Cappotto interno e formazione di condensa...come mai?

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    Ho letto da molte parti che nel realizzare un cappotto interno se si utilizza un pannello isolante con spessore troppo elevato si forma la condensa (quindi la muffa) tra la parte esterna del pannello e la parte interna del muro (zona di contatto tra il pannello e il muro perimetrale). Questo accadrebbe perché applicando un cappotto isolante interno si va a ridurre il flusso di calore dall’interno verso l’esterno e di conseguenza si abbassa la temperatura originale nella parete esterna.
    Ciò significa che il freddo penetra più spesso e più in profondità nel muro, comportando un calo di temperatura sotto il “punto di rugiada” nello strato limite tra l’esterno dell’isolamento e l’interno della vecchia muratura. E ciò porta alla formazione di condensa.
    Però mi sfugge un particolare….se si ha un abbassamento della temperatura originale nella parete esterna come fa il freddo a penetrare più spesso e più in profondità nel muro? Non dovrebbe essere semmai il contrario? Dalla Termodinamica è il caldo che va verso il freddo e non viceversa, quindi se si ha una diminuzione della temperatura originale del muro esterno in pratica diminuisce il gradiente termico, cioè la differenza di temperatura esterna da quella interna (T2-T1, con T2 = temperatura esterna e T1 = temperatura del muro), quindi come farebbe il freddo esterno a penetrare verso la profondità del muro?
    Quindi in teoria anche se dovessi impiegare un pannello isolante di elevato spessore non dovrebbe fare la condensa, soprattutto se utilizzo materiale traspirante.
    Chiedo, perché sono ignorante in materia e vorrei capire questo passaggio.
    Grazie
     
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    La condensa avviene quanto l'aria tocca una superficie fredda e la temperatura è al di sotto della temperatura di rugiada. bisognerebbe che l'isolamento fosse perfetto e che non ci fossero zone di muro fredde (isolando dall'interno diventa più difficile evitarlo a causa dei ponti termici).
    Oltre ad agire sull'isolamento evitando ponti termici se possibile (sono fautore dell'isolamento a grossi spessori), prova a considerare anche un'impiego di una vmc e/o di un deumidificatore.
     
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    Benché sia moooolto ignorante in materia.. se viene fatto. Cappotto con pannelli "anche" traspiranti è d'obbligo la VMC ! Non conosco le dinamiche, la fisica e quant'altro MA è così ! Solo con le nanotecnologie tipo Econanosil 2, Manti, e simili vai tranquillo altrimenti non c'è nulla da fare !
     
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    VMC e cappotto sono due cose differenti e possono essere fatte anche indipendentemente una dall'altra ( la prima ricambia l'aria recuperando energia, la seconda isola l'involucro).
    Sui cappotti "traspiranti" ho seri dubbi, bisognerebbe valutare caso per caso le caratteristiche, e poi .... traspiranti a che? All'umidità? All'aria? A entrambi?
    Tieni conto che nelle case passive e in molte case oltre la classe A viene fatto il Blower door test (ossia test di tenuta all'aria), più è sigillata la casa meno dispersioni hai e più punteggio hai. (Quindi è meglio che l'aria non passi).
    Sulle nanotecnologie ho già avuto modo di dare la mia opinione; la capacità di isolamento dipende dallo spessore e da dati tecnici scientifici isolanti (Rd); se qualcuno riesce a dimostrare "con i numeri"che una verniciata di un prodotto riesce a isolare come un cappotto da 15 cm. ben venga. Stò ancora aspettando.

    Riporto per correttezza la mia opinione a riguardo di materiali "miracolosi" sostitutivi del cappotto(già espressa precedentemente):
    Sarei i primo ad essere contento se ci fosse un sistema rivoluzionario ma veramente efficace. L'efficacia la si può ottenere solo attraverso dati reali misurabili, confrontabili e ripetibili (è la scienza, a meno che non si pensi ci sia un complotto internazionale). Ripeto: attendo dati tecnici reali e misurabili e confrontabili, in diversi siti se ne parla ma in nessuno sono riuscito a scaricarmi una scheda tecnica concreta.
    Per misurare la capacità di isolamento di un materiale ripeto quanto già scritto su post precedente ( che al momento non ha ancora ricevuto risposta):

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    Nanotecnologie... nanocappotto... microcappotto ....
    Prodotti costossimi in rapporto alle prestazione termiche.....
    prestazioni termiche molto spesso discutibili fatti con test in cui non vengono indicati con certezza valori e condizioni ( e molto spesso si tratta di certificati e valori non riconosciuti dall'ENEA).

    pochi millimetri di materiale non possono sostituire il Sistema a Cappotto tradizionale.

    Per poter accedere alle detrazioni fiscali e per poter ambire al rispetto della legislazione vigente, un materiale da 4 mm, ad esempio, dovrebbe avere una conduttività termica dichiarata di λD = 0.0014 W/mK. Non esistono sul mercato, né in Italia né altrove, materiali con caratteristiche simili: pertanto si deve dubitare di materiali e schede tecniche che promettono il raggiungimento di tali valori.


    E' impossibile accedere alle detrazioni con materiali isolanti da 4 mm poiché non sono presenti in commercio prodotti con conduttività termica dichiarata di λD = 0.0014 W/mK.

    Il parametro conduttività termica dichiarata λD è il parametro da utilizzare per valutare la conduttività termica di progetto, nel rispetto della norma di calcolo UNI EN ISO 6946, dedicata alla valutazione della trasmittanza termica U.

    Nei progetti di riqualificazione energetica è indispensabile impiegare soluzioni e prodotti coerenti con le regole comunitarie e nazionali: i materiali devono avere come requisito il risparmio energetico secondo le diverse direttive europee che si sono occupate di materiali da costruzione e non basarsi su promesse che non possono essere mantenute.

    Le proposte di isolamento termico con pochi mm (1-2), in assenza di valori di conduttività termica e resistenza termica dichiarata, sfuggono al confronto con soluzioni realmente efficaci come i Sistemi di Isolamento Termico a Cappotto.

    Forse è il caso di valutare bene le proposte di chi propone i materiali isolanti nanotecnologici – chiamati nel linguaggio comune, ad esempio, nanocappotto, microcappotto, cappotto sottile – o soluzioni simili. Se ci fossero realmente delle alternative altamente efficaci in pochi mm. non ci sarebbe nessun problema a utilizzare questi prodotti al posto degli isolanti a cappotto tradizionali.

    Ma basta che ne parli con un progettista, sicuramente ti darà tutte le delucidazioni a riguardo.
     
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    Carissimo.. potresti aver ragione ma dici: basta chiedere ad un .. sarebbe chiedere se è meglio Audi o BMW a uno che è "patito della BMW o patito della Audi dirà: "si certamente l'altra è valida ma vuoi mettere questa.."
    Anche una volta si accendeva il fuoco con le pietre focaie e poi .. inventato il fiammifero.. poi inventato l'accendino..
     
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    Mi sono trasferito in una casa che aveva già tutto organizzato in modo che si formasse costantemente condensa. Quindi non avevo i mezzi, il tempo o il desiderio di ricostruire una parte così grande della casa. Ho risolto il problema con il mio deumidificatore. Lo accendo di notte vicino al punto in cui si forma la condensa. Ora è molto più piccolo e spesso non appare affatto.
     
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    Un buon deumidificatore può risolvere.
     
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    Il cappotto interno non lo farei mai neppure sotto minaccia.. già è difficile risolvere tutti i ponti termici in una casa con isolamento esterno.. impensabile con quello interno.. anche se il posatore fa il lavoro PERFETTO chiudendo ogni passaggio formando una barriera al vapore al 100% (fisicamente impossibile) e ricoprisse ogni possibile punto...
    Avresti tutte le solette fredde nelle superfici esterne perchè non isolati da fuori.. quindi un signor ponte termico lungo quanto il perimetro esterno di casa e di conseguenza condensa..
    Ogni volta che fai un buco per mettere una cosa appesa dovresti riuscire a fargli una nuova barriera al vapore...
    Ogni punto luce dovrebbe essere stagno anche lui.. e mi immagino già come non poter fare ogni faretto nel cartongesso..

    Poi ovvio.. che se è l'unica soluzione applicabile.. ma c'è da tenere molto sotto controllo l'umidità in casa e i punti critici.
     
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    Ho problema di condensa a pavimento (sovrastante cantina) e mi hanno proposto proprio dei pannelli interni e una VMC... A te ha funzionato?
     
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    Presumo pannelli interni da installare sul soffitto cantina. (che pannelli, che spessore?)
    E la vmc dove? ( che vmc?)
     
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    Pannelli proposti sia in cantina che tutto il piano interessato (piano terra parzialmente seminterrato)..in xps.. 3 cm..non si incollano ma si usano tasselli. VMC aerauliqa quantum next.

    Pannelli cantina rivestimento praticamente totale. A terra un massetto. Piano terra rivestimento tutte le pareti.
     
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    Non mi è chiaro:

    -cappotto interno in cantina e anche per il primo piano?
    Puoi aumentare lo spessore in cantina?

    - la vmc messa dove? in cantina o al piano o entrambi?
    - quanti m3. è il piano?
    Com'è la situazione di umidità in cantina?

    Hai misurato l'umidità relativa del piano?
     
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    La cantina è un ex cisterna antica.. non mi interessa farci chissà che.. ma ora trasuda condensa dal tetto quando. Il piano terra (che ha la condensa a pavimento in determinate condizioni come ad esempio quando molto caldo umido) è sovrastante alla cantina per metà e per metà ha sotto la terra o roccia (casa antica in pietra).

    Piano terra circa 35/40 mq. VMC in ognuna delle due stanze piano terra che soffrono di condensa. Perché da un pdv geometrico ho angoli sporchi, stanze molto lunghe. Ho poi un bagno sempre al piano terra che è ceco e vorrei mettere estrattore.

    Umidità dipende..circa 80 per cento sia in casa che fuori. Siamo sul mare
     
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    Ti ho scritto anche sull'altro post, vedi la risposta
    Bisognerebbe capire bene ovviamente il tutto, ma le problematiche ci sono ( e potrebbero anche peggiorare con la vmc) se vuoi andare sul sicuro intanto metti un deumidificatore ( intendo un deumidificatore "professionale" non quelli che si prendono al brico......)
    Poi sicuramente l'isolamento aiuta... ma 3 cm non sono un cappotto..
     
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13 replies since 3/9/2022, 23:36   374 views
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