Deumidificatore canalizzato su VMC

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    Ciao a tutti, posseggo una villetta in classe A su 3 piani (interrato, terra e sottotetto) ognuno di 90 mq netti circa, tutti ventilati con una VMC da 500mc/h.

    Sarei intenzionato a sfruttare la distribuzione VMC come deumidificazione/climatizzazione, sopratutto del sottotetto dove ho la zona notte e dove si arriva a 28°.

    Capisco benissimo che i (5?) V/h per un clima canalizzato non è compatibile con i 0,5 V/H della VMC, ma pero' potrei perlomeno deumidificare la casa dove basterebbe 1 V/h.

    Il problema è che la VMC l'ho nell'interrato, e non ho la possibilità di installare apparecchi per la casa (opere edili sono vietate), e quindi l'unica è abbinarci un deumidificatore sulla mandata in ambiente che esce dalla VMC e potrei servire il Piano terra e il sottotetto, escludendo l'interrato che tanto è superfluo.

    A questa soluzione si è opposto il commerciale di una ditta di forniture, argomentando il fatto che il deumidificatore deve lavorare in ricircolo, non puo' pescare aria dalla mandata della VMC (che arriva dall'esterno). Quindi corretto immettere nella mandata dell'impianto l'aria deumidificata, ma dovrebbe pescare aria libera dal locale tecnico interrato (che ripeto vorrei escluderlo per ottimizzare gli altri due piani). Poi bisogna vedere se una potenza deumidificante di 20 lt/giorno (una taglia media) è sufficiente per 650 MC di casa

    Altra pazzia vorrei canalizzare un mega clima da 42000 btu nella mandata della VMC, in barba ai V/h minimi, questo cosa comporta? Aria a 3° che esce dalle bocchette di casa e comunque insufficienti al raffrescamento? :P

    Insomma, avete una soluzione migliore per sfruttare le condotte VMC?
     
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    Per capirci: non hai nessun sistema di raffrescamento/deumidificazione estivo e la VMC attuale ti porta dentro una valanga di umidità e ti innalza la temperatura ambiente.
    I sistemi di recupero del calore statici non creano ne distruggono nulla: se l'ambiente non è riscaldato non recuperano nulla, se l'ambiente non è raffrescato non recuperano nulla.

    Perdona la schiettezza, ma le tue idee sono ricche di fantasia.
    La premesse fondamentale è che un deumidificatore (parete o soffitto) deve essere collegato ad un impianto con acqua fredda. Quindi deve essere presente una pompa di calore. Se così fosse tanto varrebbe pensare ad un modulo idronico (batteria) da installarsi sulla mandata.

    Abbinare un modulo interno di uno split ad una VMC è del tutto impossibile, sia per le logiche che governano l'unità interna dello split, la quale si basa sulla lettura di una sonda ambiente, sia per le portate dell'aria (ventilatori in serie…).

    Istalla qualche split (o multisplit) in modo intelligente (nei locali in cui ci sono le mandate della VMC).

    P.S.
    42000 btu corrispondono a circa 12 kW. Trasferire 12 kW su 500 mc/h d'aria a 26°C/60% (nell'ipotesi di un recupero del 100 % all'interno della VMC) vorrebbe dire immettere l'aria ad una temperatura inferiore ai -10°C/100%. Si, hai letto bene, -10°C.
    E' ovviamente un calcolo teorico perché l'unità da 42000 btu non potrebbe mai funzionare: tutta l'umidità gelerebbe sulla batteria con sistematico allarme di bassa pressione.
     
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    un deumidificatore (parete o soffitto) deve essere collegato ad un impianto con acqua fredda.

    Si questo lo avevo dimenticato, anche se vorrei capire qual'è il principio di un deumidificatore portatile che evidentemente non è collegato a nulla, non esiste una versione a installazione fissa che abbia rendimenti decenti che si basa sul medesimo concetto?
    Comunque non vorrei fossilizzarmi su questo

    CITAZIONE
    Abbinare un modulo interno di uno split ad una VMC è del tutto impossibile, sia per le logiche che governano l'unità interna dello split

    Non voglio abbinare nulla, in realtà voglio semplicemente usare la canalizzazione della vmc come distribuzione. Se compro un climatizzatore centralizzato canalizzabile è ovvio che devo convogliare aria tramite tubazioni no? OK, quelle della VMC probabilmente non avranno diametri adeguati, ma si avrà un problema di portate più che di logiche di governo...
    La domanda è: con le tubazioni di una VMC : D125 che poi dopo il plenum vanno a 75 a servire 5-6 stanze distribuite in 180 Mq, pensando di raffreddare il piu possibile l'aria e di aumentare la velocità in bocchetta a discapito del rumore, quale potenza BTU servirebbe ad abbassare di qualche grado l'ambiente (e deumidificarlo di conseguenza, dato che un clima fa anche questo no?) ?
     
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    Il principio è che in presenza di ventilazione meccanica il carico di umidità non è dovuto a fattori interni, ma all'aria esterna immessa. Un umidificatore portatile nasce per controllare un elevata umidità, dovuta a fattori interni (o costruttivi..vedi stanza interrata) di un singolo ambiente, privo di ventilazione meccanica. La loro potenzialità è ridotta e scaricano la potenza di condensazione in ambiente (il quale tende a scaldarsi in assenza di impianti di raffrescamento).
    Un deumidificatore serio ha bisogno di essere collegato all'impianto dell'acqua fredda perché dotato di batteria di preraffreddamento.

    Aeraulicamente non puoi montate uno split canalizzato in serie ad una Vmc.
     
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    CITAZIONE (SUGO @ 14/6/2019, 23:43)
    anche se vorrei capire qual'è il principio di un deumidificatore portatile che evidentemente non è collegato a nulla,

    CITAZIONE (PID_Block @ 15/6/2019, 13:09)
    Un umidificatore portatile nasce per controllare un elevata umidità, dovuta a fattori interni (o costruttivi..vedi stanza interrata) di un singolo ambiente, privo di ventilazione meccanica. La loro potenzialità è ridotta e scaricano la potenza di condensazione in ambiente (il quale tende a scaldarsi in assenza di impianti di raffrescamento).

    Un deumidificatore portatile tipo il famoso Tasciugo DeLonghi a grandissime linee (non se la prenda nessuno), funziona come un normale ciclo frigorifero.
    Il compressore comprime il gas e poi lo fa espandere.
    Nella fase di compressione il calore che si genera viene ceduto all'ambiente. Nella fase di espansione del gas viene assorbito calore dall'ambiente.

    Nel deumidificatore portatile l'aria entra da un lato, passa sul "radiatore" freddo (dove il gas si epsande) dove l'umidità condensa e cade sotto forma di acqua nella vaschetta e di seguito quest'aria fredda e con molta meno umidità passa sul "radiatore" caldo (dove passa il gas appena compresso) dove viene riportata più o meno alla temperatura iniziale.
    L'energia sprecata dal motore per fare questo lavoro, dato che si trova nella stanza stessa, va a riscaldare pian piano l'ambiente.
    Ecco, non insultatemi, ho cercato solo di semplificare al massimo l'argomento dato che il nostro amico non aveva le idee chiarissime.
    Bye!
     
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    Ripassati il Ciclo di Carnot. La compressione del gas avviene nel compressore. La batteria "fredda" toglie umidità ed abbassa la temperatura dell'aria, quella calda la riscalda. La temperatura dell'aria in uscita è sempre più calda dell'ambiente: trasferisco valore pari alla potenza elettrica assorbita dal compressore+la potenza latente di deumidificazione.
     
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    Ecco appunto, ho semplificato troppo. :D
    Spero che il nostro amico abbia capito il concetto di base.
     
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  8. Giuliano Gavazzi
     
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    Due osservazioni:
    1) credo che voler raffreddare l'aria ambiente sia un errore, ciò che importa è il comfort, e un'aria meno umida permette una traspirazione e quindi una regolazione della temperatura del corpo migliore.
    2) più attenti alle unità! Leggere kW (potenza) in corrispondenza a Btu (energia) dà la pelle d'oca...
    La corrispondenza è più o meno 1 kWh = 3400 Btu.
     
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    CITAZIONE (Giuliano Gavazzi @ 8/8/2020, 00:46) 
    Due osservazioni:
    1) credo che voler raffreddare l'aria ambiente sia un errore, ciò che importa è il comfort, e un'aria meno umida permette una traspirazione e quindi una regolazione della temperatura del corpo migliore.
    2) più attenti alle unità! Leggere kW (potenza) in corrispondenza a Btu (energia) dà la pelle d'oca...
    La corrispondenza è più o meno 1 kWh = 3400 Btu.

    Il comfort è stato ampiamente definito e c’è parecchia letteratura tecnica disponibile.
    L’area di comfort coinvolge sia la temperatura che l’umidità relativa, non solo l’umidità relativa.
    Comunque si parlava di deumidificatori, non vedo il nesso con l’unità di potenza.
     
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    CITAZIONE (Giuliano Gavazzi @ 8/8/2020, 00:46) 
    più attenti alle unità! Leggere kW (potenza) in corrispondenza a Btu (energia) dà la pelle d'oca...

    corretto...sebbene poi dal punto di vista pratico sia invalso, di certo nei cataloghi e locandine dei rivenditori di split (ma non escludo anche in qualche catalogo dei Produttori!), usare BTU e non BTU/hr per indicare la Potenza degli stessi.
    Dunque seppur scorretto è certo comune usare BTU per indicare la Potenza ..e dunque fare poi un parallelo coi kW
    Ma formalmente hai ragione...
     
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    Buongiorno, mi riallaccio alla discussione con una domanda, avendo una vmc canalizzata da 350mc/h ed una pdc aria acqua che serve il radiante con mandata media 15c, vorrei derivare un circuito verso una batteria fredda da collegare sul condotto della mandata Vmc, così da condensare un po’ d’acqua.
    Conoscete modelli di batterie post trattamento commerciali che potrebbero integrarsi in questo sistema?
    Grazie
     
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    credo che anche il produttore della tua VMC abbia tale accessorio o conosca chi lo fa..hai provato?

    Però non so se sia una soluzione efficace: vero che mandi a 15 gradi..ma dici "media"...quando mandi piu alto, deumidificherai poco.

    Inoltre..lo useresti settando sulla VMC la modalita "ricircolo"? ha tale modalità? altrimenti di fatto...sarai tentato ad alzare l flusso per avere piu "beneficio", ma se lo fai stai di fatto anche alzando il carico latente da trattare..e dunque non fai molto, specie se la T di mandata è sopra 15
     
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    Si in effetti la mandata a 15 non permetterebbe molto beneficio ma considerando che potrei arrivare a 12 di mandata.. la VMC è lg e non esiste una batteria post, ho visto alcune ma a costi spropositati, a me servirebbe una batteria a tre ranghi da alimentare con una derivazione della PDC, considerato il carico termico di circa 3kw a 35c potrebbe dare un beneficio
     
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    I tanto citati 15 gradi (citati perché temperatura nominale dell’acqua a cui vengono indicate le prestazioni dei deumidificatori, ha iniziato uno ed il resto in scia, NON è un valore presente in qualche normativa) non li uso di certo sul radiante.
    In un sistema a raffrescamento ideale è la temperatura in uscita dalla pdc, il radiante avrà poi il suo gruppo di miscelazione con temperatura più alte (oramai siamo sopra i 18 gradi).
    Quindi:
    a) se spingo l’acqua del radiante anche su una batteria faccio ben poco. Con 18 gradi ottengo un piccolo apporto sensibile.
    b) se faccio lavorare la pdc a 15 gradi ed alimento la batteria con quelli, miscelando per il radiante, ottengo quasi nulla in latente (condenso nulla), tiro fuori qualcosa in più del caso a) in sensibile.
    c) devo far lavorare la pdc tra i 7/10 gradi (poi miscelo per il radiante) e usare tale acqua per la batteria. Ottengo così una deumidificazione. Esistono VMC deumidificatrici ad acqua.

    Il punto però è: non controllo più la temperatura di mandata dell’aria (manca postriscaldo) e faccio lavorare la pdc ad una resa inferiore.
    La soluzione ideale è una macchina con circuito frigorifero, preraffreddato ad acqua e post riscaldamento a gas (un deumidificatori per l’appunto). Ci sono moduli deumidificatori da abbinare alle VMC (da valutare prevalenza utile), vedi zehnder o RDZ. Rimane importante la portata e la temperatura dell’acqua.

    Se ti interessa solo deumidificare senza utilizzare il radiante in raffrescamento, ti dico di lasciare stare se non sei dotato di accumulo di acqua tecnica. Collegare una pdc direttamente alla batteria di una VMC è un abominio tecnico per palese incompatibilità di potenze. La pdc non ha una potenza minima tale da essere smaltita dalla batteria (piccole portate d’aria, piccola batteria) e lavorerà molto male con tempi di ON del compressore corti e lunghe fasi di OFF (6 partenze orarie). La temperatura media dell’acqua sarà alta e la deumidificazione ridicola anche con setpoint a 7 gradi.
     
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    CITAZIONE (Mo679 @ 14/8/2020, 09:55) 
    Si in effetti la mandata a 15 non permetterebbe molto beneficio ma considerando che potrei arrivare a 12 di mandata..

    ma poi manderesti davvero 12 nel radiante? mi sembra strano eh..
    E se lo fai significa che poi velocemente arrivi ad uan T ambiente tale per cui il termostato di zona ti chiude i circuito..e a quel punto avresti ben presto aperto solo il gruppo idronico..salve qualche circuito che ad intermittenza si apre per una manciata di minuti..ma con mandate talmente bassa che rischi comunque condensa.
    Oppure sei attrezzato per miscelare?

    Comunque condivido quel che dice PID..qui un esempio https://www.arieggiare.it/prodotto/vmcbhc-...-freddo/..leggi la potenza a 15 gradi..e sappi che quella latente è un "di cui"...dunque come detto a malapena compensi il carico che porti dentro con 2350 mc/h...ma di fatto in estate faresti bene a scendere a 100 mc o anche a spegnere se sei fuori casa.

    Per avere un minimo effetto...serve un grande elemento idronico..canalizzato..in puro ricircolo..ma spendere per spendere..meglio un sistema DEU attivo, col suo gruppo frigo..condensato ad acqua di radiante..sempre autonomo e canalizzato nel disimpegno...cosi almeno hai una quota di ricircolo importante e fai quel che serve
     
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