Progettazione aggregato compatto per villa classe a4 in costruzione

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    Ho addocchiato una villa allo stato grezzo, ho proposto al costruttore di montarmi un aggregato compatto.
    Mi ha chiesto di fargli un preventivo indicando che tipo di modello vorrei.
    La villa è di 150mq grezzi al piano living principale, più 150 nel sottotetto che sarà comunque riscaldato , e circa 70 nella parte interrata.
    La casa è in classe a4 con pannelli fv da 4kw e cappotto hd da 15 cm , muri in forati classici.
    La villa è posta a saltrio in provincia di varese , ben esposta al sole, 543 m s.l.m.
    Io vorrei un sistema unico che mi faccia riscaldamento , raffrescamento, controllo della umidità sia in umidificazione che deumidificazione, vmc.
    Vorrei un buon impianto.
    Qualcuno qui sà darmi qualche indicazione di modello e marca da dare al costruttore ed una stima di massima dei costi?
    Offro compenso.
    La casa costerebbe 490k eur con riscaldamento a pavimento e nient'altro , quindi non è prevista nemmeno la vmc.
    Quanto dovrei chiedere per montare aggregato compatto al netto del riscaldamento a a pavimento che era previsto?
     
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    Non hè chiaro,
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    Quanto dovrei chiedere per montare aggregato compatto al netto del riscaldamento a a pavimento che era previsto?

    Ti dò una mia opinione che non vuole essere un trattato sull'argomento (e non ne ho le competenze) ma solo un punto di vista personale, ovviamente poi è giusto che ogniuno dica la sua e quindi largo alle opinioni.... c'è spazio per tutti.

    Innanzitutto la definizione "aggregato compatto" non la trovi su wikipedia : però "aggregato" lo interpreto come macchina piccola con dimensioni il più possibile contenute che raccoglie in se stessa tutti gli impianti che servono ad una casa ( quindi macchina unica, no più macchine aggiunte e messe una vicino all'altra). Fuzioni che dovrebbe ragruppare: climatizzazione (caldo/freddo), deumidificazione, ricambio aria con recupero energetico e filtrazione aria e acqua calda sanitaria.

    Con il termine "aggregato compatto" vengono spesso raggruppate macchine complesse "totalmente diverse tra di loro" (sia versioni tutt'aria sia idroniche e già quì c'è differenza):

    - aggregati con recuperatore statico
    - aggregati termodinamici
    - aggregati con logica uta
    ( qualcuno ci ficca dentro anche delle vmc con batteria aggiuntiva (sia ad espansione diretta sia idronica), anche se più di qualcuno sarà totalmente contrario a definirlo aggregato compatto, me compreso, ma purtroppo ci sono dei costruttori che propongono macchine di questo tipo (vmc+batteria) chiamandole aggregato compatto).
    Comunque sono filosofie costruttive e logiche di funzionamento "molto" diverse (ovviamente anche le prestazioni sono diverse). Già solo utilizzare dei ventilatori a portata costante o a numero di giri costanti fa la differenza, (soprattutto sulla taratura e quando si intasano i filtri....)


    - Perlomento nei primi 3 casi c'è la presenza di un circuito frigorifero .
    E quì si complica ulteriormente la faccenda: che tipo ? diversi tipi di compressore (Alternativo on/off, Rotary Scroll, BLDC....) , diversi tipi di gas... , diverse logiche di funzionamento ecc.ecc.
    - Come rinnovi l'aria e come recuperi il calore ?( anche quì ci sono scelte tecniche da macchina a macchina molto diverse tra loro);
    - C'è una quota di ricircolo ambiente ? ( qualcuno ce l'ha altri no, e c'è una bella differenza);
    - Quali sono le potenze in riscaldamento e in raffrescamento ? Attenzione a far riferimento alle potenze reali e residue cedute all'involucro al netto (sottraendo dalla potenza totale la quota relativa al rinnovo d'aria). In alcuni casi le potenze effettive trasferibili all'ambiente risultano molto limitate;
    - c'è la possibilità di un controllo preciso e puntuale e percentuale della deumidificazione? ( non tutte le macchine riescono a controllare con precisione e impostare la % di umidità)
    E l'acqua calda sanitaria? qualche macchina non la fa (devi farla in altro modo e con altri dispositivi); qualcuno mette addirittura due pdc ( una dedicata all'acqua calda sanitaria), qualcuna che condensa in acqua che ti fa acqua calda praticamente gratis durante tutto il periodo estivo!
    E come trasferisce l'energia all'acqua ? (anche quì ci sono strade diverse) Quanti litri di acqua calda sanitaria e a che temperatura ?

    Per semplificare bisogna partire dalle effettive esigenze energetiche, e vedere ad esempio (visto che la casa è al grezzo) se è il caso di aumentare ulteriormente gli isolamenti ( a proposito... cosa intendi per cappotto "hd" da 15 ? HD non mi dice niente come isolante, cos'è?).
    Quando hai i dati precisi del fabbisogno puoi ragionare su come dare l'energia necessaria ed eventualmente scegliere la macchina (o le macchine).
    Hai parlato solo con il costruttore o anche con il progettista termotecnico? Hai la legge 10 fatta?
     
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    Ti ringrazio per la introduzione.
    Il cappotto è in alta densità in EPS 20 da 14cm.
    Non saprei quantificare il fabbisogno energetico, tieni però presente che una stanza da letto avrà sempre il riscaldamento spento, mentre la mansarda probabilmente rimarrà spenta, idem la parte interrata, ma all'occorrenza dovranno potere essere riscaldabili con efficienza.
    Come temperature tengo sui 21 gradi.
    Siamo in due persone e poi forse arriverà un figlio.
    La legge 10 non sò cosa sia.
    Ho parlato solo col costruttore il quale mi ha chiesto se potevo fornirgli io un preventivo o se preferivo farlo fare a loro.
    Cmq non punto tanto alla massima efficienza ma al comfort, non mi interessa se spendo qualche centinaio di euro in piu in riscaldamento.
    Mi interessa molto che l'impianto sia silenzioso al massimo.

    PS:
    Secondo voi è possibile migliorare l'isolamento acustico verso l'esterno ? come?
    Vorrei fare la pavimentazione in cemento madre, ma in questo caso come si comporta con le guaine disaccoppianti? con le piastrelle esse vanno raccordate sugli zoccolini , ma con cemento madre non c'è zoccolino

    Edited by saltrio - 1/4/2021, 08:16
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    Intanto abbonderei con l'isolamento e i centimetri del cappotto ( e magari meglio in grafite), poi l'obiettivo potrebbe essere quello di arrivare a livelli di casa passiva spinta per il piano dove vivi con un bel aggregato compatto.
    Per la mansarda e l'interrato che non usi mai ( o quasi mai) ci puoi mettere un paio di split che all'occorrenza accendi.
    Ma ovviamente le possibilità e le opinioni possono essere anche altre.
     
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    darò tutto in mano a casaclima, però piu che al risparmio energetico io punto al comfort, quindi secondo me è meglio un impianto a pavimento con raffrescamento e vmc a filtro entalpico piuttosto che un sistema tuttaria. Che ne pensate?

    Curiosità, ma i cappotti quanti anni durano? ho visto che hanno isolato pure i muri interrati, in quel caso quando devi cambiare l'isolamento che fai?
     
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    darò tutto in mano a casaclima,

    intendi a un progettista Casaclima? Meglio ancora un progettista Passivhouse!
    A parte gli scherzi, in realtà non è che c'è una categoria in assoluto meglio dell'altra (sono entrambe valide); ci sono anche progettisti bravissimi che non sono ne Casaclima ne Passivhouse. Quello che volevo dirti è che visto che puoi, cerca di parlare con il tuo progettista di fiducia per avere le prestazioni massime dell'involucro (aumenta pure sugli isolamenti).

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    quindi secondo me è meglio un impianto a pavimento con raffrescamento e vmc a filtro entalpico piuttosto che un sistema tuttaria.

    Dipende dalla casa.
    Su case molto performanti e molto isolate è probabilmente meglio un sistema a tutt'aria ( ed inoltre è più semplice, più adattativo e meno costoso). L'impianto radiante tradizionale ha delle inerzie lunghe, mentre per i radianti ribassati bisogna capire cosa ti propongono (ci sono prodotti e soluzioni con caratteristiche diverse). Se scegli il radiante in raffrescamento avrai bisogno di una vmc deumidificatrice.

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    Curiosità, ma i cappotti quanti anni durano? ho visto che hanno isolato pure i muri interrati, in quel caso quando devi cambiare l'isolamento che fai?

    I cappotti hanno la durata della casa, fin che stà su il muro rimangono lì e generalmente continuano a mantenere le caratteristiche di isolamento (con alcuni leggeri distinguo a seconda del materiale isolante utilizzato). Una volta fatto non lo cambi più, a meno che non ci siano dei problemi, errori di installazione o motivazioni particolari o specifiche. Quindi meglio fare un "bel cappotto performante", durerà per tutta la vita dell'immobile.
     
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    Sò che i radianti a pavimento hanno inerzia lunga, ma considerato che rimarrano costantemente accesi sia in inverno che estate non vedo il problema.

    i radianti ribassati cosa sarebbero?
     
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    Radianti ribassati/basso spessore/a secco: vengono utilizzati prevalentemente sulle ristrutturazioni dove ci sono problemi di spazio. Dovrebbero avere meno inerzia, ma bisogna vedere caso per caso perch'è ci sono proposte nel mercato molto differenti tra loro.
     
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    Il problema è che se hai degli apporti gratuiti sei costretto o a non usarli.. o a non avere comfort.. oppure se con gli apporti riesci già a scaldare casa, devi solo compensare alcuni periodi di brutto tempo.. devi partire in lungo anticipo oppure non avere il comfort in tempo per compensare le piccole perdite di calore.

    Avere un sistema a bassa inerzia può agire in modo da compensare le perdite.. per quello ad aria è comodo perchè puoi attivarlo al bisogno e avere subito il suo beneficio
     
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