Aiuto per caldaia a gas come tampone per solare termico

Come installare una caldaia a gas perche' aiuti i pannelli solari in caso di giornate senza sole

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    Ciao a tutti,
    qualche premessa prima di arrivare alla domanda:
    Casa mono familiare recentemente comprata in provincia Malaga (sud Spagna) costruita 40 anni fa su due livelli divisa in 2 appartamenti comunicanti. L'impianto idraulico e' anch'esso comunicante.
    Sulla falda a sud, impianto solare termico (15 anni di servizio) con 3 pannelli e un "serbatoio" sul tetto (scusate i termini non tecnici) da 300 litri che, ad oggi, e' stato piu' che sufficiente per garantire ai due appartamenti ACS (in tutto 3 bagni), e 6 persone in totale con una media di due doccie al giorno.
    Fin'ora il "tampone" in caso di mancanza di acqua calda nei pannelli, e' stato un boiler elettrico da 100 litri installato in cantina in un locale che vorrei liberare per far spazio ad altro. Oltre ad essere un boiler vecchio e' anche mal installato nel senso che, per arrivare con i tubi dei pannelli fino in cantina e' necessario attraversare tutto il tetto generando circa 25 metri di tubi che certamente generano dispersione termica. Inoltre non c'e' alcuna "logica" nell'attivazione/disattuvazione dello stesso, ovvero, o si accende manualmente, o si spegne manualmente avendo cura di chiudere i rubinetti in caso di non utilizzo.

    Cio' che vorrei fare e' re-installare una piccola caldaia a gas (propano) (14 litri) visto che qui il propano costa poco. Re-installare nel senso che esisteva, anticamente, una caldaia a gas che poi venne dismessa quando si installarono i pannelli. Quindi esiste un vano scala dove ancora esistono i collegamenti per i circuiti caldo e freddo, si tratterebbe solo di scegliere la caldaia ed installarla. Altro vantaggio sarebbe che questo locale e' molto vicino ai pannelli e si accorcerebbe di molto la tratta di discesa dal tetto (6-8m) con relativi vantaggi di minore dispersione.

    Ora le domande:
    1. Vorrei far realizzare una installazione a regola d'arte in modo da risolvere il problema dei mesi freddi non doverci tornar sopra per i prossimi anni. Il problema qui sono gli idraulici sono per lo meno 20 anni indietro rispetto al resto d'Europa (non che io sia un espertone, tuttaltro, pero a volte mi stupisco per la scarsa professionalita' di questi tecnici). Questo significa che sta a me capire cosa installare, come installarlo e poi "i tecnici" realizzeranno l'installazione seguendo la mia direzione. Da quello che ho capito una valvola termostatica e' necessaria per fare in modo che la caldaia si accenda solo quando l'acqua dei pannelli "non ce la fa". Comprendo inoltre che ci sono molti modelli e tipi di queste valvole, alcuni anche molto sofisticati per permettere di evitare continue accensioni/spegnimenti della caldaia in caso che la temperatura oscilli intorno alla soglia prestabilita. Avete qualche consiglio riguardo cosa installare e quando il la' devo spingermi con la spesa per la valvola termostatica?

    2. I pannelli hanno un piccolo controller che puo' controllare un rele' in base ad una temperatura soglia dell'acqua nel serbatoio, sarebbe pensato per gestire un elemento riscaldante all'interno del serbatoio su tetto. Sarebbe una stupidata lasciare la gestione dell'accensione/spegnimento della caldaia direttamente alla centralina dei pannelli, magari tramite una elettrovalvola che chiude o apre l'ingresso di acqua dai pannelli alla caldaia? Il vantaggio in questo caso credo sarebbe la gestione piu' precisa e programmabile delle soglie e delle tolleranze per fare attivare o disattivare la calderina evitando accensioni e spegnimenti frequenti.

    Preciso che non voglio installare nessun accumulo perche' non ne ho necessita' e, soprattutto, nel vano scala mancherebbero gli spazi, ci sta' aspettare un po' per avere l'acqua calda dal rubinetto.

    Grazie per chi vorra' rispondermi.

    Gabriele
     
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    Ciao... non so di preciso com'è fatta quella caldaia.. ma io a casa mia quando avevo i pannelli, prima di buttarli, scaldavano un accumulo, l'accumulo scaldava l'acqua e in uscita passava dalla caldaia, questa se l'acqua era già in temperatura non partiva, se invece era sotto la T desiderata compensava per quello che serviva la differenza di temperatura.

    Potrebbe essere una soluzione semplice e poco invasiva...

    Soluzione B che mi è venuta in mente, valvola deviatrice regolabile.. se T>x va in casa, oppure in caldaia..

    Edited by Fringui75 - 6/10/2020, 18:04
     
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    Grazie per la risposta Fringui75 ,
    in effetti quello e' lo schema che avevo in mente anche io, che poi potrebbe essere rappresentato da questa figura:
    WhatsApp_Image_2020-09-29_at_06

    Pero' informandomi un po' di piu' in rete, in molti casi si parla di queste valvole termostatiche montate tra l'accumulo dei pannelli e la caldaia.
    Ci sono valvole piu' economiche, altre piu' costose come questa:
    Screen_Shot_2020-10-08_at_10

    la descrizione dice:
    QUOTE
    I kit di collegamento solare-caldaia permettono di gestire
    automaticamente e sfruttare al meglio l’energia termica contenuta in
    un accumulo solare, al fine di distribuire acqua calda a temperatura
    controllata ed ottimale nell’impianto sanitario.
    Essi agiscono in modo tale da inviare sempre all’utenza acqua
    calda alla temperatura impostata, attivando la caldaia in caso di
    bassa temperatura dell’acqua proveniente dall’accumulo solare.
    Sono disponibili in due particolari versioni, per essere
    specificamente abbinati alle varie tipologie di caldaie, con
    accumulo o istantanee.
    A seconda delle versioni, sono completi di valvola deviatrice
    termostatica, dispositivo di controllo termostatico specifico per
    evitare i pendolamenti della caldaia e miscelatore termostatico
    antiscottatura

    Da quello che capisco e' una sorta di "di piu'" per garantire temperatura dell'acqua costante in uscita ed evitare accensioni e spegnimenti. Sarebbe interessante sapere se qualcuno ha esperienza con questi dispositivi.

    P.S. leggo che hai pannelli radianti... presto arriveranno domande :D
     
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    Pannelli radianti? intendi riscaldamento a pavimento?
     
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    Leggo nella tua firma "pannelli radianti 130 m2" Pensavo fossero a soffitto
     
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    no.. sono a pavimento.. meglio correggerlo...
    Incrocio le dita e spero di non attivarlo mai più ;)

    Io quella valvola ce l'avevo prima della caldaia, all'uscita dell'accumulo dei pannelli per evitare le scottature.

    La sequenza era.. pannelli solari, accumulo.. ACS in uscita dall'accumulo, valvola antiscottatura (obbligatoria per legge), caldaia, rubinetto.

    Se nell'accumulo la T era troppo elevata veniva miscelata già all'uscita dell'accumulo per evitare di ustionarti.. passava in caldaia, se la T era bassa la caldaia compensava.

    Edited by Fringui75 - 8/10/2020, 11:01
     
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    Nel senso che sei a posto con il cappotto oppure hai altri sistemi di riscaldamento?
     
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    A posto con cappotto, serramenti e VMC.
     
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    Questo mi fa ben sperare per la mia casa. Ho idea di fare il cappotto anche io.
    Ora mi studio questa VMC... roba nuova per me :)
     
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    Il "trucco" per vincere facile sono gli apporti solari gestibili ;)

    Oggi 10° fuori, al momento ce ne sono 14°... i miei muri sono freddi (cappotto in fase di realizzazione.. credo settimana prossima ripartono) e in casa ho 24° con nessuna fonte di calore attiva.. a parte il sole ;)
    Questa mattina avevo 20° in casa, arrivavo dai 23° di ieri (anche quelli generati dal sole)

    Una volta fatto il cappotto i muri potranno accumulare e mantenersi caldi.. sicuramente dovrò parzializzare gli apporti solari sia nelle mezze stagioni che in inverno, a meno di non voler stare in costume in casa :wave.gif:
     
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    Decisamente molto interessante, purtroppo non conosco la tecnologia e il funzionamento percui devo documentarmi un po' per decidere se fa al caso mio visto che viviamo in zone climatiche molto differenti.
     
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    Isolare e gestire gli apporti solari.. fine della "tecnologia".

    Dove c'è molto caldo ci vuole massa nei muri per aumentare lo sfasamento e poter accumulare energia nei muri.. se c'è tanto sole è anche facile tenere fresco, fotovoltaico e condizionamento per tenere i muri freschi.. ombreggianti sui vetri e/o sporti sui muri

    In inverno.. molto più semplice.
     
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    Diciamo che l'estate e' passata non malissimo.
    Abbiamo usato poca aria condizionata, l'unico problema si ha sul lato ovest che rimane soleggiato fino a tardi (20.30) e ospita le camere da letto. Non diventano forni, pero neppure rimangono a 26 gradi.
    Per questo credo che mettendo un cappotto risolverei parzialmente il problema introducendo, come tu dici, un buon sfasamento termico. Poi con l'aiuto di serramenti degni di questo nome (ora ho ancora le diffusissime in Spagna, finestre di alluminio a scorrimento laterale con vetro singolo......) completerei l'opera.
    Da valutare poi il bisogno di sistemi di riscaldamento/raffreddamento.
    Ora vediamo come va quest'inverno. Sono curioso. Inoltre vorrei mettere insieme un po' di dati oggettivi per poter effettivamente dire, dati alla mano, dove va (o viene) il calore.
    Hai qualche consiglio da questo punto di vista? Tipo termometri per pareti, misurare temperature in ogni stanza... ecc ecc?
     
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12 replies since 6/10/2020, 12:17   181 views
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