Radiante Vs Tutt'aria

Abitazioni nZeb, o similari, con carico massimo inferiore ai 4/5 kW.

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    Sostengo e sosteró sempre che per abitazioni con carico massimo inferiore ai 4/5 kW (dissipazione+ventilazione) la soluzione a tutt'aria (aggregato o splittata) è la soluzione più adatta sia dal punto di vista economico (costo iniziale, recuperi termici) sia dal punto di vista del comfort (bassa inerzia, messa a regime in caso di uso discontinuo, gestione dei carichi interni e d'irraggiamento solare).
    Non c'è nessuna motivazione tecnica economica e di benessere per cui si debba sostenere una cosa diversa.
    Non si tratta di essere fazioni o votati a qualche interesse. Si tratta di onestà tecnica ed intellettuale.
    Ciò non toglie che ogni persona è libera di fare quello che desidera, ma non venga qui a sostenere sia la scelta migliore.
    Non venga a dire a me, alla luce dell'esperienza sul SUO impiantino, cosa sia meglio o peggio. Soprattutto con cifre dalle origini poco chiare (l'amico dell'amico dell'amico ha procurato il materiale, la manodopera del cugino, l'installazione del nipote, l'installazione l'ho fatta io, la Vmc l'ho trovata nel l'ovetto di Pasqua ...no!).
     
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    Una domanda...vorrei sapere per curiosità se esitono dei modi per pulire le canalizzazioni di questi impianti a tutt aria
     
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    Esistere esistono, come ci sono per pulire le canne fumarie ci sono anche per i condotti delle VMC (non è che se scalda è differente).
    Esistono anche condotti antistatici che diminuiscono l'attaccarsi della polvere.
    Inoltre c'è da considerare il fatto che l'aria, prima di essere immessa in casa e nel ricircolo ci sono i filtri, quindi la polvere nel canale in ingresso sarà nulla o quasi.. quella in estrazione sarà solo quella prelevata dalla casa e non potrà rientrare in circolo.

    Cosa che mi sento di aggiungere, è l'isolamento dei canali, ad aria è molto facile perdere temperatura (vista la bassa inerzia della stessa), quindi i canali dovranno essere isolati a dovere, soprattutto se annegati in massetti o simile.

    Primo della ricerca google...
     
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    CITAZIONE (PID_Block @ 21/10/2019, 12:53) 
    Sostengo e sosteró sempre che per abitazioni con carico massimo inferiore ai 4/5 kW (dissipazione+ventilazione) la soluzione a tutt'aria (aggregato o splittata) è la soluzione più adatta sia dal punto di vista economico (costo iniziale, recuperi termici) sia dal punto di vista del comfort (bassa inerzia, messa a regime in caso di uso discontinuo, gestione dei carichi interni e d'irraggiamento solare).
    Non c'è nessuna motivazione tecnica economica e di benessere per cui si debba sostenere una cosa diversa.
    Non si tratta di essere fazioni o votati a qualche interesse. Si tratta di onestà tecnica ed intellettuale.
    Ciò non toglie che ogni persona è libera di fare quello che desidera, ma non venga qui a sostenere sia la scelta migliore.
    Non venga a dire a me, alla luce dell'esperienza sul SUO impiantino, cosa sia meglio o peggio. Soprattutto con cifre dalle origini poco chiare (l'amico dell'amico dell'amico ha procurato il materiale, la manodopera del cugino, l'installazione del nipote, l'installazione l'ho fatta io, la Vmc l'ho trovata nel l'ovetto di Pasqua ...no!).

    Ma tu sei quello che non sa gestire gli on/off delle PDC nella mezza stagione?
    Faccio presente che anche quello ad aria da 4-5 KW è un impiantino.
    Spiega come fa ad esserci uniformità di condizionamento se l'aria esce da una bocchetta a 35-40°C e rientra nella bocchetta di aspirazione a 20-22°C.
    Spiega come fa a non dare anche solo un leggero fastidio l'aria che viene soffiata a temperature ben diverse da quelle neutre.
    Spiega come fa a non stratificare l'aria che viene mossa con bassi volumi e a bassa velocità (costretti a farlo per ridurre il fastidio degli impianti ad aria).

    Il sistema ad aria è una ciofeca che ha senso di esistere solo perchè gli involucri ben isolati riescono a ridurne i difetti.
    Poi ognuno è libero di scegliere quello che vuole ma da qui a dire che sia la soluzione migliore ce ne passa. E non vengano i tecnici di parte a dire cosa sia migliore e cosa peggiore perchè sono credibili quanto la pubblicità delle Virgorsol.

    Ciao.
     
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    CITAZIONE (marchetto91 @ 21/10/2019, 13:14) 
    Una domanda...vorrei sapere per curiosità se esitono dei modi per pulire le canalizzazioni di questi impianti a tutt aria

    Non facciamo INUTILE CASINO!
    I canali di distribuzione dell'aria li avrai sia nella climatizzazione radiante che nell'impianto a tutt'aria!
    Anche nel radiante serve la distribuzione dell'aria relativa alla VMC (ventilazione meccanica con recupero).
    Quindi il problema della pulizia dei canali è trasversale. Più che pulizia parlerei di igienizzazione. Una manutenzione corretta dei filtri dovrebbe tutelare nel tempo.
     
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    CITAZIONE (chiaro_scuro @ 21/10/2019, 18:09) 
    CITAZIONE (PID_Block @ 21/10/2019, 12:53) 
    Sostengo e sosteró sempre che per abitazioni con carico massimo inferiore ai 4/5 kW (dissipazione+ventilazione) la soluzione a tutt'aria (aggregato o splittata) è la soluzione più adatta sia dal punto di vista economico (costo iniziale, recuperi termici) sia dal punto di vista del comfort (bassa inerzia, messa a regime in caso di uso discontinuo, gestione dei carichi interni e d'irraggiamento solare).
    Non c'è nessuna motivazione tecnica economica e di benessere per cui si debba sostenere una cosa diversa.
    Non si tratta di essere fazioni o votati a qualche interesse. Si tratta di onestà tecnica ed intellettuale.
    Ciò non toglie che ogni persona è libera di fare quello che desidera, ma non venga qui a sostenere sia la scelta migliore.
    Non venga a dire a me, alla luce dell'esperienza sul SUO impiantino, cosa sia meglio o peggio. Soprattutto con cifre dalle origini poco chiare (l'amico dell'amico dell'amico ha procurato il materiale, la manodopera del cugino, l'installazione del nipote, l'installazione l'ho fatta io, la Vmc l'ho trovata nel l'ovetto di Pasqua ...no!).

    Ma tu sei quello che non sa gestire gli on/off delle PDC nella mezza stagione?
    Faccio presente che anche quello ad aria da 4-5 KW è un impiantino.
    Spiega come fa ad esserci uniformità di condizionamento se l'aria esce da una bocchetta a 35-40°C e rientra nella bocchetta di aspirazione a 20-22°C.
    Spiega come fa a non dare anche solo un leggero fastidio l'aria che viene soffiata a temperature ben diverse da quelle neutre.
    Spiega come fa a non stratificare l'aria che viene mossa con bassi volumi e a bassa velocità (costretti a farlo per ridurre il fastidio degli impianti ad aria).

    Il sistema ad aria è una ciofeca che ha senso di esistere solo perchè gli involucri ben isolati riescono a ridurne i difetti.
    Poi ognuno è libero di scegliere quello che vuole ma da qui a dire che sia la soluzione migliore ce ne passa. E non vengano i tecnici di parte a dire cosa sia migliore e cosa peggiore perchè sono credibili quanto la pubblicità delle Virgorsol.

    Ciao.

    Impiantino: descrizione sarcastica dell'impianto domestico. Non capisci una pippa.

    Il regime di On/Off del compressore, caro ignorantone, te l'ho spigato almeno 10 volte nel corso del tempo. E' una cosa tecnica e si manifesta soprattutto negli impianti ad acqua, in cui c'è un rigido limite sulla mandata.
    Se il carico termico è inferiore alla potenza minima della pompa di calore si innescano gli On/Off del compressore. Che ti piaccia o no.
    Se voglio 30 gradi in mandata ed il carico è di 1 kW ed ho una potenza minima del compressore di 2 kW, quest'ultimo si accenderà fino a portare la temperatura dell'acqua a 30 gradi (più isteresi di 1 o 2 gradi) per poi spegnersi, aspettare che il ritorno si abbassi e ripartire. Banale anche ad un profano.


    Spiega come fa ad esserci uniformità di condizionamento se l'aria esce da una bocchetta a 35-40°C e rientra nella bocchetta di aspirazione a 20-22°C.
    Spiega come fa a non dare anche solo un leggero fastidio l'aria che viene soffiata a temperature ben diverse da quelle neutre.
    Spiega come fa a non stratificare l'aria che viene mossa con bassi volumi e a bassa velocità (costretti a farlo per ridurre il fastidio degli impianti ad aria).


    Tu non capisci proprio una sega. L'aria esce dalla bocchetta e si diffonde nell'ambiente, così come fluido vettore.
    Come cazzo fa una parete radiante a temperatura di 26/28 gradi a dare uniformità all'aria ambiente? Foca! C'è sempre una fonte di energia localizzata. E' il principio della diluizione. Introduco del calore in un ambiente con lo stesso fluido vettore di cui l'ambiente è costituito.
    L'aria calda a bassa velocità si diluisce immediatamente nell'ambiente senza essere percepita, ma fornendo un contributo.
    Perché dovrebbe stratificare? Stratifica più nel radiante..e solo grazie alla presenza di una VMC c'è dell'uniformità.

    Mi gioco il testicolo sinistro che se misurassimo, ad impianto accesso, la temperatura nella tua casetta partendo dal pavimento e salendo verso il soffitto avremmo un gradiente superiore rispetto alla stessa misura fatta nella casa di cui ci ha più volte descritto Ecodomus.

    Tu hai letto oscuri passaggi in rete (oscuri per te) su impianti a tutt'aria di tutt'altra natura (quelli dei fatidici 6 volumi/ora).

    Ma la domanda focale è: quale ambiente a tutt'aria moderno hai potuto vivere? Raccontaci la tua esperienza.

    I fatti ti smerdano continuamente: gli utenti confermano le differenze di prezzo tra un radiante ed un tutt'aria e gli stessi utenti che vivono in un tutt'aria moderno dicono di stare benissimo e di non percepire movimento d'aria.

    P.S.
    Per sfinimento mi hai quasi convinto che spendere vagonate di soldi per una climatizzazione radiante a soffitto in presenza di carichi termici al limite del ridicolo sia stata la scelta migliore. Hai fatto la scelta migliore...si hai fatto la scelta migliore...si, sei il migliore…

    IO da tecnico affermo che il tuo impianto è ridicolo. Non perché non soddisfa le tue esigenza. E' ridicolo perché si poteva ottenere lo stesso risultato spendendo molto meno. E' dal punto di vista tecnico/economico una soluzione abbominevole. Fattene una ragione.

    Edited by PID_Block - 21/10/2019, 18:48
     
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    CITAZIONE (chiaro_scuro @ 21/10/2019, 18:09) 
    Faccio presente che anche quello ad aria da 4-5 KW è un impiantino.
    Spiega come fa ad esserci uniformità di condizionamento se l'aria esce da una bocchetta a 35-40°C e rientra nella bocchetta di aspirazione a 20-22°C.
    Spiega come fa a non dare anche solo un leggero fastidio l'aria che viene soffiata a temperature ben diverse da quelle neutre.
    Spiega come fa a non stratificare l'aria che viene mossa con bassi volumi e a bassa velocità (costretti a farlo per ridurre il fastidio degli impianti ad aria).

    Io non so spiegare il perché ma ti assicuro che in casa ben isolata riscaldata ad aria vi è uniformità di condizionamento, tra primo e terzo piano meno di 1° di differenza in inverno, le porte devono essere a 2 cm da terra per far circolare bene l'aria
    Nessun fastidio in inverno, ho le bocchette a 2,70 m, d'estate si sente un frescolino lì sotto ma non paragonabile alle pompe di calore
    La velocità dell'aria è bassa ma continua 24h, per la stratificazione serve una casa poco isolata
     
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    CITAZIONE (FFede @ 21/10/2019, 18:43) 
    CITAZIONE (chiaro_scuro @ 21/10/2019, 18:09) 
    Faccio presente che anche quello ad aria da 4-5 KW è un impiantino.
    Spiega come fa ad esserci uniformità di condizionamento se l'aria esce da una bocchetta a 35-40°C e rientra nella bocchetta di aspirazione a 20-22°C.
    Spiega come fa a non dare anche solo un leggero fastidio l'aria che viene soffiata a temperature ben diverse da quelle neutre.
    Spiega come fa a non stratificare l'aria che viene mossa con bassi volumi e a bassa velocità (costretti a farlo per ridurre il fastidio degli impianti ad aria).

    Io non so spiegare il perché ma ti assicuro che in casa ben isolata riscaldata ad aria vi è uniformità di condizionamento, tra primo e terzo piano meno di 1° di differenza in inverno, le porte devono essere a 2 cm da terra per far circolare bene l'aria
    Nessun fastidio in inverno, ho le bocchette a 2,70 m, d'estate si sente un frescolino lì sotto ma non paragonabile alle pompe di calore
    La velocità dell'aria è bassa ma continua 24h, per la stratificazione serve una casa poco isolata

    La stratificazione degli impianti a tutt'aria è un problema del settore commerciale (vedi centri commerciali) ed è legato a locali molto alti e temperature elevatissime dell'aria (batteria delle UTA alimentate ad acqua a 60/70 gradi). Per far fronte a tale fenomeno e per garantire potenza (viste le dissipazioni degli involucri in oggetto) i volumi d'aria sono notevoli (fino a 6 volumi/ora).
    L'impianto a tutt'aria in una casa isolata è tutt'altra cosa. Con 600 mc/h (massimi) riesco a trasferire 5 kW su 150 mc di superfice utile (anche al massimo siamo sotto i 2 volumi/ora). Se la portata è pure modulante sulle condizioni ambiente/esterne vado a nozze.

    Comunque ora il chiaro_scuro ci spiega tecnicamente perché in casa tua non accade e stai bene.
     
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    Aspetto di sapere quanto costa la Brofer HPU600.

    Mio caro PID_Block come ti spieghi che a me la PDC non fa on/off: sicuro che sia io l'ignorantone?

    Mio caro PID_Block una parete radiante a 26-28°C lo usi solo in case dell'1800 perchè in quelle moderne grasso che cola se sta 23-24°C.

    Come al solito te ne esci con l'impianto a tutt'aria in casa isolata è tutt'altra cosa invece di dire che è la casa isolata tutt'altra cosa tanto che anche un misero impianto ad aria diventa apprezzabile.

    Ora spiegami quanto può stratificare, e sono d'accordo che stratifichi, un radiante con temperatura superficiale di 23-24°C e temperatura dell'aria di 22°C.
    Chissà perchè tu prendi ad esempio i radianti delle case non isolate che stanno a 27-28°C con temperatura dell'aria a 20°C e non quelli che si trovano nelle case isolate.

    Già te l'ho detto, io a casa mia uso il radiante ma ho tutto predisposto anche per usare un sistema a tutt'aria e questo ben prima che venissi tu a fare il venditore su questo forum. A me basta staccare la VMC e collegare la Brofer o simili e in mezza giornata vado ad aria ma se non l'ho fatto e non penso di farlo è perchè il radiante ha una marcia in più. Ognuno giudichi da se quanto questa marcia in più valga la spesa in più ma qua si va sul personale non sul finto tecnico (tipo l'on/off ingovernabile...).

    Perchè stanno bene? Semplice: chiunque in una nuova casa sta notevolmente meglio della casa vecchia.

    @FFede
    Come dici? Casa ben isolata? Esatto, questo è il segreto per cui anche un impianto ad aria può essere accettabile (il frescolino che senti metterebbe fuori gioco la cervicale di tante persone ma se a te non fa niente, tutto bene).
    Prova a chiedere a PID_Block, come mai si sente il frescolino nonostante il meraviglioso principio della diluizione.

    Ciao.

    Edited by chiaro_scuro - 23/10/2019, 09:15
     
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    Aspetto di sapere quanto costa la Brofer HPU600.

    Ma perché nessuno indica la cifra? Mi sembra che sul forum qualcuno c'è l'abbia o sbaglio?
     
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    Se letta più volte, dai 10 ai 12 mila. Più 1500 per la distribuzione.
     
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    Dopo 5 anni a tutt'aria in una casa da 43kwh/mq (non ottimale), devo dare ragione a Pid_block. Anche se il mio impianto non è stato economico ed inserito in una costruzione abitata, lavora molto bene a grandi volumi e bassa velocità. L'Aria non si sente (nemmeno d'estate). Abbiamo optato per lanci con grandi bocchette poste altezza soffitto. L'aria si miscela molto bene anche a bassa velocità e non stratifica. Poi con gestione serrande di zona riesci a gestire piani diversi con vano scala aperto (ho differenze da piano terra a mansarda di decimi di grado). Il comfort è elevatissimo. 1560 mc/h max mi permettono un ricambio e gestione temperatura anche con affollamento e co2 alle stelle. Certo deve essere fatto da chi se ne intende e in primis la potenza è nulla senza il controllo per cui il software è importantissimo. Lasciamo perdere convinzioni personali e andiamo a vedere queste case. Poi ognuno ha le proprie preferenze. A tuttaria non si gestisce solo caldo e freddo, ma umidificazione, deumidificazione, ricambio con tempi veloci e con unica macchina.
     
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    Per esprime modeste convinzioni personali ci sono altri forum (non li cito…), indicati a chi si sente presuntuoso (senza tecnicamente permetterselo) da illudersi che la propria opinione personale valga quanto una realtà tecnica.
    Il tutt'aria nel nuovo contesto costruttivo (e pure nel restauro) è assolutamente confortevole e tecnologicamente innovativo (è la soluzione del futuro che piaccia o no ai "radiant boys").

    Con una quota di rinnovo il multizona a tutt'aria lo vedo un po' esagerato e poco efficace: la quota di rinnovo intrinsecamente non permette una compartimentazione termica delle zone.
     
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    Paolomak, normalmente quanti m3/h movimenti?

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    Lasciamo perdere convinzioni personali e andiamo a vedere queste case. Poi ognuno ha le proprie preferenze.

    La convinzione personale è di chi pensa che il radiante non vada meglio solo per ignoranza.
    Se ho fatto l'impianto per poter climatizzare ad aria pensi che non sappia come vanno i sistemi ad aria? E non parlo di split.

    Ciao.
     
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    I mch dipendono da diverse variabili, mantengo un ricambio minimo che modula a seconda delle condizioni ambientali o su richiesta manuale (bagni e cucina). La situazione ora è questa.
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