info impianti per nuova costruzione

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    Buongiorno a tutti
    Chiedo aiuto a voi in quanto stiamo iniziando la demolizione (vecchio annesso agricolo) + ricostruzione con ampliamento della mia futura casa (metterò fotovoltaico).
    L'abitazione si svilupperà su un piano open space (almeno per quanto riguarda soggiorno+cucina) più un piccolo disimpegno con altre due stanze e bagno e sempre dal disimpegno si accederà al garage. Al piano superiore realizzerò un soppalco (dove metà sarà aperto in modo che si veda il soggiorno/cucina stando sopra e per metà lo utilizzerò per fare due stanze, probabilmente un'altra camera e bagno)
    Partiamo dal dire che sebbene sono geometra conosco poco o nulla di impianti ecc (seguo progettazione di finiture con pietra, marmi) e quindi non sono informato, ma la mia idea, non so se sia malsana, sbagliata o completamente fuori strada è avere come unità principale di riscaldamento una stufa ad accumolo (Tulikivi;Nunnauuni x esempio) posizionata centralmente all'open space abbinandola però ad altro (pompa di calore? - caldaia a biomassa? o basta la stufa?). L'intenzione è sfruttare l'investimento della stufa in modo da NON realizzare impianti radianti e magari sfruttare il calore della stessa e con ventilazione varia (non conosco nulla di tutto ciò, quindi se mi parlate di VMC ecc ecc so solo cosa significa il termine :huh: ) mandare il calore in tutta la casa.
    Il dubbio è che non saprei come abbinare la stufa all'eventuale pompa di calore ed alla produzione di ACS e se questo sia possibile farlo.
    P.s. abito a Vicenza, zona climatica E con gradi giorno 2.526

    Potete aiutarmi a chiarirmi le idee?
    p.s. se può essere d'aiuto pesco l'acqua da pozzo artesiano di proprietà e ho boschi di Carpine/Quercia (usata fino ad ora e le reputo tra le qualità migliori)

    Grazie in anticipo
     
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    Costruendo una casa nuova non punterei alla legna neppure avendola già tagliata e impilata da altri sotto casa in modo continuativo senza interruzioni, con pure una birra sempre fresca accanto.
    Si sta andando in una direzione.. e quella non c'è. In diverse regioni si sta restringendo l'uso e le normative future sanno sempre più restringenti, quindi rischi di mettere un impianto e poi non poterlo più utilizzare.

    Isola al meglio la casa, lasciando perdere i requisiti di legge.. ma facendo una cosa "come se fosse tua".. non di altri.
    A livello di semplicità punterei su un sistema tipo brofer, 1 sola macchina semplice e completa, scaldi ad aria e stop.

    La regola è solo 1.. isola isola isola.. e non sarai schiavo di nulla.. ne di aumenti dell'energia, aumenti dei combustibili, carico scarico legna, pulizia ceneri, canne fumarie..
     
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    Addirittura? Pensavo che la legna andasse comunque bene

    Quindi questo Brofer presumo sia un sistema aria-aria che riscalda e raffresca? Quindi eviterei comunque impiantistica come pavimento pompa di calore e via dicendo giusto? Ma non penso che me la regalano o sbaglio? 🤣.
    Unico dubbio per un sistema aria-aria avendolo a lavoro e’ che ci sono quelle bocchette e ventilatori che 1-fanno rumore e 2- che chi ha problemi cervicali e schiena come me sono una dannazione.
    In alternativa vorrei tenere la stufa perché penso che il calore del legno non ha eguali e la userei comunque come divisorio dell’open space. Eviterei a questo punto di canalizzarla, ma sarebbe un aiuto valido di inverno o sbaglio?

    Unica cosa...con questo Brofer non avrei spese di acqua (pozzo privato) ne di gas metano ecc, ma se la corrente non va più? Per esempio di inverno? Muoio dal freddo?

    Edited by 1c3m4n - 1/3/2023, 14:13
     
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    In estate accendi la stufa perchè il suo calore non ha eguali?
    Una casa isolata in inverno è calda quando una casa in estate, uniforme.. e non senti la necessità di stare vicino a una stufa.

    Con caldaia a metano.. se non va la corrente.. sei al caldo o al freddo?
    In una casa isolata.. per quanto freddo fa fuori.. per quanto non scaldi.. non farà freddo, a meno che lasci tutte le finestre aperte.

    Bruciare legna inquina.. co2, polveri sottili... e 1000 altre cose.. se ha bisogno di uno scarico fuori casa vuol dire che non va bene ;)
     
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    CITAZIONE (Fringui75 @ 1/3/2023, 15:25) 
    In estate accendi la stufa perchè il suo calore non ha eguali?
    Una casa isolata in inverno è calda quando una casa in estate, uniforme.. e non senti la necessità di stare vicino a una stufa.

    Con caldaia a metano.. se non va la corrente.. sei al caldo o al freddo?
    In una casa isolata.. per quanto freddo fa fuori.. per quanto non scaldi.. non farà freddo, a meno che lasci tutte le finestre aperte.

    Bruciare legna inquina.. co2, polveri sottili... e 1000 altre cose.. se ha bisogno di uno scarico fuori casa vuol dire che non va bene ;)

    Per carità, hai ragione in tutto e per tutto e ti ricordo che stai parlando con un ignorante in materia e per quello sono qua a chiedere consigli ;)

    Provo a muovere i primi passi in questa direzione...staremo a vedere le reazioni

    Come aggregato compatto Brofen Compact 06 è quello che consiglieresti oppure una ditta è abbastanza equivalente all'altra?

    grazie ;)
     
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    Versione bella.. brofer.. o qualsiasi altro aggregato.. ma da quello che leggo in giro è l'unico che di quel tipo con quelle caratteristiche.
    Versione "pezzent" ventilazioni singole, mai performanti quanto una centralizzata.. ma assenza di canlizziazioni, scaldi e raffreschi con condizionatori, metti un boiler con pdc.. non è detto che si risparmia.. purtroppo non ho esperienza personale in merito.
    Io al momento ho radiante e pdc.. potendo strapperei via tutto e farei ad aria, ho importanti apporti solari e il radiante lo accendo circa 2 mesi l'anno, avendo aria potrei accendere molto molto meno.
     
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    Dipende anche da come vuoi utilizzare la casa ( c'è sempre qualcuno o solo la sera dopo il lavoro? Famiglia? Ti piacciono le temperature tropicali o preferisci una temperatura "fresca"? e altre considerazioni ...)
    Se parti dal concetto di costruire una casa passiva (o quasi) , meglio andare ad aria ( e muoverai pochissima aria, in maniera quasi impercettibile, e con consumi irrisori), se invece la costruzione non avrà grandi isolamenti allora dovrai prendere in considerazione sistemi tradizionali quali il radiante ( e la stufa ad accumulo). Io sarei propenso a costruire sul nuovo già a livelli di casa passiva, ma poi le decisioni sono personali... (magari due parole sul fabbisogno energetico del futuro immobile con il termotecnico le farei....)

    Tieni presente che un ricambio aria su case nuove lo devi fare. Quindi se vai a climatizzare tutto ad aria, con lo stesso impianto potresti fare anche il ricambio e il "raffrescamento" estivo.

    PS: non è in assoluto vietato una stufa/caminetto/stube in una casa passiva (ci sono degli ottimi casi. mi piace particolarmente la stube, e poi ovviamente ogniuno a casa sua fa quel che vuole), ma bisogna tener presente che questi elementi danno forti integrazioni in caldo ma in maniera che a volte può essere discontinua, mentre le logiche delle case passive sono quelle di integrazioni "di fino" e continue per fare in modo che sia la stessa costruzione a fare da accumulo.
     
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    CITAZIONE (ldml @ 2/3/2023, 10:11) 
    Dipende anche da come vuoi utilizzare la casa ( c'è sempre qualcuno o solo la sera dopo il lavoro? Famiglia? Ti piacciono le temperature tropicali o preferisci una temperatura "fresca"? e altre considerazioni ...)
    Se parti dal concetto di costruire una casa passiva (o quasi) , meglio andare ad aria ( e muoverai pochissima aria, in maniera quasi impercettibile, e con consumi irrisori), se invece la costruzione non avrà grandi isolamenti allora dovrai prendere in considerazione sistemi tradizionali quali il radiante ( e la stufa ad accumulo). Io sarei propenso a costruire sul nuovo già a livelli di casa passiva, ma poi le decisioni sono personali... (magari due parole sul fabbisogno energetico del futuro immobile con il termotecnico le farei....)

    Tieni presente che un ricambio aria su case nuove lo devi fare. Quindi se vai a climatizzare tutto ad aria, con lo stesso impianto potresti fare anche il ricambio e il "raffrescamento" estivo.

    PS: non è in assoluto vietato una stufa/caminetto/stube in una casa passiva (ci sono degli ottimi casi. mi piace particolarmente la stube, e poi ovviamente ogniuno a casa sua fa quel che vuole), ma bisogna tener presente che questi elementi danno forti integrazioni in caldo ma in maniera che a volte può essere discontinua, mentre le logiche delle case passive sono quelle di integrazioni "di fino" e continue per fare in modo che sia la stessa costruzione a fare da accumulo.

    Grazie intanto per il feedback ;)
    Cerco di risponderti per punti in modo che la discussione sia più chiara possibile.

    - Considera che stanno iniziando la demolizione del vecchio annesso e procederanno con la platea + nuova costruzione...Come detto di nuove costruzioni so ben poco, ma l'impresa che costruisce il tutto è di "famiglia" e normalmente costruisce abitazioni/piani di lott. con Classe Energetica A4 (non chiedermi se vuol dire passiva, casaklima ecc perché non lo so).
    - Abito in collina a Vicenza (a piedi della Lessinia) e sono abituato al tepore/calore della stufa e normalmente la temperatura della zona giorno si assesta sui 23.5/24° quindi direi sì, clima abbastanza "tropicale".
    - L'idea della stufa ad accumulo mi piaceva, o meglio mi piace ancora, ma Fringui75 mi ha fatto capire che gestione della stessa, future leggi anti-inquinamento ecc mi spingono a non considerarla come fonte di riscaldamento principale per la casa quindi questo pensiero, per il momento, è un pò in stand-by
    - Per il momento siamo io e la mia compagna ed entrambi lavoriamo fin tardo pomeriggio quindi forse la gestione della stube potrebbe essere più complicata che premere un semplice bottone
    - Capisco le integrazioni di caldo data dalla stube che va a cozzare con le logiche delle case passive, ma in realtà il concetto di stube (a differenza di caminetti/stufe ad aria) è proprio un lento rilascio di calore all'ambiente (o almeno avendola avuta per 30anni da quando la si accendeva si continuava a tenerla "calda", passami il termine), calore che lentamente rilasciato per irraggiamento potrebbe essere "riciclato" e ri-emesso nel sistema...sbaglio?
    - p.s. al momento da disegno è previsto un impianto FV da 4.5 KW
     
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    CITAZIONE (1c3m4n @ 2/3/2023, 11:28) 
    CITAZIONE (ldml @ 2/3/2023, 10:11) 
    Dipende anche da come vuoi utilizzare la casa ( c'è sempre qualcuno o solo la sera dopo il lavoro? Famiglia? Ti piacciono le temperature tropicali o preferisci una temperatura "fresca"? e altre considerazioni ...)
    Se parti dal concetto di costruire una casa passiva (o quasi) , meglio andare ad aria ( e muoverai pochissima aria, in maniera quasi impercettibile, e con consumi irrisori), se invece la costruzione non avrà grandi isolamenti allora dovrai prendere in considerazione sistemi tradizionali quali il radiante ( e la stufa ad accumulo). Io sarei propenso a costruire sul nuovo già a livelli di casa passiva, ma poi le decisioni sono personali... (magari due parole sul fabbisogno energetico del futuro immobile con il termotecnico le farei....)

    Tieni presente che un ricambio aria su case nuove lo devi fare. Quindi se vai a climatizzare tutto ad aria, con lo stesso impianto potresti fare anche il ricambio e il "raffrescamento" estivo.

    PS: non è in assoluto vietato una stufa/caminetto/stube in una casa passiva (ci sono degli ottimi casi. mi piace particolarmente la stube, e poi ovviamente ogniuno a casa sua fa quel che vuole), ma bisogna tener presente che questi elementi danno forti integrazioni in caldo ma in maniera che a volte può essere discontinua, mentre le logiche delle case passive sono quelle di integrazioni "di fino" e continue per fare in modo che sia la stessa costruzione a fare da accumulo.

    Grazie intanto per il feedback ;)
    Cerco di risponderti per punti in modo che la discussione sia più chiara possibile.

    - Considera che stanno iniziando la demolizione del vecchio annesso e procederanno con la platea + nuova costruzione...Come detto di nuove costruzioni so ben poco, ma l'impresa che costruisce il tutto è di "famiglia" e normalmente costruisce abitazioni/piani di lott. con Classe Energetica A4 (non chiedermi se vuol dire passiva, casaklima ecc perché non lo so).
    - Abito in collina a Vicenza (a piedi della Lessinia) e sono abituato al tepore/calore della stufa e normalmente la temperatura della zona giorno si assesta sui 23.5/24° quindi direi sì, clima abbastanza "tropicale".
    - L'idea della stufa ad accumulo mi piaceva, o meglio mi piace ancora, ma Fringui75 mi ha fatto capire che gestione della stessa, future leggi anti-inquinamento ecc mi spingono a non considerarla come fonte di riscaldamento principale per la casa quindi questo pensiero, per il momento, è un pò in stand-by
    - Per il momento siamo io e la mia compagna ed entrambi lavoriamo fin tardo pomeriggio quindi forse la gestione della stube potrebbe essere più complicata che premere un semplice bottone
    - Capisco le integrazioni di caldo data dalla stube che va a cozzare con le logiche delle case passive, ma in realtà il concetto di stube (a differenza di caminetti/stufe ad aria) è proprio un lento rilascio di calore all'ambiente (o almeno avendola avuta per 30anni da quando la si accendeva si continuava a tenerla "calda", passami il termine), calore che lentamente rilasciato per irraggiamento potrebbe essere "riciclato" e ri-emesso nel sistema...sbaglio?
    - p.s. al momento da disegno è previsto un impianto FV da 4.5 KW

    a4 non vuole dire granchè in quanto dipende troppo da quanti pannelli fv installi.
    ad ogni modo 23/24° son tantini a dirla tutta però rischi che la stube non la usi nelle mezze stagioni perchè ti scalda troppo
    devi poi fare acs quindi se sommi le due spese mi sa che siamo sui costi di un aggregato compatto.
     
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    Precisazione: Dato che hai avuto la stube per 30 anni avrai notato che puoi " gestire la potenza" caricando più o meno legna, oltretutto puoi gestire i carichi passando da uno /due carichi al giorno ai tre carichi . Anche il tipo di legna utilizzata e soprattutto il grado di asciugatura è determinante. Non si tratta di scienza perfetta ma chi ha (o ha avuto la stube) lo saprà senz'altro e farà un carico(o più carichi) a seconda del periodo climatico in modo da avvicinarsi al fabbisogno.
    Se ce l'hai come integrazione puoi gestire i kg di legna in modo da avvicinarti alla temperatura desiderata e lasciare ad un'altro sistema (ad aria o ad acqua) gli ultimi aggiustamenti "di fino".
    C'è da tener presente le caratteristiche del generatore: la stube è molto diversa da stufe o caminetti perchè costruite in opera e ogniuna è diversa dall'altra. Lavora per irraggiamento. Stufe in pietra ollare : dipende da quanto accumulo fanno.( Ci sono anche versioni ibride che lavorano sia per irraggiamento che per convenzione.
    L'integrazione con altre fonti non sempre è ottimale e facilmente gestibile, dipende dal fabbisogno di energia dell'immobile.
     
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    Mi interessa il discorso, ora siamo a Ottobre e magari i lavori sono gia quasi terminati. Cosa hai scelto? Io ti dico che come neo-termotecnico e geometra progettista sto facendo dei calcoli teorici di prestazioni energetiche di una villetta che prima o poi costruiro.
    per esempio, la villetta senza impianto FV, con pdc e impianto radiante, con una bella coibentazione degli involucri risulta in classe C, se aggiungo l'impianto Fotovoltaico arriva in classe A4. Questo con il software di calcolo certificato, risultato che mi ha sbalordito!
     
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    Ho sempre reputato ridicolo l'apporto del FV al calcolo delle prestazioni energetiche.
    Una cosa è l'involucro, un'altra sono gli impianti, l'unico impianto che reputo assimilabile all'involucro è la VMC.. ma la legge non la faccio io ;)

    Comunque classe C mi sembra poco, ma tutto dipende da coibentazione, serramenti e apporti solari... e con bella coibentazione non è detto nulla.. non è una misura.. perchè ciò che è bello per te potrebbe essere poco per me.

    Come fa ad essere C se isolata con materiali e logiche del 2023... le prime case passive sono degli anni 90.
     
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