanda ultima ( ma molto importante) come fai l'acqua calda sanitaria? Con la stessa pdc che ti fa climatizzazione? ( Tieni presente che una pdc standard per tutto il tempo che ti stà facendo l'acqua calda sanitaria non ti fa più climatizzazione. Oppure bisogna prendere delle pdc professionali in grado di fare sia l'uno che l'altro contemporaneamente .... (altro mondo e altri prezzi, ma ci sono ).
     
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    Ciao ldml, ti ringrazio intanto ancora una volta per i tuoi contributi.

    ACS attualmente si preleva da un boiler da 1000 litri scaldato da un'altra caldaia 30 kW che fa sia il boiler, sia i radiatori degli spogliatoi del centro sportivo in cui questo appartamento si trova. Diciamo appartamento "custode".

    La situazione è effettivamente articolata (6 caldaie di cui usate 4, 12 aerotermi a gas di cui usati 6, 2 boiler da 1000 litri...), sto cominciando a confrontarmi con un termotecnico per conversione a PDC idronica o VRV con conto termico, ma boh. Sono molto disorientato ma allo stesso tempo la necessità di intervenire è sempre maggiore.

    Tanto per dirne una: una caldaia che fa un boiler ora è in blocco e metà centro sportivo è senza ACS (non gravissimo ma da risolvere entro un mesetto).

    Si cambia la caldaia? Si prende un nuovo boiler da 500 litri (già abbondanti) in PDC con i 700 euro di conto termico, considerando che i boiler hanno 25 anni e quando li ho aperti (flangia) ho visto tutta la smaltatura interna sfogliarsi?

    Ti rilancio la proposta di seguirmi per una consulenza a distanza, se sei disponibile e se pensi di potermi aiutare. NB: conosco gli impianti ed il loro funzionamento in maniera millimetrica.
     
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    Ciao Marco,
    mi sembrava di averti indicato che non sono un termotecnico e che quindi non posso seguirti per gli impianti.
    come stà procedendo ? Hai trovato un termotecnico ? Com'è la situazione in palestra ?
     
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    Ciao ldml, sì, ho trovato un termotecnico e mi sto interessando per una prima PDC idronica per servire con fancoil alcune stanze che sono state unificate a due a due (numero di stanze dimezzato, metratura della singola stanza raddoppiata) + impianti di ventilazione per aree.

    La scelta della PDC idronica è determinata anche dalla volontà di salvare alcune linee di radiatori per locali che verranno riqualificati step by step nei prossimi anni.

    Il grosso lavoro sarà naturalmente quello sui due capannoni, dove le potenze e i metri cubi d'aria mossi sono decisamente maggiori. Infatti, si cercherà di non sperperare troppo su questa prima tranche di lavori (ipotesi attuale: una PDC da 17 kW per alimentare 6 fancoil + eventuale lama d'aria idronica).

    Situazione ACS attuale: 2 boiler da 1000 litri ognuno con una propria caldaia. Visto l'uso molto modesto di ACS (il centro sportivo è frequentato prevalentemente da bambini -> no docce) si opterà per un montante + ricircolo di collegamento tra le due aree servite ciascuna da un boiler, per dismettere uno dei due boiler e dimezzare la "conservazione" di ACS usandone solo uno con relativa caldaia.

    A questo punto stiamo cercando di capire quali saranno i sistemi di termoregolazione/domotica visto che l'attuale AVE è ahimè obsoleto, e come realizzare l'ibrido tra caldaia e PDC: ci sono vari sistemi più o meno complessi/costosi a quanto ho compreso e mercoledì comincerò ad approfondire presso un centro Nibe, primo candidato alla prima fornitura.

    L'appartamento sarà in stand-by in attesa della prossima estate.

    Vi tengo aggiornati!
     
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5 replies since 12/8/2023, 08:01   197 views
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