impianto riscaldamento villa singola con basse dispersioni

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  1. Fantomas74
     
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    Ciao a tutti,
    sono in fase di progettazione di una villa singola in zona climatica E. Obiettivo di progetto è quello di avere un fabbisogno energetico dell'involucro di 15Kw mq anno su una supericie disribuita fra 110mq al piano terra e 50mq al piano interrato.
    Sono arrivato al capitolo impianti. Premetto che il massimo risparmio energetico a tutti i costi non mi interessa, ma metto al primo posto il confort abitativo (anche a costo di spendere qualcosa in più per gli impianti).
    Al momento, l'unica certezza è quella che la casa sarà provvista di VMC.
    Non gradisco molto la tipologia di riscaldamento ad aria e pensavo ad un radiante + PDC per riscaldamento e raffrescamento.
    Qui nascono i dubbi (soprattutto dopo aver letto un certo numero di post nel forum).
    Il confort dato da un radiante è fuori da ogni dubbio, ma....si riesce a goderne in una casa ben isolata con basse dispersioni?
    Temo che l'alto grado di isolamento porterebbe ad avere il radiante acceso molto di rado...visto che l'effetto dell'irraggiamento del pavimento sarebbe percepibile solo quando acceso, il famoso confort che cerco non ci sarebbe più?
    Inoltre...un impianto del genere, per la grande inerzia intrinseca, andrebbe gestito con climatica su pdc tenendo la temperatura dell'acqua bassa e pdc sempre accesa regolando flussostati e dimenticando il termostato (ma mi chiedo...quanto bassa se il fabbisogno è basso?) o in modaliltà on/off gestita da termostato e elettrovalvole nelle singole stanze? Sinceramente non vedo molto sensata l'apertura/chiusura delle elettrovalvole in ogni stanza, visto che il radiante ha alta inerzia mi sembrerebbe più sensato riscaldare tutte le stanze uniformemente e regolando all'inizio i flussostati per ottenere la temperatura voluta in ogni stanza. Resterebbe comunque il problema degli apporti solari con il rischio di ritrovarmi 25 gradi in una giornata invernale soleggiata nelle stanze che si affaciano a sud......
    Ringrazio in anticipo per eventuali risposte che mi aiutino a chiare i miei dubbi
     
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  2. el_coda1
     
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    Ciao,
    casa mia ha una configurazione simile alla tua zona Udine.
    Ho un radiante che uso per raffrescamento e riscaldamento, ampie vetrate a SUD.

    L'acqua del radiante la tengo a temperatura bassissima (21 o 22 gradi) per non avere troppo caldo e lo tengo acceso 24/24.
    Non mi sto trovando male, diciamo che se fossi adesso valuterei solo l'importo economico che ci ho investito, forse avrei potuto risparmiare qualcosina. Anche io avevo dubbi sull'aria... che se dovessi utilizzarla per scaldare dovrebbe avere una circolazione molto più spinta.
    La mia macchina di ventilazione fa anche deumidifica per evitare condensa quando raffresco con il radiante, devo dire che il raffrescamento radiante era il mio dubbio più grosso ed è stata la sorpresa più bella... buonissimo, senza aria che gira e con una temperatura uniforme.
     
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  3. Fantomas74
     
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    Ciao,
    grazie per il riscontro....immaginavo che, per evitare il caldo eccessivo, le temperature di mandata sarebbero dovute essere molto basse. Ma in questo modo la PDC non ti fa continui on/off? La stai controllando con climatica (e sonda esterna) o utilizzi i termostati?
    Quello da te descritto è proprio l'impianto che pensavo di mettere, ma sto valutando una soluzione tutt'aria. Ho letto il post sulla macchina della Brofer e sembrerebbe una possibile soluzione alternativa (con il solito dubbio sul confort percepito da una soluzione che fa circolare aria calda, anche se a bassa spinta)
     
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    Una Brofer andrebbe molto bene, costa molto meno del radiante ed il comfort sarebbe alto grazie all'ottimo involucro.
    Con il radiante puoi fare un po' meglio ma te lo consiglierei solo se fosse "realmente" a bassa inerzia e, visto che dove otterresti più vantaggi è in raffrescamento, che sia a soffitto.

    Ciao.

    Edited by chiaro_scuro - 21/1/2019, 12:33
     
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    Se deve essere radiante, che sia a soffitto, come suggerisce chiaro_scuro.
    Un tutt'aria di nuova concezione (dimentichiamoci il passato dei 3/4 volumi/ora) costa meno e se la distribuzione fatta a regola d'arte il comfort è garantito. A maggior ragione con una macchina come quella Brofer che autoadatta le portate al condizioni ambiente (e credo anche esterne).
    Ho letto che saranno in fiera a Bolzano. Da alcune indiscrezioni lette qui e da passaparola sembra che stiano lavorando anche su una soluzione compatta aria/acqua in grado di controllare completamente l'ambiente. Aspettiamo qualche commento post fiera.
    Aspettiamo inoltre i feedback di qualche altro utente (oltre ad Ecodomus) che sembra aver adottato l'HPU600.
     
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    CITAZIONE (Fantomas74 @ 18/1/2019, 20:49) 
    Non gradisco molto la tipologia di riscaldamento ad aria

    Ma hai mai provato a soggiornare in una casa ben isolata con riscaldamento ad aria e VMC? temperatura uniforme in tutte le stanze, l'aria si muove appena fuori dalla bocchetta ma non si sentono correnti a distanza, tranne un po' in raffrescamento d'estate ma sempre molto lievi e a distanza abbastanza ravvicinata
    regolazione della sola temperatura da raggiungere, manutenzione solo pulizia dei filtri ogni due mesi e ogni tanto della macchina
     
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    Ciao,
    Sono el_coda.

    La PDC ha un piccolo accumulo (mi pare 80l) per non fare troppi on/off, ho spento la climatica e lavoro a temperatura fissa. Termostati messi e spenti(soldi sprecati), il loro utilizzo aumenta i consumi (secondo mia esperienza)quindi li ho impostati a 30 gradi ed ho regolato la portata degli anelli del radiante.

    Sono un utente e non un progettista... non sono in grado di confrontare con altre soluzioni. Il mio impianto aria è fatto con tubi isolati a grande portata (PAL) e la macchina ha anche integrazione caldo freddo ma a fronte del radiante la uso soprattutto per ricambio.

    Al tempo mi parlavano del tutto aria ma le macchine (buone) erano molto costose e di fatto sì prendevano tutto il vantaggio economico del non fare il radiante.

    Ora nn so quale sia l'attuale situazione di mercato, questa è la mia esperienza.
     
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    CITAZIONE (elcoda @ 21/1/2019, 15:02) 
    Ciao,
    Sono el_coda.

    La PDC ha un piccolo accumulo (mi pare 80l) per non fare troppi on/off, ho spento la climatica e lavoro a temperatura fissa. Termostati messi e spenti(soldi sprecati), il loro utilizzo aumenta i consumi (secondo mia esperienza)quindi li ho impostati a 30 gradi ed ho regolato la portata degli anelli del radiante.

    Sono un utente e non un progettista... non sono in grado di confrontare con altre soluzioni. Il mio impianto aria è fatto con tubi isolati a grande portata (PAL) e la macchina ha anche integrazione caldo freddo ma a fronte del radiante la uso soprattutto per ricambio.

    Al tempo mi parlavano del tutto aria ma le macchine (buone) erano molto costose e di fatto sì prendevano tutto il vantaggio economico del non fare il radiante.

    Ora nn so quale sia l'attuale situazione di mercato, questa è la mia esperienza.

    Pompa di calore con accumulo + VMC + Batteria Idronica?
    Vi dimenticate sempre di contabilizzare i costi di installazione (manodopera e materiali). Una soluzione del genere è più costosa di un'espansione diretta monoblocco/aggregato.
    Inoltre la batteria idronica non ha una gestione di postriscaldo e la VMC non ha ricircolo. Per trasferire potenza l'unica soluzione è aumentare di molto la portata di rinnovo: un controsenso visto che il recuperatore di calore statico peggiora le sue caratteristiche con l'aumentare della portata e non recupera il 100% dell'energia.
     
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    Ciao,
    Ho capito poco del tuo intervento (troppo avanti per me)

    La PDC ha un suo accumulo acs+riscaldamento (Panasonic)...una sorta di sistema integrato.

    La VMC ha un piccolo circuito frigorifero che accende per deumidificatore alla bisogna, l'integrazione viene fatta attraverso l'acqua dell'accumulo riscaldamento.

    2 macchine + 1 accumulo.

    Edited by elcoda - 21/1/2019, 15:49
     
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    CITAZIONE (Fantomas74 @ 21/1/2019, 09:03) 
    Ciao,
    grazie per il riscontro....immaginavo che, per evitare il caldo eccessivo, le temperature di mandata sarebbero dovute essere molto basse. Ma in questo modo la PDC non ti fa continui on/off? La stai controllando con climatica (e sonda esterna) o utilizzi i termostati?

    Per non fare on off basta non farla fuori dal vaso e prendere la macchina giusta, senza prenderla 5 volte più grosse come spesso succede.
    La mia pdc non fa on/off neppure con mandate a 24°

    Io la controllo con climatica, nessun termostato, nessuna testina.. un solo circolatore.
     
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  11. Fantomas74
     
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    Riguardo Brofer, i miei dubbi riguardano soprattutto l'affidabilità dell'azienda, la sua presenza sul territorio e la conseguente possibilità di trovare riparatori o parti di ricambio in futuro.
    Purtroppo radiante a soffitto non lo posso fare (tetto in legno con travi a vista)...se volessi andare comunque con un normale radiante a pavimento (bassa inerzia lo escludo per il prezzo proibitivo) qual è il modo migliore per gestirlo in una casa a basso consumo? Climatica con T mandata bassa o on/off con termostati (che peraltro mi risultano essere obbligatori di legge, almeno in Lombardia)?

    Volendo mettere radiante a pavimento, meglio mettere una PDC con piccolo accumolo di 160l per ACS (siamo in due in casa, basteranno?), o separare le due cose con altra PDC e boiler dedicato per ACS (magari di dimensione un filo superiore)?
     
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    Per acs.. io preferisco accumuli di acqua tecnica.. tipo accumulo rotex per intenderci.
    Per riscaldamento.. dipende cosa intendi per termostati.. la mia pdc ha un pannello che si può chiamare termostato, ma che lo usa per regolare di fino la climatica, in base a quello che legge può compensare, dipende come viene configurato.

    Radiante a pavimento.. o a bassa inerzia.. o non lo metterei.. piuttosto climatizzatori ad aria.. sto per fare test a casa di un amico per vedere consumi ma ho altri amici che avendo la caldaia sovradimensionata usano i climatizzatori per quasi tutto l'inverno e sono più che soddisfatti.. ovviamente in case isolate e al minimo scaldano e non si sente l'aria.

    Boiler dedicato.. mmm.. ero di questa idea fino a quando non ne ho visto e sentito soprattutto funzionare uno.. direi anche no.
    Ovvio che se si mette climatizzatori per forza..
    Oppure ho visto di recente dei climatizzatori che hanno la possibilità di scaldare accumulo ACS.

    Il radiante a pavimento con mandate basse (26° di picco) non è che sia così confortevole, al tatto è fresco.. in una casa isolata c'è da scordarsi di avere il pavimento "bello caldo" quando è acceso, a meno di non tenere 25° in casa.
     
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  13. Fantomas74
     
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    La prossima settimana incontro il termotecnico....a quanto ho capito da un veloce scambio di opinioni al telefono, la sua proposta è la seguente:
    Macchina con pdc per radiante a pavimento con piccolo accumulo per ACS (160 litri, sostiene che più grandi non ne facciano...non so se per il taglio della pdc o per quale altro motivo...vedrò di chiarire), elettrovalvole in ogni stanza e 3 termostati (giorno/notte/taverna). Ho grossi dubbi sull'utilità di elettrovalvole e termostati.
    Impianto vms separato con deumidifica.
    Le mie perplessità:
    1) 160 litri bastano? Siamo solo in 2, ma non vorrei che in caso di lavastoviglie in funzione e 2 doccie consecutive medio lunghe (capita) il secondo si ritrovi acqua fredda
    2) In un impianto anche con pdc ben dimensionata (non troppo grande) ha senso utilizzare termostati e elettrovalvole? La climatica funzionerebbe per casa ben isolata?
    3) per sopperire a carichi interni/esterni più istantanei rispetto ai tempi di reazione del radiante (e tipicamente localizzati solo in alcune stanze in base all'orientamento e alla presenza di persone) ha senso cambiare il ricambio della vmc, sicuramente più rapida (almeno per abbassare la temperatura in inverno)?
    4) utilizzando la climatica d'estate, credo che il rischio di avere le stanze sbilanciate sia ben più alto rispetto all'inverno (ad es. per le stanze a sud più soleggiate servirà più potenza che sarà troppa per quelle a nord)....i flussostati andrebbero riregolati? Sinceramente vedo più complicato andare in climatica estiva, i carichi esterni influenzeranno molto e in modo diverso nelle diverse ore del giorno
     
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    Quanti problemi con il radiante, segui una discussione dove cercano di domarlo e ti passerà la voglia di farlo..
     
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    Radiante a bassa inerzia, vera bassa inerzia, non ha problemi di gestione.
    Se prevedi solo le travi a vista allora il radiante si può ancora montare tra le travi.
    Visto che non vuoi spendere di più per il bassa inerzia a pavimento, che costa più o meno come quello a soffitto, penso che la soluzione ce l'hai già: climatizzazione ad aria.

    Rispondendo al 4 punto, considera che un radiante in parte si autobilancia e lo fa tanto meglio quanto più la temperatura di mandata è vicina a quella ambiente (e nelle case isolate è facile avere mandate vicine alla temperatura ambiente). Ad es. se per tenere a 25°C una stanza ti basta una mandata di 21°C capisci bene che se la temperatura sale a 28°C il radiante raffrescherà molto di più.
    Detto questo, non aspettarti miracoli.

    Ciao.
     
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