impianto riscaldamento villa singola con basse dispersioni

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    CITAZIONE (Fantomas74 @ 21/1/2019, 20:49) 
    La prossima settimana incontro il termotecnico....a quanto ho capito da un veloce scambio di opinioni al telefono, la sua proposta è la seguente:
    Macchina con pdc per radiante a pavimento con piccolo accumulo per ACS (160 litri, sostiene che più grandi non ne facciano...non so se per il taglio della pdc o per quale altro motivo...vedrò di chiarire), elettrovalvole in ogni stanza e 3 termostati (giorno/notte/taverna). Ho grossi dubbi sull'utilità di elettrovalvole e termostati.
    Impianto vms separato con deumidifica.
    Le mie perplessità:
    1) 160 litri bastano? Siamo solo in 2, ma non vorrei che in caso di lavastoviglie in funzione e 2 doccie consecutive medio lunghe (capita) il secondo si ritrovi acqua fredda
    2) In un impianto anche con pdc ben dimensionata (non troppo grande) ha senso utilizzare termostati e elettrovalvole? La climatica funzionerebbe per casa ben isolata?
    3) per sopperire a carichi interni/esterni più istantanei rispetto ai tempi di reazione del radiante (e tipicamente localizzati solo in alcune stanze in base all'orientamento e alla presenza di persone) ha senso cambiare il ricambio della vmc, sicuramente più rapida (almeno per abbassare la temperatura in inverno)?
    4) utilizzando la climatica d'estate, credo che il rischio di avere le stanze sbilanciate sia ben più alto rispetto all'inverno (ad es. per le stanze a sud più soleggiate servirà più potenza che sarà troppa per quelle a nord)....i flussostati andrebbero riregolati? Sinceramente vedo più complicato andare in climatica estiva, i carichi esterni influenzeranno molto e in modo diverso nelle diverse ore del giorno

    Se hai una ventilazione meccanica forzata (VMC) tutte le pippe relative alla gestione multizona vanno a farsi benedire.
    Se vuoi fare raffrescamento radiante e montare una VMC deumidificatrice (come ho dedotto) le scelte idrauliche sono vincolate:
    1) tra la pompa di calore e l'impianto serve separatore idraulico;
    2) serve pompa dedicata all'unità deumidificatrice;
    3) serve gruppo di miscelazione per il radiante.

    per il semplice motivo che:
    a) al deumidificatore va portata acqua ad una determinata temperatura (15°C per avere le prestazioni nominali) che NON è quella del radiante;
    b) il deumidificatore non può essere collegato al gruppo di miscelazione del radiante il quale può andare totalmente in ricircolo (vedi punto a));
    c) se c'è l'esigenza di deumidificare e non raffrescare, la doppia pompa è necessaria;
    d) ect..

    Fatti due conti su quanto costa la soluzione radiante (considerando anche l'elettronica di controllo e la manodopera).

    Su un edificio così isolato, spendere tanto per gestire 3/4 kW di potenza totale è un abominio.
    Io valuterei molto seriamente una soluzione a tutt'aria, considerato che il COP ha un incidenza ridicola (in termini di differenza di spesa) rispetto ai costi iniziali d'investimento.
     
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    Non so se applicabile a tutti, ma io ho collegato il deumidificatore all'impianto radiante senza nient'altro.
    Per essere più chiaro, il deumidificatore è visto come un'altra "stanza" da alimentare con l'acqua del radiante.

    Ciao.
     
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    CITAZIONE (chiaro_scuro @ 22/1/2019, 14:39) 
    Non so se applicabile a tutti, ma io ho collegato il deumidificatore all'impianto radiante senza nient'altro.
    Per essere più chiaro, il deumidificatore è visto come un'altra "stanza" da alimentare con l'acqua del radiante.

    Ciao.

    Dopo il gruppo di miscelazione????
     
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    Se non ricordo male partono due tubi dal collettore del radiante.

    Ciao.
     
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    CITAZIONE (chiaro_scuro @ 22/1/2019, 19:20) 
    Se non ricordo male partono due tubi dal collettore del radiante.

    Ciao.

    Un classico, ma al collettore arriva acqua miscelata?
     
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    No.
    Non ci metto la mano sul fuoco, ma ricordo che quando stava facendo l'impianto mi parlava della possibilità di dover gestire diversamente il deumidificatore ma che secondo lui ce l'avrebbe fatta a farlo andare con la sola acqua del radiante. Mi parlava anche di miscelatore e pompa aggiuntiva e di una qualche predisposizione per poterli inserire in un secondo momento se ce ne fosse stato bisogno ma, sinceramente, non ho un ricordo nitido (può essere anche che sto facendo un miscuglio delle cose che mi ha detto ma per problematiche diverse).

    Ciao.
     
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    Fantomas..alcune pdc, far cui la mia, non possono mandare sotto 25.
    Se davvero chi ha casa ottimamente isolata manda a 21-22 come leggo qui (per me un sogno, dato che senza isolamento mando anche a 33-34 ora che di notte scende a -5), allora comunque dovrai avere un disgiuntore idraulico, per gestire T e delta T generatore diverso da T e delta T del radiante. A quel punto, fosse anche possibile alimentare con T "del radiante" il deumidificatore attivo della VMC, poco importa, dato che devi separare il tutto per uso invernale.

    Poi..come ti hanno detto..mandando a 21-22 gradi..il pavimento non sarà "caldo" al tatto..e comunque irraggiamento a quelle T è davvero limitato (d'altra parte serve erogare poco), poco piu di una parete ben coibentata, dunque il differenziale di confort con una soluzione ad aria non potrà essere drammatica.

    Comunque ..come ha detto PID..avendo VMC..il lavoro delle valvole di zona si "vanifica"...e il "rischio" di apporti gratuiti "concentrati" , si "risolve da solo" (sia in esatte che in inverno)..dunque comunque avere valvole e termostati di zona, davvero ha poco senso..e comunque non potrai (con VMC accesa) avere gestione T differenziata per stanza, per cui non avrai situazione cosi diversa da un sistema "ad aria"..ma su case del genere il costo di gestione (specie con FV) è cosi insignificante che "limitare" riscaldamento in alcune stanze è davvero un risparmio inutile.

    Con un sistema radiante e pdc idronica non potrai avere acs gratis estiva (quando deumidifichi e raffreschi) che su una casa quasi passiva, è un risparmio che % pesa.

    un sistema tipo Brofer che scalda acs "in continuo" prelevando una piccola quota del surriscaldamento, permette uno sfruttamento del FV molto maggiore (autocosnumo) rispetto ad un sistema che prevede una pdc idronica che scalda un accumulo separato, dato che poi fa un riscaldamento intenso (piena potenza) e limitato nel tempo (20-40 minuti), cosa che poco si addice ala produzione FV invernale (ma anche estiva), che è limitata e spalmata.

    Per questa serie di ragioni, io valuterei (anche a parità di costo iniziale) un sistema tipo Brofer
     
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    Una cosa che si nota in una casa ben isolata, senza ponti termici etc. è l'uniformità della temperatura in tutta la casa, in inverno tra primo e secondo piano da me c'è meno di un grado, tanto e vero che pur avendo una predisposizione per scaldasalviette in bagno non le abbiamo messe, quando abitavo nella vecchia casa in camera da letto tenevo il termosifone quasi spento, ora tengo un umidificatore quasi sempre acceso
     
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    Sto notando questa cosa.. in casa di un amico dove ho messo le vmc puntuali.. casa finita a dicembre e c'è entrato subito ad abitare.. ha piovuto come non mai per 1 mese.. pensavo dovesse tirare fuori l'acqua con i secchi.

    Invece ha una % di umidità bassissima.. le ventilazioni non le tiene attive h24, ma a intermittenza.. è ancora in fase di "come farle girare"... fuori casa 0° in questi giorni, mandata a 25° e 21° in casa..

    Le vmc asciugano veramente molto l'aria... ( e nel suo caso hanno seccato la casa in tempi record!!)

    Tutte le sonde di temperatura sparse per casa indicano praticamente la stessa.. uniche differenze nei bagni perchè ha messo specchi radianti, ma vanno su solo quando c'è una persona e ovviamente porta chiusa (sensore movimento e termostato)
     
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    Specchi radianti???
    Senza inquinare troppo il thread, mi dici il nome?
    Ah, e anche delle sonde per la temperatura... Di cosa si tratta?
    Grazie!
    Ciao a tutti!
     
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    VMC puntuali. Prodotto scandaloso (e rumoroso).
     
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    [OT]
    VMC puntuali.. sicuramente c'è di meglio, sul rumoroso mi sono ricreduto, con la loro cover non si sentono quasi alla velocità minima, più che sufficiente a fare il ricambio necessario, anzi.. spesso fin troppo.
    A livello di praticità vincono, nulla da montare in giro, integrate nel controtelaio, nessun lavoro per montarle.
    Sicuramente più pratiche da regolare in modo puntuale per stanza, flusso direzionabile ripresa e mandata, in modo da non far fare il giro su se stessa all'aria.

    Specchi radianti.. su ebay e amazon ampia scelta..
    Uno dei tanti.. a leggere i commenti grasse risate, gente che cerca di scaldarci casa.. bah
    Da sensazione di più caldo in un ambiente già caldo, anche perchè 400W non possono scaldare una casa fredda.

    Sensori, messo sonoff TH, uno per stanza, raspberry come server, sonoff pow per la misurazione della corrente
    Tanta tanta voglia per configurare il tutto.

    Al momento ho una cosa del genere.. più vari graficiPannello
    [/OT]
     
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  13. Fantomas74
     
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    Grazie a tutti per le risposte....quindi, come sospettavo le elettrovalvole sono inutili!
    Ma la brofer è l'unica a fare un aggregato con prestazioni sufficientemente marginate per scaldare casa anche quando fuori si scende sotto zero?
    Sarei davvero tentato se l'azienda che c'è dietro si chiamasse Panasonic/Mitsubishi o altra che abbia una rete di installatori e di manutentori strutturata...più che delle prestazioni della macchina ho paura dell'affidabilità dell'azienda e di eventuali problemi alla macchina negli anni a venire.
    La macchina che mi ha proposto il termotecnico mi sembra buona (weishaupt kompakt) e da manuale può scendere fino a 20 grandi di temperatura acqua.
    Quindi per deumidificare con vmc servirà un'altra pdc dedicata? C'è nessuno che fa macchine già pensate per gestire sia riscaldamento a pavimento che deumidifica della vmc?
     
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  14. Fantomas74
     
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    Perdonate l'ignoranza, ma a cosa serve miscelatore? Per poter mandare acqua di mandata a temperatura più bassa di quella che produce la PDC?
     
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  15. Fantomas74
     
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    Fatto chiacchierata con termotecnico...la sua proposta di impianto è la seguente:
    Radiante con PDC caldo/freddo collegato in diretta al radiante e puffer di 50l per limitare on/off invernali
    ACS con boiler di 300l (suggerisce boiler con PDC piü piccola, ma dedicata per sfruttare FV estivo e pompa che funziona negli orari di massima produzione...eventuale collegamento anche con PDC riscaldamento per accelerare produzione ACS in casi di bisogno)
    VMC con deumidificatore rdz con gruppo frigorifero da collegare a acqua radiante...ho chiesto se non servisse miscelatore, visto che l'acqua del radiante non andrà a 15 gradi, ma sostiene che gli ultimi deumidificatori (credo tipo rdz rnw214) funzionano bene anche con acqua in ingresso di 18/20 gradi
    Cosa ne pensate?
    È assolutamente disponibile a valutare anche sistema a tutt'aria, ma le osservazioni sono state:
    1) grandezza importante delle canalizzazioni (in casa prefabbricata con tetto in legno a vista non è banale trovare passaggi idonei per farle passare)
    2) in estate la T aria per raffrescare sarà presumibilmente piuttosto bassa (tipo 7 gradi?)..il rischio di avere correnti poco piacevoli è concreto
    3) solita osservazione su solidità azienda Brofer incerta e possibili problemi nei tempi di intervento in caso di problemi all'impianto se non c'è CTU vicino

    Edited by Fantomas74 - 3/2/2019, 16:53
     
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